perché sibilla aleramo?

sibilla aleramo: una femminista ante litteram, protagonista dell'educazione dei giovani pionieri pontini

Perché  Sibilla Aleramo per la nostra biblioteca? Perché fu proprio Sibilla Aleramo, nei primi anni del Novecento, ad impegnarsi nell' alfabetizzazione delle popolazioni contadine dell'agro romano.  Ma facciamo un passo indietro. Alla fine dell’Ottocento risultava che nel sud Italia  il 76% della popolazione non sapeva leggere e scrivere. La causa principale era, oltre alle condizioni economiche anche la mancanza delle scuole e nell’agro pontino la situazione era ancora peggiore. Il primo che si dedicò concretamente all’istruzione delle popolazioni pontine fu Giovanni Cena. Nel 1904 Cena a Roma entra in contatto con Angelo Celli, studioso di malaria che già da qualche anno percorreva le paludi pontine per studiare e combattere tale malattia. Il 28 giugno 1910 il Comitato per le Scuole - composto proprio da Sibilla Aleramo, da Anna Fraetzel, Giovanni Cena, Angelo Celli, Alessandro Marcucci  - decide di aprire due scuole nell'agro pontino e nelle paludi. La prima scuola arrivò nel 1911, tre anni dopo erano diventate 18, ma erano soprattutto scuole-capanne, lontane dalle scuole che intendiamo oggi. Il calendario delle lezioni era festivo e serale. Il programma di questi docenti era, per quei tempi, moderno e rivoluzionario: bisognava andare tra la gente, cercare e non attendere gli alunni, il maestro doveva essere come un missionario: insegnare di giorno ai bambini e di sera agli adulti, abitare in una capanna come i contadini. La prima vera scuola, costruita nel 1921, fu quella dedicata a Giovanni Cena a Casal delle Palme lungo l’Appia.

(Fonte: http://www.archiviodistatolatina.beniculturali.it)