K E I N

composer ・ ・ sound designer ・ ・ travel addict

Contemporary Electronic Music since 2006

PRESS

Shiver: “Kein si definisce un sound artist e, più nello specifico, un produttore di musica elettronica dal 2006. Nella sua discografia risultano pubblicati due EP (“Suburban Turntablism” nel 2007 e “Fondle” nel 2009) ed un album (“In Bloom”, 2014), mentre in questi ultimi mesi del 2016 ha iniziato a mostrare i primi segnali di ciò che ha in testa e che pubblicherà l’anno prossimo. Il suo nuovo singolo si intitola “Yokubō” e fa parte di un progetto più ampio in quanto scritto per accompagnare la raccolta di illustrazioni realizzate da Nazario Graziano racchiuse sotto il titolo di “Tempo Romantico”. Dunque una colonna sonora downtempo dove l’elettronica minimale di Kein accarezza le immagini di Graziano, immortalate anche in un video in cui questo connubio tra sonorità e illustrazioni diventa saldo e d’impatto. Nei primo player sottostante puoi ascoltare per intero “Yokubō”, mentre nel secondo c’è il teaser video di “Tempo Romantico” (Shiver, November 2016).

L'Indiependente: “Dopo Tapes e Voices, è il turno di Preview, il terzo e necessario passaggio per raccontarvi tutto quello che succede nel sotterraneo, prima di tutti. Questo mese è il turno di KEIN, sound artist e performer dedito alla musica elettronica contemporanea. Il suo progetto si basa su una ricerca di sonorità glitch e melodie electro-minimali, tipiche dell’ambient e dell’IDM. La musica e le ambientazioni sonore di Kein sono state utilizzate da numerosi videoartisti sperimentali provenienti da varie parti del mondo ed ha pubblicato lavori su Audiobulb Records (UK), Helvet Underground (Svizzera), Nuhar Records (Italia), Cinoci Records (UK) e diverse netlabel europee. Yokubō segue la pubblicazione dell’album In Bloom del 2014 (Audiobulb Records) e di due ep (Suburban Turntablism del 2007 e Fondle del 2009), nonché una serie di collaborazioni e progetti paralleli. La realizzazione di questo nuovo brano è nata con l’idea di accompagnare Tempo romantico, una raccolta di illustrazioni personali realizzate tra il 2013 e il 2016 dall’illustratore e graphicdesigner Nazario Graziano, in cui il romanticismo viene narrato ed evocato attraverso differenti canoni visivi ed emozionali. Una prima, e intensissima, anticipazione del prossimo lavoro discografico di Kein previsto per il 2017 (…)” (L'Indiependente, October 2016).

Cultural Documents: “screening of cartographers and children of Molise with music by Kein”. Cultural Documents invites you to join us for an evening event with music by Kein and screenings of artists’ films ‘Cartographers’ (20 minuti, 2015) by Valentina Bonizzi and ‘Children of Molise’ (10 minuti, 2016) by Agapito Di Pilla" (Cultural Documents, September 2016).

Rockit: “Come suona il Molise: 5 artisti da ascoltare. Ci sono regioni italiane che per molti motivi sono culturalmente un po’ ai margini dell'impero; se considerate che già l'Italia stessa è ai margini dell'impero-mondo, vuol dire che certi posti sono davvero dimenticati da dio. Ad esempio: che musica si suona in Basilicata? E in Calabria? Per molti è un mistero, o semplicemente è un argomento che desta scarso interesse. Con questa breve serie speciale vogliamo andare a stanare gli artisti che, nonostante tutto, riescono a spaccare anche nelle province più sperdute. Luoghi comuni con dentro verità: a Campobasso fa freddo. E che musica si suona dove fa freddo? Elettronica, no? Quella da camera, che crea scenari intimi, onirici, riflessivi, underground, quella che usa strumenti “freddi” per riscaldare tutto intorno. Quella che fa Kein” (Rockit, July 2016).

Collettivo Sturm Und Drug: “Sturm Und Drug, concerto per due voci. Due voci a rincorrersi e colpire in faccia come pugni. Due voci a raccontare il disagio giovanile in una società contemporanea che, con i suoi modelli negativi e ignoranti, uccide i sogni dei puri, spesso con esiti tragici. Una è la voce di Paolo, ingabbiato tra il dolore provocatogli dalla separazione dei genitori e la necessità di mostrarsi, nonostante tutto, forte, alternativo, senza pensieri, sicuro di sé e impermeabile alla moda e a chi gli gira intorno. Nonostante tutto. Nonostante i crampi alla pancia diventino sempre più violenti fino a impedirgli persino di muoversi. L'altra è la voce di Alice, neolaureata, brillante cervello da esportazione che, animata dal furore dei suoi anni e dalla voglia di fare qualcosa per cambiare il mondo, si ritrova a dover scendere a squallidi compromessi per entrare nel mondo del lavoro e rimanervi, costretta a scegliere tra le sue speranze, le strade profumate del suo paese, il fumo acre dei comignoli e un tenore di vita decisamente più conforme agli stereotipi imposti, conquistato sulla pelle di altri esseri, calpestati come vermi. Due voci che vomitano tutta la loro disperazione, non lasciando scampo alcuno alle coscienze di chi le ascolta. Due voci che rantolano, aggirandosi in una scena essenziale e asettica, accompagnate dai bpm e dai glitch elettronici partoriti dalla testa/cuore di KEIN, uno tra i più talentuosi producers italiani, che, insieme a Massimiliano Ferrante, autore del testo, Barbara Petti e Giulio Maroncelli, straordinari attori e performers, e Brenda Arcari, ideatrice delle proiezioni a far da sfondo, rende questa una produzione interamente originale e, soprattutto, interamente molisana” (Collettivo Sturm und Drug, April 2016).

Tsinoshi Bar: “Corsica Studios, Alzi la mano chi NON ne ha sentito mai parlare. Sì, perché sarebbe molto più semplice contare le pochissime mani che si alzerebbero rispetto a quelle che conteremmo chiedendo CHI ne ha sentito parlare: semplicemente uno dei migliori club underground londinesi ed europei, che come prima regola ha quella di favorire lo sviluppo e la valorizzazione dell’arte. Una zona live, una zona bar, uno studio più piccolo accanto e tanti, tantissimi grossi nomi della scena elettronica: proprio in nome dell’arte e della musica i Corsica studios hanno dato vita a Rituals, serie di eventi artistici made in Italy che porta in giro il meglio della scena house e techno contemporanea esponendo nomi del calibro di Legowelt, Steffi, Marcellus Pittman, John Heckle, Palms Trax, Tornado Wallace, Nick Höppner, Dark Sky e Move D, solo per nominarne alcuni. Rituals è un pezzo di ciò che accade e si sviluppa musicalmente in UK che viene esportato ricreando la stessa atmosfera, le stesse situazioni, gli stessi riti, attraverso la scelta anche di locations uniche, allestite e ridisegnate ogni volta per suscitare emozioni nuove ad ogni occasione. Questo Sabato RITUALS incontra Φύση institute research e Kode:1: nella splendida location della Masseria del Turco il party vedrà protagonisti Delta Funktionen, Lock Eyes, Z.I.P.P.O. ed il live di Kein (…). Infine, ecco KEIN: sound artist e performer dedito alla musica elettronica contemporanea. Il suo progetto si basa sulla ricerca di sonorità glitch e melodie electro-minimali, tipiche dell’ambient e dell’IDM. La musica e le ambientazioni sonore di Kein sono state utilizzate da numerosi videoartisti sperimentali provenienti da varie parti del mondo partecipando ai maggiori eventi nel campo dei new media e della performing art in tutta Italia e nel resto d’Europa. Ha collaborato attivamente alla band dei Flug ed è autore del progetto “KEIN Secret Diary”. Può bastarvi tutto questo?” (Tsinoshibar, January 2016)

Different Grooves: “Londra chiama e la Puglia risponde. Grazie alla collaborazione tra Φύση, il Kode_1 di Putignano e lo storico club londinese Corsica Studios, sabato 16 dicembre alla Masseria del Turco andrà in scena il progetto Rituals, un appuntamento importato dalla capitale inglese di enorme spessore artistico per talento e varietà di generi musicali offerti. Ad alternarsi sulla consolle ci saranno l’olandese Delta Funktionen e i pugliesi Lock Eyes, Z.I.P.P.O e il live di Kein” Different Grooves, January 2016).

