Responsabili:
Ins. Maria Sabina Zingaro
Prof. Maria Apollonia Cassetta
Anno Scolastico 2022-2023
UN ANNO IN GRANDE STILE! GRAZIE SCUOLA!
a cura di Alessandro Petillo
4^C - Scuola primaria
Un anno scolastico speciale, ricco di esperienze esaltanti e importanti novità, tutto grazie ai numerosi Progetti “PON” a cui abbiamo partecipato e che ci hanno portato a vivere momenti di studio esaltanti, ma anche visite di istruzione divertenti e momenti di incontro con altre scuole e istituzioni.
I progetti ai quali ho partecipato, con l’aiuto e il supporto delle insegnanti, sono stati numerosi e tutti molto stimolanti, ecco a voi una breve disamina:
Il progetto “Triathlon”, incentrato sull’attività sportiva come mezzo di crescita sana per noi ragazzi, ha puntato sul concetto di mente sana in corpo sano e ci ha coinvolto in attività motorie consentendoci di acquisire, con divertimento ed in modo consapevole le basi di tre sport: nuoto, bici e corsa. Inoltre, così come in una vera gara di triathlon, ci siamo esercitati nelle varie combinazioni: nuoto+bici, corsa+bici, nuoto+corsa, un grandissimo grazie al nostro maestro Daniele!
Il progetto basato sullo speaking della lingua inglese si è svolto con la bravissima e paziente maestra madrelingua Shelagh Mason, esperienza che ci ha portato ad avere maggiore confidenza con questa lingua usata in tutto il mondo.
Il Consiglio di Istituto degli Alunni, progetto di eccellenza della nostra scuola, a cui ho avuto l’onore di partecipare in qualità di vicepresidente, è stato un concentrato di bellissime esperienze, gestite in maniera sapiente ed entusiasmate dalle maestre Maria Giulia Pistillo e Angela Simone. Noi consiglieri abbiamo vissuto momenti memorabili nel palazzo di Città, simulando un vero consiglio Comunale insieme al nostro Sindaco, avv. Giovanna Bruno, sempre disponibile ed attenta alle esigenze di crescita di noi ragazzi.
Numerosi sono stati anche i momenti divertimento e allegria, infatti, Celebrando la festa degli Alberi, abbiamo messo in scena uno spettacolo per valorizzare la grande importanza che rivestono gli alberi sul nostro pianeta ed in generale sensibilizzare tutti al rispetto per la natura. Inoltre, durante la visita guidata nel Museo Diocesano di Andria, abbiamo scoperto che la nostra è una città d’arte ricca di opere e curiosità da conoscere, anche, in alcuni casi, uniche nel loro genere.
Con la sapiente guida delle “maestre tutto fare” ci siamo tuffati nel fantastico mondo della robotica e nella programmazione a blocchi, abbiamo conosciuto alcuni robot messi a disposizione della scuola come il Codey Rocky, un simpatico dispositivo completamente programmabile e dotato di sensori.
In particolare abbiamo programmato il nostro amico robot in modo tale che, su un plastico creato “ad hoc” che riproduceva il museo Diocesano, partendo dall’ingresso, si potesse giungere, ai principali reperti, come la Madonna con il Bambino e Il busto del Duca Francesco II Del Balzo. Vicino ad ognuna di queste opere d’arte era presente un QR code che riportava alla scheda dell’opera d’arte. Penso che Codey Rocky e la robotica in generale, opportunamente gestita e programmata, potrebbe essere molto utile, ad esempio, per i non vedenti o per gli anziani, ad accompagnarli nei musei, con la funzione di guide turistiche.
Con questo progetto abbiamo anche partecipato, il 26 maggio, al “Primo contest di robotica all’istituto “Jannuzzi” di Andria, un’esperienza molto avvincente, dove in una specie di fiera, varie scuole hanno presentato le loro realizzazioni. In questa occasione abbiamo avuto l’opportunità di farci conoscere, di conoscere altri ragazzi anche più grandi, scambiarci idee ed esperienze, una giornata davvero esaltante! E non dimentichiamo che abbiamo vinto il premio come miglior lavoro di squadra!!
Con la nostra cara Maestra Maria Giulia, abbiamo anche svolto attività pensate per conoscere e valorizzare il territorio in cui viviamo, infatti, abbiamo intrapreso sin dall’inizio dell’anno scolastico il percorso dell’olio, definito il nostro oro verde. Abbiamo vissuto da protagonisti, sul campo, nella masseria Villa Schinosa a Trani, l’intero avvincente viaggio delle olive dall’albero, alla produzione e all’imbottigliamento per la commercializzazione, passando per la raccolta e la trasformazione delle olive.
Sempre in riferimento alla valorizzazione del nostro territorio, è partito un entusiasmante progetto d’arte diretto dall’esperta Elisa Mantoni e che ha coinvolto tutte le classi 4e del nostro istituto. Con lei abbiamo partecipato ad un concorso nazionale dal titolo "Prendiamoci cura del mondo con l'Olio EVO", un percorso educativo dedicato all'olio extravergine di oliva, uno stimolo per riflettere sul valore del concetto di cura: la cura di sé, la cura dell'altro, la cura dell'olivo.
Non dimentichiamoci poi del “Progetto BimbOil” con il quale, tra racconti, immagini e disegni, abbiamo messo in luce vari concetti: l’importanza delle tradizioni, delle origini, la saggezza e i valori tramandati dai nostri avi, nonché le problematiche presenti oggi nell’agricoltura e la necessità, per affrontare le difficoltà, di unirci e fare squadra. Anche in questo progetto abbiamo conseguito un ottimo risultato: il secondo posto a livello nazionale! Che gran bella soddisfazione!
Ma le sorprese in serbo per noi non sono ancora terminate, giovedì 8 giugno infatti ci recheremo presso la Villa Comunale “Marano” di Andria con le nostre super maestre per fare scuola all’aperto nel progetto “Aule a Cielo Aperto”.
Grazie Maestre, grazie Preside e … GRAZIE SCUOLA!!!
Cosa potremmo desiderare di piu’! E dopo questo intenso ma avvincente anno scolastico auguro a tutti una buona estate!
SALIAMO SUL PODIO COME VINCITORI DEL CONCORSO NAZIONALE “OLIO IN CATTEDRA - BIMBOIL"
a cura degli alunni delle classi quarte - Scuola primaria
Lunedì 29 maggio, nell’auditorium della scuola “Cafaro”, tutti noi alunni dell’interclasse quarta della scuola primaria “Verdi”, insieme alle nostre docenti, ai genitori e alla Dirigente Scolastica Grazia Suriano, abbiamo vissuto una giornata all’insegna di grandi emozioni: la premiazione del Programma Educativo "Olio in cattedra-Bimboil", classificandoci al secondo posto nazionale!
Il tema di questa edizione è stato "Prendiamoci cura del mondo con l'Olio EVO", un percorso educativo dedicato all'olio extravergine di oliva e uno stimolo per riflettere sul valore del concetto di cura: la cura di sé, la cura dell'altro, la cura dell'olivo e dell'olio.
Questo percorso di approfondimento ha mosso i primi passi nel mese di novembre, quando ci siamo recati in visita didattica presso l’Azienda agricola “Schinosa” (Trani) per conoscere e toccare con mano i prodotti dell’oliveto. In quell’occasione abbiamo osservato i processi e le tecniche di raccolta delle olive, la trasformazione in olio e abbiamo potuto degustare l’olio, alimento alla base delle sane abitudini alimentari. Dopo l’esperienza diretta, abbiamo imparato a conoscere l’olio anche attraverso l’arte, grazie al percorso svolto con la sapiente guida dell’esperta Elisa Mantoni di Artebambini Sezione Puglia e alla realizzazione di elaborati pittorici con diverse tecniche. Tutto il lavoro di ricerca e approfondimento, svolto insieme alle nostre maestre, è confluito nella creazione e realizzazione di un fumetto, ambientato nel territorio, intitolato “La compagnia dell’Ulivo”. Questa storia, sapientemente letta da una rappresentanza degli alunni di tutte le classi, ha come protagonisti i piccoli BIMBOIL che vivono tra le fronde dell’ULIVO PENSANTE e hanno il compito di prendersene cura. I Bimboil, alla fine, capiranno che in tutto il ciclo della vita è fondamentale la relazione tra uomo e natura, basata sul rispetto della terra e delle sue risorse.
Non sono mancate parole di encomio per il lavoro svolto da parte del Sindaco di Andria Giovanna Bruno, dell'Assessore Cesareo Troia (Coordinatore Regionale e componente di Giunta Nazionale dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio) e dell'Assessore all'Istruzione Dora Conversano che ci hanno premiati con gli attestati e un cappellino colorato.
Questo traguardo ha nuovamente portato sul podio il nostro Istituto Scolastico che nell’anno scolastico 2012/2013 ha già conseguito un importante premio nell’ambito del Progetto Bimboil.
Aver partecipato a questa iniziativa ha arricchito tutti noi, poiché ci ha coinvolti nella conoscenza del prodotto “olio” e delle sue caratteristiche, sviluppando in ciascuno una particolare sensibilità e attenzione verso l’oro verde. Il nostro dovere di “cittadini del futuro” sarà adesso quello di contribuire con impegno e responsabilità a tutelare l’ulivo e l’olio evo, in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Questa giornata entusiasmante si è conclusa con una promessa che il Sindaco ci ha fatto: saremo i primi alunni a poter partecipare, nell’arco del prossimo anno scolastico, all’iniziativa di cittadinanza attiva “Scuole al borgo”, promossa per imparare a conoscere e frequentare il borgo di Montegrosso, patrimonio del nostro territorio. E noi non vediamo l’ora di vivere insieme questa nuova avventura!
“L’ARTE” DELL’EGITTO
a cura di Chiara Losito - 4^H Scuola Primaria
L’antico Egitto è stato tra i popoli più affascinanti della storia antica. La nostra cara maestra Vanna ci ha fatto rivivere la cultura di questo popolo attraverso la realizzazione di lavoretti relativi alle principali caratteristiche degli Egizi, intitolando questo percorso artistico “History Lab”. Prima di spiegarvi nei dettagli i vari progetti descrivo in breve alcune caratteristiche della civiltà egizia.
La civiltà egizia si è sviluppata lungo la valle del Nilo ed è stata la più fertile tra le civiltà dei fiumi. Il re egiziano era il faraone. Egli era venerato come una divinità, viveva in palazzi lussuosi e vestiva abiti d’oro. Gli Egizi erano politeisti e credevano in molte divinità. Essi praticavano il culto dei morti poiché pensavano che la vita proseguisse nell’ aldilà. Per questo motivo inventarono la mummificazione che consentiva al corpo del defunto di non decomporsi. Il corpo veniva poi adagiato in un sarcofago e collocato in tombe monumentali; quelle dedicate ai faraoni erano chiamate piramidi.
Per arricchire la nostra mostra egizia la maestra ci ha chiesto di realizzare i seguenti lavoretti:
· faraone Narmer (re Menes)
· sarcofago con mummia
· piramide
Tra tutti i faraoni della storia egizia, noi abbiamo ricreato un prototipo in cartoncino del faraone Narmer (colui che unificò il regno d’Egitto) assemblando le varie parti del corpo, precedentemente colorate e ritagliate, con dei fermacampioni. Il sarcofago è stato ottenuto ritagliando un modello di cartoncino invece la mummia è stata creata incollando garze imbevute di colla. La piramide é stata realizzata ritagliando un modello specifico.
La nostra mostra non finisce qui!
Abbiamo vissuto la magia di scrivere come gli antichi egizi riproducendo fogli di papiro.
I fogli di papiro erano ricavati tagliando il fusto del papiro a strisce; queste ultime venivano poi affiancate su due strati incrociandoli. Gli strati venivano poi pressati e fatti essiccare al sole e alla fine venivano poi arrotolati ed utilizzati dagli scribi.
Il nostro papiro è stato realizzato incollando, su un foglio, garze imbevute con una pasta adesiva formata da colla, acqua e caffè su due strati. Una volta che il foglio si è asciugato, abbiamo poi disegnato alcune divinità (Osiride, Iside, Anubi ecc..), sarcofagi e canòpi (vasi contenenti gli organi estratti dal defunto).
L’ultimo lavoretto ci ha lasciato a bocca aperta perché la maestra ha trasformato me e i miei compagni in veri faraoni con l’arte della fotografia. I nostri profili sono stati sviluppati in bianco e nero e poi decorati con i cappelli e i gioielli tipici dei faraoni.
Vivere la storia antica attraverso progetti creativi ha consentito, a me e ai miei compagni, di entrare in contatto con una civiltà così complessa e ricca di fascino come quella degli Egizi!
LA MIA MAMMA ANGELA, CHE NON È UN ANGELO
a cura di Erika Tritta
5^E - Scuola primaria
La mia mamma si chiama Angela, ma non ha le ali. Lei sa essere buona come un angelo, come il suo nome, ma allo stesso tempo sa essere severa come un poliziotto.
Alcune volte addirittura sa essere buona e severa nello stesso tempo, infatti la immagino alcune volte con l’aureola in testa, ma con la divisa di un poliziotto.
Mamma ha i capelli biondi e li porta sempre legati in una coda di cavallo, a guardarla da dietro sembra che abbia uno spolverino pronto a pulire. Quando infatti fa le pulizie non capisco mai se ha lo spolverino in mano o se sono i suoi capelli. Ha gli occhi azzurri come il cielo, ma quando si arrabbia diventano come un cielo grigio con fulmini e saette e bisogna starle molto lontano. Anche il suo viso cambia espressione, assomiglia a quello di un chihuahua che ringhia, ma non c’è da aver paura, in fondo lei abbaia, ma non morde!
Io amo punzecchiare mamma chiamandola “nana” perché tra non molto sarò più alta di lei!
Lei è molto sbadata e si dimentica tutto sul tavolo di casa.
Voglio raccontare di quella volta che siamo partiti per un viaggio in montagna. Una settimana prima mamma aveva cominciato a preparare tutto l’occorrente: vestiti, medicine e tutto quello che era necessario per rimanere lì per una settimana. Il giorno della partenza eravamo tutti allegri ed euforici, siamo saliti in macchina e abbiamo cominciato a cantare a squarciagola la canzone di Checco Zalone dove era pronunciato il suo nome. Lei si è così arrabbiata che è salita in macchina senza prendere la valigia. Appena siamo arrivati a destinazione si è accorta di aver dimenticato la valigia con i suoi vestiti sul tavolo di casa e per tutta la vacanza ha dovuto indossare i miei vestiti rosa, che le andavano stretti, con i personaggi degli Amici Cucciolotti. È stata l’esperienza più divertente di sempre.
Voglio concludere questo testo con una frase che mamma ripete sempre:
“Se non ci fossi io, bisognerebbe inventarmi”. E infatti ha proprio ragione, perché nonostante i suoi difetti, io senza mamma sarei persa.
DUE GIORNI DA STRIZZACERVELLO
a cura di Andrea Capurso, Giuseppe Sergio, Felice Giorgino, Andrea Piccolo, Chiara Contessa, Alessandro Trinchese e Vincenzo Ruotolo - Scuola primaria
Noi alunni del progetto Kangourou siamo molto onorati di essere stati i primi della nostra scuola a partecipare alle gare a squadre tenute a Cervia e di essere stati gli unici della Puglia. Inoltre siamo stati molto emozionati di aver partecipato con i nostri coetanei provenienti da tutta l’Italia ad una gara matematica abbastanza impegnativa. Sia la maestra Enza Di Corato, che ci ha accompagnati a Cervia, sia la nostra dirigente Grazia Suriano, nonché i nostri genitori, si sono complimentati con noi per l’esito delle gare. Infatti, pur essendo la prima volta, ci siamo classificati undicesimi, su 37 squadre, nella categoria “Ecolier”.
Il nome della squadra “Kangaverdi” è stato scelto da tutti noi, mescolando il nome del progetto e quello della nostra scuola.
Quando siamo entrati nel palazzetto dello sport, dove sono state svolte le gare, abbiamo trovato tantissime persone; poi sul tavolo con il nostro numero, ovvero il 15, le pettorine per distinguere capitano e consegnatore, dei foglietti dove scrivere la risposta che pensavamo fosse corretta e un foglio su cui segnare il quesito jolly che raddoppiava il punteggio di un quesito. Il capitano solamente poteva chiedere spiegazioni o chiarimenti sui quesiti alla Giuria; il consegnatore doveva, invece, consegnare al tavolo della Giuria i foglietti su cui erano scritte le risposte ai quesiti. La cosa più bella è stata che nei ultimi tre minuti di gara la classifica si oscurava e non si sapeva se le ultime risposte fossero corrette o sbagliate e avevamo il brivido di sbagliare senza saperlo con certezza.
E’ stata davvero una bella esperienza che rimarrà tra i ricordi più belli della scuola primaria.
COSI’ IMPARIAMO… DIVERTENDOCI E SPERIMENTANDO
a cura Di Andrea Spiriticchio Scuola Secondaria di I grado 2 F
Nell’ambito del programma di Scienze abbiamo parlato di alcune scienziate, tra cui Marie Curie e della sua ricerca sulla radioattività.
Pertanto abbiamo realizzato delle “mani bioniche” per simularne il movimento e vedere cosa si osserva attraverso una radiografia.
Le abbiamo costruite usando semplici materiali: del cartone, dello spago, delle cannucce e con molta pazienza. Dovevano essere costruite in maniera tale che tramite lo spago si potessero muovere le dita. Ognuno di noi ha potuto scegliere se realizzarla da solo oppure con un compagno.
Io e il mio compagno di banco abbiamo provveduto a realizzare la mano utilizzando un guanto di lattice con delle lucine led infilate all’interno, così da simulare una radiografia una volta accese le lucine.
Il lavoro è stato spalmato nell’arco di tre settimane, in modo da avere tempi distesi e poter lavorare con calma.
La nostra professoressa di matematica e scienze si è congratulata con noi per i prodotti finali e siamo rimasti tutti soddisfatti e con una sensazione piacevole addosso, fieri di noi stessi.
Personalmente penso che sia stata un’esperienza molto formativa: ci ha permesso di acquisire manualità e ci ha mostrato come funzionano le articolazioni delle mani, in una modalità diversa da quella “classica e scolastica” dove dobbiamo leggere e imparare a memoria. Operando così abbiamo compreso queste meccaniche affascinanti del nostro perfetto corpo-macchina divertendoci e confrontandoci.
“Cartacanta” per riflettere insieme
a cura di Simone Panza
Scuola Secondaria di I grado
Ormai tanti degli abitanti della nostra città si sono accorti di tutto l’inquinamento presente ad Andria: nell’aria e per terra.
Molta gente dovrebbe impegnarsi per salvare prima la nostra piccola città e poi per il nostro pianeta, che in questo momento è in seria difficoltà.
Tutti dovrebbero fare la loro piccola ma grande parte, per poi sommare tutte le nostre piccole parti, formando una comunità unita per salvare la nostra casa.
I cittadini ad andria dovrebbero iniziare da piccoli gesti, tipo andare in bicicletta o in macchine ibride, per ridurre l’inquinamento nell’aria, oppure non gettare nemmeno una sigaretta a terra e in mare.
Questi argomenti sono stati trattati nel progetto “CARTACANTA”, che ci ha aiutato a capire e sensibilizzarci su argomenti al momento fondamentali per la vita ai nostri giorni.
Il progetto guidato da Corrado e Luca è stato molto chiaro e preciso su alcuni dubbi e domande che parecchi studenti si ponevano, inoltre eravamo molto attenti ad ogni parola dei due esperti, che ci hanno anche incuriosito facendoci immaginare il mondo in futuro.
