Aggiornamento 2

26 giugno 2020

I lavori procedono secondo quanto previsto dal cronoprogramma ed interessano, in contemporanea, tutte le strutture oggetto dell’intervento.

Nell’ambiente M e Q sono stati rimossi i residui del trattamento biocida ed è stata eseguita la rimozione dei depositi superficiali parzialmente coerenti con impiego di soluzione acquosa di ammonio carbonato, localmente applicata con polpa di carta.

Al termine delle operazioni di pulitura è stata eseguita la riconfigurazione del perimetro degli ambienti utilizzando una malta di calce idraulica naturale e cocciopesto.

Le microstucccature e la reintegrazione delle lacune è stata eseguita con una malta a base di calci idrauliche naturali e cariche selezionate (polvere di cocciopesto, sabbia, nero ebano).

Nell’ambiente T le operazioni di rimozione dei depositi coerenti ed incoerenti, nonché degli apparati radicali devitalizzati inglobati nei depositi stessi, hanno permesso di individuare con maggior precisione i limiti delle strutture originarie che, presentando un avanzato stato di decoesione, sono state consolidate con impiego di silicato di etile applicato fino a rifiuto.

Sono infine continuate le fasi di ricollocamento su supporto di restauro degli intonaci dipinti crollati, recuperati nell’ambiente U. I frammenti sono stati rivoltati e ricomposti in piano dal retro. È stato realizzato quindi un primo strato di intervento con calce idraulica e sabbia ed un secondo con Airex applicato con malta adesiva specifica per il restauro.

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