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Puoi iniziare subito ascoltando l'opera in sè, buon viaggio e non temere di andare nella parte delle domande frequenti per farne qualcuna!

IDEA

Il dramma 'La Tosca' venne rappresentato al Teatro dei Filodrammatici di Milano all'inizio del 1889 e Giacomo Puccini ne rimase molto colpito, cominciando a pensare di ricavarne un'opera. Ne parlò con l'editore Giulio Ricordi, chiedendo a lui di interessarsi ai diritti per musicarla. Sardou (l'autore dell'opera) non oppose un netto rifiuto, ma non espose un grande entusiasmo. In ogni modo alla fine del 1893 Ricordi ottenne l'autorizzazione, anche se a favore di un altro compositore, Alberto Franchetti, che aveva da poco trionfato con "Cristoforo Colombo" (1892).

Luigi Illica preparò l'abbozzo del libretto, che fece approvare da Sardou in presenza di Giulio Ricordi e Giuseppe Verdi. Dopo pochi mesi Franchetti rinunciò, così Ricordi nel 1895 commissionò l'opera a Puccini, che cominciò il lavoro qualche mese dopo il successo de "La bohème", nella tarda primavera del 1896. Partecipò alla stesura del libretto anche Giuseppe Giacosa, anche se riteneva il soggetto poco poetico e sosteneva che il successo dell'opera fosse dato dalla bravura della Bernhardt e non dal testo.

VICTORIEN SARDOU (1831-1908) 

LE THÉÂTRE ILLUSTRÉE, 1887 (ILLUSTRAZIONE DEL DRAMMA DI SARDOU)

POSA FOTOGRAFICA DELL'ATTO I DE "LA TOSCA" DI SARDOU RIPRODOTTA IN UNA CARTOLINA POSTALE, 1890 

IL LIBRETTO

Il libretto è stato scritto da Giuseppe Giacosa e Luigi Illica ed è stato messo in musica da Giacomo Puccini. L’ambientazione dell’opera è collocata a Roma, tra la chiesa di S. Andrea della Valle, palazzo Farnese e Castel sant’Angelo, e la vicenda si svolge in un unico giorno, il 14 giugno del 1800.  L’atmosfera è tesa perché il periodo è quello che segue gli avvenimenti rivoluzionari in Francia e la caduta della Repubblica Romana.  

Nella Roma del 1800 le vite del pittore Mario Cavaradossi e della sua amante Floria Tosca, incrociano Cesare Angelotti, patriota fuggito dalle carceri del Papa. Sulle tracce del fuggiasco c’è il capo della polizia pontificia, barone Scarpia che, innamorato di Tosca, approfitta della situazione per conquistare la donna. L’opera drammatica finisce , come deve finire una tragedia: muore il fuggiasco, muore il cattivo Scarpia per mano di Tosca, muore il pittore ed infine muore Tosca suicida.

PUCCINI CON I LIBRETTISTI GIACOSA E ILLICA 

LIBRETTO "TOSCA", 1899

LIBRETTO: COPIA MANOCRITTA DELL'ATTO II CON  INTERVENTI AUTOGRAFI  DI PUCCINI)

LIBRETTO "TOSCA", 1903

LIBRETTO MANOSCRITTO "TOSCA" TRADOTTO IN TEDESCO, 1900

I COSTUMI

I bozzetti delle scene storiche originali sono stati ideati da Adolf Hohenstein che, oltre ad esser stato un famoso pittore e illustratore dell'epoca, ha collaborato nella prima della Tosca preparando e disegnando vari bozzetti per le scene e soprattutto i  figurini per i costumi sui quali furono costruite l’intero allestimento e la coreografia.

I costumi utilizzati riprendono la moda in voga all'inizio del '900, infatti nel dramma sono presenti principalmente:

Per i personaggi femminili -  Corpetti, bustini stretti e gonne a corolla.

Per i personaggi maschili -  Vesti, giacche e gilet.

FIGURINO COSTUME PER TOSCA, ADOLF HOHENSTEIN, 1900 

FIGURINO COSTUME PER MARIO CAVARADOSSI, ADOLF HOHENSTEIN, 1899 

FIGURINO COSTUME PER SCARPIA IDEATO DA ADOLF HOHENSTEIN, 1899 

FOTOGRAFIA DI MILKA TERNINA NEL RUOLO DI TOSCA, 1901

ENRICO CARUSO NEL RUOLO DI CAVAARADOSSI, 1901

FOTOGRAFIA DI PESSINA NEL RUOLO DI SCARPIA, 1901

LA PRIMA

Il secolo XX iniziava nel nome di Giacomo Puccini: il 14 gennaio 1900 all’allora Teatro Costanzi di Roma avveniva la prima rappresentazione di Tosca.

Il soprano rumeno Hariclea Darclée, l’affermato tenore Emilio De Marchi e il baritono Eugenio Giraldoni formarono il primo cast. Alla guida dell’orchestra c’era Leopoldo Mugnone, le scenografie e i costumi erano stati dipinti da Adolf Hohenstein, autore anche della famosa locandina in stile Liberty. Non esisteva il regista allora, ma il compositore e i librettisti erano stati prodighi di annotazioni e nonostante il clima teso dovuto alla minaccia di un attentato anarchico nella sala che doveva ospitare la Regina Margherita, tutto andò liscio anche se la critica, soprattutto quella romana, non si dimostrò molto favorevole. 

