LE NOSTRE ATTIVITA' ED INIZIATIVE DIDATTICHE

collegate anche al Progetto di Istituto: 

"Fermi...osserviamo il mondo!"

Progetto di Istituto 2022-23

Per questo anno scolastico i docenti dell'Istituto "E.Fermi" di Macerata hanno scelto come tematica di fondo per la loro progettualità educativa il MONDO ... nelle sue molteplici e variegate sfaccettature.

Il Progetto di Istituto si intitola: "Fermi...osserviamo il Mondo!"

Per leggere e prendere visione del Progetto, e delle sue possibili ricadute a livello didattico/progettuale, cliccate il seguente tasto : 

La Scuola dell'Infanzia Helvia Recina
ritorna alla Preistoria

L'uomo Primitivo

Dal Big Bang... all'Uomo Primitivo, passando per i Dinosauri

All'interno del progetto d'Istituto "Fermi...Osserviamo il mondo" siamo partiti dal Big Bang, dall'esplosione con cui si è formato tutto l'Universo, abbiamo poi spiegato ai bambini la formazione del Pianeta Terra, la comparsa dei Dinosauri e la loro successiva estinzione, fino ad arrivare all'Uomo Primitivo, usi e costumi.

Oggi infatti sono venuti a trovarci 3 donne primitive, che ci hanno spiegato dove vivevano nel passato, come si cibavano, come cacciavano, e che vestiti strani indossavano........

Abbiamo anche guidato la Flintstones Machine....

NON CI CREDI???? Clicca il pulsante è vedrai.....


Giovedi Grasso preistorico

In occasione del Giovedì Grasso, abbiamo deciso di festeggiare a scuola con i nostri bambini, facendo un salto indietro nel tempo.

Tutti vestiti da uomini primitivi, ed amati di fionde, asce, clave....siamo andati a caccia di Bisonti, Aquile, Mammut, abbiamo acceso il fuoco e divertiti in "giochi preistorici".

Laboratorio sui Primitivi

Pochi giorni fa è venuto a trovarci a scuola un grande amico dell'Uomo primitivo. Sapeva tutto di lui, ci ha spiegato tantissime cose, e mostrato i suoi attrezzi, armi, vestiti, collane e giochi. E' stata una mattinata molto interessante e divertente......

Dalla scoperta del Fuoco, alla caccia al Bisonte, alla pittura Rupestre....

La storia di Arlecchino

raccontata con la C.A.A.

Comunicazione Aumentativa Alternativa

In occasione del Carnevale abbiamo deciso di presentare ai nostri alunni la storia di Arlecchino, utilizzando un diverso canale Comunicativo....

la Comunicazione Aumentativa Alternativa  che stiamo attuando con una bambina della nostra classe. 

Un nuovo modo di comunicare, che presentato come " gioco divertente", sta aiutando tutta la classe ad interagire ancora meglio con la loro compagnia e favorire l'Integrazione ed una relazione attiva fra i bambini.

Dalle "Forme Geometriche" ai "Pulcini"... 

la "Pattinata" è breve

Tante attività presentate ai nostri alunni, tutte condite di esperienze divertenti, nuove e coinvolgenti...

un mix di ingredienti che rendono ogni volta l'attività didattica attiva, partecipata e piacevole !!!

Clicca questo breve video per divertirti anche tu.


Alla Primaria

 "Quartiere Pace" 

un ospite a 4 zampe

Nella settimana culturale dal 6 all’ 11 febbraio 2023 i bambini e le insegnanti della Scuola Primaria “Quartiere Pace” hanno discusso e fatto esperienza del rapporto tra ambiente e uomo. In particolare si è voluto riflettere sui valori di libertà, dignità e vita degli animali nella relazione con l’essere umano.