Rituals: “Φύση institute research è lieta di annunciare l’inizio di una nuova collaborazione con il Corsica Studios e Kode 1 Club, presentando il 16 Gennaio a Masseria Del Turco, il primo Rituale del 2016. Rituals è un movimento, un'affascinante serie di eventi artistici e culturali coordinata dal Corsica Studios, club pionieristico per eccellenza della scena underground Londinese che sta rappresentando partendo dalla Sicilia, il meglio della scena house e techno contemporanea esponendo nomi del calibro di Legowelt, Steffi, Marcellus Pittman, John Heckle, Palms Trax, Tornado Wallace, Nick Höppner, Dark Sky e Move D per nominarne alcuni. Rituals è un export di tutto ciò che accade e si sviluppa giorno dopo giorno in Uk ripristinandone il feeling e le atmosfere in locations uniche ed esclusive, scenari magici riadattati e ridisegnati diversamente per ogni occasione. KEIN Live set, insieme a Delta Funktionen, Zp. aka Z.I.P.P.O, Lock Eyes.” (Rituals, January 2016)

Maccheroni Elettronici: “L’Intro di questo Set di KEIN è particolarmente emozionante forse per ogni bassista. Questo “Benvenuto” musicale ci accoglie a suon di armonici, che tanto fanno pensare a un moderno Jaco Pastorius in chiave elettronica. Intreccio melodico tra glitch, ambient e disturbi tanto gradevoli quanto gocce d’acqua su un vetro. Fortunato chi di voi lo ha incontrato quest’anno a Friburgo per il Festival Les Digitale, il 19/20 Settembre. Lui è Kein, se fosse una figura geometrica sarebbe un insieme di cerchi che si susseguono nello spazio formando un tunnel continuo. Scoprirete dove vi conduce!” (Erica Biolcati, Maccheroni Elettronici, September 2015)

Electric Lorem - Radio Città del Capo: “Dopo una lunga pausa estiva le vibrazioni musicali di Electric Lorem ritornano questo sabato sempre sulle frequenze di Radio Città del Capo e sempre alle 00:45. A stupirci con il suo brioso set è -KEIN- artista tutto italiano con alle spalle un super curriculum artistico. Non perdete l’ appuntamento e soprattutto rimanete sintonizzati.” (Electric Lorem, September 2015)

Les Digitales 2015 (Switzerland) 19th September 2015 - Kein Live set @ Les Digitales Festival, Fribourg (Switzerland).

Una compilation al cubo Vol 1: “28 artisti in streaming e freedownload per ricordare il nostro 2014, grazie al supporto di Dance Like Shaquille O'Neal, Mescalina Musica e Just Kids” - “Sfera Cubica si fa in tre e regala una manciata di musica che è passata per il suo ufficio stampa a tre diverse webzine: DLSO, Mescalina e Just Kids. Tre volumi che sono la sintesi di un anno di lavoro che noi di DLSO abbiamo supportato ben volentieri. Finché non abbiamo iniziato a contarli per gioco, non ci siamo resi conto della varietà di tutti gli artisti con i quali abbiamo trascorso il 2014. Quando, durante una delle nostre riunioni settimanali, ci siamo messi ad elencarli tutti abbiamo iniziato a ricordare brani, video, risultati raggiunti (e anche quelli mancati!), annedoti e sonorità… abbiamo passato tutta la mattina a raccontare, come quando ti ritrovi a parlare di una comitiva di amici con cui ti sei divertito per molto tempo.”Una compilation al cubo” è nata così, ripercorrendo insieme il nostro 2014 da ufficio stampa e tutti gli artisti con i quali abbiamo avuto il piacere di condividerlo. Tantissimi, per una sola compilation. E una compilation cubica non poteva che essere condivisa con tre media “complici” che avessero voglia di aiutarci a raccontare un anno di lavoro (Andrea, Chiara e Michele). Vi presentiamo quindi il Volume 1 di questa “triplice intesa” musicale, in streaming qui sotto e scaricabile a questo link“ (Dance Like Shaquille O'Neal, April, 2015).

Audiobulb (50-59) sampler: “As always I am very proud to work with and release such talented, innovative and dedicated artists. Their work speaks for itself - subtle, sublime beauty. To celebrate their work I invite everyone to download a free sampler album from our new bandcamp page. Best wishes” (David, Audiobulb Records, April 2015)

Kein Secret Concert - chapter #5 > Location 5.0 | old oil mill | Fluxx Basmati Sant'Agapito Smart Village (Video extract) December 2015

Marla: “Al Marla uno dei nomi più interessanti della scena elettronica indipendente italiana. Profumi di Burial, Flying Lotus, Apparat e Aphex Twin, la musica di KEIN fluttua tra sonorità glitch e solide basi melodiche electrominimal creando ambientazioni sonore al limite della trascendenza, atmosfere liquide e rarefatte che riescono a trasformare la musica in immagine, in un’evanescente e piacevole tranquillità” (Marla, Perugia - March 2015).

Esperimenti Festival: Gaeta medievale, Chiesa di S. Maria della Sorresca. “Chiuderà i giochi Kein, ospite della serata nonché uno dei nomi più interessanti della scena elettronica indipendente italiana che, assieme al visual artist VJ Raster, darà vita a un entusiasmante show audio/video, durante il quale si fluttuerà tra sonorità glitch e melodie electrominimali, tipiche dell’ambient e dell’IDM” (January 2015 - Leggi tutto).

Roma in the Club: Interview - “Il nome di Kein non è nuovo per RITC, così come per i cultori della musica elettronica di classe. Vi abbiamo parlato del suo “in BLOOM”, album uscito ad inizio luglio sull’etichetta inglese Audiobulb Records che, a detta dell’artista, rappresenta “raccolta di stati d’animo, di esperienze di viaggi e di vita vissuta unita ad una selezione di suoi recenti lavori inediti.” Nell’intervista, Kein ci spiega la sua concezione di viaggio, ovvero quell’andare e venire nella sua vita che lo ha portato ad una profonda e continua ricerca di se stesso e della musica.” (Leggi l’intervista completa su Roma in the Club, 3rd September 2014).

Soundmagazine: “L’elettronica è un genere musicale così vasto che è impossibile mantenere una bussola ideologica per definirlo correttamente. Per l’occasione mi sono anche addentrata nell’IDM, scontrandomi però nella frase: “Usage of the term “intelligent dance music” has been criticised by electronic musicians such as Aphex Twin as derogatory towards other styles“, che mi ha fatto subito desistere. A volte sussurrare “musica elettronica” è o tirarsi una zappa sui piedi (“E’ un genere che non capisco” – “Non ascolto musica non suonata da veri strumenti”) oppure attirare una fetta di persone davvero interessate al concetto di “nuovo” e “sperimentale”. Nel caso di Kein e del suo primo full lenght, credo sia un ottimo compromesso per accontentare tutti, perchè sa combinare sia sonorità glitch, che una solida base melodica. L’impronta ambient e minimal contraddistingue tutte le sette tracce, che scivolano eleganti e senza peso. I brani, puliti e ordinati, sono da considerarsi sette capitoli a sè, che rispecchiano diversi particolari stati d’animo, colori e riflessi. Se ad un primo ascolto sembra tutto molto freddo e schematico, più ci si addentra e si presta la giusta attenzione, più ci si avvicina ad una sensibilità davvero raffinata, che sa esprimersi senza strafare (magari inserendo dei pezzi noise/industrial che spiazzano, come fanno in molti) o cercare a tutti i costi il “singolone” che traini il disco. Trovo quindi che “In bloom” sia un album piacevole ed attento a tutti quei piccoli e fondamentali dettagli che formano un bel quadro, sia visto da vicino che da lontano” (Soundmagazine, 1 Agosto 2014).

