LA SICUREZZA SUL LAVORO

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NEL SETTORE SANITARIO



Le strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche o private (come gli ospedali, gli ambulatori, i laboratori di analisi e di radioterapia) sono luoghi di lavoro che presentano un rischio elevato non solo per gli operatori professionali, ma anche per i pazienti e i loro familiari. 

In questi luoghi, oltre alle disposizioni previste dal testo unico sulla sicurezza previste per qualunque ambiente di lavoro, so devono applicare anche disposizioni particolari. 

Un'importante norma di riferimento è il D.M. 19 marzo 2015 in materia di prevenzione incendi nelle strutture sanitarie, che stabilisce requisiti strutturali, di prevenzione e di formazione del personale. Si pensi aglio ospedali e alle Case di riposo per anziani, dove devono essere adottate particolari misure di gestione delle emergenze a causa della presenza di strumentazioni e attrezzature elettriche e materiali chimici infiammabili, con difficoltà in caso di sfollamento di pazienti non autosufficienti. 

In ambito sanitario è alto il rischio di infezioni trasmissibili attraverso il sangue, per via aerea o per contatto. un alto rischio è dunque quello biologico, che può coinvolgere sia i lavoratori sia i pazienti; negli ospedali sono facilmente trasmissibili le forme batteriche, per cui il personale sanitario è esposto a un maggior rischio di contrarre infezioni. 

Elevato è anche il rischio chimico che deriva dall'uso di farmaci e reagenti la cui manipolazione richiede un'attenzione particolare, sia per salvaguardare l'incolumità personale degli operatori sia per prevenire danni all'ambiente. 

I rischi muscolo-scheletrici sono elevati per il personale addetto all'assistenza di degenti non autosufficienti, per cui è necessario che siano installati sollevatori meccanici.

Non mancano infine i rischi psicosociali, come quelli derivanti dai ritmi di lavoro serrati, turni festivi e notturni. 

Misure di prevenzione individuale devono essere adottate per la protezione e la cura della pelle contro le affezioni cutanee (guanti appositi) e per salvaguardare gli occhi da spruzzi di sostanze tossiche o infettive (occhiali protettivi). 

Vengono considerate zone particolarmente esposte a tali rischi le sale operatorie, le unità di cura intensiva, il pronto soccorso e il servizio ambulanza, i reparti dialisi, i laboratori, i centri di donazione del sangue, i reparti di geriatria o laddove ci siano pazienti particolarmente aggressivi.