Rivolta e sterminio in Oriente

Roma deve far fronte all'espansionismo di Mitridate che stermina 80.000 mercanti italici e romani in città dell'Oriente.

88 a.C.

Il Senato decide di dichiarare guerra a quest' ultimo, affidando il comando al console Lucio Cornelio Silla, esponente di una importante famiglia aristocratica. Molti cavalieri e popolari facevano pressione sul Senato perché revocasse il comando a Silla per affidarlo nuovamente a Gaio Mario (ex generale).

87 a.C

Silla rifiuta il contrordine e marcia su Roma. Costringe Mario alla fuga in Africa e dà avvio alla persecuzione dei suoi sostenitori.

Dopo aver ristabilito il controllo del Senato sulle istituzioni repubblicane, Silla parte per l'Oriente, dove per circa 4 anni deve affrontare una lunga e dura campagna militare contro Mitridate, uscendone vittorioso.

86 a.C.

A Roma torna in carica come console Mario, che però muore poco dopo la sua elezione. In città nel frattempo esplode uno scontro tra le opposte fazioni, che nell'83 a.C sfocerà in una guerra civile.

Silla, con l'aiuto di Gneo Pompeo, Marco Licinio Crasso e le ricchezze accumulate in Oriente, riesce a sconfiggere i popolari e i loro alleati nella battaglia di Porta Collina, nell'82 a.C.


Presentazione senza titolo
  • Nella prima immagine vengono mostrate le campagne militari di Mario e Silla.

  • Nella seconda immagine una foto dell'ex generale Gaio Mario e Lucio Cornelio Silla.

  • Nell'ultima un dipinto di quel periodo.