Si è tenuto, in primo luogo, un piccolo assaggio di pet therapy: Marco Piervenanzi, addestratore cinofilo e coadiutore del cane negli interventi assistiti con gli Animali (IAA), insieme al suo amico Enzino, un Jack Russell Terrier di 13 anni, ha tenuto per ogni classe un’ora di lezione su attività di cura, gioco e collaborazione con il cane. Prima sono state mostrate in ogni classe le origini dell’amicizia dell’uomo con il cane, la sua domesticazione, dei video sui cani da utilità (i cani per ciechi, i cani bagnini e i cani per salvare le persone sepolte da macerie a causa dei terremoti o esplosioni, e cani da pet therapy). Poi i bambini, in palestra, hanno potuto conoscere Enzino: lo hanno visto eseguire esercizi di agility con il suo compagno umano e hanno interagito con lui, facendo loro stessi piccoli esercizi, con l’aiuto dell’educatore cinofilo. Tutti hanno salutato alla fine Enzino con una carezza.

Uno degli obiettivi di questo progetto è quello di facilitare l’incontro bambino-cane, attraverso l’animale, mediatore emozionale e facilitatore delle relazioni sociali, che offre ai bambini la possibilità di proiettare le proprie sensazioni interiori e costituisce un’occasione di scambio affettivo e di gioco. Un altro obiettivo è quello di insegnare ai bambini, fin dalla più tenera età, a relazionarsi correttamente con il migliore amico dell’uomo, non solo maturando una consapevolezza sulle esigenze e sulle responsabilità che comporta la convivenza con l’animale, ma anche insegnando come comportarsi con il proprio cane o con un cane sconosciuto. Questo progetto educativo si propone di fornire ai bambini gli strumenti conoscitivi per migliorare il proprio rapporto con gli animali e poter costruire con loro una relazione serena.

"Noi rispettiamo gli animali"

Tutto il plesso del "Quartiere Pace" ha scelto di partecipare al concorso nazionale di disegno per le scuole primarie e secondarie di primo grado, "Io rispetto gli animali", indetto da LAV con la collaborazione del Ministero dell'Istruzione. 

Il tema del rispetto degli animali è naturalmente esteso agli esseri viventi di ogni specie come da Statuto della LAV, quindi non solo a cani e gatti, ma a tutti (proprio a tutti!) gli animali di specie diverse dalla nostra.


"Il bosco e l'albero condominio"

Le classi I, II e V hanno poi partecipato ad una lezione laboratoriale con l’esperta del Centro di Educazione Ambientale di Macerata, Giada Giorgetti, sul tema dell'ecosistema bosco: i bambini hanno cercato di capire “in quale piano del condominio vegetale” abitasse ciascun animale e come poter rispettare tale habitat.

"Siamo unici, non diversi"

Gli alunni di III e IV hanno incontrato on line Angelo Di Liberto, autore del libro “Lea”: una straordinaria storia di inclusività, dove il mondo animale e quello umano si fondono dando vita a un legame di amicizia e di amore. Lea ci insegna a valorizzare la diversità, accettarla facendola diventare un punto di forza: siamo unici, non diversi. Tutti i personaggi di questo libro, esclusi i cattivi, si tendono una mano nel momento della difficoltà e accettano l’altro così com’è.

«Adesso sono qualcuno, mi capisci?» aveva detto all’indirizzo della statua. «Perché sono libera. Con Lea sento di appartenere a qualcosa di più grande di me».

Al Padre Matteo Ricci, "l'essenziale è invisibile agli occhi!"

Il protagonista della “nostra” settimana culturale è stato “Il Piccolo Principe”. Attraverso l’ascolto di alcuni brani del libro, letto dalle insegnanti, i bambini hanno conosciuto il suo mondo, sono entrati in contatto con i personaggi principali della storia, con le loro caratteristiche e con quello che rappresenta il loro incontro con il Piccolo Principe. I bambini hanno fantasticando immaginando il pianeta del Piccolo Principe, disegnandolo secondo la loro fantasia,  arricchendolo con i personaggi che si incontrano nel libro e realizzando il lapbook” e un cartellone rappresentativo che potrete visionare  alla mostra allestita durante l’evento finale dell’anno scolastico. La scelta di queste attività è finalizzata a stimolare le capacità osservative, creative e fantastiche nel bambino; suscitare l’interesse e stimolare la fantasia verso il nostro pianeta e lo spazio perché, come cita il progetto d’Istituto… ”Guardiamo il mondo… con gli occhi rivolti al cielo!”