Siamo stati tutti super contenti di questo progetto innovativo e di tutte le informazioni e curiosità imparate.
VIAGGIO NELLA PREISTORIA
a cura di Vincenzo Moretti - 3^A Scuola primaria
Venerdì 14 Aprile ci siamo recati presso la masseria “Cimadomo” in località San Magno (Corato) per la nostra uscita didattica. Questo luogo si trova nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Appena arrivati ci ha accolto l’esperto speleologo Mimmo Lorusso, studioso della preistoria.
Ci ha affidato, con l’aiuto di Ivano, alcuni attrezzi tipici degli archeologi. Poi ci ha condotto in un’area di scavo appositamente quadrettata, in cui aveva sotterrato diverse ricostruzioni di reperti. Abbiamo riportato alla luce: un femore di animale, vasellame, conchiglie, uno scheletro umano e minerali vari. In seguito il signor Mimmo ci ha insegnato a tirare la lancia, simulando un’azione di caccia preistorica. Poi abbiamo ammirato la sua straordinaria abilità nella scheggiatura della pietra, nell’utilizzo di strumenti musicali che lui stesso ha ricavato da corni e conchiglie. Dopo ci ha mostrato la tecnica preistorica dell’accensione del fuoco attraverso lo sfregamento di pietre focaie: le scintille provocate hanno innescato il fuoco su una polvere ricavata da un particolare tipo di fungo, appoggiata su un nido di fili di canapa. Alla fine Ivano ci ha portato alla Necropoli di San Magno. Appena arrivati ci ha chiesto se sapessimo perché in natura in primavera i fiori gialli sono i più numerosi. Così ci ha spiegato il perché: i fiori sono gialli perché è il colore che le api vedono meglio. Infine ci ha mostrato le tombe in cui venivano seppellite le persone importanti che vivevano in quel territorio tantissimi anni fa. Erano formate da diverse pietre, di cui una molto grande che copriva la struttura e che col passare dei secoli è crollata.
Per noi bambini è stata un'esperienza che non dimenticheremo mai!
SCACCO MATTO!
Le nostre “regine” degli scacchi salgono sul podio nella fase regionale del Trofeo scacchi scuola
a cura degli alunni di 5^ - Scuola primaria
Con grande entusiasmo gli alunni di classe quinta hanno partecipato alla fase regionale del Trofeo scacchi scuola che si è svolta a Martina Franca, presso il Palazzetto dello Sport “Karol Wojtyla”.
Si tratta di una manifestazione riservata alle scuole di ogni ordine e grado a cui sono ammesse a partecipare squadre maschili e femminili, rappresentative di singole Istituzioni Scolastiche, formate da 4 studenti titolari e 2 eventuali riserve.
La scuola primaria “Verdi”, che ha inserito in via sperimentale il gioco degli scacchi nel curricolo delle classi quinte della primaria, ha schierato le sue squadre di scacchisti, maschile e femminile.
Le nostre “regine” degli scacchi sono salite sul podio conquistando un meritatissimo terzo posto e qualificandosi per la fase nazionale che si svolgerà nel periodo 7/10 maggio 2023 a Montesilvano.
Ringraziamo il maestro Michele Santeramo per aver allenato le squadra e i docenti e i genitori per il supporto. La Dirigente Grazia Suriano, complimentandosi con tutti i partecipanti, ha commentato l’esperienza con queste parole:
“È stata un'esperienza impegnativa, ma nel contempo entusiasmante, divertente e dal grande valore pedagogico per i bambini che hanno partecipato alla gara, ma anche per gli stessi insegnanti e genitori che li hanno accompagnati. Attraverso le partite a scacchi, gioco che di per sé richiede logica e strategia, i piccoli giocatori hanno gustato i primi assaggi di quella “competitività positiva”, di quella “sportività”, sempre più rara tra gli adulti”.
Orgogliosi di questo primo successo, auguriamo alle nostre compagne di portare a scuola un’altra bella vittoria!
DALLA PARTE DELLA CICALA
a cura di Andrea Simone - 3^A Scuola primaria
Al termine di un percorso sulla favola, noi bambini della classe 3^A abbiamo voluto cambiare il finale della famosa favola di Esopo “La cicala e la formica”. Ecco il mio personale elaborato (io sto dalla parte della cicala).
C’erano una volta una cicala e una formica....
Era inverno e le formiche erano sempre sole nel loro formicaio.
Un giorno una formica decise di andare a bussare alla porta della cicala e le chiese: “Puoi venire nel nostro formicaio a cantarci delle canzoni perché stiamo sempre in solitudine?”
La cicala rispose: “Certo che verrò! Ma posso avere qualcosa in cambio?”
La formica ci pensò un po’ e poi disse: “Va bene, ti daremo un po’ delle nostre provviste più buone.” La cicala e la formica si abbracciarono e andarono insieme al formicaio.
La cicala fu accolta da tutte le formiche con un lungo applauso ed iniziò ad intonare canti allegri e gioiosi e tutte le formiche applaudirono commosse ringraziando la cicala che rispose: “Non c’è bisogno che mi ringraziate, ognuno fa il suo lavoro!”.
UN CONCERTO IN BLUE INDIMENTICABILE
a cura di Gabriele Di Palma - 4^ E Scuola primaria
Questa settimana nella nostra scuola Verdi-Cafaro abbiamo vissuto delle grandi emozioni, per la settimana dedicata alla sensibilizzazione sull'autismo.
Tante le attività proposte, tra fiocchi blu, alberi rivestiti, letture commoventi, disegni con tutte le sfumature dal celeste all’oltemare…
La mia classe, poi, ha avuto l’opportunità di partecipare al magnifico “Concerto in Blue” presso l'auditorium della scuola Cafaro. Qui abbiamo ascoltato musiche emozionanti eseguite in modo magistrale dai Maestri di musica di violino, pianoforte ed oboe.
Quindi, i clown dottori ci hanno parlato delle loro meravigliose attività e ci hanno stupito con le loro mirabolanti magie.
La manifestazione si è conclusa con il coro degli alunni che ha intonato “Supereroi” mentre la nostra classe si è esibita in una piccola performance preparata in pochissimi giorni, danzando con le ali di angelo.
Questa esperienza mi ha fatto capire l'importanza di essere una squadra: solo così tutto diventa più semplice.
Anche io, di fronte alle mie difficoltà, cerco e cercherò di non arrendermi e di guardare sempre avanti e mai indietro.
GIOCHI DEL MEDITERRANEO
Partecipare ad una gara è sempre molto emozionante; immaginate di matematica! Noi, con la nostra classe 1^E, abbiamo partecipato ai Giochi Matematici del Mediterraneo, che si suddividono in tre fasi, più la finale. La prima fase, la qualificazione d’istituto, è stata svolta in classe ed è avvenuta il 9 novembre, durante questo primo step quasi metà della classe è riuscita a qualificarsi.
La seconda fase, la finale d’istituto, che abbiamo svolto nel laboratorio di musica, è avvenuta l’1 dicembre, dove noi siamo riusciti a qualificarci. Infine, l’ultima fase a cui abbiamo partecipato, è stata la Finale di Area, che abbiamo svolto il 10 marzo a Barletta presso la scuola M. D’Azeglio, dove su 40 ragazzi della nostra categoria S1, solo un concorrente per categoria aveva accesso alla finale nazionale, che si svolgerà il 13 maggio a Palermo. Giunto il grande giorno della terza fase dei giochi Matematici del Mediterraneo, noi eravamo ansiosi, ma allo stesso tempo emozionati di essere arrivati fin qui, perché delle classi prime della nostra scuola ne eravamo solo in 8, avevamo un’ora di tempo per rispondere a 10 quesiti. Una volta consegnata la prova, abbiamo atteso nel cortile della scuola insieme ai nostri professori. Una volta ricevuti gli esiti ecco il momento più atteso: LA PREMIAZIONE. Nonostante la non vittoria , ci siamo divertiti e abbiamo fatto una delle esperienze più belle della nostra vita, che non dimenticheremo mai, siamo stati molto contenti per un alunno della nostra scuola, che è riuscito a qualificarsi per la finale facendo il massimo del punteggio. E ora tutti insieme tiferemo per lui.
Le classi prime incontrano l’autore “Antonio Brescia”
A cura di Elena Sgaramella e Silvia Liastro IB
Scuola Secondaria di I grado
Tutte le classi prime della scuola di secondo grado “Pasquale Cafaro” di Andria, hanno avuto la fortuna di leggere un fantastico libro, intitolato “l’isola delle parole dimenticate”. Grazie a questo libro abbiamo avuto l’opportunità di arricchire il nostro lessico e di imparare parole nuove e decisamente “desuete” per noi. Una delle cose più interessanti, è stata l’etimologia che ci veniva data di questi termini, di qui la nostra riflessione sul latino, lingua madre dell’Italiano. Una delle parole più interessanti è stata proprio “leggere” il cui significato, prima di ora, lo associavamo solo ad una mera decodificazione delle parole, invece, la sua etimologia comprende tutt’altro, in effetti leggere significa cogliere, percorrere e attraversare, tutte azioni che implicitamente compiamo durante questa meravigliosa esperienza! A concludere questo percorso c’è stato l’incontro con lo scrittore Antonio Brescia, professore colto e simpatico che ha concluso egregiamente questa esperienza, coinvolgendoci in prima persona, facendoci salire sul palco come “protagonisti attivi” delle parole che abbiamo animato-Che dire? Semplicemente grazie alla Dirigente dott.ssa Grazia Suriano, alla prof.ssa Cassetta e a tutta la comunità “Verdi Cafaro” che ci hanno permesso ancora una volta di vivere una scuola “attiva, piacevole e per niente noiosa”.
Bimboil…alla scoperta dell’olio d’oliva.
A cura di Alessia Lorusso 3b
Scuola Secondaria di I grado.
Fra le tante iniziative, che vede impegnato il nostro istituto, un progetto che ha coinvolto la nostra classe 3 B è quello del bimboil. Ma che cos’è il progetto bimboil? Il progetto bimboil, è un progetto che ha accompagnato, noi alunni , lungo il corso dell’intero anno scolastico conclusosi il 31 di marzo. Questo progetto, non ci ha solo guidato nell’impegno, ma soprattutto ci ha fatto scoprire le tradizione del nostro territorio, rivelandoci le nostre origini e la ricchezza della nostra cultura, attraverso la ricerca dell’olio extravergine d’oliva.Partecipare a questo iniziativa, è stato come percorrere una lunga strada. Abbiamo svolto un intenso lavoro di ricerca, raccolto le informazioni, selezionando quelle più opportune. Ci siamo ritrovati a dover prendere delle decisioni, affrontando degli ostacoli e i diversi contrattempi … ma tutti noi siamo giunti al traguardo finale, ricchi di nuove conoscenze e fieri del nostro percorso.Il “traguardo finale” del progetto è stato realizzare un podcast sugli effetti benefici dell’olio di oliva. Questa è stata la parte più divertente, ma allo stesso tempo complicata per riuscire ad incontrarci e incastrare gli impegni extra scolastici con l’ esecuzione del compito. Ci siamo improvvisati giornalisti, abbiamo creato situazioni immaginarie dove il protagonista principale è l’olio d’ oliva che oltre alla sua funzione alimentare, apporta benefici alla salute.
E’ stata un’ esperienza davvero entusiasmante, perché abbiamo scoperto le peculiarità di questo prodotto tipico del nostro territorio, ma anche l’importanza del lavoro di gruppo che intensifica i rapporti personali fortificando i valori dell’amicizia e del rispetto reciproco.
Aspettando l’autore…con ansia e gioia!
A cura di Silvia Liastro e Elena Sgaramella
Classe 1B
Scuola Secondaria di I grado
In quest’ultimo periodo tutte le classi prime della scuola di secondo grado “Pasquale Cafaro”, hanno avuto la fortuna di leggere un fantastico libro, intitolato “l’isola delle parole dimenticate”. Il libro si sofferma sull’etimologia di alcune parole italiane, le quali derivano dal latino, una lingua ormai definita morta, cioè poco parlata. In realtà non è proprio così! Anzi! Il latino vive quotidianamente nella nostra lingua tutti i giorni.
Mentre ci immergiamo nelle pagine di questo libro, proviamo tanta curiosità per le parole della lingua che usiamo ogni giorno, ignorando la loro storia. Una delle parole più usate ,“Leggere” per esempio, viene spesso utilizzata in maniera veloce e collegata alla parola studio; senza pensare invece, alla sua etimologia, in effetti leggere significa cogliere, percorrere e attraversare. Così accade ogni volta che apriamo questo libro, insomma un vero scrigno di tesori di parole. Non vedo l’ora di conoscere personalmente l’autore “Antonio Brescia” che sarà ospite della nostra scuola il giorno 31 Marzo, per poterlo guardare negli occhi e conoscere quest’uomo che ci ha permesso di andare oltre le parole attraverso le parole stesse.
UN’ INTERVISTA SPECIALE
8 MARZO. PAROLA ALLA PRESIDE GRAZIA SURIANO DELL’ I.C. VERDI CAFARO DI ANDRIA. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
Tre alunni della classe 5^ H intervistano la loro Dirigente scolastica in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne
a cura di di Ludovica Lambo - 5^H Scuola primaria
In occasione della Giornata dei diritti delle donne, l’8 Marzo 2023, io, Matilda e Luca C. abbiamo intervistato la preside Grazia Suriano, per raccogliere la sua esperienza come Dirigente scolastica.
Grazia Suriano è una preside che ha avuto il sogno di diventare Dirigente scolastico; per tanti anni ha praticato il lavoro di docente, ma dopo ha deciso di non occuparsi di un’intera classe, bensì di un’intera scuola.
Pratica il lavoro di Dirigente scolastico da 16 anni e non ha fatto mai fatica a farsi spazio fra i colleghi.
Per lei questo lavoro è molto importante anche se le dispiace di non trascorrere più tempo con gli alunni, dal momento che la burocrazia aumenta sempre più.
Un momento particolare per lei è stato quando è arrivata una delegazione straniera dell’Erasmus.
Va molto fiera della sua scuola perchè ci sono docenti appassionati e preparati e perchè tutta la comunità scolastica collabora al bene comune.
Il suo pensiero sul tema parità di genere e dei diritti delle donne è il seguente: “In tutti questi anni sono stati fatti alcuni progressi e molte donne stanno acquisendo ruoli apicali, anche nella nostra città. Ma c’è ancora molto da fare”.
Secondo lei questa tematica riguarda le bambine e i bambini, gli uomini e le donne di ogni età.
Ci ha raccontato che la sua scuola dei sogni è immersa nel verde, colorata e luminosa, una scuola in cui tutti i bambini sviluppino il proprio talento.
Ci ha dato anche consigli per diventare Dirigente: “Bisogna studiare e non mollare mai”.
Secondo me questa intervista è stata molto utile perché la Dirigente ci ha raccontato come raggiungere il successo: la parola chiave è STUDIARE sempre e non farsi ostacolare da nessuno.
DONNA E SCIENZA
L’astronauta italiana Samantha Cristoforetti: una grande avventura nello spazio
a cura di Aida Caruso - 5^H Scuola primaria
Avete pensato a cosa significhi volare sopra la Terra, guardare giù e osservare il Mondo da così lontano? Poche persone hanno avuto la fortuna di vivere questa avventura. Una di queste è Samantha Cristoforetti, un’astronauta Italiana che ha vissuto per 199 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Samantha è nata a Milano nel 1977 e ha studiato ingegneria meccanica e aereospaziale. Dopo gli studi è diventata pilota dell’Aereonautica Militare Italiana. Ma la cosa più incredibile che ha fatto è stata diventare astronauta dell’ESA, Agenzia Spaziale Europea. Sulla Stazione Spaziale Internazionale Samantha ha eseguito molti esperimenti scientifici e ha svolto i lavori di manutenzione. È stata la prima donna Italiana a volare nello spazio, non ha mai smesso di sognare e di credere che tutto è possibile, una donna che non si è mai arresa nonostante le difficoltà e i momenti tristi.
Gli Astronauti a bordo della ISS provengono da molti Paesi diversi, ma devono collaborare e supportarsi a vicenda per far funzionare la missione.
Sulla Stazione, come detto, si svolgono esperimenti sulla biologia, la fisica, la medicina e l’ingegneria, per capire come funzionano le cose nello spazio e come possiamo utilizzare queste conoscenze sulla Terra.
In conclusione Samantha è una vera ispirazione per tutti noi, grandi e piccini.
Ci insegna che bisogna credere nei nostri sogni e lavorare sodo per realizzarli, ma anche che la collaborazione e il supporto degli altri sono fondamentali per raggiungere i nostri obiettivi.
Le sue scelte e la sua ricca carriera ci ha spinto a sceglierla per la “Giornata Internazionale dei diritti delle Donne”, ma il motivo più importante, per me, è il fatto che è una “donna”, perché “essere donna” non deve diventare un ostacolo nella vita. Non bisogna mai farsi scoraggiare anche se i nostri sogni sono in settori per tradizioni dominati dagli uomini, perché non ci sono limiti alle capacità delle donne in campo scientifico e tecnologico…e Samantha ce lo ha dimostrato.
LA CREAZIONE DELLE STELLE
a cura di Sofia Alicino
3^A – Scuola primaria
In questi giorni, noi alunni della classe 3^A abbiamo concluso il nostro percorso sui miti. La nostra maestra ci ha spinti a crearne uno tutto nostro. Io sono appassionata di costellazioni e da sempre il cielo con le sue meraviglie mi affascina. Ho pensato allora di creare un mito che spiegasse, in chiave mitologica, la loro formazione.
LA CREAZIONE DELLE STELLE
All’inizio la Terra era buia e noiosa. La ninfa Perseide decise di decorarla con puntini luminosi.
Perseide aveva dieci cristalli e decise di donarli ai primi uomini che abitarono sulla Terra.
Disse loro di averne cura, perché i cristalli avevano il potere di brillare anche al buio, ma gli uomini non sapevano il perché. Un giorno mentre passeggiavano, il mostro Vento soffiò così forte che i cristalli volarono nel mare più profondo.
Gli uomini erano disperati perché pensavano di averli persi per sempre.
Improvvisamente apparve la ninfa Perseide che si tuffò in acqua per recuperarli: i cristalli sbucarono dall’acqua e volarono in cielo per diventare delle STELLE LUMINOSE.
IL METRO QUADRATO ARTISTICO
a cura di Niccolò Saccotelli
5^D – Scuola primaria
Nelle settimane passate abbiamo studiato il metro quadrato. Dopo averci lavorato e compreso il concetto, la maestra ci ha assegnato un compito fantastico e molto divertente: ognuno di noi doveva disegnare 6 decimetri quadrati ciascuno perché in classe dovevamo costruire il metro quadrato e ci servivano quindi 100 quadrati ciascuno dei quali misurava appunto 1 decimetro quadrato.
La cosa divertente è che abbiamo disegnato dentro ad ogni decimetro quadrato, usando la nostra fantasia, disegni di ogni tipo: pesciolini, stemmi delle squadre di calcio, disegni astratti e soprattutto molto colorati. Io ad esempio ho disegnato un quadrato con uno smile con lo sfondo arcobaleno, un altro con una volpe ed un mondo con lo sfondo sempre arcobaleno per un messaggio di pace.
Insieme, con tutti i nostri decimetri variopinti abbiamo formato il metro quadrato artistico. In classe la maestra ha chiamato a turno dei gruppetti di noi alunni che insieme hanno montato i veri quadrati decorati e colorati con un rosso spumeggiante, il titolo del nostro capolavoro: “IL METRO QUADRATO ARTISTICO”.