Movimenta.com, Home of Future Beats: “Abbiamo pensato che il miglior modo per fissare in qualche forma la nostra visione dell’elettronica di questi anni, al di là del flusso continuo dei post con tracce e album in streaming sul sito, fosse quello di mettere insieme una collezione di mix. Chiedendolo gentilmente a tutti quelli che ci piacciono, e a cui piace movimenta. Alla serie di quest’anno hanno partecipato finora Koett, K-Conjog, Sun Glitters, Dag Rosenqvist, STRi, Breek, Flowers Or Razorwire, Kein, Go Dugong, Tempelhof e Ocoeur. Il nome è Half Past perchè i mix durano in media circa 30 minuti.” (Movimenta.com - September 2014).

Crampi2: “Sette composizioni compongono il primo lavoro sulla lunga distanza di Kein, performer con due Ep e vari altri progetti all’attivo, tra cui abituali frequentazioni nel mondo della video art, ed un bagaglio di esperienze in giro per l’Italia e l’Europa. Sperimentazioni elettroniche, ma senza dimenticare la comunicatività: questo appare il filo conduttore di In Bloom: suggestioni ‘canoniche’ – l’ambient è ormai un ‘classico’a tutti gli effetti – ed influenze più recenti, all’insegna di certi crepitii glitch, cui si aggiungono strumenti più o meno tradizionali e rumori naturali campionamenti da un lato, oggetti ‘comuni’ usati come percussioni dall’altro, archi occasionali. Un catalogo di suoni declinato attraverso un’attenzione costante per la melodia, che rende in fondo ‘digeribili’ anche gli episodi più tortuosi: “In bloom’ non è un disco facile, ma non privo di un certo fascino, giocato costantemente su effetti ipnotici, a tratti onirici, spesso sottilmente malinconici, con una certa qual attitudine cinematografica che li rende ideali per una colonna sonora. Un lavoro che probabilmente potrà essere pienamente apprezzato soprattutto dai frequentatori abituali del genere, senza tuttavia respingere i meno avvezzi a questo tipo di atmosfere” (Crampi2, 27 Luglio 2014).

DailyStorm: “Recensione | Tra brani rarefatti e musica apparentemente cervellotica, ci viene dato un disco spontaneo, lontano da qualsiasi deriva concettuale. Romantico, quasi. Duecento copie realizzate a mano, ognuna numerata. Così Kein ha deciso di inaugurare in BLOOM, il suo primo full lenght prodotto dall’inglese Audiobulb Records. L’esperienza alle spalle, tuttavia, non manca: due EP pubblicati, Suburban Turntablism (2007) e Fondle (2009), oltre a svariate collaborazioni come sonorizzatore di videoartisti e come bassista in gruppi indie rock, punk, garage e chi più ne ha più ne metta. in Bloom riassume sostanzialmente tutte le esperienze passate di quest’italianissimo sound artist. Più soffuso nelle scelte melodiche, ma comunque elettronico nella sua matrice, le sette tracce del disco oscillano silenziosamente tra l’ambient e l’IDM (Intelligent Dance Music), movimento electro ormai conosciuto a livello internazionale più o meno consciamente grazie a uno dei suoi padri fondatori, tale Richard David James (per gli amici Aphex Twin). Come recita il nome, l’Intelligent Dance Music, chiamata anche Braindance, non si dedica soltanto al coinvolgimento fisico, ma -soprattutto- a quello cerebrale, connettendo direttamente i nervi e le sensazioni a una data atmosfera. Per i maligni, questa musica viene catalogata come sciocco e ripetitivo sottofondo a qualche pretenziosa installazione dinamica in musei d’arte ultracontemporanea che in tanti visitano ma solo dall’esterno. Per i più benevoli e accorti, è spesso un ottimo accompagnamento riflessivo. in BLOOM, come tutte le altre opere affini al genere, nella sua immediatezza richiede concentrazione d’ascolto necessaria e sufficiente a dare una forma al percorso sonoro, a rendere i colori di quel che si ascolta più nitidi. Come ha dichiarato l’artista stesso, «più che un vero e proprio album, lo si può considerare una raccolta di stati d’animo, di esperienze di viaggi e di vita vissuta». Sette momenti cristallizzati in un lasso di tempo relativamente breve, osservati dalle nostre orecchie attraverso un vetro traslucido fatto di suoni opachi e spesso indefiniti. Come Untitled, l’apertura del disco, nominata così apposta perché offre una libera interpretazione degli snodi melodici. Un brano composto nello scompartimento di un treno, con fuori dal finestrino nulla di determinato o che tu possa prevedere di ritrovarti sotto al naso. Interessante il confronto, verso la fine dell’LP, tra Londra e Berlino con la coppia Brixton Rd. vs Ostalgie, dove al chiacchiericcio e alle atmosfere fredde della prima si contrappone una maggiore dinamicità della seconda, pervasa comunque da una malinconia di fondo alla ricerca di colori caldi. Look after me esprime il suo bisogno di sicurezza attraverso un equilibrio formale, dove si bilanciano armonicamente il ritmo, la melodia e le distrazioni di qualche glitch un po’ sghembo ma mai troppo calcato. Mentre In Bloom inquadra, come da titolo, il disgelo e l’inizio di una rinascita in timelapse, il grigio che lascia gradualmente spazio al colore. La chiusura è affidata a Sugar e Isländische, che uno dopo l’altro squarciano il finale prima con ritmi regolari e a tratti ossessivi, infine sempre più affastellati e sporcati da intrusioni rumoristiche. È proprio dai rumori che scaturisce il binomio musica/noise dell’opera. Dove i sintetizzatori e le drum machine costruiscono un tappeto sintetico di frequenze, la coloritura dei glitch è affidata a un fido microfono che di soppiatto ha registrato piogge battenti, legni che sfregano, viti di metallo che cadono, per poi incanalare tutto nel computer, editando, tagliando e rielaborando il tutto senza uno schema preciso. Come d’altronde lo è tutto il disco. Le tracce non seguono un’organizzazione premeditata, sono davvero una collezione di momenti donati al pubblico in un palmo di mano, come una bellissima conchiglia raccolta sulla spiaggia e porta d’istinto a chi ti è vicino. E nonostante la presunta cerebralità dei generi musicali presenti nel disco, la spontaneità che ne fa da contraltare lo fa brillare ancora meglio.” (dailySTORM, 25 Luglio 2014).

