Da quando è stato creato Unimate, il primo robot industriale, la robotica ha compiuto degli sviluppi senza paragoni. Oltre a essere cresciuta l’autonomia delle “macchine”, si è ampliato notevolmente il campo di applicazione, dal settore sanitario a quello dell’agricoltura.
I robot di cui si è parlato finora sono di prima generazione, in quanto sono stati progettati per eseguire operazioni prestabilite dall’uomo. Diversi sia da quelli di seconda generazione, in grado di svolgere funzioni e prendere decisioni attraverso l’apprendimento automatico, sia da quelli di terza generazione, in grado di costruire nuovi algoritmi e verificarne la coerenza.
Se da un lato l’evoluzione tecnologica ha portato a sviluppare modelli sempre più complessi di robot industriali, dall’altro lato ci si è concentrati sempre di più sullo sviluppo di robot antropomorfi, in grado di uguagliare non solo le funzioni lavorative dell’uomo, ma anche quelle sociali.
Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi nel campo della robotica e sono state implementate moltissimi sistemi in diversi settori.
Un caso particolare riguarda i modelli di automobile automatica. Questa è in grado di svolgere le normali funzioni di guida attraverso il sistema SLAM (Simultaneous Localisation and Mapping), che incrocia i dati dei molteplici sensori con una mappa off-line, trasformandoli in una mappa aggiornata.
L’azienda Tesla è sicuramente la più famosa, al giorno d’oggi, per le auto a guida automatica. Il sistema Autopilot, infatti, permette la guida autonoma, ma solo sotto la continua supervisione dell’uomo. È in fase di sviluppo, invece, il sistema per rendere le auto completamente self-driving, che non richiederebbe un intervento umano, che sarebbe “out of the loop”.