Dopo aver fotografato il “nostro capolavoro” le maestre hanno sistemato il nostro metro quadrato su una parte del muro della classe ben visibile per tutti ed è una gioia vederlo appeso perché rende allegra la nostra aula. Per me è stato molto bello contribuire alla realizzazione di questo “PATCHWORK DI GEOMETRIA.”
Le classi terze della Cafaro in uscita presso la Sala Roma per visionare “La teoria del tutto”.
A cura di Alessia Lorusso 3B
Scuola Secondaria di I grado
Oggi, 21 marzo 2023, per le classi terze del nostro istituto è stata una giornata speciale, perché grazie alla professoressa Cassetta referente e, a tutti i docenti, ci siamo recati presso il cinema “Multisala Roma”, per la visione del film “La Teoria del tutto”.
Questo film, racconta la storia di un giovane cosmologo dell’università di Cambridge. Il suo nome è Stephen Hawking, e proprio quando è nel pieno dei suoi studi, per scoprire un’equazione unificatrice per spiegare la nascita dell’universo, verrà a conoscenza che è affetto da una terribile malattia, che abbatte la sua capacità moto neuronale. Nonostante questo, grazie al sostegno e all’amore della sua compagna Jane, riuscirà ad attraversare qualsiasi ostacolo e a spiegare la sua teoria, divenendo così, non solo noto agli occhi degli altri per le sue capacità, ma anche per la sua forza e determinazione.
E’ stato davvero, intenso guardare questo film, così ricco di valori. Ogni personaggio ne sprigiona uno differente dall’altro. A partire dall’audacia e tenacia del protagonista, dall’amore vero e la pazienza di sua moglie, ai suoi amici pronti a rievocare momenti gioiosi in ogni situazione e soprattutto disposti a sdrammatizzare per far ritornare sul volto di Stephen il sorriso.
Un altro messaggio importante che è emerso dal film è che, nei momenti di difficoltà, dove siamo più fragili e vulnerabili, come può essere la scoperta di una malattia, non dobbiamo mai dimenticare la nostra identità e dobbiamo trovare la forza di affrontare le situazioni con coraggio e speranza.
Questo film ha risvegliato in noi, ragazzi frutto di una società in continuo movimento, emozioni contrastanti. L’affetto, il sacrificio, la speranza … tutte virtù che conosciamo attraverso l’antologia, la letteratura ma che effettivamente nella vita quotidiana non diamo neanche un briciolo di considerazione. Poiché abituati ad avere tutto e subito, siamo appannati da un costante frivolo bisogno materiale.
Pertanto, questa giornata rimarrà incisa nella nostra mente nei nostri cuori, non solo per la visione del film ma soprattutto per aver condiviso tutti insieme questa esperienza, non dimenticando quando eravamo dietro ad uno schermo e vivere queste situazioni ci sembrava un miraggio. Quindi impariamo ad apprezzare quello che ci offre ogni singolo giorno, senza mai sottovalutare quello che facciamo e senza demoralizzarci a causa di un obiettivo non raggiunto perché prima o poi arriverà un momento in cui proprio come Stephen saremo in grado di trarne conclusioni positive ed essere fieri e felici nonostante le molte avversità.
IL SEGRETO DEI PAPÀ
a cura delle classi 1^ C/D – Scuola primaria
Questa mattina, in classe, la maestra ci ha fatto ascoltare la lettura di un bel libro illustrato: “Il segreto dei papà” di L.Ballerini e P. Formica.
Dalla lettura abbiamo compreso tante cose:
-i papà non sono tutti uguali -non sempre possono trascorrere il tempo con noi
-alcuni papà sono vicini, altri lontani o non ci sono più
-a volte i nonni possono sostituire i papà
- ma soprattutto... che ogni papà nasconde un segreto:
TUTTI I PAPÀ SONO STATI BAMBINI:
DENTRO OGNI UOMO SI NASCONDE UN BAMBINO,
DENTRO AD OGNI PADRE SI NASCONDE UN FIGLIO.
VISITA AL MUSEO DIOCESANO E TANTO ALTRO
a cura di A. Petillo
4^C – Scuola primaria
Giovedì 16/03/2023 noi consiglieri di Istituto, insieme alle nostre preziose ed instancabili maestre Maria Giulia Pistillo e Angela Simone, abbiamo vissuto un’esperienza che porteremo con noi per sempre e che diffonderemo in famiglia e a scuola, tra i nostri compagni, spronando tutti a visitare le bellezze inestimabili della nostra città. Sin dai primi passi all’interno del museo Diocesano, siamo stati catapultati in un ambiente che profumava di cultura e l’esperienza a noi riservata ha avuto tanti stimoli e varie sfaccettature. Il primo laboratorio è stato quello svolto con la maestra Lella Agresti che ha catturato la nostra attenzione con la lettura di un libro molto bello dal titolo “Nella notte Buia” di Bruno Munari. Durante la meravigliosa lettura tutti eravamo protagonisti di questa avvincente ricerca all'interno della notte, sotto l'erba del prato, nel fiume sotterraneo e nella grotta, passando con la nostra fantasia e curiosità (quasi con il proprio corpo) attraverso i fori, i pertugi e i profondi buchi presenti nelle pagine di carta, nere o ruvide o trasparenti.... Ognuno di noi ha seguito fino in fondo, con il fiato sospeso, la piccola luce che si intravedeva lontano. Abbiamo trovato molto interessante non solo la storia, ma anche i vari materiali utilizzati per la realizzazione del libro che erano particolari come: lucidi, cartoncini ruvidi e lisci, pagine con buchi, ecc… Tutto ciò ha permesso alla relatrice di introdurre un ulteriore progetto di educazione creativa basato sull'idea di gioco come esperienza conoscitiva, educativa ed artistica. Ci siamo divisi in due gruppi in due stanze del museo, immersi nell’arte, ed ognuno ha giocato con la possibilità di: sovrapporre tessere, affiancarle, farle muovere una sull’altra, costruendo narrazioni collettive, condividendo idee e creando, con il contributo di tutti e con una guida esperta, due interessanti storie una dal titolo “La natura amica degli animali” e l’altra “Una giornata molto strana”; storie nuove, inedite e tutte nostre!
Ma le sorprese in serbo per noi non erano affatto terminate. La nostra cara maestra Angela Simone ci ha stupiti facendoci vedere due robot didattici che la scuola ha acquistato e messo a nostra disposizione per imparare la programmazione. Tutti siamo rimasti a bocca aperta, che bella questa scuola! Inoltre con il direttore gestionale del Museo Diocesano di Andria, Giovanni Lullo, abbiamo scoperto uno dei tesori nascosti della Puglia, che vale la pena di visitare per conoscere la storia e l'arte della nostra città e più in generale della nostra regione. Situato nel centro storico della città di Andria, il museo offre una raccolta unica di opere d'arte religiosa e non, che risalgono a diversi secoli infatti nel museo sono presenti oltre 350 opere. La nostra visita al museo è stata un'esperienza indimenticabile, durante la quale abbiamo avuto l'opportunità di ammirare alcune delle più belle opere d'arte della regione. Il museo ospita una vasta collezione di dipinti, sculture, arazzi, tessuti, argenti e libri antichi, che coprono un arco di tempo che va dal 1100 al 1800. Una volta all'interno, si è subito immersi in un'atmosfera di arte e cultura. Tra le opere più importanti analizzate c’è la “Madonna con Bambino” comunemente nota come “Icona della Madonna d’Andria” ed è l’esempio più rilevante dell’arte bizantina in Puglia. Un dipinto tra i più antichi del museo e risalente al 1200, la tecnica adottata è la tempera su legno con l’utilizzo di foglie d’oro. La Madonna indossa un vestito blu scuro, simbolo di lutto, in quanto la madre, nonostante la tenera età del bambino che ha in braccio, era già a conoscenza del futuro del proprio figlio e che dunque sarebbe morto giovane ed in maniera ingiusta. Grazie alla nostra validissima guida abbiamo scoperto che la maggior parte dei dipinti hanno un significato nascosto, che non può basarsi solo su ciò che si vede in prima battuta, pertanto va analizzato e studiato. Inoltre vista l’enorme importanza di tale opera essa è conservata in una teca, tecnologicamente avanzata, definita climabox con un sensore che controlla costantemente la temperatura e l’umidità in modo tale da evitare sbalzi termici veri nemici delle opere d’arte.
Ci siamo soffermati su altre opere eccezionali come la statua in marmo del busto del nobile ricco Francesco del Balzo, duca che ha governato la città di Andria dandone lustro nel 1400, una statua scolpita da Francesco Laurana. Inoltre abbiamo saputo due curiosità molto importanti; innanzitutto che la statua in marmo in origine era colorata e che con il tempo la coloritura è venuta meno ed infine che le pupille non sono state raffigurate perché la scultura era stata realizzata dopo la morte del duca. In conclusione, la nostra visita al Museo Diocesano di Andria è stata un'esperienza unica e coinvolgente, che ci ha permesso di scoprire la storia e l'arte della nostra città in modo nuovo e divertente. Consiglio vivamente a tutti di visitare questo museo, da questa nostra esperienza sensazionale ne discende la consapevolezza che Andria deve essere ricordata non solo per la città della burrata, la città dell’olio ma anche per essere città dell’arte. Un ringraziamento a Lella Agresti e a Giovanni Lullo che hanno reso indimenticabile questa giornata ed hanno stimolato la nostra curiosità ed un ringraziamento speciale alle nostre care maestre Maria Giulia Pistillo e Angela Simone che hanno permesso tutto ciò!
UN PAPÀ...MITICO!
a cura di Cicco Giorgio
3^A - Scuola primaria
In occasione della festa del papà ci siamo messi al lavoro per comporre delle filastrocche uniche e originali per i nostri “mitici” papà!
Papà tu sei il mio eroe!
Oggi è la tua festa
e tanti miti ho nella testa!
Forse come Ulisse non sarai avventuroso,
ma sei sempre un papà dolce e premuroso!
Come Hermes non correrai veloce,
ma io adoro la tua voce!
Come Achille non sarai senza paura,
ma sei colui che con un abbraccio mi cura.
Come Poseidone non sarai re del mare,
ma sei il mio papà eccezionale!
Come Zeus non sarai forte e potente,
ma sei un uomo forte e intelligente!
Se qualche volta mi prende la malinconia
mi abbracci con tanta energia!
Caro papà tu sei il mio eroe vero
e io lo voglio gridare al mondo intero!
TRA FANTASIA E REALTÀ
a cura di Francesca Torelli
3^A - Scuola primaria
In questo periodo, con la nostra maestra, noi alunni della classe 3^A stiamo lavorando sulle leggende. Al termine di questo bellissimo percorso, ognuno di noi ha avuto la possibilità di inventarne una sua. Ecco la mia…
PERCHE’ LA GIRAFFA HA IL COLLO LUNGO
Le giraffe hanno il collo lungo, ma non è sempre stato così. In un tempo molto lontano, le giraffe avevano il collo come gli altri animali: corto e piccolo. Le giraffe sono molto curiose e, siccome erano troppo basse, vedevano sempre la solita e noiosa savana. Loro volevano ammirare il mondo dall’alto e sbirciare tra i rami degli alti alberi. Cosi andarono a lamentarsi con la Fata degli animali e le chiesero se potevano avere le ali per volare.
La Fata disse: “Non posso farvi spuntare le ali, perché siete troppo pesanti per volare”. Poi ci pensò su un altro po’ e gridò entusiasta: “Ci sono, vi allungherò il collo! Così potrete guardare tutto dall’alto”. La fata con uno schiocco di dita e un abracadabra di rito, fece diventare il collo lungo a tutte le giraffe della savana.
“SIATE PROTAGONISTI DELLA VOSTRA VITA, PER UN FUTURO MIGLIORE DEL NOSTRO MONDO”!!! a cura di
Giovanni D’Avanzo 1^A Scuola Secondaria di I grado
Cari lettori, mi chiamo Giovanni D’Avanzo e frequento la classe 1^A della scuola secondaria P. Cafaro; ho partecipato alla finale di area (regionale) dei Giochi Matematici del Mediterraneo 2023 e mi sono piazzato al primo posto della classifica.
Quasi non riesco a crederci che rappresenterò, nella finale nazionale di Palermo, non solo la mia scuola, ma tutte le classi prime della scuola secondaria di 1° grado della regione Puglia.
Quanta emozione ho provato quel pomeriggio del 10 marzo presso la scuola polo M. D’Azeglio di Barletta.
Non nascondo, però, che nella prova ho avuto un dubbio su una domanda di logica, perciò ho risposto a caso, sperando di avere fortuna!
Prima di affrontare la prova, ero un po’ preoccupato: “Sarà di sicuro difficilissima…”, ripeteva la voce dentro di me, ma io non l’ho ascoltata e sono riuscito ad arrivare fin qui…
Quando, nel cortile interno della scuola, i miei amici si sono confrontati con me sulle risposte date, loro stessi mi ripetevano: “Dai Giovà che ce la fai!” e così mi sono tranquillizzato.
Beh…. la matematica è stata sempre una passione per me, ma a questo punto sento di dover ringraziare alcune care persone: la mia ex maestra Antonella Liso, che mi ha insegnato le basi della matematica, la mia attuale docente, la prof.ssa Annalisa Parenza, che ha proseguito in quest’opera e mi ha aiutato a superare la prova, i miei genitori, che mi hanno supportato anche emotivamente. Infine, ringrazio tutti i miei amici, che mi hanno incoraggiato e soprattutto hanno esultato con me alla proclamazione, come fossimo un’unica squadra! E poi nelle ore successive, fiumi di congratulazioni…! Mi sono sentito davvero grande , circondato di stima e affetto!
Vorrei concludere questo messaggio con una frase che mi piace tanto: “SIATE PROTAGONISTI DELLA VOSTRA VITA, PER UN FUTURO MIGLIORE DEL NOSTRO MONDO!”.
A TU PER TU CON LA FISICA
a cura della 3^ A – Scuola primaria
Oggi, 8 marzo 2023, noi alunni della classe 3^A ci siamo recati nel secondo edificio per assistere ad una lezione di fisica. Ad attenderci abbiamo trovato la prof.ssa Sonia Tangaro docente di Fisica presso l’Università degli studi di Bari e due sue studentesse, Marialuisa Abbasciano e Rosa Maria Santovito, che ci hanno incuriositi tanto con immagini ed esperimenti di fisica.
La fisica adesso ci sembra più interessante perché ci siamo divertiti tanto a sentire parlare delle immagini dello spazio e delle galassie anche perché il linguaggio utilizzato è stato semplice giocoso. Prima di andar via, in una stanza buia, abbiamo visto un ologramma che ha riprodotto alcune immagini tridimensionali che ci hanno stupito molto.
Gli obiettivi di questa conferenza sono stati questi:
· dimostrare che la fisica è divertente; · festeggiare le donne impegnate nel campo scientifico;
· avvicinare le bambine alle discipline S.T.E.A.M. Science (scienze) Thecnology (Tecnologia) Engineering (Ingegneria) Art (Arte) Matematics (Matematica).
Siamo certi che un piccolo passo oggi è stato fatto e in futuro sapremo guardare alla scienza come un posto dove può trovare spazio la fantasia, la magia e la scoperta, elementi fondamentali per la conoscenza.
Campionati Studenteschi … a tutto volley!
a cura di Simone Nicolò classe 2F Scuola Secondaria di I grado
Match ricco di soddisfazioni quello giocato il giorno 8 marzo dagli alunni della Scuola Secondaria di primo grado “P. Cafaro”, che si sono fronteggiati con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “A. Manzoni” di Andria, nell’ambito dei Campionati Studenteschi di pallavolo.
La partita non sembrava poter iniziare senza un opportuno riscaldamento e un’adeguata preparazione, comprendente esercizi di stretching, corsa e palleggi in cerchio.
Successivamente i cadetti delle due squadre si sono disposti sul campo per dare inizio al primo SET, che è stato vinto faticosamente dagli allievi della scuola “P. Cafaro”.
Cambio campo per il secondo SET, che ha visto vincitori nuovamente i giocatori della scuola “P. Cafaro”, portandoli alla vittoria del primo girone ad eliminazione diretta.
Si è sportivamente deciso di continuare a giocare anche l’ultimo SET, anche questo portato a casa dai vincitori.
Grazie ai diversi cambi effettuati durante la partita, tutti hanno potuto partecipare al gioco e hanno potuto dare il proprio contributo alla vittoria della squadra. Ed ora si preparano ad affrontare una nuova sfida!
Grande entusiasmo e spirito di squadra nella partecipazione a questo evento sportivo, a dimostrazione di quanto lo sport possa giovare alla salute fisica e mentale, nonché alla socializzazione.
“Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati” (Michael Jordan)
LE CLASSI SECONDE DELLA CAFARO INCONTRANO L'AUTORE MAURIZIO GIANNINI.
A cura di Sara Addati 2B
Scuola Secondaria di I grado
Martedì 21 Febbraio, nell’auditorium della nostra Scuola Secondaria di I Grado “Pasquale Cafaro”, gli studenti delle classi seconde hanno avuto l’opportunità di incontrare e conoscere personalmente lo scrittore Maurizio Giannini.
È uno scrittore italiano, che ama scrivere storie destinate a noi adolescenti. Uno degli ultimi libri che ha pubblicato è stato “Amicizia e Lockdown”, il testo che tutte le classi seconde, hanno letto in questi mesi con i rispettivi docenti.
Il libro racconta di due ragazzi: Sara, che vive a Roma e Johnny che vive a New York che anche distanti fanno amicizia raccontandosi di quanto sta accadendo negli ultimi mesi. Lei vorrebbe visitare New York dato che è appassionata del film “Colazione da Tiifany” e lui vorrebbe visitare Roma dato che è appassionato degli antichi Romani e dei monumenti di cui la nostra capiatle è molto ricca.
L’incontro è stato molto interessante, lui ci ha parlato delle parti più significative del libro ed ha soddisfatto le curiosità di alcuni studenti rispondendo a domande riguardanti il libro e la sua modalità di scrittura.
Al termine di quest’incontro, gli è stato offerto, un dono della nostra terra, l’olio d’oliva, e una lettera di ringraziamento.
È stato molto disponibile lasciando un autografo sui nostri libri.
La lettura di questo libro, ci ha dato l’opportunità, di riflettere sul momento storico del lockdown del quale purtroppo, tutti noi siamo stati protagonisti e su come un’amicizia se
autentica e vera possa superare ogni ostacolo.
QUANDO L’ARTE INCONTRA LA GEOMETRIA
a cura di Andrea Cusmai
4^E Scuola Primaria
Cosa è una linea? Quante linee esistono?
Grazie ad un gioco disegnato direttamente sul banco (ma poi prontamente cancellato e pulito) abbiamo imparato a conoscere e riconoscere linee rette, curve, miste, quelle spezzate…
Tra tutte poi abbiamo scelto le curve intrecciate e con loro ci siamo divertiti un mondo a realizzare il nostro autoritratto. Ma alla maniera di Dubuffet.
Chi è Dubuffet?
Jean Dubuffet è un pittore francese famoso per aver inventato la tecnica dell'Art Brut. Nato nel 1901 a Le Havre in Francia, nel 1918 si reca a Parigi per frequentare l'Accademia d’Arte Julian che abbandona dopo poco. Così smette di dipingere e si mette a lavorare nell'azienda vinicola familiare.
Soltanto nel 1942 decide di dedicarsi all'arte frequentando anche altri artisti.
