Sintesi del film "Pleiades" di Giuseppe Pezzulla

Zeus, che vive da secoli sotto mentite spoglie tra i mortali della Grecìa Salentina, è sempre più preoccupato per la penisola dove si era rifugiato nel 1493 dopo l’occupazione ottomana della Grecia. Ma la situazione salentina era cambiata negli ultimi anni e Zeus ora sentiva di dover fare qualcosa: suo figlio Dioniso, dio delle feste e dei bagordi, aveva continuato a esercitare il suo potere sulla  zona, trasformato la costa salentina in un gigantesco tempio della movida nota in tutto il mondo.

Per intervenire, Zeus non poteva certo svelare la sua identità, era troppo pericoloso, quindi escogitò un piano: avrebbe scelto sette ragazzi del suo comprensorio scolastico e li avrebbe illuminati verso la riscoperta di luoghi, paesaggi, mestieri, grandi donne e uomini del  passato, dando loro nuove ispirazione per il futuro. Per farlo avrebbe richiamato sulla terra le sette bellissime sorelle che brillavano tra gli astri, le Pleiadi, e a ciascuna in sembianze umane avrebbe affidato un ragazzo o una ragazza predestinati alla scoperta del Salento perduto. Le ragazze sarebbero entrate nella vita dei ragazzi attraverso, l’amicizia, l’amore, la famiglia e piano piano li avrebbero ricongiunti al loro territorio.