SCUOLA PRIMARIA SANDRO PERTINI

Le attività svolte durante la settimana culturale

Educazione alimentare CEA- Macerata

Laboratorio in classe (dalla prima alla quinta) nel corso della settimana culturale dal 6  al 10 febbraio:

Analisi di prodotti comprati dagli operatori CEA nel supermercato:

(provenienza, imballaggio, costo al kg, metodo di conservazione)

Compilazione schede di impatto ambientale di ogni prodotto analizzato


Laboratori esperienziali della Ludoteca regionale Riu di Tolentino

I laboratori esperienziali della Ludoteca regionale Riu di Tolentino, presso la scuola primaria Sandro Pertini di Piediripa, sono stati svolti in collaborazione con le docenti e in relazione alla presentazione del libro “Loris Wood verso l’isola di plastica”.

I bambini hanno effettuato un’ esperienza di conoscenza  inerente al problema della plastica in mare, come evitare l’abuso dell’uso della plastica e in che modo  trasformare alcuni oggetti quotidiani di imballaggio in giocattoli, da realizzare durante la scuola oppure singolarmente a casa o nei momenti di gioco con gli amici.

Gli educatori della Ludoteca e del servizio civile del circolo Legambiente il Pettirosso hanno coinvolto gli alunni nel “viaggio della plastica”, dalla cucina all’Oceano Pacifico. Con immagini e racconti si è cercato di creare un’immersione vera e propria nel viaggio della cannuccia e delle micro plastica che escono dalla lavatrice per dirigersi verso l’isola Pacific Trash Vortex. Infine la parte laboratoriale condivisa con i bambini per la trasformazione degli imballaggi di plastica, portati da casa, in giochi tra cui: il bowling, il tiro al bersaglio, il memory, il bill bouquet e il gioco delle famiglie.


Loris Wood verso l'isola di plastica

Per la settimana "Fermi osserviamo il mondo", è stato adottato il testo di narrativa Loris Wood verso l'isola di plastica, una storia green per ragazzi, che tratta la cura e la difesa dell'ambiente attraverso gli occhi di un giovane reporter e dei suoi amici.  

E' stato organizzato anche l'incontro con l'autrice Iride Bartolucci, che ha coinvolto le classi attraverso un laboratorio che ha fatto rivivere ai ragazzi il percorso delle famose paperelle di gomma naufragate nell'oceano trenta anni fa, con l'obiettivo di scoprire le isole di plastica che minacciano i nostri oceani e sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche green . 


Laboratorio con l’archeologa: classi 3^ e 5^

Gli alunni delle classi terza e quinta, nel corso della settimana culturale, hanno partecipato ad un interessante laboratorio di storia sugli Etruschi. L’archeologa Serena Capodaglio li ha coinvolti in un interessante viaggio indietro nel tempo, mostrando immagini di reperti, siti, necropoli e oggetti di uso quotidiano di questa  importante civiltà scomparsa.

L'occasione per capire, attraverso il racconto, il lavoro paziente e meticoloso dell'archeologo.

Giornata dedicata al CINEMA

La didattica del linguaggio cinematografico e audiovisivo in classe.

VISIONE DEI FILM :  

Brainstorming e illustrazione dei momenti significativi dei film.