Dubuffet è affascinato dalla pittura dei popoli primitivi, dall’arte africana e dai disegni realizzati dai bambini o da persone affette da disturbi psichici.
I colori utilizzati nelle sue opere sono esclusivamente rouge, noir, blanc e bleu (rosso, nero, bianco e blu).
Anche noi, affascinati dalla sua ART BRUT, abbiamo riprodotto in classe i nostri volti utilizzando questa fantastica tecnica.
CONSIGLIO DEGLI ALUNNI INCONTRA IL SINDACO DI CITTA’
UN'ESPERIENZA DA NON DIMENTICARE
a cura di Victoria Piacenza - 5^ E Scuola Primaria
Non avrei mai pensato di sedermi tra i banchi della sala consiliare del Palazzo di Città di Andria, invece tutto questo è accaduto.
Il giorno 16 febbraio 2023 mi sono recata proprio sotto la scalinata del Comune, dove ho incontrato tutti i Consiglieri del Consiglio d’Istituto degli alunni della Verdi-Cafaro; quando tutti sono arrivati, siamo entrati e ho potuto osservare meglio l’edificio: tutto era prezioso, volte altissime su cui erano rappresentati tanti angeli.
Per me è stata un’emozione forte, mi sono accomodata proprio sulla sedia della sala consiliare e mi sono sentita importante.
Non appena entrata, il Sindaco, l’Avv. Giovanna Bruno, è stata accolta da noi tutti con un grande applauso. Il Sindaco ha pronunciato un discorso di ringraziamento, seguita subito dopo dalla nostra dirigente scolastica dott. Grazia Suriano.
Hanno rivolto un saluto anche la Presidentessa del Consiglio della primaria, Anita Zagaria e la Vicepresidente della secondaria: le loro lettere hanno fatto emozionare il Sindaco. Dopodichè sono partite le diverse domande poste da noi consiglieri alle quali ha risposto il Sindaco in maniera esaudiente.
In una delle risposte il nostro Sindaco, Giovanna Bruno, ha parlato della sua vita personale partendo da quando era piccola. Ha raccontato che lei sin da bambina aiutava tutti e le piaceva risolvere vari problemi; poi da grande ha fatto parte della Giunta sia come Assessore che come Consigliera. Nel 2020 decise di candidarsi, ma poi ritirò la candidatura a causa della perdita della sua mamma. Ma poi, supportata sempre dalla sua famiglia, ha deciso di rimettersi in gioco ed è stata eletta.
E’ stato davvero commovente ascoltare le sue parole, la sua storia, che mi sono rimaste nel cuore e mi hanno insegnato tanto.
Per me è stato importante e motivo di orgoglio anche guardare negli occhi il Sindaco e porgergli la seguente domanda: “ Sindaco, secondo lei, potremmo sperare che ogni edificio scolastico sia provvisto di impianto di climatizzazione inverno/estate in modo tale da consentire a ciascuno di noi di vivere la scuola in ogni stagione nel giusto benessere? Che dice? Sarebbe una MISSION IMPOSSIBLE?”.
Ancora toccante è stato dedicare il canto di Mr. Rain “Supereroi” al Sindaco che si è emozionata molto. Infine abbiamo visitato la sua stanza e la sala dove si svolgono le riunioni attorno ad un tavolo.
E’ stata davvero una bellissima esperienza, che mi ha lasciato tanto e che non avrei mai potuto fare, se non fossi stata la rappresentante di classe, ma di questo devo ringraziare la mia maestra Angela che, come sempre, mi ha consigliato di candidarmi offrendomi tante opportunità.
IL TEATRO E LA COMMEDIA DELL’ARTE
a cura di Veronica Marzano e Tsegereda Pertuso
5^G Scuola Primaria
Lo scorso 3 febbraio tutte le classi quinte del nostro Istituto si sono recate presso il Teatro Curci di Barletta per assistere allo spettacolo dal titolo “Pulcinella e i comici erranti”, messo in scena dalla compagnia teatrale “Fattoria degli artisti”.
Alle 8:30 siamo saliti in pullman ed è stata una grande emozione perché per la prima volta abbiamo fatto un viaggio, anche se di pochi minuti, tutti insieme. Eravamo agitati, contenti, euforici e il tragitto è stato accompagnato da canzoni e risate.
Giunti a Barletta davanti al teatro, siamo stati catturati dalla maestosità della facciata dell’edificio, ma non immaginavamo che l’interno sarebbe stato ancora più bello. Ci siamo sistemati in platea su poltrone rosse e la nostra attenzione è stata colpita da decorazioni dorate che adornavano l’arco scenico rendendo l’ambiente spettacolare.
Ad un tratto si sono spente le luci e lo spettacolo è iniziato: sulla scena sono apparsi tre attori che non indossavano costumi di scena particolari, ma semplici abiti e le maschere caratteristiche della “Commedia dell’Arte”, un genere teatrale di cui abbiamo parlato a scuola nei giorni precedenti, che affonda le sue radici nella tradizione del teatro dei saltimbanchi e dei giullari, e ancor prima nella Commedia latina. I temi sono quelli della cultura popolare: la fame, l’amore, il potere. Ma ciò che ha sempre contraddistinto la Commedia dell’Arte è il modo di recitare degli attori che non seguivano un testo scritto, non avevano un copione ben definito, ma improvvisavano in scena seguendo dei canovacci, che fornivano indicazioni sull’azione dei personaggi e sugli interventi comici (tutto il resto era lasciato all’improvvisazione).
I protagonisti della storia a cui abbiamo assistito erano Cola, Maria e Nella, tre attori di una compagnia di comici, un tempo molto famosa, che appaiono sulla scena, ma in realtà sono dietro le quinte a chiedersi se lo spettacolo avrà successo e se il pubblico arriverà ad applaudirli. I tre attori: Gianbattista Rossi (che ha curato la regia), Michela Diviccaro e Mariella Parlato ci hanno divertito molto con le loro battute improvvisate, accendendo in noi la curiosità verso il teatro che spesso è considerato un luogo non adatto ai bambini, invece per noi è stata un’esperienza senz’altro da ripetere.
Quest’avventura ci ha trasmesso la “magia” del teatro e delle sue storie meravigliose.
VALORI AUTENTICI UNIVERSALI
a cura di Arianna e Luciana Lomuscio - 5^D Scuola Primaria
In questi giorni in classe, in seguito alle conversazioni sulla giornata della MEMORIA e di quella del RICORDO, due tragedie della storia passata recente, “due facce della stessa medaglia” poiché entrambe frutto di odio, intolleranza, gelosia, e soprattutto indifferenza, abbiamo conversato sui diritti inalienabili dell’uomo.
Abbiamo parlato della nostra Costituzione e riascoltato in classe, su questo argomento, il bellissimo monologo di Roberto Benigni a Sanremo durante il festival della canzone italiana davanti al nostro Presidente della Repubblica.
Durante le nostre conversazioni abbiamo discusso sui valori autentici, universali, ognuno di noi ha individuato azioni, comportamenti, stili di vita essenziali per creare una società migliore.
Ne è venuta fuori una mappa variegata di atteggiamenti positivi per combattere ogni intolleranza, ogni forma di razzismo e di bullismo, che vogliamo condividere con i lettori del nostro giornale scolastico.
Intanto ci siamo detti che noi siamo molto fortunati a vivere in questo Paese, nonostante ci possano essere tante cose che gli adulti ritengono negative.
Molti di noi hanno detto che dovremmo apprezzare ciò che abbiamo senza desiderare cose nuove e sempre più preziose.
Tutti dobbiamo imparare ad accettare le idee, le opinioni, le abitudini e i comportamenti (purché rispettosi del prossimo) degli altri. Dovremmo fare del bene ai nostri vicini, aiutarli quando è possibile.
Tutti dovremmo imparare i valori della libertà e il rispetto per l’umanità intera. Tutti dovremmo essere più sensibili: solo così si combatte l’indifferenza, il vero male della nostra società.
DENTRO IL FILM…
“ANNA FRANK E IL DIARIO SEGRETO”
a cura di Roberta Sanguedolce - 4^ C Scuola Primaria
“Anna Frank e il diario segreto” è un film d’animazione di genere storico-drammatico del 2021.
La pellicola è diretta dal regista israeliano Ari Folman, figlio di genitori sopravvissuti all’olocausto; l’attrice Emily Carey, invece, presta la sua voce al personaggio di Anna Frank.
La scelta del regista è quella di raccontare in modo inaspettato e coinvolgente la storia di Anna Frank e della Shoah con un’innovazione sorprendente: Kitty, amica immaginaria di Anna, prende vita e diviene la protagonista del film.
Di alta statura e di corporatura magra, Kitty, con i suoi capelli rossi e i suoi occhi castani, si risveglia nella Amsterdam dei giorni nostri, in quella che è stata la casa di Anna e che oggi è un museo.
Ella intraprende un viaggio per l’Europa alla ricerca della sua amica Anna, ignara che siano trascorsi settantacinque anni, nella speranza che sia ancora viva; durante il viaggio si imbatte in una moltitudine di migranti in fuga dai loro paesi d’origine. Complice delle sue avventure è Peter, un giovane ladruncolo mosso dal desiderio di aiutare i bimbi figli dei migranti.
Poiché Kitty vive grazie al prezioso diario di Anna, è ricercata dalla polizia, che la crede una ladra.
Ciò che mi ha colpita del personaggio di Kitty è certamente il coraggio, ma anche il suo carattere vitale e libero, tutte caratteristiche che la spronano a compiere tutto ciò che Anna non ha potuto realizzare durante gli anni trascorsi nascosta, come in gabbia, nella soffitta dell’ufficio di suo padre Otto.
La pellicola fa certamente riflettere su quanto le condizioni in cui molte minoranze vivono attualmente, siano paragonabili a quanto subito dal popolo ebreo durante la Seconda Guerra Mondiale, dalla lotta ai pregiudizi legati all’immigrazione, alla fuga dalla persecuzione.
Consiglio vivamente la visione di questo film: un invito ad apprezzare la libertà di cui possiamo godere, un inno alla solidarietà e alla scoperta dell’amicizia.
UNA MATTINATA A TEATRO
a cura della 5^D – Scuola Primaria
Il 3 febbraio scorso che emozione! Le maestre ci hanno portato a teatro, ma non in un teatro qualunque: ci siamo recati in pullman a Barletta in un vero teatro d’opera.
Il teatro Curci, situato al centro della città, è una struttura storica, patrimonio culturale della città di Barletta, un orgoglio per i cittadini di questo paese.
La costruzione risale all’Ottocento, porta il nome di Giuseppe Curci, compositore e direttore d’orchestra barlettano. Nel corso degli anni la struttura è stata più volte restaurata, oggi presenta una sala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi, una platea e un loggione, il tutto splendidamente decorato ed affrescato, molto elegante anche la facciata del teatro che presenta le statue in busto di famosi musicisti del passato.
Non riusciamo a dirvi quanto eravamo emozionati durante questa uscita, la prima fuori città per la nostra classe, la prima tutti insieme in pullman dove abbiamo chiacchierato e cantato allegramente. E poi? Quanto ci siamo sentiti importanti a teatro! Noi abbiamo assistito allo spettacolo dai palchi, ammiravamo la grandiosità del teatro, osservavamo i coetanei delle altre classi in basso nella platea. Ci sentivamo privilegiati come i nobili che un tempo occupavano quei posti.
Lo spettacolo? Divertente, ma entusiasmante è stato stare lì in quel tempio che ospita la danza classica, le opere liriche e commedie come quella a cui noi alunni di quinta abbiamo assistito.
La mattinata a teatro si è conclusa ai giardini del castello Svevo. Abbiamo fatto merenda e giocato baciati da una splendida giornata di sole. Una meraviglia!
ANNA FRANK E IL DIARIO SEGRETO
a cura della 5^D – Scuola Primaria
In occasione della giornata della Memoria, anche quest’anno, abbiamo ricordato le vittime della Shoah. L’abbiamo fatto visionando, presso la sala Roma, il film “Anna Frank e il diario segreto”. Nel film di animazione prende vita Kitty, l’amica immaginaria di Anna Frank, la persona a cui la ragazza ebrea si rivolge quando scrive il suo diario nel rifugio segreto, dove si è nascosta per sfuggire ai nazisti. Kitty, attraverso il diario, ci fa vedere le varie tappe della vita di Anna e ci fa provare tante emozioni, coinvolgendoci in momenti d’avventura, felicità, paura… Nel film Kitty ci porta continuamente dal presente al passato, facendoci vedere sia le atrocità contro gli ebrei sia gli atti di intolleranza che accadono oggi, per esempio, con gli extra comunitari. Una delle scene che ci ha colpiti del film, è quella in cui le “star del cinema” preferite da Anna Frank scacciavano via i nazisti, figure maestose e inquietanti… Nel lungometraggio è interessante vedere come Anna affronta la paura rifugiandosi nell’immaginazione e non perde la sua gioia di vivere e la speranza che in fondo in fondo gli uomini abbiano comunque un buon cuore.
Il film, in questo continuo parallelismo tra passato e presente, ci insegna che certe discriminazioni sono presenti ancora oggi, ci insegna a non essere indifferenti verso chi soffre perciò “dobbiamo ricordare per non ripetere”. Nel film Kitty riesce ad essere solidale con un gruppo di clandestini e riesce ad aiutare quelle famiglie. Consigliamo a tutti di vedere questo film, molto bello nell’animazione e negli spunti di riflessione contenuti.
IMPEGNO E COLLABORAZIONE
TRA CLASSI DIVERSE
Alunni dell’Istituto Comprensivo Verdi-Cafaro di Andria creano un libro digitale sulla propria città
a cura di Gabriele Bruno – 5^ E Scuola Primaria
Il lavoro di squadra e la collaborazione tra due diverse classi hanno reso possibile la scoperta della nostra città con un’interessante attività di ricerca di fonti storiche, interviste ai nonni, uscite sul territorio, nell’ambito dell’Unità di apprendimento “Andria: la nostra città”.
Gli alunni della classe 5°E, in collaborazione della classe 5^B dell'Istituto Comprensivo Verdi-Cafaro di Andria, tramite l’app Book Creator, hanno creato un libro digitale, che racconta la storia della magnifica Andria: “Città di Federico II” con il famoso Castel del Monte, uno dei simboli più importanti, i suoi antichi monumenti, le piazze, le vie, con tradizioni, canti e detti in dialetto andriese.
La città di Andria è conosciuta anche come “Città Dell'Olio” per l’olio extravergine di oliva, con la sua tipica Coratina; è famosa anche per la burrata e per i tipici tenerelli dell'antica confetteria Mucci.
Una finestra sul giornalismo
IL PROGETTO "CARTA CANTA" ANCHE NELLA NOSTRA SCUOLA
a cura di Alessia Colasuonno – 5^ E Scuola Primaria
Il 14 dicembre è iniziato il progetto “Carta canta. Ecologia + Economia a Scuola” che è arrivato anche nella nostra scuola proprio in occasione dei 135 anni della Gazzetta del Mezzogiorno. Il progetto è in collaborazione con Confindustria Bari e BAT, Soprintendenza ai Beni Archivistici e Bibliografici, Ufficio scolastico regionale e la CCIAA del capoluogo.
Questo progetto ci permetterà di accedere all’Archivio della «Gazzetta», con il suo inestimabile patrimonio di 135 anni di informazioni, pregiatissimo scrigno culturale di identità territoriale dichiarato bene di interesse storico e, quindi, vincolato e tutelato dal 2020, ma anche di avere uno sguardo al presente con una copia del quotidiano per ogni bambino, ogni mese per quattro mesi.
E’ affascinante scoprire il mondo del giornalismo, un mondo pieno di curiosità. Abbiamo avuto modo di scoprirlo attraverso il primo workshop che parlava delle tecniche di scrittura cartacee e digitali, dei giornalisti e del loro lavoro. In questo workshop online si è aperta la prima finestra sul mondo del giornalismo e sulla scrittura del giornale tenuto proprio da due giornaliste e da un referente di Confindustria Bari e BAT il 27 Gennaio. In attesa del prossimo workshop noi bambini stiamo scoprendo altre informazioni sul giornale, la sua redazione e la sua composizione.
È stupendo per noi scoprire un mondo tutto nuovo, ma bellissimo… tutto grazie al progetto “Carta Canta”, alle nostre insegnanti e alla nostra dirigente.
IMITIAMO I POPOLI DELLA MESOPOTAMIA!
a cura di Alessandro Petillo - 4^C Scuola Primaria
Noi ragazzi ci siamo immersi, insieme alla nostra cara maestra Vanna, nell'affascinante mondo della storia, scoprendo i segreti delle antiche civiltà sorte vicino ai fiumi Tigri ed Eufrate, fra il 4000 a.C. e il 500 a.C.: i Sumeri, i Babilonesi e gli Assiri.
Dopo aver approfondito le caratteristiche di ogni popolo e aver costruito i quadri di civiltà, ci siamo dedicati alla realizzazione di un progetto intitolato “History Lab”. La nostra maestra ha avuto un’idea eccezionale: appassionarci al fantastico mondo dei popoli della Mesopotamia indicendo un concorso! Il tema era la riproduzione di uno dei tre progetti: la Ziqqurat, lo Stendardo di Ur o la tavoletta con scrittura cuneiforme.
Adesso vi racconto cosa rappresenta ciascun progetto.
La ziqqurat era una piramide a gradoni che sorgeva al centro di ogni città. Essa poteva raggiungere i 90 metri di altezza. Al piano terra erano situati i magazzini dove si conservavano le scorte di cibo, i laboratori degli artigiani e la scuola, al centro si trovavano i piani riservati ai sacerdoti, mentre la parte più alta ospitava il vero e proprio tempio. Lo Stendardo di Ur è invece un reperto archeologico sumero, ritrovato in una tomba della necropoli reale di Ur, risalente al 2500 a.C. circa, oggi conservato al British Museum di Londra. È composto da quattro pannelli lignei decorati: due facciate principali rettangolari e due più piccole trapezoidali, poste lateralmente. Per i temi descritti, i due pannelli principali sono detti "della pace" e "della guerra".
E infine le tavolette d’argilla: una preziosa fonte scritta giunta sino a noi! I Sumeri nel 3700 a.C. inventarono la scrittura per contare con più facilità le scorte dei magazzini, incidendo su tavolette d’argilla la scrittura cuneiforme. Con il passare degli anni la scrittura si fece sempre più precisa e realizzata con un bastoncino chiamato stilo con una punta triangolare. La forma a cuneo dà il nome alla scrittura dei Sumeri. In quel periodo solo poche persone potevano imparare a leggere e scrivere e dovevano frequentare una scuola molto rigorosa che si chiamava “casa delle tavolette”. Frequentare la scuola era molto costoso e riservato solo ai figli maschi delle famiglie più ricche, al termine degli studi si diventava scribi. Era una scuola molto diversa da quella odierna.
Dopo aver descritto ai compagni i materiali di riciclo e le tecniche utilizzate per realizzare le nostre “opere d’arte”, queste ultime sono state oggetto di una votazione per decretare due vincitori per ogni categoria. Successivamente la maestra le ha collocate nell’atrio della scuola, insieme ad una rappresentanza di vasi del Neolitico realizzati dai bambini delle altre classi quarte.
É stata per noi tutti una grande soddisfazione vedere esposti i lavori prodotti con le nostre mani e realizzati con tanta fantasia. Tale attività ci ha permesso di mettere in campo le nostre abilità manuali e di capire, in maniera divertente, dove e come vivevano questi “preziosi” popoli. Io ho scelto di riprodurre la Ziqqurat e, anche se non mi sono classificato al primo posto, è stata una bella esperienza di crescita e condivisione. Complimenti a tutti!!
