Educazione Civica

In questa pagina vengono presentati i vari materiali dei corsi di formazione sull'Educazione Civica, rivolti al personale scolastico della Sardegna, che l'Ufficio Ispettivo dell'USR Sardegna ha svolto durante la sua attività.

  MATERIALI 2024

Le nuove Linee Guida per l’Insegnamento dell’Educazione Civica (D.M. n. 183 del 07 settembre 2024)

Webinar formativo a cura del Gruppo di Supporto per l’Insegnamento dell’Educazione Civica USR Sardegna del 22/10/2024

IEC 22 10 24 Giusy.pdf

Intervento Prof.ssa Giusy Fanti

D.M. n. 183 del 07 settembre 2024.pdf

D.M. n. 183 del 07 settembre 2024

Nuove Linee guida Educazione civica.pdf

Nuove Linee guida Educazione civica

m_pi.AOODRSA.REGISTRO UFFICIALE(U).0008662.02-05-2024.pdf

Decreto Nucleo di supporto USR 2024

  MATERIALI 2022

Focus sull’insegnamento dell’Educazione Civica nelle scuole della Sardegna (L.92/2019)  

Webinar di accompagnamento a cura del Nucleo di Supporto Regionale dell'USR Sardegna  del 06 ottobre 2022

Webinar IEC 6 ott 22_Floris_def.pdf

Intervento D.T. Fabrizio Floris

SLIDE PDF FOCUS IEC 6 OTTOBRE 2022.pdf

Intervento Prof.Giampaolo Farci

I materiali e il sito a supporto delle scuole. Giusy Fanti.pdf

Intervento Prof.ssa Giusy Fanti

Archivio Anni precedenti:

slides Seminari insegnamento Ed. Civica USRSA-28,29 e 30 set 20.pdf

A cura del Nucleo di Supporto Regionale dell'USR Sardegna

(28, 29 e 30 Settembre 2020)

L. 92 - 2019 - Introduzione Educazione Civica.pdf

L. 92/2019 

Introduzione Educazione Civica

Ed. Civica - Linee Guida NOTA 35 del 22-06-2020.pdf

Linee Guida 

(Nota 35 del 22/06/20)

ALL. Linee_guida_educazione_civica.pdf

Allegato 

Linee Guida Educazione Civica

  Altri documenti

Presentazione Indagine IEC_30apr21_def.pdf
m_pi.AOODRSA.REGISTRO UFFICIALE0013528.15-09-2020 Decreto costituzione nucleo di supporto.pdf

Decreto Nucleo di supporto USR 2020/21

m_pi.AOODRSA.REGISTRO UFFICIALE(U).0006298.22-03-2022.pdf

Decreto Nucleo di supporto USR 2021/23

Scheda vuota Educazione Civica con diagramma di Gantt.pdf
Scheda__compilata_schema_programmazione33ore_EC_FCarta.pdf
Liberatoria per raccogliere materiale con licenza libera.docx

Report Indagine Conoscitiva - 2021

Buone Pratiche 

Di seguito vengono proposti alcuni degli elaborati finali, segnalati dai formatori e tutor d'aula dei corsi organizzati dall'USR in occasione dell'attività di formazione on line rivolta ai referenti dell'IEC delle scuole di ogni ordine e grado della Regione Sardegna nell'anno scolastico 2020-2021.

PRIMO CICLO

Ambito 1 1A.pdf

IC Alghero

Ambito 3 1B.pdf

IC Muggianu - Orosei

Ambito 7 1C GraziaVillani.pdf

IC E. D'arborea - Iglesias

Ambito 9 1C Chiara Astolfi Elaborato Finale .pdf

CPIA 1 - Cagliari

Ambito 6 1A.pdf

IC Marrubiu 

Ambito 9 1C Chiara Astolfi Allegato all'elaborato Finale un filo di ... emozione.mp4

