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Dopo quasi due anni di Covid l'essere umano è profondamente cambiato, è diventato più ansioso e individualista e le diseguaglianze tra le persone sono aumentate. 

Superare l'individualismo è la soluzione per la rinascita; occorre aprirsi all'ascolto di se stessi e dell'altro; scegliere il dialogo invece del conflitto; includere e non escludere; salvaguardare il pianeta per farne dono alle generazioni future; imparare a vivere nella fratellanza e nella solidarietà. 

Papa Francesco ci  ricorda che solo "l'amore può costruire ponti e che nessuno può affrontare la vita in modo isolato […]. C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti e nella quale ci aiutiamo a vicenda a guardare avanti. Com’è importante sognare insieme! Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli! "
(Enciclica "Fratelli Uniti")


Quest'anno con la  Settimana della Cultura vogliamo portare la "Persona al centro", al centro delle nostre riflessioni, dei nostri sentimenti. 

Ci siamo fatti guidare in questa scoperta dalle parole che Papa Francesco rivolge ai Popoli con la sua Enciclica «Fratelli tutti».

"Senza un progetto per tutti

Prendersi cura del mondo che ci circonda e ci sostiene significa prendersi cura di noi stessi. 

Ma abbiamo bisogno di costituirci in un “noi” che abita la Casa comune".

Papa Francesco, Enciclica «Fratelli tutti»


Diritti umani non sufficientemente universali

22. Molte volte si constata che, di fatto, i diritti umani non sono uguali per tutti. Il rispetto di tali diritti «è condizione preliminare per lo stesso sviluppo sociale ed economico di un Paese. Quando la dignità dell’uomo viene rispettata e i suoi diritti vengono riconosciuti e garantiti, fioriscono anche la creatività e l’intraprendenza e la personalità umana può dispiegare le sue molteplici iniziative a favore del bene comune».




Diritti umani non sufficientemente universali

23. Analogamente, l’organizzazione delle società in tutto il mondo è ancora lontana dal rispecchiare con chiarezza che le donne hanno esattamente la stessa dignità e identici diritti degli uomini.




Speranza

55. Ci parla di una sete, di un’aspirazione, di un anelito di pienezza, di vita realizzata, di un misurarsi con ciò che è grande, con ciò che riempie il cuore ed eleva lo spirito verso cose grandi, come la verità, la bontà e la bellezza, la giustizia e l’amore. […] La speranza è audace, sa guardare oltre la comodità personale, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono l’orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa».



Amore universale che promuove le persone

106. C’è un riconoscimento basilare, essenziale da compiere per camminare verso l’amicizia sociale e la fraternità universale: rendersi conto di quanto vale un essere umano, quanto vale una persona, sempre e in qualunque circostanza.

Il valore della solidarietà

114. Desidero mettere in risalto la solidarietà, che «come virtù morale e atteggiamento sociale, frutto della conversione personale, esige un impegno da parte di una molteplicità di soggetti, che hanno responsabilità di carattere educativo e formativo.
Il mio primo pensiero va alle famiglie, chiamate a una missione educativa primaria e imprescindibile. 

115. […] La solidarietà si esprime concretamente nel servizio, che può assumere forme molto diverse nel modo di farsi carico degli altri. Il servizio è «in gran parte, avere cura della fragilità. Servire significa avere cura di coloro che sono fragili nelle nostre famiglie, nella nostra società, nel nostro popolo».
In questo impegno ognuno è capace di «mettere da parte le sue esigenze, aspettative, i suoi desideri di onnipotenza davanti allo sguardo concreto dei più fragili. […] Il servizio guarda sempre il volto del fratello, tocca la sua carne, sente la sua prossimità fino in alcuni casi a “soffrirla”, e cerca la promozione del fratello. Per tale ragione il servizio non è mai ideologico, dal momento che non serve idee, ma persone».[89]






Il valore della solidarietà

117. Quando parliamo di avere cura della casa comune che è il pianeta, ci appelliamo a quel minimo di coscienza universale e di preoccupazione per la cura reciproca che ancora può rimanere nelle persone.