Rockit: “Vedo l’immagine dell’artista, che in viaggio tra treni e aerei, tira fuori il suo diario e ci scrive sopra quello che ha dentro. Ora, sostituiamo la moleskine con un laptop. E il diario facciamolo diventare un audiodiario. Al posto delle parole mettiamoci i suoni ad esprimere impressioni, pensieri, riflessioni in solitario. Questo primo full lenght di Kein, producer e lavoratore della musica da anni attivo e prolifico in italia e all’estero. É un lavoro personale, intimo, di ricerca e introspezione. La via scelta per comunicare lungo le 7 tracce che compongono “In Bloom” è l’elettronica ambient, Idm, glitch. Emozioni e impressioni catturate col microfono sempre a portata di mano e costruite sapientemente passando attraverso luoghi diversi, dalla pioggia di Londra, ai cieli di Berlino, dalle strade di Barcellona all’aria fredda di Ginevra, fino qui da noi, nell’Italia che è casa. Questo disco, uscito per l’etichetta inglese AudioBulb, segue due precedenti ep, “Suburban Turntablism” del 2007 e “Fondle” del 2009, come l’invecchiare di un buon vino. Le influenze sono chiare e citate senza troppi patemi d’animo, di Flying Lotus e Apparat ci si accorge subito, e volendo andare a fondo alla questione, pure il mastering si scopre curato da Kai Blankenberg, uno che con Apparat ci ha lavorato proprio. La prima traccia, “Untitled”, parte con un crepitio di focolare che ci suggerisce di metterci comodi in poltrona, alla sera, e tendere le orecchie. Gli spazi, le atmosfere, gli ambienti sono in continuo divenire, si spiegano come vele al vento, se mi concedete la facile analogia. Per la traccia che da il nome al disco invece è interessante tentare di capire come il ritmo e lo scricchiolare continuo del beat si intersechino tremendamente bene con gli archi che scavano il letto del fiume in cui scorre la canzone. “Brixton Road” invece è buia, umida, fatta di ciotoli grigi: una foto sfocata con la luce gialla dei lampioni a farci intendere dove ci troviamo. “Isländische” è una chiusura che vale come la ciliegina sulla torta. I synth che abbaiano, le macchinette che stridono, i bicchieri che richiamano l’attenzione come fosse il momento del brindisi, e io a questo disco brinderei volentieri, ovunque mi trovassi. Un lavoro buono ovunque, senza appartenenze a costringerlo e limitarlo” (“Rockit”, Album del giorno, 24 Luglio 2014).

Il Mucchio Selvaggio: “Alle spalle un paio di ep, Kein arriva al primo passo lungo a sintetizzare vari anni di musiche e viaggi (la cupezza claustrofobica di Brixton Rd. omaggia la vita notturna londinese, così come il dinamismo di Ostalgie fa con Berlino). Pubblicato dall’inglese Audiobulb, “in Bloom” mette a frutto sia l’esperienza nei panni di sound designer elettronico volto prevalentemente all’ambient, che gli ha guadagnato sonorizzazioni per videoartisti, sia la precedente militanza come bassista in alcune band, da cui la memoria di divagazioni dallo stampo post-rock. Il piatto è levigato con somma cura, ma spuntano anche rumori catturati con un microfono a condensatore – dalla pioggia a vari oggetti percossi – e successivamente rielaborati. Fra gli immancabili spunti di riferimento sono citati Apparat (al master uno che con Apparat ci ha trafficato davvero, Kai Blankenberg), Burial o Flying Lotus, ma le sette tracce stanno solidamente in piedi sulle proprie gambe: Untitled che, composta in treno, coniuga cassa dritta e grande emotività; Look After Me, che sottolinea la propensione per il glitch con senso del romanticismo; la title track, dove le ritmiche si intersecano con gli archi in totale scioltezza; Sugar, che fa capolino nella dance, oppure islandische, che tradisce l’attrazione per il Nord in cui tutti prima o poi incappiamo. Una fioritura” (Elena Raugei – “Il Mucchio selvaggio”, Luglio – Agosto 2014).

Movimenta.com, Home of Future Beats: “Audiobulb ha pubblicato all’inizio di questo mese In Bloom, il debutto di Kein, con sette brani ispirati da esperienze londinesi e berlinesi (il primo, Untitled, già utilizzato dal videoartista sperimentale ucraino Alexander Isaenko per la realizzazione di The Negative Selection); lunedì prossimo arriverà invece il suo mix per Half Past Series.” (Movimenta.com - 14 Luglio 2014).

Rockerilla: “Benchè si tratti della prima uscita in full lenght, non si può certo parlare di esordio per Kein, Sound Artist, musicista, dj e organizzatore di eventi, in attività da quasi dieci anni, durante i quali è passato dal punk al noise, dal dubstep all’ambient e l’IDM. La sperimentazione su sonorità glitch, ambientazioni sonore al limite della trascendenza e melodie electro-minimali si concretizza in flussi sonori in cui le diverse dimensioni del suono si amalgamano, creando atmosfere liquide e rarefatte che solo in rari casi si allontanano da questa evanescente tranquillità. E’ musica che si presta all’immagine, ma anche immagine che diventa musica. MAGNETICO” (Daniele Follero – “Rockerilla”, Luglio – Agosto 2014).

Igloo Magazine: “Kein / In Bloom (Audiobulb) — Kein’s In Bloom is comprised by seven new tracks, one which previously appeared on a compilation, that extend their reach comfortably from glitch to jungle, from IDM to confident ambient landscapes. The album follows a pretty consistent order.As we are introduced to the soft sounds of “Untitled” rather gently, the album begins to unfold in a confident fashion. “Look After Me” is a powerful bit of nostalgia that wouldn’t be out of place in a science fiction score. However, this is all a tad cliché. After all, what kind of electronic music doesn’t at the very least resemble some sort of movie score? It is a quality of the genre to be forward thinking, to imagine sounds for a world that does not yet exist. Where Kein excels, on the other hand, is showing you tiny snapshots of what a possible world would look like. Always teary eyed, the sounds of In Bloom remind ever so briefly to Saycet’s wonderful One Day At Home (Electron’y’pop, 2006). It is a decidedly ambient sound that haunts most of the songs composed by Kein, somehow straddling the line between derivative and defiantly original. The two tracks that came to mind immediately after typing “defiantly original” were album highlight “Brixton Rd” and closing track “Isländische.” “Brixton Rd” is different from the other tracks in that it develops a kind of Zomby-ish sound that wouldn’t be out of place in the masked man’s tunes that constituted With Love. “Brixton Rd” is a banger. Album closer “Isländische” is flat-out fantastic, as the listener is bombarded by what appears to be a rogue fax machine shooting lasers out of its output slot. Both “Brixton Rd” an “Isländische,” however, are departures for what appears to be a decidedly ambient oriented album. This makes the album overall both a disappointment and and exciting discovery at the same time. No small feat. Igloo Magazine”. (4th July 2014)

Technodisco.it: “Kein è alle prese col primo Album, dopo aver inciso una manciata di EP negli anni passati. L’info sheet recita testualmente «E’ una raccolta di stati d’animo di viaggi e di esperienze di vita vissuta», e da ciò intuiamo di non fronteggiare con l’ennesima delle scatole vuote propinateci, purtroppo con molta frequenza, dal mercato discografico odierno. “in BLOOM” rispecchia in pieno la personalità dell’artista, che adopera Glitch, IDM, Ambient ed Abstract per comunicare le proprie emozioni, modulate attraverso particolari frequenze, scricchiolii, rumori carpiti dall’ambiente circostante. Un disco che fa da raccordo tra la sua immaginazione e il mondo che lo circonda, uno snodo tra musica e sensazioni, una sorta di fotografia audio scattata negli anfratti del proprio ego più nascosto. Sette i brani attraverso cui Kein “solidifica” i pensieri, incavando grovigli di patch ritmiche destrutturate (“Look After Me”, “Brixton Rd.”), scolpendo melodie zigzaganti (“In Bloom”, “Ostalgie”), lanciandosi nell’oscurità (“Sugar”) e nel Noise (“Isländische”) strizzando pure l’occhio (e l’orecchio) a certe cose di Burial. C’è persino la (rassicurante) cassa dritta, decisamente inusuale per l’artista, contestualizzata in un “Untitled” che, proprio in virtù della sua non appartenenza ad alcun concetto, apre infinite possibilità di interpretazione. L’edizione in CD viene accompagnata dall’artwork di Civico|32 realizzato a mano e numerato, che ferma la tiratura alle 200 copie. technodisco.it”. (3rd July 2014)