Scuola dell'Infanzia Andersen

IL VESTITO DI ARLECCHINO

Arlecchino è una maschera che nasce a Bergamo, forse tra le più conosciute e tra le più rappresentative del Carnevale italiano. Un servitore allegro e spensierato ma anche astuto, che nella commedia dell’arte contrasta i piani del suo padrone Pantalone. Con i bambini di tre anni abbiamo però considerato la figura di Arlecchino narrato secondo la leggenda che racconta come sia nato il suo vestito. Un taglio che ha consentito, seppure attraverso il gioco della drammatizzazione, di trasmettere ai bambini la simbologia alla base della leggenda: amicizia, solidarietà e bontà dei bambini. E’ la storia di un bambino molto povero che viveva con la sua mamma e non poteva permettersi una maschera. Quando la maestra decise di organizzare una festa in maschera, ogni bambino entusiasta descriveva con ricchezza di particolari quello che sarebbe stato il proprio travestimento. Solo Arlecchino era rimasto in disparte e taciturno sapendo che la sua mamma non avrebbe potuto comprargli un vestito. I compagni decisero cosi di portare alla madre di Arlecchino un pezzetto di stoffa avanzata ai loro costumi. La mamma cucì tutta la notte i diversi pezzetti colorati e ne fece un abito che il giorno dopo, alla festa di carnevale, fu considerata la maschera più bella.

ALLA SCUOLA PRIMARIA 

"A. FRANK" OSSERVIAMO IL MONDO DA ... 

DIVERSE PROSPETTIVE 

Dalla prospettiva  operativa/manuale dei bambini della classe prima che hanno creato un teatrino di marionette e insieme alla seconda hanno partecipato alla conferenza on-line intitolata “Le donne e la scienza”. 

A quella 'motoria'. Lo abbiamo percorso in una modalità insolita: i pattini a rotelle!


Abbiamo 'osservato' il mondo delle emozioni e abbiamo imparato a dar loro un nome.

Sono arrabbiata e contrariata!

Sono pensieroso.

Organizziamo le nostre emozioni...

Ecco il nostro lap book!

Grazie all'esperto Pulerà Claudio, abbiamo scoperto la prospettiva 'preistorica' ripercorrendo la storia dell'uomo  e delle sue conquiste.


Abbiamo 'osservato' come è facile stare insieme cantando con il maestro Maurizio Maffezzoli.

Vedi il video su You tube

https://youtu.be/gmBKLiiqg0E


Abbiamo osservato il mondo 'naturale' con gli esperti del CEA di  Macerata visitando il museo di storia naturale.

I rapaci ...

le farfalle ...

i grandi mammiferi ...

gli insetti.

Uno sguardo alla storia del nostro territorio 

Onore ad un illustre personaggio: Giovanni Palatucci, "Giusto tra le Nazioni". A lui la città di Macerata ha dedicato una via di Villa Potenza.

"Sempre cara mi fu quest'esperienza"

(Fermi... Osserviamo il mondo con gli occhi di Giacomo Leopardi!)

Le classi V Frank e Pertini, il 21-02-2023, sono andate a Recanati per visitare la biblioteca, l'abitazione e il museo di "Casa Leopardi".

Ecco, di seguito, alcune brevi riflessioni e aneddoti sulla vita del Poeta, tratti dai temi svolti dagli alunni della classe V Frank

"La visita è cominciata dal Museo Leopardi, grazie alla quale sono venuta a sapere molte informazioni riguardanti Giacomo. Tutti reputano questo poeta pessimista, ma lo possiamo classificare realista.  Non sono una amante delle poesie, ma il suo modo di scrivere era intenso; scrivendo liberava le sue emozioni. Un giorno anche io vorrei riuscire ad esprimere le emozioni come faceva lui ..."

Ecco un video sulla vita G. Leopardi tratto dal nostro libro digitale 


"Una volta entrati mi ha colpito il fatto che ci fosse un'armatura..."

"Quello che mi ha impressionato di più è stato vedere il vestito del suo Battesimo che non utilizzò solo lui, bensì veniva tramandato di generazione in generazione. C'erano inoltre, vari oggetti della madre Adelaide Antici e del padre Monaldo"

"Nella seconda stanza c'erano anche la culla di Giacomo e i suoi giochi: la tombola, gli scacchi, l'altare per celebrare la Messa per finta, le carte da gioco e un teatrino con degli sfondi a tema".

"Ciò che mi è piaciuto di più è stato vedere i giocattoli di Giacomo e dei suoi fratelli. Anche nei tempi antichi si giocava con alcuni giochi che facciamo anche noi".

