Il Concorso “La sostenibilità si insegna e si impara: la responsabilità è di tutti” nasce con l'obiettivo di costruire una consapevolezza nei ragazzi rispetto ai temi di sostenibilità ambientale e alla conseguente urgenza di assumere comportamenti orientati all’uso sostenibile delle risorse naturali e, in particolare, ad azioni orientate alla salvaguardia dell’acqua in quanto bene comune e alle pratiche che possono essere messe in atto per contribuire alla riduzione della plastica.
La partecipazione al concorso ha promosso la riflessione critica, incoraggiato uno stile di vita sostenibile e incentivato pratiche di cittadinanza attiva.
Le regioni coinvolte nel progetto sono quattro: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Sicilia. Le buone pratiche raccolte nelle progettualità delle regioni partecipanti sono state 26 e raccolgono una serie di iniziative che si concretizzano in lavori individuali o progetti collettivi realizzati da studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, coinvolgimento di associazioni ambientaliste, coinvolgimento di una cooperativa sociale e un Consiglio Comunale dei Ragazzi.
La partecipazione ha interessato oltre 20 insegnanti e circa 200 studenti di scuole di diverso ordine e grado.
Le buone pratiche, nate da questa iniziativa, sono state veicolate attraverso diversi strumenti, da video e presentazioni a giochi,foto, disegni, e si sono occupati dell’analisi di temi quali:
- educazione contro gli sprechi ed un uso responsabile delle risorse e dei beni;
- educazione a comportamenti responsabili sull'uso dell'acqua;
- educazione al riuso e riciclo dei rifiuti;
- educazione al rispetto delle risorse ambientali (mare, boschi, spazi comuni);
- educazione al cambiamento.
Di seguito vengono riportati alcuni esempi esemplificativi.
Nell’ultimo anno scolastico l’Istituto ha provveduto all'installazione di 7 colonnine per l’erogazione dell’acqua di acquedotto filtrata nelle quattro scuole primarie e nella scuola secondaria del II Istituto Comprensivo di Udine. In particolare due di queste scuole hanno rubinetteria molto bassa su lavandini dei bagni di tipo “domestico”, che non consentono di caricare una borraccia.
In generale l’approvvigionamento di acqua di rubinetto avveniva (per chi voleva evitare di utilizzare la bottiglia portata da casa) nelle zone di ingresso ai WC, rendendo poco piacevole il gesto.
Pur disponendo di buona acqua della rete di acquedotto in tutte le scuole si è deciso quindi di installare gli erogatori in modo da promuovere la buona pratica dell’utilizzo della borraccia e per avere l’occasione di parlare della risorsa acqua in percorsi di cittadinanza e costituzione. Questi percorsi hanno avuto l’obiettivo di sviluppare consapevolezza sui temi di tutela delle risorse idriche, bontà e sicurezza dell’acqua di acquedotto, inquinamento da plastica usa e getta e trasporto su gomma.
Lo strumento della fontanella, in un periodo in cui sicurezza e igiene sono esigenze stringenti all’interno degli ambienti di scolastici, sembra possa conciliare questa necessità (è un punto di erogazione di acqua esterno ai servizi igienici, ha un filtro che consente di offrire ancor maggiore sicurezza a chi abbia ancora diffidenza verso l’acqua di rubinetto) con l’urgenza di un freno al consumo crescente di acqua in bottiglia (si pensi alle macchinette presenti nelle scuole e all’abitudine crescente di portarsi la bottiglietta da casa).
L’erogatore può diventare un luogo di ritrovo tra ragazzi (e anche tra docenti/personale ausiliario) dove il gesto di riempire la borraccia assume un valore in sé e diventa un gesto di responsabilità e di cittadinanza.
La presenza colorata e vistosa delle fontanelle nei corridoi delle scuole ha permesso di portare al centro di alcuni percorsi didattico-educativi la riflessione sulla risorsa acqua. Inoltre, definire tramite Regolamento e Patto di Corresponsabilità alcuni vincoli e impegni ha consentito di accelerare alcuni necessari cambiamenti nella abitudini individuali e familiari (sia degli studenti che del personale scolastico).
Altra esperienza è quella della Scuola Primaria “C.Pedotti” di Luvinate.
La scuola primaria, da moltissimi anni impegnata a sensibilizzare i destinatari delle pratiche educative su queste tematiche, ha realizzato i video esplicativi di cinque buone pratiche su cui l’Istituto ha investito energie e risorse negli ultimi anni.
Queste pratiche hanno trattato:
Risparmio energetico: essendo una Green school da ormai 10 anni, è loro priorità la riduzione di produzione di CO2 emessa in atmosfera e la riduzione dei consumi energetici. Alla luce di questo sono stati posizionati pannelli fotovoltaici su un’ala della scuola affinchè fosse ridotta al minimo la richiesta di energia dalla rete.
I bambini, definiti Guardiani della Luce, si occupano in prima persona di controllare sistematicamente che vengano messe in essere le pratiche di risparmio controllando che le luci vengano spente se non necessarie e che i dispositivi elettronici non rimangano in stand-by.