PER NON DIMENTICARE CIO' CHE E' STATO
a cura di
Simona Terlizzi 1E
Scuola Secondaria di I grado
Il 27 gennaio, Giorno della Memoria in cui si ricordano le vittime del nazismo e gli orrori commessi dai tedeschi. Per non dimenticare e tramandare, la scuola ha ospitato un gruppo di attori e musicisti per raccontare la storia di due bambine ebree, Andra e Tatiana Bucci che sono sopravvissute alla crudeltà dei nazisti e dei fascisti; noi ragazzi di prima media, inoltre, abbiamo visto un altro spettacolo a scuola che raccontava dell’amicizia tra una bambina ebrea e una bambina cattolica che frequentavano la stessa scuola, ma che per colpa delle leggi razziali furono divise per poi ritrovarsi dopo molti anni. Oltre agli spettacoli visti a scuola, ho visto tanti film e ho ascoltato alcune testimonianze ma quella che mi ha colpito di più è quella di Liliana Segre. I suoi racconti mi hanno fatto capire di quanta cattiveria è capace l’uomo e quanto male può fare senza motivo.
E’ assurdo uccidere, maltrattare, far morire di fame e di freddo un altro uomo solo perché di razza diversa, religione diversa o con idee politiche diverse.
L’articolo 3 della nostra Costituzione dice che tutti i cittadini sono uguali senza alcuna distinzione proprio per evitare che ciò che è successo non accada mai più.
Dobbiamo anche noi nella vita quotidiana non fare differenze tra ricchi e poveri, persone di colore, disabili…
Quando non avremo più testimonianze dobbiamo impegnarci fortemente a tramandare la storia a chi verrà dopo.
E’ importante non interrompere queste testimonianze; Ha detto la Senatrice Liliana Segre “Che la memoria vale come vaccino contro l’indifferenza”.
“Le insidie della Rete per giovani naviganti"
a cura degli alunni
Roberta Fortunato - Ilaria Alicino - classe 2^ A
Iyael Turi - Sara Vilella - classe 2^ B
Scuola Secondaria di i grado
In questi giorni le nostre classi seconde dei corsi A-B-F, guidate dal professore di Savino, si sono preparate al Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, del prossimo 7 febbraio.
Durante l'ora di tecnologia, abbiamo visionato alcune slides, dal titolo "Le insidie della Rete per giovani naviganti", approntate dal docente, e abbiamo ascoltato alcune testimonianze tratte dal sito “GenerazioniConnesse” e da campagne informative, a cura della Polizia Postale e delle Comunicazioni, dal sito “RaiScuola”.
Tra i rischi e i pericoli della Rete, che più ci hanno incuriositi e coinvolto, ci sono:
Il grooming... adulti malintenzionati, sotto mentite spoglie, si adoperano per adescamenti vari, con l’intento di iniziare una relazione intima, proponendo anche degli incontri dal vivo. Fidarsi ciecamente di coloro che conosciamo solo attraverso la rete e dare le proprie informazioni private è il primo passo falso che possiamo compiere, dal momento che non sappiamo chi realmente si nasconde dietro lo schermo, come recita il Decalogo per giovani naviganti, un insieme di regole e buoni consigli per un uso consapevole e sicuro del web, al fine di prevenire e affrontare al meglio situazioni di questo genere; Il vamping… l'ultima "moda" online tra gli “adolescenti della notte” ovvero la tendenza dei ragazzi e delle ragazze di chattare, guardare video o semplicemente trascorrere tutta la notte sui social. Alcune statistiche riferiscono che il fenomeno è più frequente tra le ragazze e già nella fascia d'età al di sotto dei 14 anni.
Nella condivisione finale, alcuni di noi hanno esposto esperienze personali, particolarmente legate alla dipendenza online dei videogiochi e del vamping. Anche le challenge circolano molto di frequente tra noi giovani, nonostante alcune sfide siano molto pericolose per la nostra stessa vita. Tuttavia, siamo ben consapevoli che competizioni del genere hanno come unico obiettivo “solo il gusto di rispondere ad una provocazione” e non aiutano certamente a crescere.
La “Guerra dei Grandi” alla Cafaro
A cura di Elena Sgaramella 1B
Nella mattinata di mercoledì primo febbraio 2023 la scuola “Pasquale Cafaro” ha ospitato diverse classi di scuola Primaria e Secondaria di I grado della città di Andria, per visionare uno spettacolo proposto dall’assessorato alla Bellezza.
La storia era ambientata nel 1938, in Italia. La trama riguardava Giulia e Rebecca, due ragazzine di undici anni, compagne di classe. La prima era cattolica, mentre la seconda di origine ebraica. La loro amicizia non nacque fin da subito, ma diventò sempre più vera col passare dei giorni e nonostante la differenza di religione. Il loro legame fu messo a dura prova dalle assurde disuguaglianze che gli adulti si ostinavano a vedere fra le due “razze”. Una frase che ha colpito dritto al cuore gli spettatori è stata quella di Giulia, che alla domanda del professore: ”Quante razze conosci?” rispose dicendo di “conoscere solo quella umana”. La situazione sempre più pesante portò Rebecca ad essere cacciata dalla scuola, costretta poi con la sua famiglia a rifugiarsi in America, dove la situazione era più sotto controllo. Le due amiche, fisicamente lontane durante la guerra, occupavano sempre un posto nel cuore dell’altra, tanto da riuscire a riallacciare il loro rapporto d’affetto nel dopoguerra.
La loro storia è l’esempio di come la forza del loro sentimento sia riuscita a superare la follia della mente umana. Purtroppo a causa del nazismo e delle conseguenze delle sue leggi razziali, milioni di persone hanno dovuto privarsi per sempre dell’amore delle persone più care. Questa rappresentazione ha avuto il fine di riportare alla memoria, anche dei più piccoli, le atrocità subite dagli ebrei durante quel periodo, dimostrando che ogni disuguaglianza è figlia dell’ignoranza.
Un Grazie particolare alla nostra Dirigente Grazia Suriano che, come sempre, attenta e sensibile a determinate problematiche, ci ha dato l’opportunità di vivere un’esperienza davvero indimenticabile.
“Siate sempre la farfalla gialla che vola sopra i fili spinati”
a cura di Andrea Spiriticchio classe 2 F Scuola Secondaria di I grado
Il 27 gennaio ,Giornata della Memoria ,si ricorda l’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, da parte dell’armata sovietica .
Grazie all’ausilio dei nostri docenti ,abbiamo allestito la nostra classe per non dimenticare gli orrori compiuti durante la guerra, in particolare verso il popolo ebreo.
Con il professor Di Savino abbiamo realizzato delle tavole, che rappresentano dei pigiamini, per ricordare la figura di Sergio De Simone, il bambino ebreo italiano ,di nove anni, usato come cavia per gli esperimenti scientifici ,condotti dai medici nazisti. Quando l’arrivo delle truppe sovietiche fu imminente, lo impiccarono per cancellare le tracce degli esperimenti folli dei nazisti.
Abbiamo realizzato quindi, dei disegni a tema e, sotto ciascuno di essi, abbiamo aggiunto una frase, che ci ha colpito in modo particolare.
I nostri disegni si sono aggiunti ai lavori grafici “La stella di David”, eseguiti dai nostri compagni delle classi 1^ A, 1^ B e 1^ F, durante le ore di tecnologia.
Successivamente, con la professoressa Scamarcio e la professoressa Di Lauro, abbiamo appeso le tavole su alcuni fili di spago. Con la professoressa Rana abbiamo in seguito, costruito degli origami, a forma di farfalla ,che ricordassero le sofferenze patite dai prigionieri ,in particolare quelle dei bambini del campo di concentramento di Terezin, in Repubblica Ceca. Abbiamo fissato le farfalle, così costruite, in modo che ci rammentassero, come ha riferito Liliana Segre al Parlamento Europeo , “di essere sempre la farfalla gialla che vola sui fili spinati”.
Durante la 5^ ora, seguendo le indicazioni del prof. Di Savino, abbiamo disposto i banchi lungo i muri laterali dell’aula, lasciando libero lo spazio al centro. Al centro dell’aula quindi, abbiamo allestito il “tavolo della Memoria”, sul quale abbiamo adagiato alcuni oggetti significativi: un ombrello, degli occhiali, una penna stilografica, una valigia, una menorah (tipico candelabro ebraico) ,un diario, un cappello nero e degli indumenti: questi rappresentano alcuni degli effetti personali portati dai deportati ,quando furono trasferiti nei lager.
Poi, ci hanno raggiunto i compagni di prima e la professoressa Zingaro , che ha condiviso con noi alcune riflessioni che, personalmente, ho trovato molto toccanti e che mi hanno fatto riflettere parecchio. La nostra vicaria ha sottolineato in particolare, le brutalità delle guerre, ancora presenti , e i “capricci” inutili, che spesso noi ragazzi facciamo.
Mi è piaciuta tanto questa attività perché ricordare tali eventi ci aiuta a non dimenticare, per non ripetere gli stessi orrori. La guerra non è solo quella fra le nazioni ma è quella che facciamo tutti noi ogni giorno, quando ci abbandoniamo ad offese, cattiverie, atti di bullismo, ingiustizie ecc.…
Mi auguro che queste brutalità non si ripetano mai più e che questa terribile pagina della nostra storia ci serva da lezione per il futuro.
MAI PIU’!!!
A cura di Giuseppe Scaringella 3B
Scuola Secondaria di I grado
Il giorno 25 gennaio 2023, presso l’auditorium della Scuola Cafaro è andato in scena uno spettacolo,dedicato al giorno della Memoria che si tiene il 27 gennaio.
Un giorno, come sappiamo, malinconico e triste perché si ricordano tutte le vittime dell'Olocausto: ebrei, zingari, anziani e malati, uccisi senza colpa dai soldati nazisti nei campi di concentramento.
A ricordare questa triste pagina della storia è stata una compagnia teatrale che ha messo in scena la vicenda di tre bambini Sergio, Andra e Tatiana, deportati da piccoli in questi campi.
Solo Andra e Tatiana ne usciranno sopravvissute insieme a pochi a tanta violenza e cattiveria. Sergio invece attirato da una semplice domanda : “Chi vuole vedere la propria mamma, venga avanti! In realtà era solo un “tranello raccapricciante e malvagio…per selezionare le cavie per esperimenti.
Per loro fu l'ultima volta che si videro.
Allora la domanda che sorge dentro di noi è : “Come può l’uomo mettere in atto tanta violenza?” e…tante, direi infinite possono essere le domande che nascono nelle nostre menti e nei nostri cuori quando assistiamo a queste atrocità senza senso!!! Domande senza risposta. Perché non esiste risposta sensata ad una follia di questo tipo. L’unica certezza che dobbiamo urlare sempre a squarciagola. MAI PIU’ - MAI PIU’_ MAI PIU’.
L'ORCHESTRA E IL CORO “ANNI VERDI” TORNANO ALLA RIBALTA NELLA SUGGESTIVA CHIESA SS. ANNUNZIATA a cura degli alunni del corso ad indirizzo musicale
Venti gennaio, si celebra la festa di S.Sebastiano, secondo patrono della città di Andria e protettore della polizia locale. Reduci dalla recente ed apprezzata esibizione natalizia, i nostri ragazzi del Coro e Orchestra “Anni Verdi” sono stati invitati dalla Arciconfraternita della Immacolata a replicare il concerto di Natale che, quest'anno, si è ispirato alla solidarietà tra le genti e all'unione tra i popoli.
Grande consenso di pubblico, ma soprattutto grande entusiasmo dei piccoli musicisti, che hanno donato la loro musica con la gioia negli occhi.
La loro dedizione alla musica è stata ripagata dall' apprezzamento del pubblico e della dirigente Grazia Suriano, che ha espresso grande soddisfazione per l'impegno profuso dai ragazzi dell'orchestra e del coro e dai loro professori musicisti, Tommaso Di Chio, Ferdinando Dascoli, Loreta Giaffredo, Cecilia Zonno e Alessandro Fiore, Agnese Festa.
Ancora una volta, il percorso ad indirizzo musicale ha offerto il meglio di sé alla scuola Cafaro che lo accoglie, e alla cittadinanza che ha partecipato numerosa all'evento.
LA MIA LETTERA A GESU’ BAMBINO a cura di Martina Regano - 5^G Scuola primaria
Il giorno 14 gennaio 2023 rimarrà una delle date più importanti per me, un giorno da ricordare e da raccontare. Ricordo la bellissima sensazione che ho provato quando, due giorni prima, la mia maestra è entrata in classe e con un sorriso si è rivolta a tutti noi e ci ha detto: - Abbiamo un vincitore, anzi una vincitrice del concorso “Lettera a Gesù Bambino”, Martina sei tu! Congratulazioni!
In quel momento il mio cuore si è riempito di gioia, ero fiera di me e della mia lettera scelta fra ben altre 400. Il tempo di guardarmi attorno e ho visto i miei compagni applaudirmi, congratularsi con me… Erano tutti felici e questa cosa mi ha fatto sentire amata. Così è arrivato anche il giorno della premiazione; quel sabato era freddo e piovoso, ma io non lo sentivo, poiché ero molto agitata ed emozionata. Sono entrata nel Santuario della Madonna dei Miracoli con la mia famiglia pronta a sostenermi, la mia maestra che mi ha incoraggiata e guidata in questa avventura, la vice preside e una mia compagna di classe.
Quando hanno fatto il mio nome mi sono diretta all’altare e ho ritirato i miei premi: la coppa, l’attestato, degli oggetti sacri molto graziosi e un bel libro di fiabe russe dell’autore Luigi Pomo che mi ha premiata, alla presenza della sindaca e del rettore della Basilica. In quel momento la confusione nella mia testa era tanta, ma prima di tornare al mio posto ho chiesto di poter parlare, perché volevo che tutti sapessero che se io ero lì e avevo vinto era anche merito delle persone che erano con me. Ma poi l’emozione ha preso il sopravvento, la voce non mi usciva più, così tutti gli ospiti presenti mi hanno incoraggiata a proseguire applaudendomi ed io sono riuscita a concludere il mio discorso per poi tornare al mio posto tra applausi, complimenti e abbracci.
Auguro a tutti i bambini di provare un’emozione unica come quella che ho provato io, sensazioni difficili da spiegare, ma bellissime da vivere!
GRAZIE A TUTTI!
Martina
Open day Cafaro
“Acquarelliamoci” laboratorio di pittura
a cura di Antonio Scaringella classe 3 B
Scuola Secondaria di I grado
Venerdì 13 gennaio, nella nostra scuola, si è svolto l’Open day, per i bambini di quinta elementare che frequenteranno
la prima media il prossimo anno.
Per questa occasione sono stati organizzati dei laboratori per dimostrare le attività che vengono svolte.
Tra questi c’era il laboratorio di Arte , guidato e tenuto dalla professoressa Battaglia, dove alcuni ragazzi si sono messi
a disposizione a dipingere i loro disegni con la tecnica dell’acquerello, che è molto complessa.
I bambini hanno visto e si sono complimentati sia con i ragazzi e sia con la nostra docente per lo splendido lavoro che stavano facendo.
I ragazzi protagonisti sono rimasti molto entusiasti di questa iniziativa perché si sono sentiti coinvolti e partecipi nel lavorare per la comunità Cafaro. Ancora una volta la scuola Cafaro ha dimostrato di essere un luogo di formazione dove imparare è bello, piacevole e gioioso.
OPEN DAY CAFARO
“IO NON CI STO” laboratorio di letture animate sul bullismo e cyberbullismo
A cura di Lorusso Alessia classe 3 sez. B
Scuola Secondaria di I grado
Si chiude una porta e si apre un portone”. Ed è proprio questo, un esempio di quelle tipiche frasi, attraverso le quali, molte persone nel corso della vita, utilizzano per concludere uno di quei tanti discorsi filosofici privi di un riscontro concreto.
Invece il riscontro concreto l’ho vissuto qualche giorno fa grazie all’esperienza dell’open day. Ormai sono a pochi mesi dal saluto finale a questa scuola, e se…fino a poco tempo fa mi sembrava un salto nel buio, ora non è più così.
A tale proposito devo confessarvi che la settimana scorsa ho avuto la possibilità di approfondire questa riflessione. Ho capito quanto sia bello “fare scuola” insieme, collaborando, aiutandoci, “vivendoci” in comunità.
In modo particolare, venerdì tredici gennaio, durante l’open-day , , con la prof.Cassetta, abbiamo presentato delle letture animate sulla tematica del del bullismo e del cyberbullismo, fenomeno molto presente, ahimè, purtroppo, tra gli adolescenti.
E’ stato molto emozionante vedere la scuola pullulare di laboratori di varia natura:da quello di scienze a quello di arte a quello sull’inclusione, tutti operativi in una comunità viva, serena e gioiosa di apprendere in un clima di gioia collettiva.
Gli sguardi innocenti e curiosi dei futuri alunni della Cafaro hanno incorniciato questo momento indimenticabile che rimarrà inciso nel mio cuore e nella mia mente ormai proiettata alla futura scuola superiore…e penso già che la Cafaro mi mancherà tanto tanto tanto.
SPERIMENTI…AMO PER I FUTURI STUDENTI DELLA VERDI
a cura di Riccardo Resta, Noemi Petruzzelli, Pietro Quacquarelli, Nicola Nemo, Giorgio Rizzi, Ciro Tucci, Nicola Di Renzo, Enrico Santovito, Antonella Miracapillo, Gabriella Barile
classi 4e - Scuola primaria
Giovedì 12 gennaio, in occasione dell’Open Day, ci siamo trasformati in famosi scienziati e abbiamo presentato, ai genitori e ai bambini che frequenteranno la prima il prossimo anno, il laboratorio scientifico e l’aula a cielo aperto della scuola primaria. Abbiamo ricordato ai nostri ospiti l’importanza di poter vivere questi spazi per noi alunni, perché il miglior modo per imparare è “fare", cioè "apprendere dall'esperienza diretta".
Come ogni equipe che si rispetti, abbiamo indossato camici e cartellini e, attraverso tre esperimenti, abbiamo mostrato i segreti della natura che ci circonda.
Archimede e il suo collaboratore hanno eseguito l’esperimento intitolato “Torre magica”. Mescolando olio, alcol e detersivo per i piatti hanno dimostrato che i liquidi si stratificano in maniera differente a seconda della loro densità. Gli scienziati Marconi e Parisi, alternandosi con le spiegazioni in italiano e in inglese, hanno realizzato l’esperimento “Fuoco mangia-aria”. Con l’ausilio di un piatto, una candela, acqua colorata, un bicchiere e un accendino hanno provato che, posizionando il bicchiere sulla candela accesa, si è consumato l’ossigeno presente nel bicchiere. Lo spazio lasciato libero dall’ossigeno è stato occupato dall’acqua colorata, che è entrata all'interno del bicchiere. È proprio il caso di dire: excellent work!
Infine lo scienziato Isaac, con l’aiuto delle sue fedeli collaboratrici, ha eseguito l'esperimento “Il palloncino autogonfiante”. Essi hanno usato un palloncino, una bottiglia, aceto, bicarbonato e un cucchiaino. Dopo aver versato l’aceto nella bottiglia, hanno introdotto il bicarbonato nel palloncino e, suscitando lo stupore di tutti i presenti, il palloncino ha cominciato a gonfiarsi! Dall’unione dell’aceto con il bicarbonato si è creata una reazione chimica che ha prodotto un gas, cioè l’anidride carbonica, che ha permesso che accadesse tutto ciò.
