Il cinema italiano del miracolo economico

IL "BOOM"

MARTEDì E GIOVEDì 5-7 PM

GIOVEDì ALLE 7: SCREENINGS

Prof. Andrea Ricci (ricci@bcspbologna.it)

Descrizione del corso: 


Il corso intende proporre una carrellata sul cinema italiano nello storico passaggio dalle sue basi veriste degli anni quaranta, attraverso lo spartiacque degli anni cinquanta, fino agli irripetibili anni d’oro del boom non solo economico ma anche creativo degli anni sessanta.  La modernizzazione della società italiana, gli aggiustamenti politici e la ri-costruzione dello spazio urbano che s’impone sulla tradizione rurale, il cambiamento dei ruoli dei generi, argomenti fondamentali del cinema di quegli anni, saranno fra i temi che verranno discussi.

 

Tutti i film che saranno presi in considerazione metteranno in risalto, oltre alla varietà degli stili e ai sottintesi socio-politici, speciali momenti nella storia della società italiana moderna, ma sempre attraverso le peculiarità estetiche dei più famosi autori/registi del periodo d’oro del cinema italiano.

 

Questi film saranno analizzati quindi non solo come pretesto per confronti con politica, religione, cultura, società, identità, ruoli di genere e ricambi generazionali, ma anche per discussioni sull’estetica cinematografica in evoluzione e per accostamenti fra la cinematografia italiana e quella di altri paesi.

articoli:

Selezione di articoli accademici in formato pdf: 

1)  Custom (in AA.VV. Modern Italy: Images and History of a National Identity. 1984)

2)  John Dickie. Imagined Italies. (in D. Forgacs, R. Lumley, ed. Italian Cultural Studies, An Introduction. 1996)

3)  Bondanella, Peter. The Films of Roberto Rossellini. 1993

4)  Bondanella, Peter. A History of Italian Cinema. 2009

5)  Gundle, Stephen. From Neo-Realism to Luci Rosse: Cinema, Politics, Society, 1945-85. London, 1990

6)  Zavattini, Cesare. Alcune idee sul cinema. 1952

7)  Bazin, André. Che cos'è il cinema?. 1958

8)  Bini, Andrea. The Birth of Comedy Italian Style (in Brizio-Skov, F. ed., Popular Italian Culture. 2011)

9Pauline Small. The Maggiorata or Sweater Girl of the 1950s. (P. Bondanella, ed. The Italian Cinema Book, 2014)

10Morreale, Emiliano. Così piangevano, Donzelli, 2011

11)  Fotoromanzo (from S. Gundle)

12)  Fellini sul neorealismo

13)  Stubbs, John C.. The Fellini Manner: Open Form and Visual Excess (Cinema Journal 32, 4, Summer 1993)

14)  Stam, Robert, et al. Il testo realista classico. in Semiologia del cinema e dell’audiovisivo, 1992 

15)  Stam, Robert, et al. Narratologia del cinema in Semiologia del cinema e dell'audiovisivo, 1992

16Bondanella, Peter. I vitelloni. (in A History of Italian Cinema, 2009)

17)  Omar Calabrese. Mass Communications (in AA.VV. Modern Italy: Images and History of a National Identity. 1984)

18)  La Commedia dell'Arte

19)  V. Castronovo. The Italy of the Miracle. (in AA.VV. Modern Italy: Images and History of a National Identity. 1984)

20)  Ruozzi, Gino. Il boom economico 

21Morreale, Emiliano. La dolce vita. (in Cinema d’autore degli anni Sessanta. 2011)

22)  Jennifer Blessing. "Paparazzi on the Prowl": Representations of Italy circa 1960. (in The Italian Metamorphosis 1943-1968)

23)  Barthes, Roland. Il problema della significazione nel cinema. (in Mythologies, 1962)

24)  Morreale, Emiliano, L'avventura. (in Cinema d'autore degli anni Sessanta. 2011)