CPIA 1 - Cagliari

Ambito 9 1B EDUCAZIONE CIVICA PINTUS D.pdf

IC Settimo San Pietro

Ambito 9 1A.pdf

IC 1 - Selargius

Ambito 7 1A.pdf

Ambito 7

Ambito 7 1C PorcuLuisella.pdf

DD Guspini

Ambito 7 1B.pdf

IC Arbus

Ambito 4 1A.pdf

IC Lanusei

SECONDO CICLO

Ambito 2 corso 2B.pdf

ITCG Deffenu - Olbia

A.1.ELABORATO ED.CIVICA PES TEMPIO - Antonio Cossu.pdf

IIS Don Gavino Pes - Tempio

Domande e Risposte (FAQ)

Nella presente sezione vengono riportate le risposte a quesiti  ricorrenti che necessitano di indicazioni e orientamenti interpretativi non già rinvenibili nella semplice lettura della L.92/2019 o nella Nota 35 del 22/06/20. Ulteriori quesiti potranno essere sottoposti formalmente al nucleo di supporto tramite e-mail al seguente indirizzo:

educazionecivica@formazionedssardegna.net

1) Qual è il quadro di riferimento normativo relativo all’insegnamento di Educazione Civica?


2) Quante ore sono dedicate all’insegnamento di Educazione Civica?

Non meno di 33 ore annuali dalla primaria alla secondaria di secondo grado; sono previste delle iniziative di sensibilizzazione alla scuola dell’infanzia. 


3) Quali sono i nuclei tematici (assi) dell’Insegnamento dell'Educazione Civica?

a)Costituzione, Inno e Bandiera nazionale: in particolare conoscenza dell’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali, delle Autonomie Locali e delle Organizzazioni internazionali e sovranazionali, l’idea e lo sviluppo storico dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite; i concetti di legalità, di rispetto delle leggi e delle regole comuni in tutti gli ambienti di convivenza (il codice della strada, i regolamenti scolastici, dei circoli ricreativi, delle Associazioni).

b)Sviluppo sostenibile: obiettivi dell’Agenda 2030; educazione alla salute, tutela dell’ambiente, rispetto per gli animali e i beni comuni, protezione civile.

c)Cittadinanza digitale


4) In riferimento all'IEC, quali azioni si devono compiere a livello di Istituto? 

a)Nomina del referente di Istituto

b)Inserimento nel PTOF dell’insegnamento di Educazione Civica

c)Esplicitazione dei traguardi di apprendimento

d)Curricolo di Istituto

e)Griglia di valutazione di Istituto 

5) In riferimento all'IEC, quali azioni si devono compiere a livello di Consiglio di Classe?

a) Nomina del coordinatore di Classe di Educazione Civica

b) Programmazione trasversale di classe

c) Inserimento dell’Insegnamento di Educazione civica sul registro di classe e contestuale abilitazione ad operare, nell'area dedicata del ROL, di tutti i docenti che ne hanno titolo

d) Documentazione dell’attività svolta 

6) Il curricolo di Educazione Civica può essere diverso da scuola a scuola? 

Sì, è previsto che, ai sensi dell’autonomia riconosciuta a ciascun Istituto, si possano elaborare e realizzare percorsi caratterizzanti territorio e allievi, che dovranno essere costantemente aggiornati e adeguati alle esigenze e al contesto evolutivo.

Il curricolo potrà essere diverso per ciascuna scuola, in relazione all’indirizzo di studi e alle decisioni deliberate in relazione a:

a) monte ore per ciascuna area tematica

b) suddivisione per anno di corso

c) discipline coinvolte

d) partecipazione a progetti con soggetti terzi

e) giornate a tema con seminari o approfondimenti con esperti

f) visite guidate sul territorio 

7) L’Educazione civica è oggetto di valutazione? 

Sì, la norma dispone che l'insegnamento trasversale dell'Educazione civica sia oggetto delle valutazioni periodiche e finali previste dal D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 62 per il primo ciclo e dal DPR 22 giugno 2009, n. 122 per il secondo ciclo. Per quanto attiene la scuola primaria, a partire dell’anno scolastico 2020-21, occorre riferirsi all’O.M. 172 del 4 dicembre 2020, “Valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria”.

