Educare ai Media
Vademecum del Garante per la privacy, è possibile scaricare il file.
Strategie e strumenti per evitare le
Fake News
- Attendibilità profili social media
- Ricerca inversa per immagini
- Titoli Clickbaiting
- Verifica delle Url dei siti
- Riconoscere un meme virale
- Riconoscere un fotomontaggio
- Riconoscere un video-montaggio
- Fare ricerche su motori verticali
- Valutare l'autorevolezza di una rivista scientifica
- Analizzare l'immagine
GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
SOCIAL PRIVACY: COME TUTELARSI NELL’ERA DEI SOCIAL NETWORK
Il mondo delle reti sociali (da Facebook a Twitter, da Linkedin a Instagram) è in cambiamento incessante e il Garante per la protezione dei dati personali ne segue con attenzione gli sviluppi allo scopo di tutelare con efficacia giovani e adulti.
I social network offrono vantaggi significativi e immediati:
semplificano i contatti, rendono possibili scambi di informazioni con un numero enorme di persone. Queste comunità online, però, amplificano i rischi legati a un utilizzo improprio o fraudolento dei dati personali degli utenti, esponendoli a danni alla reputazione, a furti di identità, a veri e propri abusi.
Non esistono più, infatti, barriere tra la vita digitale e quella
reale: quello che succede on-line sempre più spesso ha impatto fuori da Internet, nella vita di tutti i giorni e nei rapporti con gli altri.
IL GARANTE E LA PRIVACY
SU INTERNET
La dignità della persona e il diritto alla riservatezza non perdono il loro valore su Internet.
I social network sono strumenti che danno l’impressione di uno spazio personale, o di piccola comunità.
Si tratta però di un falso senso di intimità che può spingere gli utenti a esporre troppo la propria vita privata e professionale, a rivelare informazioni confidenziali, orientamenti politici, provocando gravi “effetti collaterali”, anche a distanza di anni, che non devono essere sottovalutati. Tra l’altro, l’idea di impunità trasmessa dalla possibilità di utilizzare messaggi che si “autodistruggono” o di nascondersi dietro forme di anonimato, può favorire
in rete atteggiamenti aggressivi o violenti, in particolare verso le persone più giovani e indifese.
VITA DIGITALE – VITA REALE
Non esiste più una separazione tra la vita “on-line” e quella
“off-line”. Quello che scrivi e le immagini che pubblichi sui social network hanno quasi sempre un riflesso diretto sulla tua vita di tutti i giorni, e nei rapporti con amici, familiari,
compagni di classe, colleghi di lavoro. Ed è bene ricordare
che l’effetto può non essere necessariamente immediato,
ma ritardato nel tempo.
IL RICORDO DEL FAR WEST
Il web è spesso raccontato come un luogo senza regole dove ogni utente può dire o fare quello che vuole. In realtà, le stesse regole di civile convivenza, così come le norme che tutelano, ad esempio, dalla diffamazione, dalla violazione della tua dignità, valgono nella vita reale come sui social network, in chat o sui blog. Non esistono zone franche dalle
leggi e dal buon senso.
IL MITO DELL’ANONIMATO
Non è poi così difficile risalire all’identità di coloro che pubblicano testi, immagini, video su Internet con l’intento di danneggiare l’immagine o la reputazione di un’altra persona. L’anonimato in rete può essere usato per necessità, ma mai per commettere reati: in questo caso le autorità competenti hanno molti strumenti per intervenire e scoprire il “colpevole”.
Quando inserisci i tuoi dati personali su un sito di social network, ne perdi il controllo. I dati possono essere registrati da tutti i tuoi contatti e dai componenti dei gruppi cui hai aderito, rielaborati, diffusi, anche a distanza di anni. A volte, accettando di entrare in un social network, concedi al fornitore del servizio la licenza di usare senza limiti di tempo il materiale che inserisci on-line… le tue foto, le tue chat, i tuoi scritti, le tue opinioni.
LA PRIVACY E IL RISPETTO
DEGLI ALTRI
Quando metti on-line la foto di un tuo amico o di un
familiare, quando lo “tagghi” (inserisci, ad esempio, il suo
nome e cognome su quellafoto), domandati se stai violando la sua privacy. Nel dubbio chiedigli il consenso.