25)  Eco, Umberto. The Open Work. 1962

26)  Pesce, Sara. Italian-Style Comedy. Italian-Style Cinema (in Biasin, E.; Bursi, G.; Quaresima, L.; Lo stile cinematografico. 2007)

27)  De Gaetano, Roberto. Il corpo e la maschera: il grottesco nel cinema italiano, Bulzoni, 1999

28)  Comand, M. Sainati A. Il sorpasso da "Storia del cinema italiano," 2022

29)  Carlo Tagliabue. Io la conoscevo bene. (in AA.VV. Un'invisibile presenza. Il cinema di Antonio Pietrangeli. A cura di G. Morelli, G. Martini, G. Zappoli 

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Materiali utili

A)  Gli incassi del cinema italiano

B)  Mammarella, Giuseppe. Italy from Reconstruction to Decline, 2016

CLuisa Passerini. Gender Relations. (in D. Forgacs, R. Lumley, Italian Cultural Studies, An Introduction. 1996)

D) Paolo Scrivano. Signs of Americanization in Italian Domestic Life: Italy's Postwar Conversion to Consumerism

E) Temi per "Io la conoscevo bene"

settimana 1

Martedì, 3 ottobre

Introduzione al corso. Il punto sulla storia italiana del secondo dopoguerra. Le date fondamentali del periodo. Costituzione e identità italiana. Premesse ai concetti di realismo, realtà, verismo, verità, verosimiglianza. Concezioni opposte di cinema: Melies vs. Lumiere. La creazione di Cinecittà

Giovedì, 5 ottobre

Il Neorealismo: ri-partenza o continuità? La triade dei registi: Rossellini – De Sica – Visconti. Tre interpretazioni di un momento storico. Eredità gramsciana che si afferma nella cultura nazionale: funzione etico-politica della letteratura e del cinema.






settimana 2

Martedì, 10 ottobre

Discussione sul film. André Bazin vs. Zavattini. Lettura e analisi di brani tratti da Che cos’è il cinema di A. Bazin e dagli scritti di C. Zavattini.  Neo-realismo che passa da occasione di rinnovamento a sterile imposizione dei critici. Frammenti da La terra trema (L. Visconti, 1948) e L’uomo dalla croce (R. Rossellini, 1942).

Giovedì, 12 ottobre

Antologia del cinema anni '50 e sue tendenze generali. Lenta (e finta?) conciliazione fra due Italie. Cambiano i ruoli stabiliti dal Neorealismo. La censura della Chiesa e il dogmatismo degli intellettuali. Il fenomeno Totò, un genere a parte che conferma l'importanza della commedia. 

settimana 3

Martedì, 17 ottobre

La Hollywood sul Tevere. Frammenti da Umberto D (V. De Sica, 1952). Segnali di commedia, melodramma, poliziesco: i generi si sovrappongono.Gli anni ‘50. La storia. Continuità col passato e segnali di modernità. Si riparte dalla famiglia, il melodramma, la commedia, dalla donna o come vittima sacrificale o come causa del tradimento dei valori familiari.


Giovedì, 19 ottobre

Test su letture e lezioni.

Rivista-Musical, Costume. Si parla di Neorealismo Rosa, finisce il Neorealismo sociale. Il melodramma di Raffaello Matarazzo. Guardare I figli di nessuno (R. Matarazzo, 1952) e comparare con il film di oggi. Il testo narrativo classico hollywoodiano. 














Il film di questa settimana:

Anna  (Alberto Lattuada, 1951) 

settimana 4

Martedì, 24 ottobre

Comparazione fra I figli di nessuno e Anna)

Formazione di un autore. La provincia italiana, i sogni, le visioni: la fuga. Fellini accusato di “tradire” il Neorealismo. Film che precorre i tempi per l’uso che fa di: straniamento, commedia, maschera. La teoria formalistica applicata. 