"E' stato tutto bellissimo e abbiamo fatto tante foto, ma di una cosa sono rimasta strabiliata e cioè del fatto che prima al posto del Museo c'erano le stalle. Sì! Perché a quell'epoca, le stalle stavano sotto alle stanze abitate"


"Alle 10:30 circa siamo andati a visitare la sua abitazione, la quale si apriva a noi con un'imponente scalinata che conduceva alla biblioteca. Essa era suddivisa in tre stanze: in una di queste Giacomo scrisse "A Silvia" per una ragazza che in realtà si chiamava Teresa ma lui, conoscendo una signora molto scortese che di nome faceva proprio Teresa, decise di rinominarla Silvia" 



"In una stanza della biblioteca c'era una finestra, quella da dove il poeta poteva vedere Teresa Fattorini, Silvia per Giacomo. Teresa era la figlia del cocchiere di casa Leopardi e abitava di fronte al suo palazzo"


"Siamo andati in giardino e  abbiamo scoperto, grazie alla guida molto brava e simpatica, che nella poesia L'Infinito c'è scritto che la siepe copriva la visuale, ma non era così perché la siepe non c'è mai stata. In realtà il poeta stava  diventando cieco"

"L'uscita è stata molto coinvolgente perché, avendo studiato a scuola alcune delle poesie di Giacomo Leopardi, abbiamo potuto capire meglio ciò che il poeta descriveva. Infatti, alcuni elementi citati nelle sue poesie li abbiamo potuti osservare come le campagne e le torri nominate nel Sabato del villaggio e nel Passero solitario"

"Sappiamo che nei sette anni di studio matto e disperatissimo, Giacomo lesse il 70% dei libri presenti nella sua biblioteca"

"Nella biblioteca, inoltre, c'era uno scaffale con dei libri proibiti dallo Stato Pontificio che però Giacomo, Carlo e Paolina poterono leggere perché il loro padre ottenne un permesso"

"Con un'altra guida, altrettanto gentile, siamo andati nelle stanze di Carlo e Giacomo dove c'era il tavolino di Giacomo macchiato d'inchiostro" 

"Entrati nella casa, la guida ci ha detto che in realtà il poeta aveva tanti nomi: Giacomo, Taldegardo, Francesco, Salesio, Saverio, Pietro Leopardi, ma da tutti i suoi familiari veniva chiamato Giacomo"

"Durante la sua vita Leopardi imparò ben otto lingue. Le prime quattro classiche: latino, greco, ebraico e persiano. Le altre quattro erano moderne come il francese, lo spagnolo, il tedesco e l'inglese"


"Alla fine siamo andati al Colle dell'Infinito e c'era una vista stupenda!!!  Vorrei ritornarci, è stato bellissimo!!!"


UN DRAGO A SCUOLA

Realizzato dalle insegnanti della Sezione A della Scuola dell'infanzia R. Agazzi

Quando si parla di scuola si immaginano colori, giochi, girotondi  ....e grida di bimbi che si rincorrono, si chiamano, parlano...

Ma chi non parla? Chi sembra non rispondere alle sollecitazioni delle insegnanti, per timidezza, per opposizione, o semplicemente perché ha passato una notte col mal di pancia e non gli va di condividere le sue emozioni? Come faccio a riprendere il cuore di quel bimbo? Mentre pensavo così....

"Ci penso io!" Disse la vocina di un personaggio con una strana faccia verde

"Tu?!? Ma sei un Drago!!!!" ---e mentre stavo ancora con la faccia allibita e sognante, Draghetto si dileguò come era appena venuto. 

Il giorno dopo, quando i bambini di tre anni arrivarono a scuola, trovarono delle cose un po’ ….strane: giochi in disordine, puzzle fuori, fogli scarabocchiati ed anche delle briciole di merenda in giro, come se ci fosse stato qualcuno.  Forse un ladro o un topolino o forse ancora uno scoiattolo del giardino. Ma chi poteva essere?!  Tutti i bambini allora si misero alla ricerca di tracce di questo strano personaggio misterioso e…..