8) Chi valuta la disciplina Educazione Civica? 

In sede di scrutinio il docente coordinatore dell’insegnamento, dopo avere acquisito tutti gli elementi conoscitivi dai docenti del team o del Consiglio di Classe cui è affidato l'insegnamento dell'Educazione civica, fa una sintesi e formula la proposta di valutazione, espressa ai sensi della normativa vigente, da inserire nel documento di valutazione di ciascun allievo. Tali elementi conoscitivi sono raccolti dall’intero team e dal Consiglio di Classe,  nella realizzazione di percorsi interdisciplinari. La novità consiste nella necessità della collegialità non solo relativamente alla valutazione ma anche sulla proposta. La valutazione pertanto, ai sensi delle succitate norme, è competenza dell’intero Consiglio di Classe, al pari di qualunque altra disciplina.


9) Cosa si valuta? 

La valutazione deve essere coerente con le competenze, abilità e conoscenze indicate nella programmazione per l’insegnamento dell’Educazione civica e con i temi affrontati durante l’attività didattica.

10) Come si valuta? 

I docenti della classe e il Consiglio di Classe possono avvalersi di strumenti condivisi, quali rubriche e griglie di osservazione e/o di valutazione, che possono essere applicati ai percorsi interdisciplinari, finalizzati a rendere conto del conseguimento da parte degli alunni delle conoscenze e abilità e del progressivo sviluppo delle competenze previste nella sezione del curricolo dedicata all’educazione civica.

11) Il referente di classe di Educazione Civica deve essere un docente diverso dal coordinatore di classe? 

No, non è previsto che debba essere un altro docente, anche se non sarebbe opportuno che entrambi gli incarichi siano conferiti allo stesso docente/insegnante, nella logica della suddivisione dei carichi di lavoro. Ma non è vietato. 

12) Chi insegna l’Educazione civica? 

Tutti gli insegnanti e i docenti del Consiglio di Classe e comunque coloro che ne hanno titolo.

13) L’insegnante di Religione cattolica può insegnare Educazione civica?

Sì, perché è un insegnante del Consiglio di Classe e, mentre affronta le tematiche inserite dal consiglio di classe nel percorso annuale, è docente di Educazione civica.

14) Chi dispone l’assegnazione dell’insegnamento di Educazione civica ai docenti e le nomine dei Coordinatori di Educazione civica?

L’assegnazione dell’Insegnamento di Educazione Civica ai docenti della Scuola dell’infanzia, della Scuola primaria, della Scuola secondaria di I e II grado per l’anno scolastico 2020/2021 e le nomine dei Coordinatori, come previsto dall’art. 2, commi 5 e 6 della Legge 20 agosto 2019 n. 92, sono disposte dal Dirigente Scolastico nell’ambito delle sue prerogative. 

15) Cosa accade se nessun docente accetta la nomina di Coordinatore di Educazione civica in una classe?

Il coordinamento e la responsabilità dell’insegnamento di Educazione civica cadono in capo a tutto il Consiglio di classe.

16) La valutazione di Educazione civica coincide con il voto di condotta? 

No. Le due valutazioni corrispondono a criteri diversi, stabiliti a livello di istituto e di Consiglio di Classe. Resta comunque inteso che vi appartengono aree comuni e che pertanto possono essere condivise e collegate ma non interamente sovrapponibili. Un determinato comportamento può infatti essere valutato in condotta e parimenti nell'IEC, se riconducibile ai criteri già espressi e pubblicati per entrambe le aree.

17) Si possono valutare in Educazione civica comportamenti tenuti dallo studente fuori dall’istituto scolastico? 

Pur nella consapevolezza del fatto che la valutazione dell’insegnamento trasversale dell’ Educazione civica non coincide con il voto in comportamento, può essere utile tenere a mente i riferimenti normativi in tema di valutazione del comportamento, a proposito dei “comportamenti tenuti dallo studente fuori dall’istituto”: l’art. 2 del decreto legge n. 137 del 2008 (convertito nella legge 169 del 2008), e l’art. 7 del d.P.R. n. 122 del 2009, consentono al Consiglio di classe di attribuire il voto in condotta sulla base del “comportamento” degli alunni “anche fuori” della sede scolastica. 