Giovedì, 26 ottobre

Moraldo va in città. I Vitelloni come contenitore di molti degli spunti che porteranno alla Commedia all’italiana. La voce fuori campo in Fellini come in Scorsese. I vitelloni: i sogni di cinque ragazzi di provincia, le loro difficoltà nel vivere la loro realtà che sta cambiando. Il primo grande successo critico e commerciale nella carriera di Fellini, che lo mise al centro dell'attenzione del cinema italiano e internazionale. Commedia e tragedia sono presenti nell'atmosfera di questo film, così stilisticamente originale.




Il film di questa settimana:

I vitelloni (Federico Fellini, 1953)

settimana 5

Martedì, 31 ottobre 

Discussione sul film.

Gli anni del Boom economico (1958-1963) corrispondono al grande successo del cinema italiano. Aumentano i numeri e la qualità delle produzioni. Si svuotano le campagne e si riempiono le città. Urbanizzazione e industrializzazione.

Giovedì, 2 novembre

L’inizio di un nuovo genere: la “Commedia all’italiana”. L’identità regionale. Si formano i ruoli economico-sociali dei prossimi decenni. Tradizione e rivoluzione socio-economica in Italia. Dati economico-sociali che dimostrano il grande cambiamento. Il ruolo dei sessi rimane legato al passato. La Commedia dell'arte.





Il film di questa settimana:

I soliti ignoti (M.Monicelli, 1958)

L'Italia del Boom economico - anni 60

settimana 6

Martedì, 7 novembre

Test su letture e lezioni. Discussione sul film. Dalla Commedia dell’arte alla Commedia all’italiana. Carnevalizzazione e rovesciamento che portano a un risultato inaspettato: l’inserimento nella società. 

Giovedì, 9 novembre

La dolce vita (Federico Fellini, 1960)

Il capolavoro. Fonte di ispirazione per molti film che lo seguirono, riferimento iconico per il Made in Italy. Quasi un marchio di fabbrica. Quando si sente parlare di dolce vita, si può solo pensare all'Italia, al bagno di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi, e il fascino di Marcello Mastroianni.

Questo film di Fellini (che vinse la Palma d’Oro al festival di Cannes, assegnata dalla giuria presieduta dal grande scrittore francese George Simenon, l'Oscar per i costumi disegnati da Piero Gherardi e dozzina di premi internazionali) ha ormai 60 anni ma ancora lascia il proprio segno sulla moda e la cultura in genere. Viene menzionato in tutte le liste dei migliori film mai girati in tutto il mondo, e, malgrado le pessime critiche che ricevette al tempo della sua uscita (insieme a richieste di censura da parte della Chiesa cattolica) è tuttora ai primi dieci posti nella classifica dei film italiani più visti al mondo dal 1950 a oggi. Al tempo dell'uscita del film, Fellini fu accusato di essere un ateo, un traditore, un terrorista.  La leggenda racconta che, alla premiere, una persona fra il pubblico si avvicinò a Fellini per sputargli addosso.  

Scritto da Federico Fellini, con Ennio Flaiano, Tullio Pinelli e Brunello Rondi, fotografato da Otello Martelli, accompagnato dalla musica del grandissimo Nino Rota, fu girato durante la primavera e l'estate del 1959 negli Studi di Cinecittà e in alcune location vicino a Roma.






settimana 7

Martedì, 14 novembre 

Presentazioni orali su La dolce vita con temi suggeriti dall'insegnante

Giovedì, 16 novembre 

L'avventura (Michelangelo Antonioni, 1960)

Fellini e Antonioni: due modi di intendere il cinema e l’arte. Istinto contro intellettualismo. Pittura vs. geometria. Uso simbolico dello spazio. Differenze e ironie nella rappresentazione della donna. Chiesa e invasione dello spazio pubblico. Teorie del cinema in sviluppo. Comparazioni con Rocco e i suoi fratelli (L. Visconti, 1960)











settimana 8

Martedì, 21 novembre

Discussione sul film. Difficoltà di lettura. Completamento della trilogia con L’eclisse (M. Antonioni, 1962). Dissoluzione completa del rapporto fra significato e significante. Dall’unità significante di Antonioni (ironizzata da W. Allen) al film a episodi, un caso tipicamente italiano. Dalle novelle del Decameron a quelle di Cinecittà. Commedia in pillole. I grandi e i piccoli attori e autori. Un genere da esportazione (frammenti da Boccaccio ’70, 1962 e I mostri, 1963