In sintesi:

-Hariclea Darclée > Floria Tosca (soprano)

-Emilio de Marchi > Mario Cavardossi (tenore)

-Eugenio Giraldoni > il barone Scarpia (baritono)

-Ruggero Galli > Cesare Angelotti (basso)

-Ettore Borelli > Il sagrestano (basso)

-Enrico Giordani > Spoletta (tenore)

-Giuseppe Gironi > Sciarrone (basso)

GIACOMO PUCCINI NEL 1908

LEOPOLDO MUGNONE IN UNA FOTO DEL 1910

ADOLF HOHENSTEIN NEL 1905 CON LA MOGLIE

HARICLEA DARCLÉE COME TOSCA NELLA PRIMA DI "TOSCA" DEL 1900

EMILIO DE MARCHI NEL RUOLO DI CAVARDOSSI NELLA PRIMA DI "TOSCA" DEL 1900

EUGENIO GIRALDONI COME SCARPIA NELLA PRIMA DI "TOSCA" DEL 1900

LA SCENOGRAFIA

Nella vicenda di "Tosca" la scenografia riveste un peso importante, anche perché Puccini, prima di misurarsi realmente con le esigenze del teatro di regìa (come avrebbe fatto sin dai primi del Novecento), immaginava lo spettacolo in tutte le sue componenti, e badava a che fossero armonizzate tra loro al fine di creare il maggior effetto possibile. 

Ma è soprattutto la piattaforma del castel Sant’Angelo che da vita alla vicenda a Roma e alla sua peculiare atmosfera e serve da sfondo connotato per le campane che intonano il mattutino, spargendo un’ironia tragica sull’epilogo della vicenda. Lo si confronti con la Roma di Sardou, per verificarne la superiore funzionalità. 

BOZZETTO ATTO I DELLA PRIMA DI "TOSCA", ADOLF HOHENSTEIN, 1899 

BOZZETTO ATTO II DELLA PRIMA DI "TOSCA", ADOLF HOHENSTEIN, 1899

PIANTA SCENICA ATTO I "TOSCA"

PIANTA SCENICA ATTO II "TOSCA"

LA MUSICA

"Tosca" è considerata l'opera più drammatica di Puccini, ricca com'è di colpi di scena e di trovate che tengono lo spettatore in costante tensione. Il discorso musicale si evolve in modo altrettanto rapido, caratterizzato da incisi tematici brevi e taglienti, spesso costruiti su armonie dissonanti, come quella prodotta dalla successione degli accordi del tema di Scarpia che apre l'opera: Si bemolle maggiore, La bemolle maggiore, Mi maggiore (il primo e l'ultimo dei quali in relazione di tritono). Inoltre non vi è ouverture iniziale.

La vena melodica di Puccini ha modo di emergere nei duetti tra Tosca e Mario, nonché nelle tre celebri romanze, una per atto (Recondita armonia, Vissi d'arte, E lucevan le stelle), che rallentano in direzione lirica la concitazione della vicenda.

L'acme drammatica è invece costituita dal secondo atto, che vede come protagonista il sadico barone Scarpia, in cui l'orchestra pucciniana assume sonorità che anticipano l'estetica dell'espressionismo musicale tedesco.

PARTITURA DE "LA TOSCA" DI PUCCINI, 29/9/1899 

PARTITURA DE "LA TOSCA" DI PUCCINI, 1900 

"TOSCA ": DRAME LYRIQUE EN 3 ACTES - EXTRAITS

REINVENZIONI

"La Tosca" di Giacomo Puccini ha subito varie trasposizioni nel tempo. La prima fu quella originale di cui Puccini non aveva ancora acquisito i diritti, essa venne rappresentata al teatro dei filodrammatici di Milano all'inizio del 1889. Successivamente ci sarà la seconda rappresentazione ad opera di Puccini stesso: nell'ottobre 1899 l'opera fu completata e il 14 gennaio 1900 venne rappresentata al teatro Costanzi di Roma. 

Nel 2015, al Teatro dell’Opera nella reinvenzione della "Tosca" diretta da Carlo Fuortes, la costumista Anna Biagiotti si occupò di tutta la componente dei costumi del dramma  concentrando principalmente l'attenzione sulla fedeltà degli indumenti di scena rendendoli il più simili possibili a quelli utilizzati alla prima ufficiale della Tosca di Puccini. 

Dopo una lunga attesa dovuta all’emergenza Covid, è andata finalmente in scena al Teatro Coccia di Novara la nuova produzione di "Tosca" di Giacomo Puccini.  "La Tosca" è poi ritornata al teatro di Genova Carlo Felice con la regia di Livermore, questa è andata in scena in sei giornate tra il 24 Febbraio e il 5 Marzo 2023. 

Insomma le trasposizioni teatrali sono state tante ma vi sono anche quelle cinematografiche ed esse sono anche alquanto numerose. Le più importanti sono: Tosca (film del 1918), Tosca film-opera di Carmine Gallone (1956), e la più recente Tosca film-opera di Benoit Jacque (RAI uno 2001). 

"TOSCA", 2014-1015, TEATRO DELL'OPERA DI ROMA

NOVARA: "TOSCA", 27 MAGGIO 2022 A CURA DI NICOLA SALMOIRAGHI

"TOSCA", FILM CARMINE GALLONE, 1956

COPERTINA CD DEL FILM "TOSCA" DEL 2001 DIRETTO DA BENOÎT JACQUOT