Con un po’ di brio, semplicità e creatività noi alunni delle classi quarte abbiamo voluto far toccare con mano l’importanza del metodo scientifico che ci consente di analizzare la realtà: si parte dall'osservazione dei fatti, si indagano i fenomeni, ci si pone delle domande, si sperimenta e si formulano delle risposte, sviluppando così il pensiero critico che è alla base di ogni SCIENZA.
È stata davvero una bellissima esperienza! Grazie alla guida delle nostre maestre Damiana, Mariuccia e Vanna abbiamo trascorso un pomeriggio da veri protagonisti nella nostra scuola! Speriamo di essere stati accattivanti e divertenti per il nostro piccolo pubblico!
ORIENTARSI VERSO LA MUSICA
a cura degli alunni del corso C
Scuola Secondaria di Igrado
Il nostro impegno per la musica ci ha visti protagonisti, durante l'orientamento musicale che abbiamo effettuato nei giorni 2 e 5 dicembre, presso le scuole primarie Oberdan, Della Vittoria e Giovanni Paolo II.
Gli alunni di quinta elementare e le maestre ci hanno accolti con grande calore ed hanno partecipato attivamente alle nostre esibizioni musicali, tanto che si è creato un clima partecipato e gioioso che ha coinvolto tutti. Il nostro professore di musica, Alessandro Fiore, ci ha simpaticamente guidati in questa esperienza, mostrando tutta la sua competenza.
Abbiamo eseguito brani al violino, alla chitarra, al flauto e al pianoforte e descritto il nostro percorso nella scuola ad indirizzo musicale “P.Cafaro” di Andria, una grande opportunità per tutti gli alunni che vogliano imparare la musica e far parte di una vera orchestra.
Il dirigente, Grazia Suriano, e i docenti musicisti dell'Istituto comprensivo “Verdi-Cafaro” attendono gli alunni che vogliono accedere all'indirizzo musicale, per la selezione che si terrà i primi di febbraio e di cui sarà data comunicazione alle famiglie.
IN CAMMINO PER UNA SCELTA CONSAPEVOLE
A cura di Alessia Vurchio classe 3^ B
Scuola secondaria di I° grado
Nella giornata del 13 Dicembre, si è tenuta un’uscita presso due Istituti strettamente collegati tra loro, l’Istituto Tecnico Agrario e il “Lotti”. La visita a queste Istituti ci ha permesso di chiarirci le idee riguardo le tante proposte che il futuro ci offre. E’ stato molto interessante in quanto queste scuole, a indirizzo tecnico\professionale, ci hanno fatto vivere l’aspetto pratico delle loro discipline; infatti abbiamo visitato molti laboratori che hanno fatto si che la nostra curiosità fosse soddisfatta. Tuttavia i professori di questi Istituti ci hanno sottolineato che in queste scuole, oltre ai laboratori ci sono anche materie teoriche e quindi bisognerà studiare molto se si vogliono raggiungere risultati soddisfacenti e se si vuole entrare nel mondo del lavoro. Intanto tutti e sottolineo tutti i docenti, ci hanno detto che per fare una scelta oculata e giusta bisogna seguire le proprie inclinazioni e passioni, senza le quali non si può arrivare da nessuna parte.
Questo percorso, a breve si concluderà, ognuno di noi avrà fatto le proprie scelte oculate; prese in considerazione seguendo i propri interessi e le proprie capacità, ma di una cosa sono certa, ascoltare i professori di questi Istituti ha confermato già quello che ci dicono anche i nostri professori, cioè che la scelta va intrapresa con consapevolezze e convinzione perché “il futuro siamo noi”, quindi alla fine il futuro dipende da noi. Ringrazio tutta la comunità della mia scuola che ci sta accompagnando con dedizione e amore in questa difficile scelta per la nostra vita futura.
Una giornata in libreria!
a cura di Falco Susanna classe 1^ F
Scuola Secondaria di I grado
Nell’ambito dei progetti scolastici “READ MORE” e “IO LEGGO PERCHÉ”, la nostra classe si è recata presso la libreria Mondadori di Andria.
Ad accoglierci, Veronica che, dopo i saluti, ci ha parlato del suo percorso per diventare libraria. Sin da piccola amava molto leggere e così, crescendo, ha scelto di frequentare il liceo classico e infine, ha realizzato il suo sogno nel cassetto: diventare libraia. Ci ha spiegato che all’inizio le sembrava semplice, ma andando avanti, si è resa conto di quanto impegno e passione ci vuole nel suo mestiere.
In effetti ,non deve essere facile conoscere e ricordare le varie postazioni dei tanti libri presenti in una libreria, ma allo stesso tempo, deve essere affascinante leggere tantissimi libri ,in modo da poter suggerire al meglio i clienti, proporre le novità e indirizzarli nelle scelte.
Successivamente , Veronica ci ha mostrato i vari scaffali su cui erano suddivisi i libri sia per tipologia (gialli, fantasy, horror, romanzi, …) che per età dei lettori (bambini, adolescenti, adulti, …). Ci ha poi indicato il settore dedicato alla nostra età, cioè quello dei fumetti, dei manga e dei classici di ogni genere.
Alla fine del suo racconto, siamo stati liberi di girovagare per la libreria e osservare i vari scaffali; molti di noi hanno acquistato dei libri e insieme ne abbiamo anche scelto uno ,che andrà a far parte della libreria di classe ,che abbiamo deciso di realizzare.
Siamo stati particolarmente attratti dal libro “Viola e il Blu” di Matteo Bussola ,che parla di una bambina di nome Viola a cui piace il colore Blu, il calcio, andare sul monopattino e arrampicarsi sugli alberi, scelte che le sue amiche non condividono e quindi, non perdono occasione di suggerirle che forse sarebbe meglio se giocasse con le bambole ,piuttosto che dedicarsi a giochi maschili. Viola non riesce a comprendere la differenza tra le “cose da maschi” e le “cose da femmine”, così sarà il suo papà a spiegarle che spesso la società distingue queste categorie, ma ognuno di noi deve sempre sentirsi libero di fare quello che sente più giusto ,senza farsi condizionare dagli altri. Un argomento che credo sia davvero molto interessante, soprattutto per noi ragazze
È stata una bellissima giornata trascorsa in modo diverso e magari da ripetere durante l’anno, perché la lettura apre la mente e permette di viaggiare con la fantasia , affrontando argomenti sempre nuovi.
LIBRIAMICI
a cura di Laura Di Liddo classe 2^ F Scuola Secondaria di Igrado
Qualche giorno fa la nostra classe , nell’ambito del progetto “Libriamoci” ,ha ospitato la dott.ssa Silvana Campanile ,bibliotecaria presso la Biblioteca Diocesana di Andria “T. D’Aquino” . La lettrice ci ha letto alcune pagine del libro il” PESO DELLE PAROLE”.
Sono rimasta particolarmente colpita , poiché ritengo che quasi sempre non pensiamo a ciò che diciamo e sono sicura che quel libro ha suscitato una grande riflessione in tutti quanti noi.
Successivamente ,la lettrice ci ha presentato il libro “LA FRONTIERA”di Alessandro Leogrande”, soffermandosi, in modo particolare, sull’introduzione della scrittrice Nadia Terranova . Il libro parte dalla domanda cosa sia la frontiera, che separa e unisce il Nord del mondo (civilizzato e liberale) e il Sud (povero e antidemocratico),dilaniato dalla fame e dalla guerra. Da lì incomincia l’esplorazione del mare, che separa il Sud dell’Europa dall’Africa, per raccontare le storie e le persone ,che in quella frontiera hanno lottato per vivere.
Ventotto regole da seguire per affrontare il viaggio nella frontiera…per poter sopravvivere..per cercare di limitare le sofferenze..
La regola ,che mi ha colpita di più, è stata ”non portare insieme con te i tuoi parenti e gli amici” : infatti, è opportuno non mettere a rischio la vita dei propri cari..
Ma che sofferenza! Lasciare tutto e tutti per raggiungere l’ignoto….
Non so se io ne avrei mai il coraggio!
Ma i libri a questo servono..a librarci, a tenerci in equilibrio,a rimanere sospesi in aria anche se l’atterraggio ci fa paura
Le classi terze incontrano lo scrittore Roberto Bratti
A cura di Stefania Guglielmi classe 3^B
Scuola Secondaria di I grado
Martedi 29 Novembre, la nostra scuola, ha ospitato Roberto Bratti, lo scrittore di “Bulli con un click,” il libro che tutte le classi terze dell’Istituto, ha letto in questi mesi.
Il libro racconta di una ragazza di nome Chiara, che affronta una fase della vita un po’ complicata per lei, che la porta a essere prigioniera di un incubo, o meglio della cruda realtà.
Quella, che fa paura a chiunque, con tutte le sue sfaccettature, e la porta ad essere vittima di un fenomeno purtroppo attuale e diffuso in tutta l’Italia, il cyber-bullismo
L’incontro é stato dì un emozione unica, e si poteva vedere negli occhi lucidi dell’autore la fierezza, di chi è riuscito nel suo intento, e la felicità, di chi, dopo aver superato vari ostacoli è riuscito a trasformare un suo sogno, all’apparenza lontano, nel suo attuale lavoro.
Lui, infatti, ha raccontato passo dopo passo, rispondendo alle varie domande che gli sono state poste, il suo percorso, pieno di alti e bassi, che l’ha aiutato a non arrendersi mai, davanti a qualsiasi ostacolo.
Inoltre, ha mostrato anche un progetto che ha realizzato con una scuola, sempre riguardo questo tema, e devo dire che, ci ha fatto riflettere molto, sul comportamento che ognuno di noi, oggi può assumere, se non si mette nei panni di una persona.
Al termine di quest’incontro, gli è stato offerto, un dono della nostra terra, l’olio d’oliva, e con tutta la sua disponibilità, ha firmato, anche un autografo a tutti coloro che lo hanno chiesto.
La lettura di questo libro, ci è servito per farci capire, che spesso, postare sui social senza un minimo di prudenza, può causarci delle ferite permanenti, e come lui ha affermato, spesso le parole possono far male più delle botte, perché si, le parole, fanno diventare la nostra persona come un foglio di carta, che se stropicciato, non può tornare allo stato iniziale.
ROBERTO BRATTI – UN AUTORE DA VIVERE
a cura di Mario Narciso classe 3^E Scuola Secondaria di i grado
“Quando finisci un libro e lo chiudi, dentro c’è una pagina in più. La tua.” Direbbe così l’aforista Fabrizio Caramagna; effettivamente è andata così. Ogni partecipante dopo l’incontro con l’autore Roberto Bratti ha scritto la propria.
Infatti ogni classe terza della Scuola Secondaria di I Grado “Pasquale Cafaro” si è dedicata alla lettura del libro “Bulli con un click”. La lettura non è, nella maggior parte dei casi, un concetto onnipresente nelle menti adolescenti, ma ha visto, in questo caso, una partecipazione notevole da parte dei ragazzi, che, armati di tanta gioia e fomento, si sono diretti nell’auditorium della scuola per incontrare l’autore Roberto Bratti, che è stato accolto da un calore immenso. L’autore ha parlato di lui e di tutti i suoi libri, dei quali una gran parte ha riscontrato grande attenzione nella presentazione. Si è fatto notare per la sua euforia e ha raccontato tanti piccoli aneddoti della sua vita da scrittore ed ha anche mostrato una vicinanza agli argomenti tipici dell’età dei lettori quali: i primi amori e il tabù sul nome Andrea, mostrando un video da lui ideato;così come il tema del calcio, con la presentazione di “Campioni italiani del calcio di ieri e di oggi” oppure, più nello specifico i libri “Juventus”, “Napoli”, ”Inter” e “Milan” seguendo la sua serie di libri “Grandi squadre di calcio”. La curiosità dei ragazzi si è spinta molto, infatti per ogni terza c’erano dei ragazzi ad esporre le curiosità rilevate nelle varie classi. L’autore inoltre, ha ulteriormente attirato l’attenzione dei ragazzi con la lettura di un capitolo del proseguo di “Bulli con un click”, cioè “Un like di troppo”, facendo notare un’ottima capacità, fra le tante, di leggere in modo travolgente. Tutti i ragazzi hanno mostrato tanta voglia nel leggere il libro, vincitore del Premio Bancarellino e del Premio Giovanni Arpino, che racconta del tema portante dell’adolescenza, cioè i rapporti con i social network, un limbo dal quale Chiara Mancini non riesce ad uscire, soprattutto perché inesperta, viste le restrizioni date dai genitori, che, andati via di casa, lasciano Chiara sola col nonno, quindi con la sola amica Martina come appoggio, che in alcuni casi non si dimostrerà così amica.
Si ringrazia l’autore per la disponibilità nel rispondere a tutte le curiosità dei ragazzi e per la pagina bianca del libro riempita dell’esperienza con lui vissuta.
DALL’ OLIVA ALL’ OLIO
a cura di Simona Luce, Veronica Rella, Luca e Michele Zinfollino
4^ D - Scuola primaria
Il 18 novembre 2022, in occasione del progetto BIMBOIL, la nostra classe, 4° D, accompagnata dalle maestre Loredana, Cristina, Annamaria e Rossana, insieme alla classe 4° F, ha partecipato ad una visita didattica presso il Frantoio Schinosa di Trani.
Per raggiungere il posto abbiamo preso il pullman ed è stato molto divertente ed emozionante.
Una volta lì siamo stati accolti dai proprietari che ci hanno fatto visitare la fattoria didattica e ci hanno permesso di dare da mangiare a vari animali: cavalli, maiali, caprette, oche e gattini. È stato spassoso vedere come i cavalli con la loro lunga lingua prendevano le verdure dalle nostre manine.
Purtroppo ci ha colti di sorpresa la pioggia, così ci hanno portato all’interno della masseria, per realizzare dei sacchetti profumati per cassetti, armadi e mobili. All’interno dei questi profumatori speciali abbiamo inserito noccioli di olive frammentati, sale grosso, erbe aromatiche come salvia e rosmarino e qualche goccia di olii essenziali.
Successivamente ci hanno fatto degustare l’olio extra-vergine d’oliva, prima direttamente dai bicchierini, dopo sulle bruschette, proprio per farci sentire la bontà dei prodotti naturali.
Poi ci hanno portato nel frantoio, dove abbiamo osservato e toccato le olive, la pasta che si ricava spremendole e infine abbiamo visto come si divide l’acqua di vegetazione dall’olio puro.
All’improvviso il cielo si è rischiarato e finalmente siamo usciti a raccogliere le olive dagli alberi, con i pettini o rastrelli.
Abbiamo fatto una gara contro l’altra sezione e per decidere il vincitore, ogni classe è salita sulla pesa tutta in gruppo, ognuno con le proprie maestre e il proprio cesto pieno di olive.
È stato spassoso! Noi abbiamo vinto, ma la cosa più importante è che ci siamo svagati tanto e che l’esperienza vissuta resterà nei nostri ricordi per molto tempo.
CHI PIANTA UN ALBERO, PIANTA UNA SPERANZA!
a cura di Alessandro Petillo – 4^ C Scuola Primaria
Lunedì 21 novembre 2022 abbiamo celebrato a scuola, in grande stile, la festa dell’albero. A questa celebrazione erano presenti proprio tutti, il sindaco, l’avv. Giovanna Bruno, l'assessore di Bari, la preside, le maestre e tanti genitori e compagni di scuola. Le autorità erano presenti anche per inaugurare ufficialmente l’Agorà, cioè la nostra aula a cielo aperto: con questo termine, nell'antica Grecia, si indicava la piazza principale della polis intesa come città-stato.
Grazie all'impegno dei consiglieri d’istituto e dell’organizzatrice responsabile del progetto, la nostra cara maestra Maria Giulia Pistillo, è stata una giornata fantastica e da ricordare. Abbiamo ricordato a tutti i presenti, con una narrazione che ha coinvolto tutti i rappresentati delle classi (dalle seconde alle quinte), che gli alberi sono importantissimi per la nostra vita sul pianeta e che, come i bambini, anche loro hanno dei diritti che vanno tutelati e rispettati. Essi hanno bisogno di cure e del giusto nutrimento.
Nel 1995 è stata istituita la Carta di Barcellona, un documento che ha stabilito i diritti degli alberi nelle città; questo testo sancisce che gli alberi sono indispensabili per garantire la vita sul nostro pianeta.
Tutto è stato suggellato da una scenografia realizzata dagli stessi consiglieri sul brano di Simone Cristicchi "Lo chiederemo agli alberi", una canzone veramente bella e piena di significato che è stata interpretata anche dallo strepitoso coro della nostra scuola guidato dal caro maestro Gaetano. Il testo di Simone Cristicchi è una vera e propria poesia ricca di significati metaforici. Così come la vita dell’uomo, anche quella degli alberi è caratterizzata da alcune difficoltà più o meno grandi, quali fulmini e temporali, ma gli alberi hanno la capacità di rimanere immobili, di superare tali difficoltà e quando passa la tempesta sembra che non abbiano subito alcuna avversità, pertanto possiamo trarre insegnamento dalla vita di questi meravigliosi esseri viventi. I rami si muovono flessibili al vento mentre le radici sono salde ed immobili piantate a terra, rimanendo ferme, sempre nello stesso punto anche durante le tempeste.
Mi piace pensare all’uomo che conserva dentro di sè i propri valori ed è legato alla propria famiglia, radicato nel suo luogo di origine anche quando, per via di necessità lavorative o di studio, si è costretti ad allontanarsi per andare a vivere in posti lontani. Comunque le origini (le radici) rappresentano sempre un punto di riferimento imprescindibile che non deve mai essere dimenticato.
Non è mancato, giustamente, da parte del nostro caro sindaco il suggerimento che il controllo ed il rispetto degli alberi e della natura debba partire da noi piccoli, facendoci portavoce attivi e controllori del rispetto del bene comune!
La giornata seppur fredda ci ha regalato un cielo sereno e raggi di sole che ci hanno avvolto in un caloroso abbraccio per condividere insieme questo concetto importante, “l’importanza degli alberi”, che è giusto che venga diffuso sin da piccoli.
Infine in classe abbiamo analizzato la di poesia di Susanna Tamaro “Pensa agli alberi”: così come gli alberi devono avere la chioma sviluppata ma anche le radici ben radicate, anche l’uomo deve essere equilibrato per vivere bene.
Questi alberi ci riservano tanti insegnamenti e sono ricchi di una immensa saggezza!!
a cura di Gianmarco Grassitelli 1^ E
Scuola Secondaria di I grado
Io leggo perché…è il titolo dell’iniziativa a cui, la classe 1E,ha partecipato.
L’8 Novembre infatti, abbiamo svolto un’attività didattica diversa dal solito; non abbiamo svolto lezione regolarmente in classe nella nostra scuola, ma ci siamo recati, accompagnati da tre delle nostre professoresse, presso la libreria Mondadori. Ci hanno subito accolto e abbiamo iniziato questa esperienza presentandoci e conoscendo la responsabile, di nome Veronica. Il posto è piccolo, pieno di tantissimi libri colorati e accattivanti; abbiamo posto a Veronica tante domande come ad esempio quale è il genere più venduto? Il più letto dai ragazzi?;abbiamo scoperto che la storia più lunga che è stata scritta è di Marcel Proust”Alla ricerca del tempo perduto”. Veronica ci ha parlato, anche, un po’ di lei e della sua passione per i libri( il suo autore preferito è Paulo Giordano). Ci siamo, inoltre, impegnati a trovare un nuovo libro da donare alla nostra biblioteca scolastica e poco dopo altri miei compagni hanno comprato uno anche per loro. Infine, prima di concludere, abbiamo fatto una foto tutti insieme per ricordare questa bella esperienza.