Giovedì, 23 novembre

Primo passo del riconoscimento di una mostruosità fisica che riflette quella morale dell’italiano medio. Commedia e (dis)integrazione dell’individuo nella nuova società. Cambiano improvvisamente il costume, la religione, la morale, la politica. Chi sono veramente Bruno Cortona e Roberto Mariani?



























Il film di questa settimana:

Il sorpasso (Dino Risi, 1962)

settimana 9

Martedì, 28 novembre

Discussione sul film. Documentario sul boom. “Il sorpasso” come metafora. Identità e commedia. I sogni infranti. Lo s-boom. Si separano le classi, si prepara il conflitto. Il miracolo sta già finendo. Il grottesco nei frammenti da Divorzio all’italiana (P. Germi, 1961) e Signore & Signori (P. Germi, 1966). Differenze con Il sorpasso. 

Giovedì, 30 novembre

Test su letture e lezioni. La storia italiana nella vita di un italiano qualunque: Alberto Sordi. Maschera o realtà? Frammenti da Il Boom (Vittorio De Sica, 1963). L’affermazione di nuovi generi nel cinema italiano: il western, il peplum, l’horror, il poliziesco, il film-inchiesta, l'erotico, il mondo movie.  



Il film di questa settimana:

La grande bellezza (P. Sorrentino, 2013)

ultima settimana

Martedì, 5 dicembre

Una giovane donna al centro del film: Io la conoscevo bene (Antonio Pietrangeli, 1965). La Commedia giunge a un punto di non ritorno. La società è irrimediabilmente cambiata e la commedia si conferma essere il genere del cinema italiano che porta la realtà veramente in primo piano, ma con uno stile molto speciale. In una società così cinica come quella italiana degli anni '60 anche la donna si deve trasformare per sopravvivere. Oppure soccombere.

Io la conoscevo bene (A. Pietrangeli, 1965)

  

Giovedì, 7 dicembre

Esame/progetto finale

Regole generali:

Il corso si basa su presentazioni del docente sui film, gli autori, e sui periodi che si andranno man mano ad analizzare, ma si richiede anche la partecipazione degli studenti alla discussione.  Saranno assegnate letture, visioni di altri film o compiti da preparare a casa e, ogni settimana, il docente comincerà la lezione successiva con domande che riguardano tali letture o la visione dei film. La capacità di rispondere a tali domande e la partecipazione più o meno attiva alla discussione verrà presa in considerazione in fase di valutazione finale.

 

Frequenza:

La frequenza del corso è obbligatoria. Una sola assenza verrà tollerata. Altre assenze saranno giustificate solo per gravi motivi di salute, in presenza di un certificato medico. Per ogni altra lezione persa corrisponderà una penalizzazione di ½ punto per lezione in meno nel voto finale.  Se vi dovesse succedere di non potere assolutamente essere presenti a uno degli incontri, informatevi con i vostri colleghi sui compiti assegnati e presentatevi preparati al seguente incontro. I ritardi ingiustificati verranno conteggiati come negativi nel voto di partecipazione. 

 

Requisiti per il superamento del corso:

A – Partecipazione attiva; quiz e presentazioni orali basati sulla visione dei film o sulle letture assegnate; capacità di capire e commentare le opere presentate durante il corso.

B – Esame/progetto finale

 

Calcolo voto finale:

Partecipazione a discussioni sui film: 20%

Test settimanali, presentazioni orali o response papers: 45%

Esame/paper finale: 35%