Tuttavia, il riferimento al “comportamento di ogni studente” (di cui all’art. 2 della legge) e al “comportamento degli alunni” (di cui all’art. 5 del regolamento) va inteso nel senso compatibile col principio per cui la responsabilità è individuale, non essendo ammissibile che la mancata individuazione dell’autore di un illecito, all’interno o all’esterno della sede scolastica, consenta la punizione (quali coautori del fatto) di tutti coloro che sono risultati presenti (Consiglio di Stato, Sezione VI, Sentenza 4 dicembre 2012, n. 6211). È legittimo il provvedimento del Consiglio di classe di una scuola secondaria di primo grado che ha attribuito ad un’alunna, al termine dell’anno scolastico conclusivo del ciclo di studio, il voto di comportamento di 7/10 per avere la studentessa proferito frasi offensive verso una compagna nella chat Whatsapp della classe. E’ irrilevante che la condotta non si sia svolta a scuola e in orario scolastico, dal momento che l’art. 7 del DPR n. 122/ 2009, nel definire i parametri ai quali il Consiglio di classe deve attenersi nel formulare il voto di comportamento, considera l’atteggiamento complessivo dello studente ed il suo porsi nei rapporti personali con gli insegnanti e con i compagni (TAR Campania – Napoli, Sezione IV, Sentenza 8 novembre 2018, n. 6508).

Un aspetto sembra comunque certo: poiché la valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, allo Statuto delle studentesse e degli studenti, al Patto educativo di corresponsabilità e ai Regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche, nel formularla, in sede di scrutinio, si terrà conto anche delle competenze conseguite nell’ambito dell’Insegnamento di Educazione Civica. 

18) Si possono concentrare le 33 ore di Educazione civica in una settimana o in brevissimi periodi? 

No, non è possibile. L’Educazione civica è una materia come tutte le altre e, pertanto, ordinariamente ha un proprio orario settimanale lungo l’intero anno scolastico (di norma 1 ora alla settimana, per 33 settimane). In caso di organizzazione specifica e peculiare del monte ore annuale, dispone di un monte ore definito (non meno di 33 ore) all'interno di un modulo specifico inserito durante una scansione temporale in cui è stato organizzato l'intero anno scolastico

19) Si possono utilizzare le giornate a tema per svolgere le ore di Educazione civica?

Sì, le giornate a tema possono essere utilizzate per affrontare i temi individuati e devono essere inserite nella programmazione iniziale del Consiglio di Classe. Rientrano nel computo del monte ore annuale riservato all'IEC.

20) Cosa accade se non si svolgono le 33 ore?

Come per le altre materie, non sempre è possibile svolgere tutte le ore programmate. Se le 33 ore sono state calendarizzate e programmate ad inizio anno scolastico e, per motivi non imputabili alla scuola (scioperi, disinfestazioni, allerta meteo, chiusura per pandemia, etc.) non si raggiunge il monte ore programmato, non accade nulla.

21) Quale differenza vi è tra il Referente e il Coordinatore? 

Il Referente cura il coordinamento e la progettazione di istituto, il Coordinatore (di classe per la disciplina) cura il coordinamento delle attività all’interno del proprio consiglio di classe 

22) Quali sono i compiti del Referente di Istituto per l'IEC?

1)Favorire nei confronti dei colleghi, secondo il paradigma della formazione a cascata, l’attuazione dell’insegnamento dell’Educazione civica attraverso azioni di:

tutoring

consulenza

accompagnamento

formazione

supporto alla progettazione

2)Facilitare lo sviluppo e la realizzazione di progetti multidisciplinari e di collaborazioni interne fra i docenti, per dare concretezza alla trasversalità dell’insegnamento.