Nell’anno corrente l’Istituto si è occupato dell’installazione di una nuova caldaia a basso consumo energetico e da anni sui caloriferi sono presenti termovalvole per la regolazione della temperatura.
Plastic free: Periodicamente gruppi di bambini (guardiani anti-spreco, guardiani acchiappa-rifiuti) registrano quali e quanti rifiuti plastici vengono prodotti nella scuola, per poi mettere in atto azioni per migliorare le pratiche già in atto.
Ekomuro: In seguito ad un’uscita sul territorio presso Villa Toeplitz di Varese, gli alunni hanno appreso tecniche di recupero delle acque piovane attuate da popolazioni che vivono in aree caratterizzate da grave carenza idrica del nostro pianeta. Una di queste tecniche è l’Ekomuro, una parete eco-sostenibile per raccogliere l’acqua piovana e conservarla. Con i bimbi si è tentato di realizzare una di queste pareti da posizionare vicino all’orto della scuola. Dopo la costruzione dell’impianto è stata poi colorata e abbellita con uno sportello di copertura. Tra le metodologie utilizzate c’è la realizzazione di un gruppo di controllo di bimbi, i Guardiani dell’acqua, che periodicamente verificano il corretto utilizzo dell’acqua e il corretto funzionamento degli impianti. Ogni anno partecipano alla Giornata mondiale dell’acqua con eventi che coinvolgono le famiglie e l’intera comunità scolastica.
Spreco Zero: da anni la scuola punta al controllo, durante il consumo dei pasti a mensa, degli sprechi, cercando di trovare soluzioni e alternative in accordo con la ditta appaltata per il catering.
E’ compito di gruppi di bambini, definiti guardiani anti-spreco, quello di registrare quali e quanti rifiuti organici vengono prodotti nella scuola, per poi mettere in atto azioni per migliorare il gradimento dei pasti forniti e ridurne di conseguenza lo spreco.
Economia Circolare: In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) molteplici sono state le iniziative laboratoriali. Il Tinkering da anni è uno dei fiori all’occhiello dell’ Atelier creativo scolastico: i bimbi hanno realizzato degli Automata, delle lampade tridimensionali con plexiglas e circuiti elettrici, e addobbi natalizi tutti con materiale di recupero. La metodologia utilizzata è quella del cooperative learning e del problem solving. Da anni esistono i Guardiani della differenziata, gruppi di bimbi che si alternano nel controllo di quanto viene sprecato inutilmente e della raccolta differenziata in generale. Vengono compilate periodicamente tabelle in cui viene registrato quanto rilevato.
Per concludere raccontiamo l’esperienza della Regione Veneto.
Buono o cattivo? Dipende da te - ISS JACOPO DA MONTAGNANA
Le classi coinvolte hanno effettuato ricerche che hanno permesso ai destinatari del progetto di riflettere su tematiche quali sostenibilità, inquinamento ed economia circolare, permettendo lo sviluppo dell’idea secondo cui vi sia un’interdipendenza e una circolarità per quello che riguarda le tematiche stesse.
Dall’approfondimento sono nate diverse pratiche di cittadinanza attiva, tra cui la proposta fumettistica e creativa “Buono o cattivo? Dipende da te”, che vuole essere un’azione volta alla promozioni di una cittadinanza consapevole.
La bottiglia cambia forma - SCUOLA PRIMARIA DE AMICIS di Borgo San Marco
Consapevoli dell’inquinamento prodotto dalle bottiglie di plastica, i bambini di classe quinta le hanno riutilizzate per creare bellissimi oggetti (portagiochi, vasi, girandole…).
Utilizzando la creatività sono riusciti a dare una nuova forma e una nuova vita alle bottiglie. Hanno poi realizzato un video in cui sono stati presentati gli oggetti che hanno realizzato, spiegandone anche le fasi di realizzazione.
Usiamo l’acqua in modo responsabile - SCUOLA PRIMARIA SAN BENEDETTO
I bambini hanno realizzato dei disegni e dei fumetti che offrono consigli, suggerimenti e scene di vita sostenibile. Il tema principale è quello dello spreco d’acqua e i lavori degli studenti presentano oltre a diversi slogan anche buone pratiche per il risparmio idrico. Con questi lavori hanno dimostrato con quanto amore hanno affrontato il tema e quanto la disponibilità di acqua pulita sia un tema a loro caro.
Acqua bene comune - COOPERATIVA SOCIALE CRESCERE INSIEME
L’acqua è un bene comune e tutti i ragazzi impegnati nel progetto si impegnano per conservarla e apprezzarla.
I ragazzi hanno realizzato un cortometraggio dal titolo “Io ci sto” sull’uso dell’acqua in cui vengono segnalati quali siano i comportamenti non responsabili (lasciare il rubinetto aperto, ad esempio) in contrapposizione a quelli che portano al risparmio d’acqua. Inoltre, sempre nel video, sono proposte alcune semplici buone pratiche come la raccolta d’acqua piovana dalla grondaia per innaffiare o fare la lavatrice a pieno carico.
Hanno anche realizzato, con materiale riciclato e biodegradabile, tre cartelloni pubblicitari sull’importanza dell’acqua, rispetto degli altri e dell’ambiente che ci circonda.