LA 3A INCONTRA LA PSICOLOGA ANTONELLA MARZANO
a cura di Samuele Zagaria
Scuola Secondaria di I grado
L’adolescenza è un periodo di cambiamenti repentini e profondi che trasformano i ragazzi e riguardano i rapporti con la famiglia, con i coetanei e soprattutto è una fase della vita in cui si realizza il difficile percorso di formazione della propria identità. Parlarne con i docenti, conoscere l’adolescenza attraverso i testi e le esperienze personali è stato il nostro primo approccio con l’argomento. L’IC Verdi-Cafaro mette a disposizione degli studenti uno sportello psicologico che consente loro di incontrare una professionista del settore: gli adolescenti della nostra classe ne hanno usufruito per conoscere meglio l’adolescenza e le sue caratteristiche.
Il nostro primo incontro con una psicologa: cosa aspettarsi? Cosa dirle? Cosa ci dirà?Queste le domande balenate nelle nostre menti poco prima della sua venuta nella nostra classe.La nostra professoressa Corvasce sa bene che la nostra età è piena di incertezze, dubbi, paure e che siamo esposti a fenomeni di bullismo e cyberbullismo, quindi ha pensato che dagli incontri con un’esperta avremmo tratto giovamento. E così è stato. L’”alleanza terapeutica”, cioè la relazione di fiducia che si è instaurata tra noi e la psicologa ci ha consentito di lavorare sul nostro vissuto e dopo essere stati messi a nostro agio abbiamo versato anche qualche lacrima e sono emerse molte delle nostre emozioni. L’aiuto di una figura di riferimento ci ha fatto riflettere e vedere le cose da un’altra prospettiva, quella dell’“altro”. I consigli ricevuti sicuramente ci hanno aiutato a superare i blocchi che ci impediscono di vivere serenamente e a superare alcune incomprensioni legate alla vita della classe. Questi incontri sono stati molto utili per “unire” ancora di più la nostra 3^A e a far accrescere nei ragazzi l’autostima e la fiducia nei compagni. Che dire? Il tempo dei due incontri è volato via lasciandoci sereni e arricchiti.
RAPPRESENTANTE DI CLASSE,...CHE ONORE!
a cura di Giada Di Trani classe 1^E
Scuola Secondaria di I grado
A scuola media sto rivivendo quello che ho già vissuto in terza elementare: essere la rappresentante di classe. La mia attuale classe ,la 1 E ha scelto democraticamente una persona che potesse rappresentarla al meglio: me. Da giovedì 3 novembre, è iniziato il mio percorso; c’è stato il primo incontro con tutti i rappresentanti della scuola, ci siamo conosciuti e la professoressa Assunta Scoccimarro ci ha spiegato tutto. Il giorno dopo, il 4 novembre abbiamo partecipato alla cerimonia delle forze armate, il 7 novembre e il 14 novembre abbiamo preparato discorsi, poesie, cartelloni, un pensierino ed organizzato i ruoli per la festa dell’albero. Mercoledì 16 novembre e venerdì 18 novembre, con la partecipazione della professoressa dell’Olio, abbiamo fatto le prove e il 21 novembre, cioè la festa dell’albero abbiamo letto e fatto vedere attraverso disegni quanto è importante la festa dell’albero. Subito dopo abbiamo assistito all’inaugurazione del nostro campetto da calcio.
Che dire, percorso intenso, interessante e soprattutto formativo!
LA MAGIA DI UN ALBERO
a cura della 5^D – Scuola Primaria
Per la festa degli alberi siamo diventati poeti e, prima in maniera autonoma poi collettivamente, abbiamo messo in versi l’importanza degli alberi nella nostra vita quotidiana. Ne è nata questa poesia che vogliamo offrire a tutti voi.
La magia di un Albero
Caro Albero, sei davvero speciale
doni fiori e frutti
e fai felici tutti.
Spicchi in altezza
e gusti i nostri occhi con la tua bellezza.
Ci doni ogni cosa:
riparo, legno e ossigeno
e sei bello come una rosa.
Cambi vestito ad ogni stagione.
Diverso da me, ti spogli d’inverno
ti riempi di luce d’ estate.
Ti dipingi di giallo e di rosso in autunno
sei bianco e rosa in primavera.
Accogli tra le tue foglie
tanti uccellini che cantano e fan festa
e sono gioia per tutta la foresta.
I tuoi rami danno rifugio agli scoiattoli
che sembrano tanti giocattoli.
Prendi solo l’essenziale
ma ci dai ciò che per noi è vitale.
Con le radici, come innumerevoli dita,
blocchi le frane e ci salvi la vita.
Fluttui al vento,
le tue foglie son farfalle
riempiono tutta la valle.
Amiamo il nostro albero
è per noi un grande guerriero.
“Libriamoci” con l’ascolto
a cura di Antonio Lopetuso
classe 1^E Scuola Secondaria di I grado
Ascoltare una lettura è sempre molto piacevole.
La classe 1^E il giorno 14 novembre, ha ospitato la bibliotecaria Silvana per il progetto “Libriamoci”,per spiccare il volo con le parole.
E’ stata molto gentile e ci ha spiegato l’importanza delle parole, dicendoci che dobbiamo buttare fuori le brutte parole che lei ha chiamato “indigeribili” tenendo dentro di noi solo le belle parole e che, leggendo, possiamo ampliare il nostro bagaglio lessicale.
Ha letto due libri, il primo intitolato: “L’importanza delle parole”, le quali possono ferirci o emozionarci, mentre il secondo libro intitolato: “La frontiera” parla di un viaggio verso una frontiera, la storia di tante persone che arrivano in Italia attraverso il mare, di cui sentiamo ogni giorno parlare in tv.
Dopo aver letto ci ha invitati a visitare la sua biblioteca,quella diocesana,per avvicinarci di più al mondo della lettura.
REGALANDO PAROLE
a cura di Marta Daniele e Chiara Tortora
5^G - Scuola Primaria
Nella settimana dedicata all’iniziativa “IO LEGGO PERCHÉ” e precisamente mercoledì 9 novembre noi alunni della 5^G siamo andati, con gli insegnanti della nostra classe, presso la libreria Mondadori in Corso Cavour. In questa esperienza ci hanno accompagnato anche i ragazzi della 5H.
Mentre l’altra quinta era dentro la libreria, noi abbiamo realizzato il “REGALA PAROLE” cioè abbiamo letto e regalato ai passanti alcune frasi che la maestra, qualche giorno prima, ci aveva detto di cercare sui nostri libri preferiti. In cambio delle nostre letture invitavamo tutte le persone che abbiamo fermato ad acquistare un libro da donare alla nostra biblioteca scolastica.
Quando è arrivato il nostro turno di visitare la libreria, siamo entrati e, con nostra grande meraviglia e soddisfazione, abbiamo notato che alcune persone a cui avevamo “regalato” le nostre frasi qualche minuto prima per strada, erano proprio lì per acquistare un libro da donare alla scuola. Che bello!!
Poi, divisi in 3 gruppi da 7 ciascuno, abbiamo esplorato la parte sottostante, dedicata ai bambini/ragazzi dove, leggendo anche solo una frase di un libro, abbiamo avuto la sensazione che il racconto ci trascinasse lì vicino al protagonista, facendoci provare per qualche secondo tante emozioni diverse…
Finita la visita, siamo tornati nella zona pedonale del nostro centro cittadino per fare merenda, scattare foto ricordo e raccontarci le emozioni provate; abbiamo anche giocato e cantato insieme.
È stata una giornata indimenticabile che rimarrà sempre nei nostri cuori.
“LIBRIAMOCI”con Silvana Campanile
A cura della classe 1 B
Scuola Secondaria di I grado
“Leggere, leggere, leggere”... sempre associamo questo verbo allo studio, alla noia, al peso di contenere concetti da esporre per un interrogazione. Invece LEGGERE è anche sognare, viaggiare, liberarci dalle catene che imprigionano la mente spesso contaminata da pensieri grigi e pesanti. Ecco perché oggi abbiamo vissuto la lettura “in libertà”, come?
Con “LIBRIAMOCI”, uno splendido progetto a cui la nostra classe ha aderito. Alle 10 in punto con la nostra prof.ssa Cassetta è arrivata una dolcissima signora Silvana Campanile, la bibliotecaria diocesana che ci ha fatto riflettere, grazie alla sua voce melodiosa e dolcissima sul “POTERE DELLE PAROLE”. Quante volte offendiamo, senza nemmeno accorgercene, i nostri compagni con epiteti e nomignoli che trafiggono la loro mente e il loro cuore, lasciando delle cicatrici insanabili?
Queste e altre riflessioni molto significative ha lasciato in noi Silvana con questo meraviglioso progetto. Ci ha portati a vivere un’ora di spensieratezza …e soprattutto ci ha trasmesso tanta tanta voglia di mettere da parte il cellulare e tuffarci nel mondo della lettura.
UNA STELLA IN BIBLIOTECA
a cura della 4^A – scuola primaria
Nel mese di novembre si celebrano due eventi importanti per il mondo della scuola: #IOLEGGOPERCHE’ e LIBRIAMOCI.
Lo scopo di questi eventi è stimolare la passione per la lettura, sviluppare la conoscenza, la creatività e la fantasia, donare libri alle scuole per incrementare le biblioteche scolastiche.
Al termine della raccolta, gli Editori contribuiranno con un numero di libri pari alla donazione nazionale complessiva (fino a un massimo di centomila volumi) donandoli alle scuole e suddividendoli secondo disponibilità tra tutte quelle iscritte che ne hanno fatto richiesta attraverso il portale.
Questi due eventi sono organizzati dall’AIE (Associazione Italiana Editori) , in collaborazione con le scuole aderenti e con le librerie convenzionate. Possono partecipare tutti gli alunni delle scuole italiane leggendo libri in classe e incontrando lettori esperti come attori e autori di libri.
Il 4 novembre 2022 nella biblioteca “La Sirenetta” dell’Istituto Comprensivo “Verdi- Cafaro” di Andria, gli alunni delle classi quarte hanno incontrato l’attrice Stella Addario della “ COMPAGNIA DEL SOLE“ che ha simulato con loro la commedia dell’ arte improvvisando dei dialoghi che hanno molto divertito il pubblico.
NOVEMBRE
a cura della 5^D – scuola primaria
Siamo nel mese dedicato al ricordo dei defunti. Novembre si apre con la festa di Ognissanti, giornata in cui celebriamo coloro che hanno seguito la parola del Vangelo e fatto del bene al prossimo.
I santi non sono solo coloro che hanno operato i miracoli, ma tutti noi siamo chiamati alla santità se ci impegniamo a seguire Cristo.
Non dobbiamo confondere queste due ricorrenze con Halloween perché questa festa, oggi molto in voga anche in Italia, è una festa consumistica, che celebra l’horror. In origine, però, aveva un altro significato, l’antico popolo dei Celti festeggiava il passaggio dalla buona stagione, quella dei raccolti al tempo in cui la terra non dava frutti. In questo momento pensavano che i morti potessero far visita ai vivi e preparavano un pasto in più per il defunto.
Con il Cristianesimo la Chiesa sostituì questa antica festa con le celebrazioni cristiane, ma certe usanze sono rimaste, come quella di apparecchiare la tavola per i defunti in modo da sentirsi vicino a loro. Intervistando gli anziani della nostra città, abbiamo scoperto che anche ad Andria in passato si lasciava per i defunti un posto a tavola mentre i ragazzi andavano in giro per le case a chiedere un dolcetto o un frutto battendo coperchi e suonando lo “zinnannè”, un sonaglio costruito schiacciando coperchi di lucido da scarpe infilati in una asticella di ferro mentre cantavano una filastrocca in dialetto andriese che ricorda la canzoncina inglese: “Dolcetto o scherzetto”.
Quindi la festa inglese di Halloween è in realtà una festa che noi già avevamo.
Il nostro messaggio? Festeggiamo Halloween con spirito cristiano: divertiamoci, ma onoriamo e imitiamo i santi, rispettiamo i defunti e facciamo nostra la morale che ci viene dalla “Livella” di Totò: non facciamo distinzioni né tra i morti né tra i vivi perché SIAMO TUTTI UGUALI.
13 NOVEMBRE 2022
“GIORNATA DELLA GENTILEZZA”
a cura della 5^F - scuola primaria
Il 13 novembre ricorre la "Giornata della Gentilezza", in cui si celebra questo nobile valore in grado di unire le persone, fare del bene e favorire la crescita umana.
È un’occasione preziosa per riscoprire insieme l’attenzione e il rispetto verso il prossimo, perché essere gentili significa anche essere altruisti nei confronti degli altri.
La gentilezza è un inno alla buona educazione; è una dolce brezza che soffia piano e ti accarezza lasciando un’impronta nel cuore. Bisogna rispettare il prossimo, essere generosi anche solo con piccoli gesti come una carezza, un sorriso, un aiuto. La gentilezza è una pratica di attenzioni e buone maniere che ci rende migliori. Trattare gli altri con cortesia, essere gentili ci aiuterebbe sicuramente a vivere in un mondo migliore.
In occasione di questa giornata noi alunni della 5^F, con l'aiuto della nostra maestra, abbiamo realizzato e personalizzato un cuore colorato e poi scritto una frase o una parola gentile, firmando l’opera. Ci siamo poi scambiati parole gentili come: ti voglio bene, sei carino, sei speciale… accompagnate da abbracci e strette di mano e infine ciascuno di noi ha poi donato al compagno per dimostrargli tutta la sua gentilezza, aprendo il suo cuore.
Che bello sarebbe diffondere la gentilezza come un virus, contagiare il mondo intero con parole e gesti dolcissimi. E sarebbe bello poter celebrare la gentilezza ogni giorno della vita.
Buona gentilezza a tutti!
IL DOTTORE…CHE TERRORE! a cura di Alessandro Sardano 4^C - scuola Primaria
Quanta paura ho avuto quel giorno, ricordo ancora di non aver chiuso occhio per tutta la notte il giorno prima.
“Perché devo andare dal dottore?” chiesi alla mia mamma mentre il cuore mi batteva all’impazzata al solo pensiero.
Lo avrei visto per la prima volta il giorno seguente, ma nella mia immaginazione era sempre stato un omone brutto e burbero pronto ad adoperare i suoi “strumenti” contro noi poveri bambini.
La mamma tentò di rassicurarmi invano: “Tutti i bambini vanno dal dottore. Li aiuta a stare meglio.” Io non volevo crederle, del resto tutti i bambini che avevo sempre visto uscire dal suo studio erano tristi e sconsolati e presto avrei scoperto anch’io come mai.
Il terribile giorno arrivò e non appena arrivammo nel luogo tanto temuto mi nascosi tra le gambe di mamma per il timore.
Non appena la porta del temibile studio si aprì scorsi pareti coloratissime costellate di disegni: “Che strano.” Pensai. “Sarà forse una trappola?”.
Una signora vestita di bianco chiamò il mio nome e così giunse il momento di conoscere il medico: era stranamente di bel aspetto e sorprendentemente simpatico.
“Sei sano come un pesce Alessandro!” esclamò non appena ebbe finito di visitarmi offrendomi una caramella invitante.
Da quel giorno non ebbi più paura di andare dal dottore e ogni volta che ricordo il timore provato penso: “Tanta paura per niente!”
LA POLIZIA LOCALE NELLA NOSTRA SCUOLA
a cura dell'interclasse 5^ - scuola Primaria
La Polizia Locale nella nostra scuola: è questa l'esperienza che abbiamo vissuto noi alunni di classe quinta grazie a due agenti che hanno messo a nostra disposizione le loro conoscenze nell'ambito di un vero e proprio corso di Educazione Stradale. Carichi di entusiasmo e curiosità, abbiamo posto loro svariate domande che hanno ottenuto risposte esaustive ed interessanti.
Abbiamo imparato come ci si comporta per strada, a piedi, in bicicletta, ma anche in auto con i nostri genitori e noi abbiamo seguito il tutto con molta attenzione, perché speriamo, un giorno, di diventare dei cittadini consapevoli.
Un ringraziamento speciale al Comando della Polizia Locale di Andria, che ci ha permesso di essere "agenti per un giorno".
Noi protagonisti
a cura di Susanna Falco I ^ F
Scuola secondaria di primo grado
A fine settembre, tutte le classi prime della scuola secondaria “P. Cafaro“ hanno vissuto dei momenti di accoglienza.
A noi di 1^ F è toccato venerdì 30 settembre quando, dopo una intensa giornate di lezione, all’ultima ora, abbiamo raggiunto il nuovissimo campo da calcio della scuola, accompagnati dalla nostra docente coordinatrice.
Lì abbiamo trovato ad accoglierci i compagni di 2^ e 3^F e diversi docenti del corso. La porta di ingresso del campo era infiocchettata da un nastro blu, che una delle mie compagne ha tagliato e, mentre tutti ci applaudivano, siamo entrati nel campo.
È stato un gesto simbolico che non ci aspettavamo e che ci ha emozionato tantissimo.
Una compagna di terza ha letto per noi una lettera, in cui ci augurava di trascorrere al meglio questi tre anni, dispensando consigli e suggerendoci di non avere timore ad affrontare questa nuova avventura.
Poi, è arrivato il momento in cui alcuni di noi hanno posto delle domande ai nostri compagni più grandi, per poter comprendere al meglio questo percorso di crescita. È stato divertente ascoltare pregi e difetti dei professori presenti: è servito a sdrammatizzare un pò la situazione e anche a far divertire i professori, che -devo ammettere-sono davvero tutti molto simpatici.
Al termine sono state distribuite delle caramelle per tutti i presenti mentre, solo a noi ragazzi di prima, sono stati consegnati dei segnalibri, realizzati dai nostri compagni più grandi, con frasi di benvenuto in Italiano, Inglese, Francese e simpatiche decorazioni.
È stato un bellissimo momento ,che non dimenticherò facilmente e che mi ha fatto sentire accolta in questa nuova grande famiglia dove, come ci è stato detto il primo giorno di scuola, siamo entrati bambini e usciremo ragazzi, pronti per affrontare le avventure future.
RITORNO A SCUOLA CON L’ESCAPE GAME: FUGA DALLA PREISTORIA!
a cura di Alessandro Petillo
4^C - scuola Primaria
Cari lettori, mi fa molto piacere raccontarvi il mio ritorno a scuola, quest'anno sono in quarta!!
Prima del suono della campanella mi sentivo felice ed al contempo emozionato, ero impaziente di vedere e riabbracciare i miei amici e salutare le maestre.
L'aula, seppur la stessa dello scorso anno, presenta all'interno arredi diversi che le hanno conferito una connotazione unica, inoltre una nuova e preziosa insegnante ci accompagnerà nel fantastico mondo della conoscenza, la maestra Rossana, la quale ci ha accolti insieme alle nostre bellissime maestre.
Tutti noi alunni siamo cresciuti e dunque cambiati, alcuni sono un po' più alti e snelli e altri più robusti, alcuni hanno cambiato la montatura degli occhiali, altri sfoggiano nuove pettinature.
Una delle differenze che più ho apprezzato rispetto allo scorso anno è stata sicuramente l'assenza delle odiose mascherine. Finalmente siamo liberi!
Durante il primo giorno di scuola il sole luminoso ha inondato l'aula, un leggero venticello con le sue braccia sfogliava di tanto in tanto i nostri libri aperti, ricordo anche che si sentiva nell'aula il rumore delle macchine da cantiere provenire dalla strada, il profumo della pittura fresca e quello dei quaderni che odoravano di nuovo.
