“ Prêt-à-porter 3.0"

ABSTRACT PROGETTO

Il divario di genere nell’ambito lavorativo nelle discipline STEM ha origini culturali lontane; la scuola assume un ruolo strategico per contrastare questi stereotipi. Con questo progetto ci si propone di attuare un campo rivolto in particolare alle ragazze, sfruttando il loro interesse per la moda e i gioielli per far capire loro quanto le discipline matematiche e tecniche sono importanti anche in un campo che sembra a primo impatto così lontano.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il RAV (Rapporto di autovalutazione d’Istituto) indica che gli allievi dell’Istituto Comprensivo di Medicina, allineati con la media nazionale , i risultano ancora deboli nelle competenze dell’area matematico-scientifica. La scuola ha però, un ruolo strategico nello sviluppo dei cittadini del domani e non possiamo rimanere passivi di fronte alla prospettiva di una società in cui proprio nei campi delle discipline STEM risiederanno le professioni lavorative più richieste. Nell’ambito di queste discipline si è aperto recentemente un dibattito acceso sul cosiddetto “gender gap”. Questo divario di genere riguarda proprio professioni che, nonostante il periodo ancora economicamente complicato, sono caratterizzate da un’ampia offerta di lavoro e da una retribuzione generalmente più alta, condizioni che dovrebbero spingere più donne - e non meno - a specializzarsi in queste aree. La realizzazione lo scorso anno del progetto In estate si imparano le STEM dal titolo ASTRO-camp, ha visto un elevato coinvolgimento di studenti, docenti e famiglie. Con questo bando si intende proseguire il lavoro dello scorso anno, consolidando nella popolazione femminile dell’istituto la percezione che le discipline STEM sono parte integrante di qualsiasi ambito disciplinare. Il progetto “Prêt-à-porter 3.0”rivolto alle studentesse e agli studenti della scuola primaria e secondaria dell’Istituto, prevede una serie di attività nei campi delle STEM, che hanno come filo conduttore la moda e i gioielli. Il modo creativo di usare le tecnologie digitali e l’approccio learning be doing che saranno utilizzate in questo camp ha lo scopo di integrare gli aspetti matematici e tecnologici con il patrimonio artistico culturale. Con questo tema vorremmo catturare ancora di più l’attenzione proprio delle ragazze dell’Istituto, in particolare le bambine di terza, quarta e quinta della scuola primaria e di prima della scuola secondaria di primo grado. Saranno invitate a partecipare soprattutto bambine, indicate dai team e dai Consigli di Classe che vivono in situazioni di disagio economico e culturale oppure che si trovano a vivere in situazioni di isolamento in campagna, e sono meno favorite alla socializzazione. Il progetto sarà articolato in 10 giornate per ciascuna annualità coinvolta (10 giorni nel 2018 e 10 giorni nel 2019). Sarà destinato ad alunni della scuola primaria fino ad un massimo di 30 alunni (di cui almeno il 60% di genere femminile) e quelli della scuola secondaria fino ad un massimo di 20 alunni (di cui almeno il 60% di genere femminile). Qualora il numero degli iscritti fosse superiore alle aspettative verranno comunque privilegiate le richieste delle studentesse. Il corso sarà effettuato all’inizio di settembre dalle ore 8:30 alle 12:30 presso la sede Zanardi dove è presente l’Atelier Creativo dell’Istituto Comprensivo. Il percorso è quindi strutturato in 10 giornate da 4 ore ciascuna articolate in diversi momenti: uno più formale di spiegazione del lavoro da svolgere e uno più operativo in cui gli studenti dovranno realizzare artefatti originali. Le attività saranno seguite da insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Medicina, in particolare del Team digitale, che hanno avuto modo di formarsi in questi anni nel campo delle discipline STEM e di collaborare lo scorso anno alla realizzazione del progetto Astro-Camp . Inviteremo durante una o più giornate le realtà territoriali (Associazione Antichi Mestieri e Donne in rosa) che potranno aiutarci nella realizzazione del progetto. Ciascuna giornata vedrà l’alternarsi di attività di insegnamento teorico (molto poco!), esplorazione e ricerca a momenti pratici e informali in cui verranno realizzati vestiti e gioielli utilizzando tecnologie come la Stampante 3D, il Laser plotter ma anche macchine da cucire programmabili, per favorire la creatività dei partecipanti. Durante le attività le studentesse e gli studenti avranno a disposizione un laboratorio multimediale con tablet e computer ma anche Stampante 3D, plotter cut, banchi da lavoro e materiale povero, di cui è fornito l’Atelier Creativo in cui si svolgerà il Camp. Al termine delle 10 giornate verrà effettuata una festa con una vera e propria sfilata di moda alla presenza dei genitori e della comunità cittadina. Tutti i risultati prodotti verranno raccolti e saranno anche pubblicati sul sito e sulla pagina Facebook della scuola per garantirne la massima diffusione.