Roma in the Club: “A volte mettere play ad un disco è come guardare al tramonto le nuvole da un finestrino di un aereo e riflettere su se stessi, sul proprio passato e sul futuro. Da dove sarà il prossimo imbarco e quale la prossima meta? A queste domande infinite, Kein ha dato una sola risposta: la mia musica. Il producer, infatti, ha raccolto le sue esperienze di viaggio in un album che potesse raccontare con intimità l’itinerario sonoro tra Londra e Berlino, Ginevra e Barcellona ma anche l’Italia. Il risultato è una serie di suoni registrati con un microfono a condesatore che si appropriano di ritmiche mai invadenti e di melodie sottili ed eleganti. C’è del break e del glitch che si assesta abilmente su atmosfere ambient e sperimentazioni IDM. C’è spensieratezza ed impenetrabilità. C’è il giorno e la notte. Roma in the Club”. (3rd July 2014)

Son of Marketing: “E’ uscito ieri, in edizione limitata e in digitale, in BLOOM: si tratta del primo full-lenght di Kein, sound artist, producer e performer italiano che indirizza il suono verso un’elettronica “intellgente”, raffinata ed elegante. L’album segue la pubblicazione di due Ep: Suburban Turntablism del 2007 e Fondle del 2009, oltre ad una serie di collaborazioni e progetti paralleli. L’album è prodotto dalla label britannica Audiobulb Records, mentre il mastering è stato realizzato da Kai Blankenberg (già al lavoro con Apparat, Guano Apes e Lady Gaga) presso lo Skyline Tonfabrik di Dusseldorf”. Son of Marketing. (3rd July 2014)

Audiobulb: “Kein is a sound artist and performer from Italy. His work focuses on contemporary digital music. His signature sound incorporates beautifully broken rhythmic frameworks which are entwined with evocative melodic textures and melodies. As well as Audiobulb Records, Kein has released music on Helvet Underground (Switzerland), Nuhar Records (Italy), Cinoci Records (UK) and several European netlabels. Kein has also collaborated extensively with Flug band and he is the author of ‘Secret Diary’ project. In Bloom / Kein describes his work as follows, “In Bloom” for me is the perfect picture of what I’m today both from the musical point of view and from the intimate and personal one. More than a real album, I consider it like a collection of my moods and a selection of my favorite recent works. It contains many references to my travels and my life’s experiences, but it is also the obvious result of many musical and artistic influences, that I consider so essential. My music is the result of a mixture of melodies and glitchy alchemies that I subjected to an endless series of editing, “cutting and sewing”, with massive use of selected plug-ins. In most of the tracks, I wanted that the “error”, the “glitch”, would be an essential component, without putting in contrast, deleting or excluding the melodic aspects, that - in fact - remains on leading. Lately, in fact, I enjoyed a lot to record sounds and noises using a condenser microphone. Sounds and noises such as heavy rain or an old broken guitar, but also some small wood and metal objects that I hit and rub each other without a precise pattern. The album comes as a limited edition CD series; each copy has been numbered by hand and comes with a high quality digipack, minimal and handmade. AB053 | Audiobulb”. (2nd July 2014)

Soundwall.it: “L’introspezione è una faccenda dannatamente seria. Bisogna esprimere tutta l’unicità che ci si porta dentro ma stare attenti che le cose non suonino troppo criptiche e inafferrabili. E a nulla valgono gli esempi che puoi osservare dalle anime artistiche a te simili. Nel caso di Kein, ad esempio, potevano essere signori come Flying Lotus o Arandel a suggerire le direzioni possibili, viste tutte le analogie del caso. Ma ovviamente se segui le direzioni tracciate da altri non stiamo più trattando il vero senso dell’introspezione. Per questo ci è piaciuto molto “In Bloom”, l’album di debutto del producer molisano in uscita il 2 luglio per Audiobulb Records. Perché sa esprimersi col linguaggio unico delle proprie suggestioni pur tracciando un disegno in cui è facile immergersi, condito di ambient, IDM e glitch, acuto eppure accogliente. Oggi avete tutto l’album in streaming esclusivo, solo su Soundwall”. (30th June 2014)

Musicletter.it: “Sarà pubblicato il 2 luglio 2014 per l’inglese Audiobulb Records, In Bloom, nuovo lavoro discografico di Kein. L’album, il primo full-lenght del musicista, rappresenta la fotografia di ciò che Kein è oggi sia dal punto di vista artistico, sia da un punto di vista più intimo e personale. Un viaggio elettronico con le sonorità di Apparat, Burial, Robert Lippok, Flying Lotus e Kettel, con digressioni tipiche del rock e del post-rock e ampio utilizzo di tecniche di sampling. Il mastering è stato realizzato da Kai Blankenberg (Apparat, Guano Apes e Lady Gaga) allo Skyline Tonfabrik di Dusseldorf, mentre l’artwork (edizione limitata - 200 copie numerate e fatte a mano) è stato realizzato da Civico | 32. (Fonte: Sfera Cubica Ufficio Stampa) (22nd May 2014)

Primonumero.it: “Difficile associare la parola “genere” alla parola “elettronica”, se degli argini effettivamente esistono per contenere un movimento, nella musica elettronica sono eccessivamente sfumati. Quindi, analisi grammaticale a parte, se proprio dobbiamo dare un’etichetta all’inetichettabile può venirci in aiuto la parola “esperimento”. Elettronica come sinonimo di laboratorio chimico: infinite provette per innestare infinite reazioni. E siamo ancora lontani (…) Leggi l’intervista completa (26th December 2013)

Les Digitales 2013 (Switzerland) 17th August 2013 - Kein Live set @ Les Digitales Festival, Lausanne (Switzerland). “Jusqu’en 2011, le festival avait lieu dans le Parc de Mon-Repos. L’appel au changement nous a fait migrer vers un autre parc tout aussi majestueux et charismatique, le parc du Denantou. Le festival des Digitales est né à Lausanne, en 2005. Depuis, le concept s’est étendu dans plusieurs villes de Suisse. (…)

Kein Live in Berlin # 2 2nd August 2013 – Madame Claude

Kein Live in Berlin # 1 7th August 2013 – Cagliostro (Ostkreuz)

Kein - Secret Diary - Riqualificare spazi inediti e non convenzionali per sperimentare la formula del Secret Concert. Immersi in un’atmosfera raccolta e familiare, con vino locale, prodotti rigorosamente biologici e dolci “fatti in casa”, con l’obiettivo di favorire il legame tra contemporaneità e tradizione dei luoghi. Il Live Set di KEIN è adattato di volta in volta alle peculiari atmosfere delle location prescelte ed è accompagnato da interventi di videoarte, video_mapping, fotografia e arte contemporanea in collaborazione con altri artisti. Eventi privati a numero chiuso ai quali è possibile partecipare solo su Prenotazione. “Emarginarsi dalle logiche di profitto, portare la musica e l’arte in luoghi familiari e non convenzionali è un modo per restituire dignità all’arte stessa, liberandola dai compromessi e dall’illegittimo sfruttamento riservatole nei luoghi di massa” (Kein, December 2012 - July 2014 - Project).

Flug Ep su Impatto Sonoro - Mi piacciono le cose che hanno classe e che riescono ad avere una certa bellezza. La musica è una forma d’arte in cui, nel corso degli anni, ho trovato persone di una classe e qualità sopra la media e che mi hanno cambiato profondamente. Tra le ultime scoperte ci sono i Flug, composti da Luciana Patullo, Giuseppe Zingaro e Kein. Delicati come un fiocco di neve che lievemente ondula nell’aria fino a sciogliersi a terra. La base di partenza è un pop perfezionista che non si accontenta di essere popolare ma che mette in atto una continua ricerca e messa a fuoco di se stesso. Da qui esplodono mille strade che i Flug decidono di prendere e in soli 15 minuti riescono a parlarci con le parole del dream-pop, dell’elettronica e delle atmosfere più surreali e incisive. Tutto questo risultando convincenti e soprattutto bravi. L’EP è un assaggio del primo LP in fase di lavorazione e noi rimaniamo in attesa, sapendo già che i Flug non ci deluderanno. (20th December 2012 Impatto Sonoro).