Nell'aria regnava un'atmosfera di allegria e di scoperta, incentivata sicuramente dalla nuova disposizione dei banchi riuniti in gruppi. Poi abbiamo piacevolmente scoperto che questa distribuzione era funzionale ad un'attività di squadra, creativa e stimolante, ideata dalla nostra cara maestra Vanna e chiamata "Escape game: Fuga dalla preistoria". Questo gioco trae origine dalle Escape Rooms, una forma di intrattenimento in grado di far impersonare al giocatore uno specifico ruolo a seconda della stanza scelta. I giocatori si trovano all'interno di una stanza da cui devono riuscire ad uscire risolvendo una serie di enigmi.
Ovviamente è stato sapientemente modificato dalla nostra maestra salvaguardando il divertimento e la collaborazione. Il gioco consisteva nell’aiutare il Professore ad uscire dalla trappola ideata dal Dottor Kronos. Quest’ultimo aveva un bizzarro piano: catturare degli uomini preistorici per renderli attrazioni di un parco divertimenti.
La maestra ci ha suddiviso in cinque squadre e in ciascuna di esse sono stati individuati ruoli differenti per permettere a tutti di sentirsi parte attiva del gioco.
La maestra leggeva gli indizi alla classe e così partiva il lavoro di squadra per giungere, in un tempo prefissato, a dare la risposta concordata.
Rispondendo alle domande, tutte incentrate sulla preistoria, siamo riusciti a liberare il Professore e a catturare il suo malvagio antagonista.
Questo gioco è stato meraviglioso per rinfrescare le conoscenze di storia apprese durante lo scorso anno. Giocare imparando, cosa ci può essere di meglio?
UN’ESPERIENZA EMOZIONANTE
a cura di Muraglia Mattia, Paradiso Emanuele, Saccotelli Niccolò, Leonetti Daniele, Fucci Laura 5^D – scuola Primaria
Dopo tanto tempo è tornata la campagna elettorale e l’elezione del C.I.A. (Consiglio d’Istituto Alunni) nella nostra classe e nella nostra scuola. Il giorno 20 ottobre siamo stati pronti a votare la persona che deve rappresentare al meglio la nostra classe nel consiglio alunni di istituto. I candidati? I nostri amici Niccolò e Laura.
Dopo una breve campagna elettorale si è insediato il seggio elettorale composto dal presidente Daniele, il segretario Emanuele e gli scrutatori Marica e Luigi. Quando le elezioni sono cominciate eravamo impazienti di vedere chi avrebbe vinto fra i due candidati, tutti e due molto validi per la classe! Il presidente ha iniziato a chiamare uno per uno i compagni a votare nell’angolo della nostra aula adibito a cabina elettorale. Finito di chiamare tutti alla votazione, uno degli scrutatori ha aperto l’urna e contato i voti, il presidente leggeva il voto espresso e la scrutatrice segnava le preferenze alla lavagna. Successivamente il segretario ha compilato il verbale dove ha indicato il nome del candidato vincente. In conclusione il presidente ha proclamato Niccolò vincitore e si è complimentato con lui stringendogli la mano, anche i due candidati tra loro si sono stretti la mano sportivamente e… dunque ora buon lavoro al nostro giovane rappresentante!
Questa esperienza è stata emozionante, per un momento ci siamo sentiti adulti e abbiamo imparato come avvengono nella realtà le votazioni nelle istituzioni che governano uno stato democratico.
A SCUOLA DI CODING
a cura della 4^ A - scuola Primaria
Quest’anno l’iniziativa denominata EU Code Week è giunta alla sua X edizione e si è tenuta dall’ 8 al 23 ottobre: è avvenuto, infatti, nel 2013 l’avvio di questo importante progetto che vede coinvolti gli studenti dell’intera Comunità Europea sul tema del coding e del pensiero computazionale a scuola. L’anima del progetto è il prof. Alessandro Bogliolo, docente dell’Università di Urbino, che tutti gli alunni hanno imparato a conoscere ascoltandolo e ballando con lui: è l’artefice dell’ODE TO CODE. Noi alunni di classe 4^ sez. A abbiamo colto annualmente questa opportunità di crescita e di gioco, curando ogni volta aspetti diversi, dalla pixel art ai percorsi, ai labirinti... Il tema di quest’anno è stato “Diagrammi e algoritmi”. Col passare del tempo tutti si sono resi conto che le attività di Coding pervadono la nostra esistenza: quotidianamente siamo costretti a “programmare”, a “organizzare” attività che fanno parte della nostra vita, quindi è importante stabilire l’ordine degli eventi ed è importantissimo eliminare i “passaggi inutili”, quelli che ci portano solo affaticamento e perdita di tempo... Perciò, buon coding a tutti!
LEGGERE, CHE PASSIONE!
a cura di Francesco Pistillo 1E
Scuola Secondaria di I grado
Con l’inizio del nuovo anno scolastico, come da “tradizione”, tramandata di classe in classe dalle docenti d’italiano nel corso E, comincia un nuovo progetto per la 1^E, intitolato “La biblioteca di classe”. L’iniziativa è coinvolta tutta la classe; ognuno di noi porta un proprio libro, come anche la professoressa porta alcuni dei suoi.
A turno sarà nominato un bibliotecario che si occuperà della registrazione e dello scambio dei libri e un responsabile della libreria che si occuperà di spolverare e riordinare tutti i libri. A tal proposito, la libreria è fatta di cassette della frutta riciclate e colorate, un lavoro svolto dagli alunni di qualche anno fa.
Ognuno di noi ogni mese prederà un libro e restituirà il precedente.
Per ogni libro letto esprimeremo le nostre emozioni e sensazioni, confrontandoci, affinché possa a crescere l’interesse per la lettura verso un altro libro.
Tutto ciò con lo scopo di far accrescere sempre di più la passione a chi ama già leggere e stimolare chi questa passione non l’ha ancora colta.
Leggere vuol dire accompagnare noi ragazzi nell’intento di farci crescere, allargare i nostri orizzonti, viaggiare con la fantasia e perché no, calarsi nei personaggi.
Ci guida in questo splendido progetto la professoressa Addati che, con tanta pazienza suggerisce esperienze che porteremo con noi nel cammino della scuola media e della nostra vita, arricchendo il nostro bagaglio culturale e non solo.
I MIEI PICCOLI EROI
a cura di A. Petillo – 4^ C Scuola Primaria
Bentornati a tutti, spero abbiate trascorso delle magnifiche vacanze ricche di grandi esperienze e nuove amicizie. Dopo questa lunga pausa, è molto bello anche ritornare a scuola e rincontrare gli amici di sempre e le nostre mitiche insegnanti, per vivere nuove entusiasmanti avventure.
A tal proposito vorrei condividere con voi una magnifica iniziativa dal titolo “I miei piccoli eroi” ideata dalla nostra cara maestra Maria Giulia Pistillo con l'obiettivo di avvicinarci alla lettura e al contempo farci conoscere i veri eroi della nostra storia.
Ciascun alunno della nostra classe, durante l'estate, ha acquistato e letto un volume della collana sopra citata e, al rientro a scuola, abbiamo costituito una piccola biblioteca di classe con la possibilità di scambiarci ogni settimana i libri di questa straordinaria raccolta rispettando una programmazione.
Tra i vari libri che ho letto, appartenenti a questa collana, quelli che mi sono piaciuti di più sono sicuramente quello del grande musicista Giuseppe Verdi e quello dedicato alla storia della straordinaria dottoressa Maria Montessori.
Il grande Giuseppe Verdi è stato un compositore e uomo straordinario che ha dedicato la sua vita alla musica; ha composto più di 20 opere e tanti altri brani che ancora oggi vengono eseguiti nei principali teatri del mondo. Alcune delle sue opere sono tra le più rappresentate ed amate dal pubblico come: “La traviata”, “Il Rigoletto”, “La battaglia di Legnano” e “l’Aida”. Le sue opere sono eccezionali per via delle emozioni che trasmettono, poiché il grande compositore credeva vivamente che la musica e i personaggi di un'opera dovevano parlarci delle passioni e dei sentimenti che tutti noi viviamo.
Maria Montessori, grande scienziata e pedagogista, ha influenzato la storia della formazione scolastica ideando un nuovo e straordinario metodo che ancora oggi applichiamo: lei era convinta che bisogna formare ed investire sui bambini, i veri protagonisti del futuro.
Sin da giovane ha compreso che il miglior modo, affinché un bambino potesse imparare, è dedicargli attenzione e cure, lasciandolo sperimentare.
Con tanti sforzi e studi ha creato un metodo di insegnamento per fare della scuola un luogo dedicato interamente ai bambini dove possono scoprire il mondo giocando e divertendosi.
Pertanto dedico a tutti i maestri il pensiero di Maria Montessori, prima donna a laurearsi in medicina in Itala: "Quando impari e scopri cose che prima non conoscevi non è divertente? E’ molto semplice, se qualcosa ci piace lo impari velocemente.”
a cura della prof.ssa Daniela Rana
Prende avvio oggi una nuova avventura tutta da scrivere e vivere: un nuovo anno scolastico per gli studenti della S.M. S "P. Cafaro" di Andria.
In particolare è stata riservata un’accoglienza davvero gioiosa e festosa, traboccante di emozione pura, ai numerosi studenti delle classi prime, attesi all’ingresso non solo da alcuni dei loro docenti, ma anche dalla Dirigente Scolastica, la dott. Grazia Suriano, e dalla vicepreside, la prof.ssa Rosanna Zingaro.
La Dirigente ha rivolto un caloroso messaggio di benvenuto, ricolmo di parole rassicuranti e cariche di dolcezza che hanno lasciato trasparire l’amore, la dedizione e l’impegno profusi costantemente nei confronti di una comunità scolastica che si impegna con tenacia nella formazione di cittadini responsabili del domani.
La parola è poi passata a un’alunna di terza, la quale ha voluto dedicare un pensiero, a nome di tutta la comunità studentesca, ai piccoli nuovi compagni in ingresso, esortandoli a metter da parte eventuali paure o inquietudini legate all’idea di un nuovo sconosciuto percorso da intraprendere per vivere la scuola con gioia, guardando ad essa come un grande contenitore di emozioni positive.
L’incontro si è concluso con una magistrale esibizione musicale, sulle note del ‘Va, pensiero’ di G. Verdi, che ha visto protagonisti i professori Fiore A., Dascoli F., Di Chio T., Festa A. P., Zonno C., Giaffredo M. L. e che ha conferito maggiore trasporto emotivo al momento.
a cura di Lorusso Alessia 3B Scuola Secondaria di I grado
Ciao a tutti amichetti miei, è con gioia infinita che ho scritto queste parole per darvi il benvenuto nella nostra famiglia "Cafaro". Vi confesso che avevo tanta ansia e insicurezza all'idea di leggere davanti a tanta gente...ma poi tutto è passato, anzi vi dirò di più, guardandovi negli occhi, ho provato una gioia infinita e tanta tenerezza. Intanto condivido qui la mia lettera di benvenuto!!!
Ciao a tutti, con queste parole, non solo speriamo di regalarvi il giusto e meritato benvenuto, a quello che per voi oggi segna un significativo cambiamento, ovvero, l’inizio della scuola media; ma soprattutto speriamo che in qualche modo, possiamo, con le nostre riflessioni addentrarci in ognuno di voi
e lasciarvi dentro tutta l’adrenalina, che spesso caratterizza ogni primo giorno di scuola, affinché voi possiate sentirvi pronti e carichi per affrontare e vivere appieno il nuovo anno scolastico .
Siamo sicuri che ognuno di voi ha in questo momento il cuore che batte a mille, la mente colma di domande, paure, perplessità: ce la farò a studiare abbastanza nella scuola secondaria? Ce la farò ad affrontare i nuovi professori? Saranno severi? Saranno intransigenti? Paura, tanta paura..ne siamo sicuri … perché l’abbiamo vissuto prima di voi, 3 anni fa.
Bene ,“nuovi amici ”… siamo qui a dirvi che ce la farete e come!!! Questa non sarà la scuola delle paure, delle difficoltà, della severità. Questa è semplicemente una famiglia gioiosa e accogliente, dove ve lo garantiamo starete benissimo e soprattutto sereni. Perché qui vivrete momenti felici e indimenticabili con professori comprensivi e sempre pronti ad aiutarvi e a essere vicini a ognuno di voi sempre e comunque. E’ovvio che bisognerà studiare e rispettare le regole di una comunità: Il rispetto reciproco, la buona educazione, la collaborazione, la solidarietà, tutti
questi aspetti, che sono alla base di ogni società civile, saranno punti imprescindibili senza i quali non si potrebbe vivere serenamente.
Già, perché la scuola ci aiuta anche in questo. La scuola ci insegna a crescere e a diventare grandi, ci aiuta nel momento esatto in cui decidiamo di salutare il nostro io bambino per finalmente diventare adolescenti, quindi divenire consapevoli delle nostre azioni, saper scegliere e soprattutto sapere, che, ognuno è diverso e va apprezzato e valorizzato nella sua meravigliosa diversità.
Indubbiamente, però, per arrivare a questo “traguardo” ce ne vorrà di strada, e sappiate che per strada intendiamo errori, crisi, momenti in cui l’unica cosa che desidererete sarà restare soli, ma di sicuro ne varrà la pena affinché alla fine voi possiate trovare o creare una situazione di pace con voi stessi e poi iniziare nuovamente, poiché se ci pensate bene, in fondo la vita è questa : sbagliare per ricominciare; come se fosse un videogioco nel quale in una partita fate morire il vostro personaggio e poi ci riprovate ancora una volta, vincete e in seguito andrete al livello successivo.
Ed è per questo che vi auguriamo un buon anno scolastico, che possiate sentirvi a vostro agio e trovare voi stessi, vi auguriamo di vivere questo nuovo percorso nella maniera più serena e spensierata possibile, ma prima di concludere questo discorso, vorremmo ricordarvi di credere sempre
nei vostri sogni, coltivare le vostre passioni, perché solo in questo modo potremo diventare degli adulti degni del mondo futuro.
Ora, non ci resta che farvi un grande in bocca al lupo e un immenso benvenuto nella famiglia della Scuola Cafaro.
a cura degli alunni del corso C
Scuola Secondaria di i grado
Quale accoglienza migliore se non con la musica?
Gli alunni di seconda e terza C del corso ad indirizzo musicale hanno dato il loro benvenuto ai ragazzi di prima C, che si accingono a frequentare la scuola media, eseguendo con l'orchestra l'Inno alla Gioia, Locura messicana e Tarantella di Colliano.
Al termine dell'incontro la pro. ssa Zingaro e I docenti del corso hanno augurato loro un buon anno scolastico.
Una fantastica accoglienza
La nostra emozione dipinta sui volti era la prova lampante che qualcosa di bello stava per accadere: quel mercoledì 28 settembre lo stavamo attendendo da tanto, da quando la nostra professoressa di Lettere ci aveva comunicato che avremmo organizzato la Festa per l’accoglienza della classe IˆB. Per preparare un’accoglienza fantastica (già nei nostri pensieri), era stato scelto l’Auditorium.
Tra prove canore e preparativi vari durati qualche giorno, finalmente il momento tanto atteso era arrivato. Ecco i ragazzi di prima! Che la festa abbia inizio!
I ragazzi di Iˆ si sono subito sistemati come spettatori d’onore nei posti assegnati da noi.
Tra le tante strofe intonate timidamente della canzone “Buon viaggio” di Cremonini, “non importa dove, conta solamente andare” era quella più significativa per noi. In seguito, tra sorrisi timidi ma divertiti ci siamo presentati reciprocamente. Dopo la canzone, la professoressa ha tenuto un discorso che ha fatto emozionare e riflettere sia noi ragazzi sia i professori lì presenti; cinque di noi hanno letto dei consigli ai nostri piccoli ospiti sull’unione del gruppo classe, sullo studio approfondito di tutte le materie, sul chiedere chiarimenti ai professori in merito ad argomenti non capiti senza esitazioni; successivamente i ragazzi di Iˆ hanno espresso un parere su ogni consiglio, votando quello più gradito; quello sull’unione di classe ha avuto la meglio.
In seguito, ognuno di noi ha innalzato un cartoncino colorato su cui era scritta una lettera diversa, la cui successione componeva la frase “Benvenuti nel corso B”.
Infine, una nostra compagna ha consegnato ad ogni ragazzo un segnalibro, creato precedentemente in classe da noi, con una frase di benvenuto diversa per ognuno e una caramella.
Poi è arrivato, purtroppo, il momento dei saluti. Tutti siamo tornati in classe più felici. L’obiettivo era stato raggiunto: vivere un’esperienza piacevole e insieme istruttiva in ottima compagnia. Buon viaggio ai ragazzi di Iˆ B!
“Amici e professori coloreranno questo anno scolastico, esperienze belle e brutte si incroceranno, ma tu non perdere mai la voglia di sorridere e imparare”.
Con questa frase abbiamo accolto ,martedì 4 ottobre, i ragazzi di prima media e ci siamo recati tutti in Auditorium,per festeggiare l’evento.
Noi di 3^E abbiamo deciso di creare una scatola decorata con vari colori, che al suo interno conteneva 26 pergamene, poi donate ai nuovi arrivati, su cui erano scritte le nostre riflessioni per iniziare e proseguire questo nuovo percorso scolastico nel miglior modo possibile. Dopo di che il nostro compagno di classe ha suonato al pianoforte una dolce melodia di sottofondo, mentre un’altra compagna leggeva una lettera che raccontava in maniera emozionante il nostro percorso scolastico. In seguito abbiamo deciso di far ascoltare due canzoni: la prima si chiama «ARRIVANO I PROF» di Rocco Hant, scelta perché parla di una scuola che la maggior parte di noi avrebbe voluto frequentare perché molto moderna e libertina anche se di basso profilo educativo e culturale, mentre l’altra dal titolo «BUON VIAGGIO» di Cesare Cremonini, scelta per augurare ai ragazzi di prima un buon inizio di un cammino e percorso triennale faticoso, ma bello e ricco di esperienze scolastiche, culturali e amichevoli.
Gli studenti di 2^E hanno inventato e recitato alcune filastrocche divertenti su una base musicale rep e in seguito hanno mostrato due cartelloni dal titolo «volate sempre più in alto» in cui sono riportate due frasi importanti e significative: «la scuola vi aiuterà a fare cose nuove» e «la scuola è un viaggio alla ricerca della conoscenza». Infine sono stati donati a tutti i ragazzi di prima, i segnalibro di benvenuto colorati, personalizzati e realizzati dai compagni di seconda. A conclusione di questo evento, ci siamo recati tutti presso l’ingresso della scuola, per uno scatto ricordo anno scolastico 2022.
Ben ritrovati a tutti, bambini e bambine, ragazzi e ragazze! Anche quest’anno sarà bello incontrarsi in questo luogo “virtuale” in cui ci scambieremo informazioni, emozioni e pensieri! Ormai nel “Pianeta dei Bambini” è pratica consolidata condividere momenti magici con l’intera comunità! È meraviglioso dare voce ai nostri pensieri, far vivere all’esterno le molteplici esperienze laboratoriali, le uscite didattiche, le attività che ognuno di noi sperimenta nella propria classe. Dobbiamo sempre tenere presente, inoltre, che “informarsi” è il presupposto fondamentale di ogni persona, bambino o adulto che sia, per essere protagonista attivo della società e della propria comunità. Non dimentichiamo che leggere vuol dire aprire le ali della fantasia e abbandonarsi ai propri sogni: come ci ricorda Michel Foucault “Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere”. BUON ANNO SCOLASTICO A TUTTI!!!