ELEMENTI MINIMI DEI CORSI

Il campo estivo di due settimane (dal lunedì al venerdì) è previsto nelle due annualità 2018 e 2019 per 10 giornate ciascuna e sarà rivolto principalmente alle bambine e alle ragazze dell’Istituto Comprensivo. Sarà destinato ad alunni della scuola primaria fino ad un massimo di 30 alunni (di cui almeno il 60% di genere femminile) e quelli della scuola secondaria fino ad un massimo di 20 alunni (di cui almeno il 60% di genere femminile). Qualora il numero degli iscritti fosse superiore alle aspettative verranno comunque privilegiate le richieste delle studentesse. Il corso sarà effettuato all’inizio di settembre dalle ore 8:30 alle 12:30 presso la sede Zanardi dove è presente l’Atelier Creativo dell’Istituto Comprensivo. Il successo che il Camp ha avuto lo scorso anno è da ricercarsi anche nel periodo in cui è stato proposto: all’inizio di settembre, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Pensiamo quindi che sia questo il periodo migliore in cui proporre nuovamente un progetto di questo tipo dal momento che tra giugno e agosto le proposte nel territorio sono già molte. La durata giornaliera prevista è di 4 ore per ciascuna giornata. I partecipanti, divisi in gruppi dovranno realizzare abiti e gioielli relativi al segmento storico loro affidato, per esempio abiti e gioielli dell’Antico Egitto. La prima parte del Camp sarà dedicata alla ricerca con tablet e computer di cui l’Istituto è dotato e quindi alla progettazione; la seconda parte del camp sarà dedicata alla realizzazione vera e propria con l’utilizzo della stampante 3D e del plotter cut. La grande festa conclusiva del campo sarà caratterizzata da una sfilata di moda, dalla proiezione di foto e filmati interamente realizzati dai ragazzi in cui potranno illustrare ai genitori e alla cittadinanza che vorrà intervenire, le loro realizzazioni. Nell’annualità 2019 i piccoli stilisti futuro proseguiranno nella modellazione di gioielli e vestiti immaginando di lavorare non più nel passato ma nel futuro; il tema del secondo anno sarà infatti “Uno sguardo passato per la moda del futuro” con la progettazione e la realizzazione di vestiti e gioielli legati ad una sorta di viaggio nel tempo e nello spazio.

OBIETTIVI, RISULTATI ATTESI E OUTPUT

L’obiettivo primario del percorso è il superamento e il contrasto degli stereotipi e i pregiudizi di genere tra studentesse e studenti, che alimentano il gap nella scelta della scuola superiore e poi l’accesso a facoltà e carriere negli ambiti tecnico-scientifici. Mettere a disposizione di studentesse e studenti anche durante un campo estivo percorsi STEM (anzi STEAM nel nostro caso!) ha lo scopo di favorire nelle ragazze, una maggiore consapevolezza della propria attitudine verso le conoscenze e le competenze scientifiche. Sosteniamo inoltre la partecipazione anche di soggetti svantaggiati, proponendo adeguate attività di supporto didattico e tecnologico favorendo il successo formativo di tutti. Studenti con difficoltà di apprendimento, attraverso un percorso di questo tipo, percepiscono di stare al passo con gli altri, superando gli ostacoli con la creatività che viene richiesta. Un obiettivo importante del percorso è la gestione dell’errore. Sarà compito anche degli insegnanti che seguiranno il percorso mettere in luce la necessità dell’errore come momento positivo di crescita. Il percorso intende favorire la collaborazione tra gli alunni, la creatività, la capacità di comunicare con coetanei ed adulti e la capacità di ragionamento logico. Le attività svolte verteranno principalmente sulla realizzazione di piccoli oggetti da utilizzare per il montaggio dei gioielli storici progettati e ideati dai ragazzi. L’ideazione e la realizzazione di prodotti in legno e ceramica darà l’opportunità ai ragazzi partecipanti al camp di far emergere la loro creatività e la loro originale inventiva e allo stesso tempo aiuterà ad affinare il senso della composizione grafica, dell’equilibrio cromatico e dell’educazione al senso del bello. Come per lo scorso bando questo progetto si prefigge l’obiettivo di innescare un’esperienza didattica estiva che abbia ricadute concrete nell’anno scolastico seguente, creando quindi un percorso virtuoso che sia in grado di contaminare l’intera popolazione scolastica, docenti e studenti.