Flug Ep su Il Fatto Quotidiano - "“Il volo dei Flug in caduta libera. Vista all’incontrario una caduta può sembrare un volo: così si riassume l’immaginario dei Flug, perché il concetto del volo esprime al meglio l’essenza di cui è fatta la musica di questa band emergente: paura di non avere la terra sotto i piedi e, allo stesso tempo, speranza di poter rivoluzionare il nostro modo di osservare le cose e fare della paura una ricchezza e un’opportunità di crescita e scoperta. La voce di Luciana Patullo è lo strumento principale della band. Il disco, invece, non è il frutto di una performance istintiva, ma il risultato di un accurato disegno molto razionale, che vede il sovrapporsi di tracce spesso registrate e mixate a distanza" (di Pasquale Rinaldis, "Il Fatto Quotidiano", 10th December 2012).

Proyector Videoart Festival, Madrid (Spain) 14th – 23rd December 2012 Video “The negative selection” by Alexander Isaenko | Music by kein exhibited @ 5° Proyector Videoart Festival

Studio M, Novi Sad (Serbia) 14th – 16th December 2012 Video “The negative selection” by Alexander Isaenko | Music by kein selected in 16th International Video Festival Videomedeja

Flug Ep su Rockit - In “Flug”, elettronica dal sapore glitch e cantautorato si fondono in un quadro dai toni cangianti: dalle tenere e soffuse tonalità di “Orizzonte” a quelle più aspre e spigolose di “Niente”; dalla dimensione intima, rarefatta, fortemente evocativa di “Gita al lago”, all’andamento marziale di “Ancora qui”. Tutti i brani, lontani dalla classica forma canzone, risultano interessanti per i loro accostamenti timbrici, per le elaborazioni elettroniche e i suoni di chitarra che fanno da sfondo alla voce tenera e pungente di Luciana Patullo, che si muove libera con un fraseggio agile e coinvolgente. Più che canzoni, impressioni, intime suggestioni malinconiche. (Rockit - November 2012).

Les Digitales 2012 (Switzerland) 4th August 2012 - Kein Live set @ Les Digitales Festival, Genève (Switzerland). “Un festival de musiques électroniques, contemporaines et expérimentales, qui prend vie dans les parcs urbains en Suisse. Dans sa 8ème édition, plus de 70 nationals et internationals live-acts sont proposés au public. Le public y goûtera, assis dans des transats ou allongés sur la pelouse, les sonorités les plus diverses et passionnantes.” “Proposé par POL (musicien, Genève) Depuis plus de six ans, Les Digitales sillonnent les villes de Suisse pour faire découvrir au public le patrimoine des parcs helvétiques, en organisant des concerts de musiques électroniques, qui s’écoutent allongé dans l’herbe ou confortablement assis dans une chaise longue. Les Digitales font leur première halte à Genève, une occasion rare pour découvrir des artistes romands, d’outre-Sarine et d’Europe. Programme complet en page suivante. (…)

Kein. En provenance de Campobasso en Italie, Kein propose un univers sonore plein de douceurs et de respirations. Son talent consiste à rendre le genre « ambient-idm-electronica-glitch » agréable, sans rien enlever à l’émotion humaine dégagée par l’artiste” (La Terrasse du Troc).

[leggi il programma completo]

Flug Ep: dubbi, delicatezze e scomposizioni - Durante un’intervista di qualche giorno fa, domandando al sound artist Franz Rosati se il futuro della musica fosse la musica elettronica, mi è stato risposto che il futuro della musica è la contaminazione, che probabilmente abbatterà sempre di più i limiti tra i diversi generi. Nessuno rinuncerà mai alla bellezza del suono dello strumento e della voce viva, sebbene la sperimentazione acustica contemporanea stia abbracciando sempre di più la produzione digitale. La contaminazione non è il compenetrarsi del vecchio che si dà una nuova faccia, ma la creazione miracolosa di qualcosa di nuovo. Timide ed eleganti atmosfere elettroniche, curatissime scelte strumentali, moderne tinte della voce femminile italiana che recita da protagonista: questo è il primo lavoro dei Flug, gruppo musicale tripartito che si muove tra Roma e Campobasso, risultato della collaborazione tra Luciana Patullo alla voce, Giuseppe Zingaro (chitarre, percussioni e voce) e

Kein, music performer già affermato a livello internazionale grazie ad una produzione elettronica emotiva e armonica in cui galleggiano sonorità glitch, creando una sintonia dolce e scomposta.

Quattro pezzi per questa prima uscita distinta da un’ampia varietà compositiva, madre di una dinamica musicale evidente sia all’interno dei singoli brani che a livello complessivo. Si parte con Orizzonte, tenerezza di chitarre e elettronica soffusa, la voce che non esagera mai e racconta i dubbi su quel che ancora è impossibile sapere. Niente si fa aggressiva, psicotica e dura, una cassa percuote l’aria e si placa arresa solo all’altezza del ritornello, che torna a parlare un linguaggio pregno di melodia che non si perde più fino alla fine dell’Ep. Gita al lago rende la testa fluttuante, una chitarra vibra e una voce ricorda sussurrando che tutta la necessità del mondo è amore. Il disco si chiude con Ancora qui, in cui i ritmi virano verso il rock, la voce diventa adulta e si accompagna a una chitarra che canta insieme a lei, chiudendo, per non sbilanciarsi mai in qualcosa di definito, con venti secondi di atmosfera distante, testimonianza del mondo complesso che si cela dietro questi brani, che ascoltati ogni volta svelano qualcosa di nuovo. Flug Ep si presenta come un complesso mosaico bizantino, riccamente composto da grandi e minuscole tessere che non si distinguono fino a quando non ci si avvicina notando come ogni brandello sia stato costruito con l’attenzione di un chirurgo, creando magistralmente un disegno che richiama qualcosa di trascendente attraverso delle indicazioni reali. Dubbi, delicatezze e scomposizioni tracciano un ritratto di questo interessante prodotto musicale che mischia elettronica e cantautorato femminile italiano, configurandosi come una novità che reinterpreta un passato e guarda contemporaneamente al futuro, creando un organismo nuovo che con gli occhi spalancati si mostra e osserva quello che lo circonda con sensibilità. (pensieridicartapesta.it - July 2012).

Flug Ep Out now ! flugmusic.com Elettronica pura non è, anche se dietro il beat c’è quel Kein che tanto ho apprezzato nel suo lavoro solista. Una voce femminile che ricorda Meg (non credo di esser il primo a dirlo), interprete senza particolari giochi vocali tra riverberi e casse ma in totale spontaneità. Originale e calda e a tratti leggera, insomma davvero particolare nella sua semplicità audio. Poi ci sono le chitarre e i bassi e il tutto sembra girare per i Flug che con questo EP riusciranno sicuramente a farsi notare da critica e spero pubblico, dato l’interessante progetto poetico musicale accompagnato da un agglomerato d’idee e suggestioni. (MuroMag, June 2012)

National Centre for Conteporary Arts (NCCA), Novosibirsk (Russia) 16th – 20th May 2012 Video “The negative selection” by Alexander Isaenko | Music by kein exhibited @ “Metronome”

MuroMag - “Poi parliamo di -KEIN- produttore che da tempo gira per l’europa con il suo progetto musicale stimolante per i nostri sensi; di seguito un paio di produzioni e un remix di un brano degli Offlaga Discopax. Presto uscirà un nuovo lavoro e ascoltando i vecchi brani non possiamo che attendere curiosi quel che sarà, magari proprio quest’autunno una delle rivelazioni del genere?” (MuroMag, May 2012)

KEIN Live in Barcelona (Spain) - saturday 18th February 2012 - Echorek Dub Factory presents: KEIN Live in Barcelona. “KEIN, compositor y dj de musica electronica, con estilo ‘broken beatz’, post-rave culture and dubstep propone sus producciones que se basan en un sonido minimalista profundo y IDM. Es una otra importante colaboracion con echorek dub factory”.