23) Quali sono i compiti del Coordinatore di classe di Educazione civica? 

a) Curare la propria formazione per favorire l’attuazione dell’insegnamento di Educazione civica e garantirne la fruizione a tutti gli alunni e a tutte le alunne delle proprie classi;

b) curare il raccordo organizzativo all’interno dell’Istituto con i docenti di classe;

c) collaborare con il Referente d’Istituto di Educazione civica;

d) registrare, in occasione della valutazione intermedia, le attività svolte per la propria classe con le indicazioni delle tematiche trattate e le indicazioni valutative circa la partecipazione e l’impegno di studio dei singoli studenti in vista della definizione del voto/giudizio finale da registrare in pagella; 

e) rafforzare la collaborazione con le famiglie al fine di condividere e promuovere comportamenti improntati a una cittadinanza consapevole, anche integrando il Patto educativo di corresponsabilità.

24) Devono essere coinvolte tutte le discipline nei percorsi trasversali annuali dell’IEC?

Le discipline devono essere coinvolte tutte nell’intero ciclo scolastico, non necessariamente ogni anno scolastico. La scelta delle discipline coinvolte nel percorso annuale di Educazione civica dipende dalle competenze che si intendono sviluppare anno per anno, in una logica di verticalità e di completezza del percorso.

25) In ogni percorso trasversale di 33 ore devono essere inseriti necessariamente i tre nuclei tematici (Costituzione, Sviluppo sostenibile, Cittadinanza digitale)? 

No. I tre nuclei devono essere necessariamente inseriti nel curricolo verticale di Istituto, ma non necessariamente devono coesistere in un percorso annuale di 33 ore.

26) Le discipline che concorrono a costruire l’UdA devono necessariamente intervenire durante tutto il percorso oppure alcune possono sviluppare l’argomento al primo quadrimestre e le altre al secondo? 

No. Ogni disciplina interviene nell’arco dell’anno scolastico sulla base della progettazione e secondo le competenze che mira a sviluppare. In un percorso annuale necessariamente la trattazione di alcuni temi è propedeutica ad altri.

27) Alla valutazione intermedia e finale concorrono tutti i docenti? 

No, propongono la propria valutazione i docenti che, a qualunque titolo, hanno contribuito allo sviluppo del percorso di Educazione civica. 

28) I referenti di istituto e i Coordinatori di classe di Educazione civica sono retribuiti per lo svolgimento dei loro compiti?

La loro retribuzione deve essere discussa durante la contrattazione di Istituto ed, eventualmente, può essere attinta dal FIS. 

29) Cosa accade se allo scrutinio finale il voto di profitto deliberato di Educazione civica è inferiore ai sei decimi? 

Nel caso in cui il voto di profitto dell’insegnamento trasversale di Educazione civica sia inferiore ai sei decimi, opera, in analogia alle altre discipline, l’istituto della sospensione del giudizio di cui all’articolo 4, comma 6 del d.P.R. n. 122 del 2009. L’accertamento del recupero delle carenze formative relativo all’Educazione civica è affidato, collegialmente, a tutti i docenti che hanno impartito l’insegnamento, a vario titolo, nella classe, in accordo con il progetto d’istituto. 

30) A che punto del colloquio dell’Esame di Stato del secondo ciclo di istruzione si inserisce l’Educazione civica? 

Si inserisce in qualsiasi punto sia opportuno e naturale affrontare i temi relativi all’Educazione Civica, purché si affronti durante il colloquio, se non già inserita nell’elaborato dello studente.

31) Durante l’Esame di Stato vi è un commissario specifico per valutare le competenze acquisite in Educazione civica dagli studenti? 

No. L’insegnamento di Educazione civica, in quanto trasversale, non sarà affidato durante il colloquio d’esame a un commissario specifico; come specifica l’art. 17 dell’Ordinanza ministeriale il candidato deve dimostrare di aver maturato le competenze e le conoscenze previste dalle attività di Educazione Civica, per come enucleate all’interno delle singole discipline. 

32) L’Educazione civica deve necessariamente essere affrontata durante l’Esame di Stato del secondo ciclo di istruzione? 