“Guardate! “ Disse un bambino! “che cosa sono queste? E queste? Disse un altro? “e queste?” Rispose un altro e un altro ancora ….Seguiamole!” Così tutti i bambini iniziarono a seguire il percorso dello strano ladro di giochi che iniziava da un lato della sezione fino al giardino, proprio dentro una ruota di gomma.

…… “Ooohhh” si stupirono i bambini quando  videro un draghetto verde addormentato. Era morbidissimo, dal musetto simpatico e accattivante, timidissimo nel vedere tanti cuccioli umani, tutti insieme. Ma loro ebbero tanta cura nell’avvicinarsi piano piano e ci volle veramente poco a convincerlo a giocarecon loro. 

Diventarono subito amici e da allora Draghetto volle sempre rimanere insieme, anche quando si faceva un gioco o si parlava o la maestra leggeva una storia. Succedeva che quando un bambino non voleva rispondere alla maestra, il draghetto si avvicinava a lui con gentilezza e lo aiutava a dire quelle paroline che erano rimaste dentro il pancino del bimbo. Con Draghetto anche quegli alunni con difficoltà di parola avevano più forza e quel gioco era diventato strumento di comunicazione verbale attiva fra le maestre e i bambini, e fra bambino/bambino!!

https://www.youtube.com/watch?v=0ECpvh0FdP0

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

 Il pensiero computazionale

 

Alcuni tra ragazzi e ragazze della scuola secondaria di I grado hanno sperimentato un percorso di apprendimento cooperativo di coding e robotica.

Tra dicembre, gennaio e febbraio per 30 ore, avendo aderito al PON con il modulo “Scuol@ Digit@le”, gli alunni e le alunne si sono cimentati/e prima con carta e penna, poi con attività tecnologiche ed infine con piccoli robot.

Le attività avevano lo scopo di utilizzare primi linguaggi di programmazione per realizzare storie, giochi e programmare robot ad eseguire compiti.

Nel report è possibile osservare le risposte, nel rispetto dell’anonimato, date dai protagonisti del percorso. I diretti interessati hanno così potuto manifestare il loro gradimento ma anche riflettere su quanto imparato di nuovo.


Cliccando sull'immagine dell'articolo comparirà un link nel quale sono documentate alcune esperienze 

La nostra vita pratica 

Scuola dell'Infanzia Montessori

Nel curricolo montessoriano della Casa dei Bambini gli esercizi di vita pratica costituiscono una parte rilevante del percorso che Maria Montessori elabora per i bambini nella fascia di età 0-6 anni.

Molte attività di routine, che l’adulto svolge senza pensarci, sono per il bambino fonte di interesse e motivazione. Cosi spostare una sedia, pulire un tavolo, spazzare, lavare, apparecchiare… rappresentano per lui “mansioni” che stimolano il movimento e l’azione. Queste sono finalizzate a sviluppare indipendenza e fiducia in se stessi e nell’ambiente che lo circonda e sono volte a perfezionare gradualmente i movimenti stessi. L’alunno che si cimenta in queste esperienze trae interesse dal poter fare cose che fanno i grandi e più ripeterà questi esercizi quotidianamente tanto più potenzierà la sua autonomia, la manualità, la concentrazione , favorendo lo sviluppo generale.

Tali attività riguardano diversi aspetti della vita dell’individuo. Montessori riconosce infatti alcuni gruppi di esperienze:

Si prevedono poi attività per affinare il gesto e potenziare la motricità fine e al coordinazione (travasi, attività di ritaglio, di cucito…) volte anche a costruire i requisiti alla successiva letto-scrittura (ad es. l’orientamento sinistra-destra della scrittura e lettura e l’ esercizio della prensione tridigitale viene allenato nello svolgimento di alcuni travasi solidi o liquidi..).

Il bambino è al centro di tutte queste azioni. Le attività vengono presentate dall’insegnante che interviene il meno possibile lasciandolo sperimentare e apprendere anche attraverso il “Signor errore”.