Non lasciarti trascinare dagli hater, dai troll, nel gioco perverso dei gruppi “contro qualcuno”: la prossima volta potresti essere tu la vittima.
NON SONO IO!
Attenzione ai falsi profili. Basta la foto, il tuo nome
e qualche informazione sulla tua vita per impadronirsi
on-line della tua identità. Sono già molti i casi di
personaggi pubblici, ma anche di gente comune,
che hanno trovato su social network e blog la propria
identità gestita da altri.
GIOCARE E FARSI MALE
Molti giovani pensano che l’adozione di alcuni piccoli stratagemmi, come l’invio di messaggi che si “autodistruggono” dopo la lettura, possa metterli al riparo dai rischi di un uso inappropriato del materiale
che viene così condiviso. Questa falsa sicurezza può spingerti a scambiare, senza pensarci troppo, insulti gratuiti o semplicemente messaggi inopportuni.
Tutto quello che è condiviso, però, può sempre essere in
qualche maniera salvato e riutilizzato. Se stai giocando,
attento a non farti male.
Rifletti bene prima di inserire on-line dati che non vuoi vengano diffusi o che possano essere usati a tuo danno. Ricorda: il miglior difensore della tua privacy sei innanzitutto tu.
DISATTIVAZIONE O CANCELLAZIONE?
Se decidi di uscire da un social network spesso ti è permesso solo di “disattivare” il tuo profilo, non di “cancellarlo”. I dati, i materiali che hai messo on-line, potrebbero essere comunque conservati nei server, negli archivi informatici
dell’azienda che offre il servizio. Leggi bene cosa prevedono le condizioni d'uso e le garanzie di privacy offerte nel contratto che accetti quando ti iscrivi.
CI SONO AMICI E AMICI
Nelle amicizie esistono differenti livelli di relazione a seconda che ci si rapporti con amici stretti o semplici conoscenti, compagni di classe o professori. Sui social network spesso poniamo tutti sullo stesso piano, rischiando di scrivere o mostrare la cosa sbagliata alla persona
sbagliata. Impara a distinguere chi aggiungi alla tua
rete di “amici” in base all’uso che ne fai. Se il social network
a cui sei iscritto te lo consente, decidi quali tipi di informazioni possono essere consultate dai differenti tipi di amici.
SEI UN RAGAZZO/A:
- Se sapessi che il vicino di casa o il tuo professore possono accedere al tuo profilo e al tuo diario on-line, scriveresti le stesse cose e nella stessa forma?
- Sei sicuro che le foto e le informazioni che pubblichi ti piaceranno anche tra qualche anno?
- Prima di caricare/postare la “foto ridicola” di un amico, ti sei chiesto se a te farebbe piacere trovarti nella stessa situazione?
- I membri dei gruppi ai quali sei iscritto possono leggere le informazioni riservate che posti sul tuo profilo?
- Sei sicuro che mostreresti “quella” foto con il tuo ex anche al tuo nuovo ragazzo/a?
- Vuoi veramente far sapere a chiunque dove ti trovi (si chiama geolocalizzazione) e chi stai incontrando in ogni momento della giornata?
- Prima di inviare, anche per gioco, un video inopportuno a qualcuno hai considerato che potrebbe essere condiviso con i suoi amici o con degli sconosciuti?
SEI UN GENITORE:
- Hai spiegato a tuo figlio che non deve toccare il fornello acceso, lo hai educato ad attraversare la strada, a “non prendere caramelle dagli sconosciuti”... ma gli hai insegnato a riconoscere i segnali di pericolo della rete?
- Gli hai insegnato a difendersi dalle aggressioni di potenziali provocatori o molestatori on-line? A non raccontare a tutti, anche a sconosciuti, particolari della sua vita privata e di quella degli amici?
- Hai mai provato a navigare insieme a tuo figlio? Gli hai chiesto di mostrarti come si usa Internet e le reti sociali alle quali è iscritto?
- Se vedi tua figlia turbata, le chiedi come è andata la giornata con i suoi gruppi sui social network?
- Provi mai a farti spiegare dai tuoi figli quali sono gli argomenti di discussione più interessanti sui social network in quel momento?
- Ti informi se i tuoi figli hanno conosciuto nuovi amici in chat?
- Hai cercato di capire se sono stati vittime di cyberbullismo o stalking o altro…?