Kein Radio Session - Contrabanda FM - Barcelona, Spain - friday 17th February 2012 - Echorek Dub Factory presents: En directo desde los estudios de radio contrabanda en Barcelona: Kein, compositor y dj de musica electronica. “(…) La seconda buona notizia è l’aver avuto in studio Kein, giovane e promettente musicista italiano. È stato un vero volo pindarico il passaggio da Lu Colombo a Kein, dalla voce graffiante della cantante milanese alle sonorità rilassanti di questo molisano che come nome d’arte ha scelto una negazione tedesca. Kein ce lo ha fatto conoscere Francesco Perrella, che da qualche mese sta portando avanti uno spazio di notevole interesse, la Echorek Dub Factory, sita nel cuore del Raval (C/Ferlandina 53). Uno spazio dove si produce musica e dove, soprattutto, si organizzano performance, concerti e jam session. Dopo alcune esperienze giovanili nel mondo del punk e del rock, Kein si è avvicinato sempre più alla musica elettronica e in particolare ai ‘broken beatz’, alla cultura post-rave e al dubstep. Le sue produzioni si caratterizzano per la ricerca di sonorità morbide e melodie electro-minimali, tipiche dell’ambient e dell’IDM. Nel nostro piccolo, ma – come sapete – accogliente studio di Radio Contrabanda, Kein ci ha proposto una breve ma intensa live session con alcune delle sue ultime creazioni che dovrebbero vedere la luce nel 2012 e ci ha fatto ascoltare Fondle, il suo recente EP, pubblicato dall’etichetta svizzera Helvet Underground nel 2009. Per conoscere meglio Kein e la sua interessante ricerca musicale, www.kein.it“ (zibaldone.contrabanda.org - Barcelona, Spain - February 2012). Listen to the Podcast

Kernel Festival /011 - KEIN – Selected among more than 250 artists from 39 countries - An overall total of 57 artists will bring to the Kernel 28 proposals selected between the over 250 received from 39 different countries. residentadvisor.net Electronic sound & music - The endless opportunities for digital manipulation of new technologies, have led to the exponential amplification of music role, primal vehicle of culture and emotions. For this, Kernel /011, in search of emblematic artistic proposals in the field of electronic sound and music, turns its attention to research and experimentation of the limits and potential of such technology. The role that music has always played in the transmission of emotions and culture is amplified in the digital age thanks to the endless possibilities of manipulation offered by new technologies. Bring together different expressions of an artistic sensibility aware of the technical potential of the digital world, without losing sight of the substance of the music, the importance of intention and interpretation that gives soul to the sounds, it’s Kernel’s purpose. Exploit the technical devices as a means of expanding the horizons of sound, searching for new perceptual experiences, is the goal. - Kernel - Open calls Kernel Festival /011: svelati i nomi degli artisti selezionati. “Kernel Festival /011 è alle porte e la line up è completa: sono infatti terminate le valutazioni degli artisti emergenti candidati attraverso le open calls, che affiancheranno on stage i maggiori nomi internazionali. Le commissioni, formate da artisti, docenti, produttori e redattori specializzati in ciascuna delle quattro aree di interesse della kermesse – Electronic Sound and Music, Audiovisual Mapping, Interactive and Digital Art e Temporary Architecture - hanno lavorato intensamente per identificare le più interessanti e originali tra le oltre 250 proposte ricevute da 39 differenti nazioni. I nuovi talenti selezionati per ogni sezione testimoniano della ricerca e della sperimentazione attive nell’ambito dell’arte contemporanea e della musica elettronica a livello mondiale: non si tratta, infatti, di absolute beginners, ma di artisti che hanno già saputo distinguersi per le loro capacità e ritagliarsi una nicchia sulla scena nazionale e internazionale. Queste giovani promesse avranno la possibilità di mostrare le loro opere davanti al pubblico di Kernel Festival, entrando di diritto a far parte del programma delle serate e dividendo il palco con riconosciuti professionisti del settore. Kernel Festival /011 si delinea quindi come una fucina di talenti, sia nuovi che affermati, dove condividere idee, emozioni, immagini e suoni. Ecco l’elenco dei selezionati per le quattro aree: Electronic Sound and Music: The Bizarre Collection (IT), Marco Donnarumma (UK), Eniac (IT), Electrologues (YV), Fischerle (PL), Kat Frankie (DE), Hellzapop (IT), Kein (IT), Materia Prima (RCH), Mi.S.Fu.Lab (IT), Planet Soap (IT), RFaS (IT), Andrea Santini (IT), Sinapsya (IT), Snorkel Quintet (CO). (…) [mi-lorenteggio.com]. Concertionline - “Kernel Festival /011 inizia a pulsare: i primi battiti del ritmo, i primi flash di luce, per un perfetto mix tra musica e arte contemporanea. Un evento senza precedenti in Italia: tre giornate e due serate ricche di arte, musica, performance, laboratori, incontri, immagini e suoni, in un luogo magico e straordinario. Un progetto ambizioso dal respiro internazionale, che catalizzerà artisti e appassionati da tutto il mondo. Il Festival prenderà forma tra il 1° e il 3 luglio a Desio (MB), nella cornice settecentesca di Villa Tittoni Traversi, proponendosi come showcase e laboratorio di sperimentazione in quattro aree: Interactive & Digital Art, Audiovisual Mapping, Electronic Sound & Music e Temporary Architecture. On stage artisti emergenti, selezionati tra gli oltre 250 partecipanti da 39 paesi diversi e affermate figure internazionali del calibro di Alex Posada, Angelo Plessas, Dj Spooky, Joanie Lemercier-AntiVJ, Kode9, Lab Frequency, Moritz Van Oswald Trio, Mother Inc., Quayola, Shed, Telenoika, Troy Pierce (Minus/Berlin) e tanti altri, con dj set, performance audiovisive, tavole rotonde e workshop, per una tre giorni di grande intrattenimento. Exibart - University2night.it

KEIN Live in Genève (Switzerland) - Friday 17th September 2010 - flyer “Helvet Underground présente: Vendredi 17 September à 21H00 - Le Cabinet 54, Bd St-Georges KEIN (Roma, IT) - Smooth-Sharp-Electronica - Unique date en Suisse!” (Helvet Underground Rec.) “KEIN nous vient du Campobasso, plein de douceurs et de respirations. Ici, la complexité inhérente au genre musical n’empiète jamais sur l’émotion. Ce soir, le musicien colorisera la grotte de ses textures fines pour nous rendre un peu plus naturels” (Le Cabinet - CH).

Flussi Digital Transition 2010 - E-ARTQUAKE Edition - flussi.eu 24th 28th August 2010 - Teatro Carlo Gesualdo (Avellino) KEIN- Live set - www.flussi.eu/kein Artists: Thomas Felhmann - Murcof - Mount Kimbie - Mokira - Sciajno – ASp/SEC_- Elisa Luu - Andrea Belfi solo - Keng - ASp – Spera – Venitucci - -KEIN- - Touane - UN VORTICE DI BASSA PRESSIONE + LEASTUPPERBOUND - Nocci Lillevan - Lukid - Asfèrico - Menion - Anders Ilar - Vaghe Stelle - Tomoko Sauvage Miyata - Marco Donnarumma - KA:LU - Roberto Paci Dalò La comunicazione crea possibilità. E le possibili combinazioni espressive, all’alba del terzo millennio, crescono e si nutrono del potenziale dialogico e relazionale offerto dalle tecnologie digitali. Sotto l’effetto delle tecnologie informatiche, cambiano i modi in cui comunichiamo, interagiamo e diamo senso al mondo e a noi stessi. FLUSSI nasce come sguardo sulla realtà della cultura digitale, la cultura della nostra epoca, nasce come progetto divulgativo per renderla più familiare a un numero di persone maggiore possibile, accentuando la sua componente umana rispetto a quella tecnocratica, per riuscire a creare un canale di comunicazione tra uomini e tecnologie nonchè tra gli uomini mediante le tecnologie. Non solo FLUSSI intesi come sistema di relazioni e scambi socioculturali dei network informatici, ma anche come mobilità che le persone oggi si ritrovano a vivere. Connotazione del territorio che ospita il festival, l’Irpinia, terra di persone che vanno via, ma anche terra di persone che arrivano o ritornano. FLUSSI si offre come luogo di suggestione e riflessione, un luogo che possa essere luogo di arrivo ma anche di ripartenza verso nuove esperienze, come richiede il mondo nel quale viviamo. FLUSSI si propone come catalizzatore di forze, di pensieri, di azioni e sperimentazioni, consapevole della necessità di fertilizzare il territorio irpino con quelle forme di cultura e arte che trovano nel digitale la rappresentazione più attuale del mondo moderno, e renderlo partecipe alle implicazioni del mutevole scenario socioculturale di questi anni. (leggi il programma completo)

