Grazie agli incontri e agli eventi aperti a tutta la cittadinanza è stato possibile incrementare il livello di fiducia dei cittadini nell’utilizzo dell’ acqua di rete, nella riduzione dell’utilizzo e consumo di acqua in bottiglia di plastica, garantendo maggiore conoscenza e consapevolezza sui temi e problemi affrontati.
L’obiettivo ultimo era quello di accrescere la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini sulle criticità legate all’accesso acqua per uso umano, cambiamenti climatici e impatto dei rifiuti in plastica.
Purtroppo, a tutt’oggi l’Obiettivo 6 di garantire l’accesso universale all’acqua e ai servizi igienico-sanitari non è assicurato e non sembra possa essere raggiunto, entro il 2030, da nessuno dei 197 Stati che hanno sottoscritto l’Agenda 2030.
Sono 2,2 miliardi le persone che ancora oggi vivono senza accesso all’acqua potabile. Lavarsi le mani, semplice gesto di prevenzione, è una pratica igienica che a molte persone nel mondo è ancora oggi preclusa per la mancanza di fonti d’acqua sicure. L’approvvigionamento idrico e i servizi igienico-sanitari potrebbero salvare ogni anno più di 360.000 neonati. Se limitiamo il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi, potremmo ridurre lo stress idrico indotto dal clima fino al 50%.
I cambiamenti climatici e le pandemie – come quella del coronavirus – non possono essere contrastati senza l’accesso universale all’acqua potabile e sicura come diritto umano. Lavarsi le mani è una delle misure fondamentali con cui stiamo combattendo il coronavirus, ma per farlo c’è bisogno di poter accedere ad acqua pulita per tutti. Purtroppo nel mondo e in Italia non è così! L’acqua è un diritto umano e costituisce una precondizione anche per la salute! L’emergenza sanitaria del coronavirus è anche la conseguenza dei cambiamenti climatici. L’azione contro il cambiamento climatico inizia dall’acqua, dalle città, dai propri comportamenti. Anche la sostenibilità ambientale inizia dalla salvaguardia dell’acqua, fonte di vita e risorsa indispensabile per prevenire i virus. Il riscaldamento globale e gli eventi meteorologici estremi possono contribuire ad accelerare e aumentare la diffusione territoriale dei virus, contribuendo ad alzare il rischio di contagio e di pandemia.
Abbiamo partecipato alla Catena Umana PerugiAssisi per la Pace 2020. Per tutelare l’acqua come diritto umano universale, e non merce. Abbiamo una sola acqua, un solo Pianeta, una sola salute. Dalle ore 10,30 fino alle ore 13,30, distanziati, con le mascherine, abbiamo manifestato anche in emergenza Covid19. Abbiamo portato la mostra “Acqua, Ambiente, Città” del progetto “Le città e la gestione sostenibile dell’acqua e delle risorse naturali”, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione (AICS). Il video è una sintesi della nostra giornata.
Music: https://www.bensound.com
Per leggere la news: https://www.cipsi.it/2020/10/video-abbiamo-partecipato-alla-perugiassisi-2020-per-lacqua-diritto-umano/
Solidarietà e Cooperazione CIPSI – Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale
Con Marco Iob, Salvatore Altiero e Stefano Archidiacono.
Evento organizzato in collaborazione con il Circolo Nuovi Orizzonti di Udine.
Il Prof. Matteo Colleoni è delegato alla sostenibilità e mobility manager dell’Università Bicocca di Milano. Coordinatore nazionale dei mobility manager delle università italiane nell’ambito della RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile).
L'intervento rientra all'interno del seminario "La cura delle comunità: le buone pratiche delle città per l'Agenda 2030 "
Video intervista a Riccardo Petrella, economista, accademico e politologo italiano, da anni impegnato nei movimenti per garantire il diritto umano all'acqua.
Dossier sulle buone pratiche del progetto.