Obiettivo 11– Città e Comunità Sostenibili
Obiettivo 12– Consumo e produzione responsabili
Obiettivo 13– Lotta contro il cambiamento climatico
Alla base della proposta progettuale è stato posto il tema dell’acqua. affrontato in un’ottica diversa che parte dal concetto di accesso alla risorsa idrica come diritto umano fondamentale e bene comune, per una gestione più sostenibile delle risorse naturali.
L’acqua viene presa come paradigma attorno alla quale costruire buone prassi nei comportamenti e modelli di collaborazione tra istituzioni, agende di gestione scuole e società civile, riproducibili per la gestione di altre risorse naturali nelle città.
Tematiche e problematiche che stanno alla base dell'ideazione del progetto:
l'Agenda 2030, contenente gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile proposta dalle Nazioni Unite, riconosce l’importanza delle città e delle comunità locali per raggiungere detti obiettivi e l’acqua, risorsa naturale indispensabile alla vita, è un elemento cruciale di uno sviluppo sostenibile e inclusivo;
il Rapporto di IPPC 2018 evidenzia che per limitare il riscaldamento globale a 1,5° sono necessari cambiamenti rapidi, approfonditi in tutti gli aspetti della società in particolare a livello delle città di usi e cicli della terra, dell’acqua, dell’energia, dell’industria, degli edifici, dei trasporti;
i cambiamenti climatici incidono sulle disponibilità di acqua. Le stime evidenziano che se il trend di sfruttamento delle risorse idriche globali resterà ai livelli attuali, entro il 2050 sarà messo a rischio l’accesso all’acqua potabile per il 52% della popolazione mondiale, soprattutto per le popolazioni povere e emarginate;
le città dovranno affrontare una domanda crescente di acqua potabile per effetto dell’inurbamento, della riduzione della risorse, del peggioramento della qualità delle risorse idriche e della crescita delle disuguaglianze sociali;
secondo i dati Censis, più del 90% degli italiani beve acqua in bottiglia non fidandosi dell’acqua potabile che sgorga dai rubinetti delle nostre case. L’Italia è al primo posto in Europa e secondo nel mondo per consumo di acqua in bottiglia (206 litri pro-capite/anno);
in Italia si producono circa 100 kg di plastica a testa ogni anno. Di questi, circa 35 kg sono “rifiuti da confezionamento” che, secondo le leggi vigenti si possono differenziare e riciclare. Il resto non si ricicla e finisce accumulato o disperso nell’ambiente.
Obiettivo del progetto:
per sensibilizzare in merito a tali problematiche e stimolare la partecipazione e l'azione della cittadinanza, il progetto si è posto l'obiettivo di contribuire a una maggiore conoscenza e consapevolezza dei cittadini riguardo all’Agenda 2030, favorendo cambiamenti di comportamento e atteggiamenti attivi per la diminuzione dell’impatto antropico sull’ ambiente.
Linee e azioni progettuali:
sono stati attivati percorsi di responsabilizzazione nelle città e nei territori (istituzioni, aziende, società civile) per diminuire l’impatto ambientale attraverso l’uso sostenibile delle risorse naturali, promuovendo nei cittadini maggior conoscenza rispetto alle criticità legate ai cambiamenti climatici, al fine d'incentivare comportamenti virtuosi indirizzati alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dei rifiuti, favorendo una partecipazione attiva dei cittadini al monitoraggio degli impegni delle Città sulle Agende urbane di sviluppo sostenibile;
i percorsi di formazione per alluni e insegnanti, i workshop, i seminari e gli incontri pubblici e il rapporto sulle percezioni e sulle esigenze dei cittadini sulla qualità dell’acqua e uso delle bottiglie in plastica, nascono dalla consapevolezza della complessità della questione “acqua” e, contemporaneamente, del suo valore come bene comune, limitato e scarso, che richiede l’impegno sia delle Aziende di gestione, che delle Amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni scolastiche per promuovere nei giovani e presso la cittadinanza comportamenti responsabili a livello di usi, consumi e produzione di rifiuti.
Risultati:
grazie alle azioni progettuali si è evidenziato un aumento della consapevolezza e degli impegni sia a livello delle città, sulla dimensione globale del problema e delle criticità rispetto all’uso delle risorse naturali, che a livello di cittadini, riguardo alla consapevolezza dell’urgenza di adottare comportamenti virtuosi in relazione alla sostenibilità dell’uso delle risorse naturali. Si è creato inoltre un modello di rafforzamento della collaborazione tra stakeholder locali, aziende, società civile, istituzioni, scuole per promuovere un cambiamento a livello comportamenti sostenibili.