Sì.  Deve essere ricompresa all’interno dell’elaborato oppure oggetto di specifica trattazione all’interno del colloquio in modalità interdisciplinare a partire dai contenuti e obiettivi di apprendimento esplicitati nel Documento del 15 maggio. Nel caso dei candidati esterni, la disciplina deve comunque essere affrontata partendo, ove possibile, dalle esperienze pregresse, così come rinvenibili nel Curriculum dello Studente, compilato dallo stesso candidato nella parte di propria competenza, e dai percorsi individualizzati dell’allievo e anzitempo condivisi con il CdC collegato alla commissione cui egli è assegnato. 

33) L’Esame preliminare cui debbono essere sottoposti i candidati esterni agli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione, deve accertare la loro preparazione anche sulla disciplina trasversale dell’Educazione Civica? 

Ai sensi del comma 1 art. 5 dell’O.M. n.53/2021, gli esami preliminari devono  accertare la preparazione dei candidati esterni sulle discipline previste dal piano di studi dell’anno o degli anni per i quali non siano in possesso della promozione o dell’idoneità alla classe successiva, nonché su quelle previste dal piano di studi dell’ultimo anno. Pertanto, i contenuti relativi alla disciplina Educazione Civica sui quali i candidati dovranno essere valutati corrisponderanno a quelli sviluppati dallo specifico CdC collegato alla commissione alla quale il candidato esterno è assegnato.

34) Nel Documento del 15 maggio come deve essere inserita l’Educazione civica? 

L’Educazione civica deve essere inserita in una sezione a sé stante, al pari di ogni altra disciplina. 

35) L'alunno che non si avvale dell'IRC è obbligato a partecipare all'ora di educazione civica tenuta dall'insegnante di religione cattolica? 

Certamente, in quanto l’insegnante di religione cattolica, al pari di ogni altro docente nominato e in servizio, a TD o a TI indistintamente, su qualunque classe di concorso, una volta che viene identificato e ricopre specificatamente il nuovo ruolo, nelle ore riferite all’IEC, è chiamato ad affrontare contenuti afferenti la nuova disciplina. Egli è pertanto tenuto a operare e nello specifico valutare qualsiasi prova con le stesse modalità (giudizio alla scuola primaria, voti alla secondaria) con cui operano i colleghi durante le ore IEC. Tale valutazione concorre, si ribadisce senza alcuna distinzione, ove previsto, alla valutazione sia parziale che conclusiva di ciascuno degli allievi della classe. Senza alcuna distinzione se avvalentesi o non avvalentesi l’IRC. In base alle disposizioni normative e contrattuali vigenti (CCNL 1016/18 art. 26 e legge 13 luglio 2015, n. 107, comma 63) tutti i docenti appartenenti all’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del PTOF e quindi del curricolo d’Istituto, comprese quindi le competenza riconducibili all'IEC. 

36) Se l’insegnante di Religione cattolica insegna Educazione civica, cosa fanno durante l’ora di EC gli studenti che non si avvalgono dell’IRC e per i quali la scuola ha attivato l’insegnamento della materia alternativa? 

Anche in questo caso, fatte salve le ragioni organizzative e specifiche riconducibili all’autonomia scolastica, tutti i ragazzi, anche coloro che non si avvalgono dell’IRC e per i quali è stata prevista e si è  avviata l’attività alternativa, con un docente regolarmente assegnato, sono tenuti a seguire la lezione di IEC. Ciò in quanto il docente che ne assume l’incarico, pur essendo nominato per IRC, sempre per il tempo previsto e ricondotto alle ore istituzionalizzate di IEC, non è più un docente di IRC ma di IEC. In tal caso, per la specifica ora in cui l’intera classe è impegnata con il docente dell’IRC, sulle competenze IEC su cui ha già deliberato il CdC, l’utilizzo del docente di attività alternativa ricade nel pieno dell’autonomia organizzativa e pertanto verrà impegnato in compresenza o in altra attività, se prevista, ovvero “tramite attività individuali e collegiali: di insegnamento; di potenziamento; di sostegno; di progettazione; di ricerca; di coordinamento didattico e organizzativo”.