- Sai come funzionano le “app” sociali e di messaggistica istantaneaùche i tuoi figli hanno caricato sullo smartphone?
- Conosci i rispettivi vantaggi e gli svantaggi che una persona ha nel collegarsi a un social network con la propria identità riconoscibile o in forma anonima? Ne hai discusso con i tuoi figli?
PENSARCI BENE, PENSARCI PRIMA
Pensa bene prima di pubblicare i tuoi dati personali
(soprattutto nome, indirizzo, numero di telefono) in un profiloutente, o di accettare con disinvoltura le proposte di amicizia. Ricorda che immagini e informazioni che posti in rete possono riemergere, complici i motori di ricerca, a distanza di anni. Fai attenzione a quello che fai on-line e alle informazioni che condividi (in particolare se riguardano la tua salute o altri aspetti ancora più intimi) anche in forum o chat, perché potrebbe avere “effetti collaterali” sulla tua vita reale.
NON SENTIRTI TROPPO SICURO
Prendi opportune precauzioni per tutelare la tua riservatezza, ma non illuderti di essere sempre al sicuro. Le foto e i video che scambi privatamente, magari di contenuto esplicito, possono essere sempre copiati e inoltrati ad altre persone “fuori dal giro dei tuoi amici”. Non esistono, tra l’altro, messaggi che si autodistruggono con assoluta certezza.
RISPETTA GLI ALTRI
Astieniti dal pubblicare informazioni personali e foto relative
ad altri (magari “taggandone” i volti) senza il loro consenso.
Sui social network e nella messaggistica istantanea
uno scherzo o una semplice ripicca può facilmente degenerare in un grave abuso, facendoti rischiare anche sanzioni penali.
SERRA LA PORTA DELLA TUA RETE E DEL TUO SMARTPHONE
Aggiorna l’antivirus del tuo smartphone. Usa login e password diversi da quelli utilizzati su altri siti web e sulla posta elettronica. Fai attenzione, inoltre, quando clicchi su uno dei tanti indirizzi internet abbreviati (ad esempio
url tipo t.co, bit.ly oppure goo.gl) pubblicati sui social network, e verifica che non ti conducano a siti fasulli usati per rubarti i dati o per farti scaricare programmi con virus. Se possibile crea pseudonimi differenti in ciascuna rete cui partecipi. Non mettere la data di nascita (in particolare se sei minorenne) o altre informazioni personali nel nickname: così potrai rendere più difficile “tracciarti” o molestarti.
ATTENZIONE ALL’IDENTITÀ
Non sempre parli, chatti e condividi informazioni con chi
credi tu. Chi appare come bambino potrebbe essere un
adulto e viceversa. Sempre più spesso vengono create false
identità (sia di personaggi famosi, sia di persone comuni)
per semplice gioco, per dispetto o per carpire informazioni
riservate. Basta la tua foto e qualche informazione sulla
tua vita… e il prossimo “clonato” potresti essere tu.
ANONIMATO, MA NON PER OFFENDERE
Se lo ritieni opportuno, pubblica messaggi sotto
pseudonimo o in forma anonima per tutelare la tua
identità, non per offendere o violare quella degli altri.
Difendi la libertà di parola, non di insulto. Ricordati
che in caso di violazioni non è poi così difficile risalire
agli autori di messaggi anonimi postati su Internet.
FATTI TROVARE SOLO DAGLI AMICI
Se non vuoi far sapere a tutti dove sei stato o dove ti trovi, ricordati di disattivare le funzioni di geolocalizzazione presenti sulle “app” dei social network, così come sullo smartphone e sugli altri strumenti che utilizzi per collegarti
a Internet.
SEGNALA L’ABUSO E CHIEDI AIUTO
Se noti comportamenti anomali e fastidiosi su un social network, se vedi che un tuo amico è insultato e messo sotto pressione da individui o gruppi, non aspettare e segnala subito la situazione critica al gestore del servizio affinché possa intervenire immediatamente. A tale scopo, alcuni social network rendono accessibile agli utenti, sulle pagine
del proprio sito, un’apposita funzione (una sorta di pulsante “panic button”) per chiedere l’intervento del gestore contro eventuali abusi o per chiedere la cancellazione di testi e immagini inappropriate.