Gli obiettivi principali di questo progetto sono:

● far acquisire sempre crescente dimestichezza con le nuove tecnologie e farne comprendere le potenzialità,

● fornire una spinta alla creatività degli studenti

● abituare gli studenti a realizzare un oggetto “dalla A alla Z”, dall’idea fino alla produzione

● Imparare a collaborare per realizzare progetti comuni.

● sentirsi parte attiva della comunità scolastica e territoriale attraverso la realizzazione di prodotti

Durante il campo estivo sarà prevalente l’informalità dei processi in gioco; è importante per i ragazzi capire che non c’è una valutazione delle conoscenze e delle abilità, ma supporto e attenzione per seguire al meglio le loro conoscenze, allo scopo di raggiungere un prodotto finale di qualità.

Gli alunni, al termine del campo estivo, dovrebbero:

● Aver acquisito maggiore fiducia nel loro rapporto con gli ambiti delle discipline STEM.

● Sapere quali sono state le caratteristiche principali di vestiti e gioielli di una determinata epoca storica:

● Saper progettare su carta e con software predisposti ciò che si sono immaginati..

● Non scoraggiarsi di fronte ad un fallimento, ma ragionare su di esso per provare nuove soluzioni.

UTILIZZO DI STRUMENTI MULTIMEDIALI E/O NUOVE TECNOLOGIE

Saranno utilizzati strumenti tradizionali quali colori, quaderni, squadre, compassi, materiali di riciclo e di recupero, accanto a strumenti tecnologici estremamente innovativi, quali stampante 3D, penne 3D, plotter Cut, fotocamera e videocamera. La tecnologia che verrà maggiormente utilizzata durante questo percorso è la stampante 3D. Per realizzare oggetti, nel nostro caso ciondoli, gioielli, bisogna partire da un disegno molto preciso. I bambini quindi dovranno continuamente passare da immagini tridimensionali alla loro riproduzione su carta e viceversa; questi passaggi sono essenziali per il cosiddetto "vedere geometrico" ( I solidi. Riscopriamo la geometria. Gianfranco Arrigo e Silvia Sbaragli, Carocci editore collana Scuolafacendo). Il percorso scolastico classico è incentrato nei primi anni su attività sul piano e solo successivamente attività che riguardano figure solide. Le figure piane sono molto astratte e la realtà con cui hanno a che fare i bambini sono tridimensionali. Quindi l'utilizzo della stampante 3D è perfettamente in linea con lo sviluppo del pensiero geometrico del bambino.Questa macchina consente di lavorare per tentativi ed errori: la stampante 3D funziona in modo appropriato solo se il progetto iniziale è preciso; se l’oggetto non è come lo si desiderava si deve modificare il progetto solo alla fine della stampa. Il processo di apprendimento, tipicamente laboratoriale, si basa su cicli di miglioramento dove l’errore è una fase da sfruttare e non un fallimento. La stampante 3D potenzia quindi le attività di problem solving, in particolare nella fase di progettazione.

• perché potenzia lo sviluppo delle competenze specifiche (logico-matematiche, scientifiche e linguistiche) grazie alla presenza degli strumenti e ad attività didattiche laboratoriali;

• perché promuove percorsi formativi individualizzati e il coinvolgimento degli alunni;

• perché aiuta insegnanti e studenti a sviluppare il senso di appartenenza alla scuola grazie alle numerose attività informali svolte all’interno dei maker-space dove i ruoli si ammorbidiscono e la collaborazione è facilitata;

• perché aiuta a sviluppare comportamenti ispirati ad una vita sana e dinamica, suggerendo il riuso degli oggetti, l’ottimizzazione delle risorse e un approccio positivo alla risoluzione dei problemi;

• perché costituisce un ponte naturale tra l’ambiente scolastico e il mondo esterno fornendo agli studenti competenze evolute e al tempo stesso facilmente spendibili fuori dalla scuola poiché incentrate su attività svolte naturalmente dagli studenti.

Utilizzando le fotocamere e le videocamere dei tablet già in uso nel nostro Istituto verranno realizzate riprese e foto dei vari momenti vissuti e il materiale prodotto verrà utilizzato per creare dei video realizzati interamente dai ragazzi. Verrà creato una sorta di “documentario” di tutte le attività svolte: dall’ideazione alla realizzazione dei manufatti scelti.