Lo scrittore Camillo Sbarbaro



Camillo Sbarbaro fu un grande collezionista di licheni, tanto che alcuni sono esposti in musei botanici in Svezia e California.




La sua importante collezione di licheni è stata da lui stesso donata al museo di storia naturale di Genova, mentre un'altra parte delle sue raccolte e dei suoi cataloghi sono ancora oggi

custoditi presso dipartimenti universitari europei ed americani.



Molti licheni portano il suo nome perché fu lui il primo a scoprirli e catalogarli.

Sbarbaro amava il lichene come espressione della natura capace di adattarsi sulle rocce e riuscire a sopravvivere in condizioni estreme ma Sbarbaro non fu mai uno scienziato: l’unico suo vero strumento di ricerca furono i suoi occhi.




Il lichene”, scrive Sbarbaro,

prospera dalla regione delle nubi

agli scogli spruzzati dal mare, scala le vette dove nessun altro vegetale attecchisce, non lo scoraggia il deserto; non lo sfratta il ghiaccio; non i tropici o il circolo polare.

Sfida il buio della caverna e si arrischia nel cratere del vulcano.