In caso di violazioni, segnala subito il problema al Garante e alle altre autorità competenti. Se sei tu la vittima di commenti odiosi a sfondo sessuale, di cyberbullismo o di sexting, se stanno violando la tua privacy, non aspettare che la situazione degeneri ulteriormente e chiedi aiuto alle persone a te care e alle autorità compenti.
PIÙ SOCIAL PRIVACY, MENO APP E SPAM
Controlla come sono impostati i livelli di privacy del tuo profilo: chi ti può contattare, chi può leggere quello che scrivi, chi può inserire commenti alle tue pagine, che diritti hanno gli utenti dei gruppi ai quali appartieni. Limita al massimo la disponibilità di informazioni, soprattutto per quanto riguarda la reperibilità dei dati da parte dei motori di ricerca.
Controlla quali diritti di accesso concedi alle App che installi
sul tuo smartphone o sul tuo tablet affinché non possano utilizzare i tuoi dati personali (contatti, telefonate, foto…) senza il tuo consenso.
IL GERGO DELLA RETE
ALIAS / FAKE
Falsa identità assunta su Internet (ad esempio su siti di social network). L’utente
può scegliere un nome di fantasia, uno pseudonimo, o appropriarsi dei dati di una
persona realmente esistente. A volte il termine fake viene utilizzato per segnalare
una notizia falsa.
APP
Un software che si installa su smartphone, tablet o altri dispositivi portatili.
Può offrire funzionalità di ogni tipo, come l’accesso ai social network, le previsioni
del tempo, il consumo di calorie, i videogiochi, le novità musicali. Il termine deriva
dalla contrazione del termine “applicazione”.
ASKARE
Descrive una pratica molto diffusa negli adolescenti iscritti al social network
Ask.fm, ovvero quello di postare una domanda personale, quasi sempre in forma
anonima, sulla bacheca di uno degli utenti registrati. Questo meccanismo può
facilitare atteggiamenti aggressivi o di vero e proprio cyberbullismo.
BANNARE / BANDIRE
L’atto che l’amministratore di un sito o di un servizio on-line (chat, social network,
gruppo di discussione…) effettua per vietare l’accesso a un certo utente. In genere
si viene bannati/cancellati quando non si rispettano le regole di comportamento
definite all’interno del sito.
CARICARE / UPLODARE / UPLOADARE
Inserire un documento di qualunque tipo (audio, video, testo, immagine)
on-line, anche sulla bacheca del proprio profilo di social network.
Termine mutuato dalla parola inglese “chat”, letteralmente, una “chiacchierata”.
Il dialogo on-line, attraverso un sistema di messaggistica istantanea, può essere
limitato a due persone o coinvolgere un gruppo più ampio di utenti.
CONDIVIDERE
Permettere ad altri utenti, amici/sconosciuti, di accedere al materiale (testi, audio,
video, immagini) che sono presenti sul nostro computer o che abbiamo caricato on-line.
CONDIZIONI D'USO / USER AGREEMENT / TERMS OF USE
Le regole contrattuali che vengono accettate dall’utente quando accede a un
servizio. È sempre bene stamparle e leggerle con attenzione quando si decide
di accettarle. Possono essere modificate in corso d’opera dall’azienda.
CYBERBULLISMO
Indica atti di molestia/bullismo posti in essere utilizzando strumenti elettronici.
Spesso è realizzato caricando video o foto offensive su Internet, oppure violando
PRIVACY POLICY / TUTELA DELLA PRIVACY / INFORMATIVA
Pagina esplicativa predisposta dal gestore del servizio – a volte un semplice
estratto delle “condizioni d’uso” del sito – contenente informazioni su come saranno
utilizzati i dati personali inseriti dall’utente sul sito di social network, su chi
potrà usare tali dati e quali possibilità si hanno di opporsi al trattamento. (Per una
definizione completa del termine “informativa” e una spiegazione dei diritti e dei
doveri in tema di privacy, consultare il sito Internet www.garanteprivacy.it).
SCARICARE /DOWNLODARE / DOWNLOADARE
Salvare sul proprio computer o su una memoria esterna (chiave usb, hard disk
esterno...) documenti presenti su Internet. Ad esempio, le fotografie o i video
trovati su siti quali Facebook o Youtube.
SELFIE
Indicano gli autoscatti o, comunque, le fotografie di se stessi. La pubblicazione
di gallerie di “selfie” rappresenta una tendenza abbastanza comune in rete.