37) Durante l’Esame di Stato vi è un commissario specifico per valutare le competenze acquisite in Educazione civica dagli studenti?

No. l’insegnamento di Educazione civica, in quanto trasversale, non sarà affidato durante il colloquio d’esame a un commissario specifico; come specifica l’art. 17 dell’Ordinanza il candidato deve dimostrare di aver maturato le competenze e le conoscenze previste dalle attività di Educazione Civica, per come enucleate all’interno delle singole discipline.

38) Quando il Consiglio di Classe struttura un prova condivisa, chi valuta la prova?


La prova viene valutata dai docenti che hanno concorso allo svolgimento del percorso secondo una griglia di valutazione condivisa per i diversi obiettivi di apprendimento.

39) Se la prova condivisa necessita della compresenza dei docenti che hanno sviluppato il percorso, come si organizza l’orario, dal momento che i diversi docenti sono verosimilmente impegnati in altre classi oppure non sono in servizio?

Ricade nelle competenze del DS procedere alla modifica dell’orario sulla base delle sopraggiunte necessità organizzative, provvedendo alle opportune sostituzioni, senza nocumento alle classi.

40) Può essere Coordinatore di Educazione civica un docente che non insegna nella classe? 

No. Il Coordinatore di Educazione civica deve almeno essere contitolare della classe.

41) Nel Documento del 15 maggio ogni docente inserisce l’Educazione civica all’interno della propria disciplina? 

No, sono tenuti a farlo i soli docenti che a vario titolo concorrono allo sviluppo dei contenuti trasversali così come deliberato nei singoli CdC, In ogni caso in accordo con quanto definito all’interno dei singoli istituti, coerentemente con quanto previsto dal curricolo verticale adottato.

42) L’Educazione Civica sostituisce Cittadinanza e Costituzione? 

No. 

43) Il docente di Diritto ed Economia è sempre il Coordinatore di Educazione civica in tutte le classi? 

Non necessariamente.

44) La valutazione periodica e finale in Educazione civica deve essere ponderata sulla base delle ore svolte dai docenti?

La normativa non fa riferimento alla media ponderata rispetto al numero di ore svolte. 

45) Può insegnare Educazione Civica un solo docente?

La normativa non lo vieta, ma sarebbe in palese contraddizione con la trasversalità dell’insegnamento. 

46) Si può sospendere il giudizio in Educazione Civica nel secondo ciclo di istruzione?

Si. Nel caso in cui il voto di profitto dell’insegnamento trasversale di Educazione civica sia inferiore ai sei decimi, opera, in analogia alle altre discipline, l’istituto della sospensione del giudizio di cui alla Nota n. 699 del 6 maggio 2021 del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione.

47) Se si sospende il giudizio in Educazione civica nella secondaria di secondo grado, chi valuta l’avvenuto recupero? 

L’accertamento del recupero delle carenze formative relativo all’Educazione civica è affidato, collegialmente, a tutti i docenti che hanno impartito l’insegnamento nella classe, secondo il progetto d’istituto” (Nota M.I. n. 699 del 6/5/2021).

48) Che tipo di prova svolge lo studente per la verifica del debito nell'IEC? 

La prova viene predisposta dai docenti che hanno impartito l’insegnamento nella classe, in coerenza con il percorso svolto.

49) Si deve necessariamente adottare un libro di Educazione Civica? 

Non necessariamente.

50) Qualora si decida per l’adozione di un libro di Educazione civica, chi lo sceglie? 

Il Consiglio di Classe sceglie il libro da adottare e tale scelta passa, come per le altre adozioni, attraverso la ratifica del Collegio dei Docenti.

51) Durante il Colloquio dell’esame di Stato del II ciclo, il docente/commissario di lingua straniera, che fa parte dello staff di docenti che hanno sviluppato l’IEC, può intervenire e contribuire a verificare l’acquisizione di conoscenze e competenze di Educazione Civica in lingua straniera?

Sì, il docente di lingua straniera conduce il colloquio secondo le stesse modalità adoperate durante l’anno scolastico.