EDUCAZIONE E MEMORIA

Un racconto di periferia.

Un progetto dell'Istituto R. Luxemburg e di Andrea Caccia, realizzato grazie al bando CIPS Visioni Fuori Luogo 2019 del MIUR.

IL PROGETTO

EDUCAZIONE E MEMORIA. Un racconto di periferia è stato realizzato grazie al bando Visioni Fuori Luogo 2019 del Cinema Per la Scuola, in collaborazione con l'università IULM e il Politecnico di Milano.

Il progetto ha coinvolto gli studenti tecnico – professionali (corsi di produzioni audiovisive, fotografia e grafica) dell’IIS G.GALILEI- R.LUXEMBURG di Milano, nella realizzazione di un film che racconta la storia dell’Istituto Marchiondi Spagliardi, situato nella periferia ovest di Milano.

L'Istituto, tra i massimi esempi di architettura brutalista in Italia, opera dell'architetto Vittoriano Viganò, situato a poche centinaia di metri dal plesso Rosa Luxemburg, giace oggi miseramente abbandonato.

SOGGETTO DEL FILM

Il film racconta, attraverso i decenni che vanno dagli anni '50 a oggi, la materializzazione e la disgregazione di un monumentale contenitore di utopie. La ruderizzazione di un capolavoro.

Un istituto, concepito come una sorta di villaggio globale essenziale, che accoglieva i ragazzi cosiddetti “difficili” - che a Milano venivano chiamati barabitt - assumendo la missione di offrire loro una casa e un percorso di educazione, formazione e inclusione. Uno spazio in divenire, finalizzato alla costruzione di un “mondo migliore”.

Progettato nel 1954 da Vittoriano Viganò, architetto che concepì questo capolavoro dell'architettura brutalista, secondo principi strutturali ed estetici unici al mondo, e diretto dal dottor Angelo Donelli, neuropsichiatra illuminato che aveva immaginato un programma di integrazione, e non di correzione, per ragazzi con disagi psicosociali, il Marchiondi oggi si rivela agli occhi dell'osservatore solo se accompagnato da una storia... La storia che abbiamo deciso di provare a raccontare.

Credits


Gli studenti dell'Istituto Luxemburg

Ludovico Aurora, Giada Benedet, Edoardo Cadamosti, Antonella Casillo, Luciano Colossi, Caterina Cucchi, Andriy Ignacio, Alice Proietti, Giulia Ramponi, Rebecca Ruscelli, Francesco Scalvini, Manuel Troìa, Claudia Vigo, Sara Limitone, Serena Esposito, Alissa Patantuono, Alessandro Santoro, Sandu Turcani, Alessia Pecoriello, A. De Luca, Chiara Stragapede, Jesus Cyran Cabrera.


Tutor Regia

Andrea Caccia


Organizzazione Generale

Domenico Palma


Produzione Esecutiva

Sara Spigariolo


Sceneggiatura

Viviana Guadalupi e Vittorio Moroni


Fotografia

Massimo Schiavon


Suono

Tommaso Barbaro


Archivio

Gianmarco Torri


Montaggio

Filippo Tentori e Lauro Rossi


Tutor riprese e sviluppo Super8

Livio Colombo


Consulenza Color Grading

Silvia Lombardo


Backstage

Francesca Trovato


Cast

Valentino Benini, Beatrice Borghi, Daniela Calabi, Tecla Caso, Marco Chierchia, Claudio Donelli, Silvio Donelli, Stefano Donelli, Riccardo Donelli, Clorinda Sissi Galasso, Franco Lebrino, Stefania Lepore, Gaetano Lepore, Alessia Luzzi, Luigi Di Martino, Luca Mastronardi, Tiziana Olgiati, Renato Nazzani, Prisco Torriani, Edda Tioli, Romano Vallarin, Mauro Vassalli.


Contributi didattici

Alessia Luzzi, Gianmarco Torri, Daniela Calabi, Beatrice Borghi, Clorinda Sissi Galasso, Vittorio Moroni, Massimo Schiavon, Tommaso Barbaro.


NOTE DI REGIA


Un film è sempre uno scavo. Nello spazio tangibile della materia, in quello impalpabile della memoria, nei volti che si offrono alla macchina da presa. Ma un film è sempre anche una scoperta, un movimento verso l’altro, uno slancio verso lo sconosciuto.

EDUCAZIONE E MEMORIA è prima di tutto questo: un progetto sul linguaggio, finalizzato a far comprendere a un gruppo di giovani studenti, cosa significhi fare un film documentario. Un percorso di conoscenza e formazione professionale, per imparare a costruire un film dalle fondamenta. Giorno per giorno, per settimane e mesi – e nel bel mezzo di una pandemia! - attraversando tutte le fasi; la ricerca, lo studio, la scrittura, la preparazione e le riprese. Sperimentando, in prima persona, che un film è prima di tutto un cammino verso la consapevolezza, dove curiosità e costanza sono ingredienti fondamentali per la sua riuscita e che qualsiasi opera d'arte esige una grande responsabilità nei confronti della realtà.

Incensato dai libri e dalle riviste di architettura di tutto il mondo, snobbato dagli abitanti del territorio, invaso dalla natura selvaggia, violentato dall’incuria, dalla politica, dalle occupazioni reali e ideologiche, il Marchiondi è oggi un luogo nudo. Spogliato della sua storia, una rovina destinata all’oblio, che abbiamo deciso di provare a raccontare da un punto di vista diverso. Non solo quello del capolavoro dell’architettura brutalista abbandonato, ma anche quello di uno spazio nato sotto il segno dell’innovazione, dove si è sperimentato un nuovo modello di società, un disegno troppo assoluto per diventare realtà… Un’ UTOPIA, che ci ha permesso di coinvolgere i ragazzi e le ragazze dentro a un percorso “lontano” dai loro immaginari. Con ricadute importanti, non solo sul piano delle competenze specifiche del fare cinema acquisite – ricerca, scrittura, riprese – ma sulla percezione della realtà storica di un luogo e del rapporto intrinseco e inscindibile di ogni essere umano con il territorio che abita.


ANDREA CACCIA, Regista e responsabile scientifico del progetto Educazione e memoria, Un racconto di periferia.


EDUCAZIONE E MEMORIA

Un racconto di periferia.

Un progetto dell'Istituto R. Luxemburg e di Andrea Caccia, realizzato grazie al bando CIPS Visioni Fuori Luogo 2019 del MIUR.