SERVER
Generalmente, si tratta di un computer connesso alla rete
utilizzato per offrire un servizio (ad esempio per la gestione di un
motore di ricerca o di un sito di social network). Sono denominati
“client” i computer (come quello di casa) che gli utenti utilizzano
per collegarsi al server e ottenere il servizio.
SEXTING
Consiste nell'invio di messaggi provocanti o sessualmente espliciti (eventualmente
con foto o video). Il termine sexting deriva dall'unione di due parole inglesi: sex
(sesso) e texting (inviare messaggi testuali). Lo scambio di messaggi a contenuto
erotico direttamente tramite cellulare o attraverso altri strumenti connessi in rete
(come social network e posta elettronica) è molto diffuso tra gli adolescenti.
l’identità digitale di una persona su un sito di social network. Si tratta di un
fenomeno sempre più diffuso tra i minorenni.
IDENTITÀ / PROFILO / ACCOUNT
Insieme dei dati personali e dei contenuti caricati su un sito Internet o,
più specificamente, su un social network. Può indicare anche solo il nome-utente
che viene utilizzato per identificarsi e per accedere a un servizio on-line (posta
elettronica, servizio di social network, chat, blog…).
GEOLOCALIZZAZIONE
Identificazione della posizione geografica di un utente. Tra le tante
modalità con cui viene rilevata si ricordano: il segnale gps dello
strumento che si sta utilizzando oppure la triangolazione delle reti
wi-fi rilevate dallo strumento con cui l’utente si collega in rete.
HASHTAG
Il termine deriva dall’unione dei due termini inglesi hash (cancelletto)
e tag (etichetta). Il carattere “#” viene anteposto dagli utenti di alcuni social
network alle parole chiave dei propri messaggi. I messaggi così indicizzati
possono essere raggruppati e ricercati in base all’argomento segnalato.
HATER
Letteralmente “chi odia”. Il termine viene spesso utilizzato
per indicare chi pubblica, spesso coperto dall’anonimato,
messaggi offensivi o carichi di rabbia.
LOGGARE / AUTENTICARSI
Accedere a un sito o a un servizio on-line, facendosi identificare con il proprio
nome-utente (login, username) e password (parola chiave).
NICKNAME
Pseudonimo.
POKARE / MANDARE UN POKE
È l'equivalente digitale di uno squillo telefonico fatto a un amico per attirarne
l'attenzione. In origine, su Facebook, con un “poke” (cenno di richiamo) si chiedeva
a uno sconosciuto il permesso di accedere temporaneamente al suo profilo
per decidere se inserirlo nella propria rete di amici.
POSTARE
Pubblicare un messaggio (post) – non necessariamente di solo testo – all'interno
di un newsgroup, di un forum, di una qualunque bacheca on-line.
SNAPCHATTARE
“Fare uno snapchat” o snapchattare indica lo scambio di messaggi
che si autodistruggono sul social network Snapchat.
SPAM
Pubblicità e offerte commerciali indesiderate. Sui social network si diffondono
spesso forme elaborate di “social spam”.
STALKING
Il termine stalking viene utilizzato con varie accezioni ma generalmente indica
l'adozione di atti persecutori ripetuti (ad esempio tramite sms, telefonate o forme
di pedinamento) nei confronti di qualcuno. In rete, tali attività moleste e intrusioni
nella vita privata possono essere condotte con e-mail o altri tipi di "messaggi
istantanei" oppure scambi indesiderati sui social network.
TAG
Marcatore, “etichetta virtuale”, parola chiave associata
a un contenuto digitale (immagine, articolo, video).
TAGGARE
Attribuire una “etichetta virtuale” (tag) a un file o a una parte di file (testo, audio, video,
immagine). Più spesso, sui social network, si dice che “sei stato taggato” quando
qualcuno ha attribuito il tuo nome/cognome a un volto presente in una foto messa
on-line. Di conseguenza, se qualcuno cerca il tuo nome, appare la foto indicata.
TROLLING
Definisce il comportamento di chi agisce on-line come un “troll”, provocando,
insultando, aggredendo, pubblicando commenti negativi nei confronti di altri utenti
della comunità virtuale.
TWEET
La traduzione inglese del termine “cinguettio”. Identifica un breve messaggio
inviato sul social network Twitter.