Energie delle biomasse

la biomassa

Con il termine “biomassa” si indicano una serie di materiali di origine biologica. Si tratta generalmente scarti di attività agricole, che possono essere modificati attraverso vari procedimenti, per ricavarne combustibili o direttamente energia elettrica e termica.

Le biomasse comprendono:

· legna da ardere

· ramaglie e residui di attività agricole e forestali

· scarti delle industrie alimentari

· liquidi reflui derivanti dagli allevamenti

· alghe marine

Sono comprese anche piante specificamente coltivate per la produzione di energia e rifiuti organici urbani.

Le biomasse possono essere classificate in base a 3 diversi criteri:

· il contenuto di acqua (biomassa fresca o secca);

· l’origine (vegetale o animale);

· la vitalità (presenza di organismi morti o vivi al suo interno).


l' utilizzo e la composizione delle biomasse

Le biomasse possono essere classificate in base a 3 diversi criteri:

· il contenuto di acqua (biomassa fresca o secca);

· l’origine (vegetale o animale);

· la vitalità (presenza di organismi morti o vivi al suo interno).

Gli impieghi finali delle biomasse sono orientati verso la produzione di energia termica, (acqua calda, riscaldamento, utenze industriali), energia elettrica e biocarburanti.

Alcuni di questi impieghi utilizzano direttamente la biomassa allo stato naturale, senza modifiche alla sua struttura originaria, altri invece, richiedono dei “processi di trasformazione complessi” della biomassa per consentire una maggiore versatilità del suo utilizzo energetico rivolto in particolare (ma non solo) ad alcune applicazioni tecnologiche di tipo “convenzionale” (stufe, caldaie ecc).

Tutti questi materiali possono essere riutilizzati principalmente per tre finalità.

Carlotta D'Aiello e Andrea Di Bella

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LE BIOMASSE

Con il termine biomassa si indica generalmente un insieme di organismi animali o vegetali presenti in una certa quantità in un dato ambiente come quello acquatico o terrestre.

In letteratura il concetto di biomassa viene spesso sviluppato e trattato in modo differente a seconda del contesto in cui è inserito. Le biomasse sono particolarmente importanti in due diversi campi: quello ecologico e quello delle energie rinnovabili, dove rappresentano una fonte di energia di origine biotica.


Le biomasse e i combustibili da esse derivati emettono nell'atmosfera, durante la combustione, una quantità di anidride carbonica più o meno corrispondente a quella che viene assorbita in precedenza dai vegetali durante il processo di crescita. L'anidride carbonica in atmosfera è il principale responsabile dell'effetto serra e quella accumulata nelle biomasse, anche se era già stata in atmosfera negli anni e nei decenni precedenti, al momento del taglio della biomassa era tutta assorbita in essa e quindi non concorreva più all'effetto serra. Con la combustione delle biomasse tutta l'anidride carbonica in esse accumulata viene istantaneamente reimmessa in atmosfera e questa immissione è particolarmente pronunciata nel caso delle biomasse forestali, ossia nella combustione di alberi, magari d'alto fusto che hanno accumulato anidride carbonica per decine o centinaia d'anni, abbattuti appositamente per essere bruciati. Se tutti gli alberi abbattuti e bruciati verranno sostituiti da altri, essi nel corso dei decenni potranno riassorbire tutta l'anidride carbonica rilasciata nella combustione e ciò permette di dire ai fautori dell'uso energetico delle biomasse forestali che il loro impiego ai fini energetici non provoca il rilascio di nuova anidride carbonica.

Di contro le biomasse presentano i seguenti svantaggi:

  • Per necessità economiche di funzionamento è una forma opposta a politiche di minimizzazione della produzione dei rifiuti;

  • Sono richieste grandi aree a causa della bassa densità energetica;

  • Richiesta di utilizzo di fertilizzanti;

  • Problemi di logistica per la fornitura della risorsa;

  • Problemi di condizione ambientale/meteo;

  • Produzione annua non costante.

Di Elena Ventura