Museo Laboratorio ex Manifattura Tabacchi - 10th July 2010 - Città Sant’Angelo (Pescara) -KEIN- Apologize_Live_Performance Extract from KEIN Live Performance (videoclip) Anteprima video + Live set Video : “Senza titolo”, 4’57”, 2010 (Italia - Colore) Regia : Barbara Esposito - Franco Fiorillo BEFF production 2010 - beffproduction@virgilio.it Musiche di KEIN - “Apologize” (da Fondle Ep - 2009) - Helvet Underground Rec. “Nel video “Senza titolo” vengono analizzati gli aspetti della costruzione e della decostruzione del sapere attraverso un processo di rilettura mediata dalla bassa risoluzione. Immagini e testo creano un flusso continuo chediventa linguaggio: i fotogrammi mostrano resti di libri, d’una biblioteca, del divenire del pensiero e del suo esatto contrario” (Museo Laboratorio ex Manifattura Tabacchi) - Il bene comune.

LPM 2010 @ BRANCALEONE (Roma): 27th > 30th May -KEIN- & VJ Raster - LPM - KRELCCinematic Fondle’ Live Set @ Brancaleone (Roma) - LPM 2010 (Live Performers Meeting) ELC (Experimental Live Cinema) is a project based on interaction between music and visual that takes place to draw sense with cinematic language. Music, movie fragments, videos, found footage are the paper to paint-on sentences. The main aim is to create a cinema-like atmosphere that makes sense and transports feelings.

Movoloco corner: “In occasione della settima edizione di “X-Bass Electronic Festival”, importante appuntamento dedicato alle più interessanti sperimentazioni della musica elettronica d’avanguardia, Movoloco ha deciso di fare un “sopralluogo” per documentare, interagire ed allacciare contatti con il Centro Sociale Officina 99 di Napoli, una delle più interessanti realtà culturali del sud Italia e che ormai da ben 19 anni è espressione di arte, musica ed impegno sociale. Quest’anno l’X-Bass ha visto anche la partecipazione di - KEIN -, interessante artista molisano da diversi anni dedito alla ricerca di nuove sonorità e i cui lavori sono stati pubblicati da diverse etichette indipendenti di tutta Europa. Ottima la sua performance in questa “due giorni” di sperimentazioni audiovisive che ha visto anche la presenza di vari artisti berlinesi (Pole, Das Kraftfuttermiscwerk, Peak), ma anche di alcuni giovani talenti partenopei (Retina.it, Dubbemo e Para). Quest’occasione è stato un modo per Movoloco, non solo di promuovere e sostenere uno dei suoi artisti di maggior rilievo, ma anche e soprattutto di allargare “la sua rete”, trovando nell’Officina 99 un interlocutore ideale. (…)” (February 2010) - [leggi l’articolo completo]

X_Bass.7 - C.S.O.A. Officina 99: “Ancora una volta artisti di fama locale/nazionale/internazionale, parteciperanno alla settima edizione di Xbass, spinti dal loro grande sentimento di rispetto nei confronti del centro sociale Officina 99, luogo TOTALMENTE ESTRANEO alle logiche di marketing e capitalistiche a cui la musica e’ ormai ostaggio. Quest’anno il festival si svolgera’ sull’asse Berlino - Napoli. Attesissimo sara’ il live set di POLE, artista di fama mondiale, pionere del minimal dub, capo della Scape, una delle etichette di musica elettronica piu’ importanti di Berlino. Sempre da Berlino arrivano i DAS KRAFTFUTTERMISCWERK, nuove promesse dell’underground elettronico berlinese. Ronny Kraak & Ramona Schiller alternadosi alle macchine proporanno un live set elettrodub. E ancora Berlino, ma con radici irpine, Paolo Picone (PEAK) ex Mou Projet, fondatore di AQUIETBUMP label, collaboratore in tutte le edizioni di X-BASS, proporra’ il suo nuovo live preparato esclusivamente per il festival. Non potevano mancare i RETINA, anche loro pilastri di X-BASS, sicuramente miglior progetto elettronico italiano esportato all’estero, che da anni sceglie officina99 per i suoi rari e quantomai unici live set.

KEIN, interessantissimo artista molisano con varie esperienze londinesi che, affascinato dalla storia del centro sociale, si propone per il festival con un live set di elettronica dolce. (…)”.

KEIN Live Set @ X-Bass Electronic Festival - C.S.O.A. Officina 99 (Napoli - February 2010) - Repubblica.it - Campania Rock

IiD Magazine: “ITALIANI in Deutschland”. “KEIN, l’artista molisano dal sound berlinese”. “Un nastro Drum&Bass capitato tra le mani e un viaggio nella sorprendente Londra sviluppano in -KEIN- una curiosità verso la musica elettronica. Curiosità che ben presto si trasforma in passione e che lo porta a voler approfondire la sua conoscenza in materia, creando egli stesso quel genere di musica. Dopo qualche anno passato a studiare il funzionamento di vari software musicali e controller midi, pubblica il suo primo EP - “Suburban Turntablism” - che gli permette di essere notato e pubblicato dalla Nuhar Records. A giugno esce “Fondle”, con l’etichetta svizzera Helvet Underground. In questa breve intervista, l’artista di Campobasso ci parla del suo legame con la Germania e delle influenze delle sonorità tedesche nella sua musica. [leggi l’intervista completa] (Alessia Mendozzi - September 2009)

Festival BESTIARIo 2009: “Un evento collettivo che svela le potenzialità di uno spazio urbano e lo trasforma attraverso lavori site specific. Un luogo d’incontro creativo e vitale destinato a chi ricerca e sperimenta, un rendez-vous tra pluralità di linguaggi non omologabile e dinamico. Un Festival nuovo che interviene su un contesto urbano cosmopolita, la cui eco si riverbera oltre l’evento in modo unico.” “La seconda edizione del festival di eventi performativi BESTIARIo torna a Roma, e rinnova la sua vocazione per gli spazi non convenzionali. LOOKING FORWARD prende il via alle 19.30 all’Opificio Telecom Italia con live set audio/video e prosegue sino alle 24.00 connettendo, all’interno di un Garage e di un’Autocarrozzeria, elemento performativo e sperimentazione musicale.” Roma, 19 settembre 2009 - OPIFICIO Telecom Italia, Autocarrozzeria, Garage Mccan Erickson. Deweydell / Kinkaleri / StefanoPilia / XX+XYvisuals / IQBIT / -KEIN- / BlackFanfare / Cobolpongide / SaraTaigher / Orthographe. [leggi il programma completo] (Rome, September 2009) Comunicato.pdf - Allegato.pdf Il Bestiario ci invita, per la notte del 19, a “non vedere l’ora”. Ma anche a “guardare ancora avanti”, verso l’atto performativo inusuale e sincero, spiazzante e libero. Qual è il ruolo della cultura? In che modo si connette a uno spazio come quello romano, vivo di memoria ma spesso lasciato a decantare in solitudine? In una carrozzeria di via dei Magazzini Generali gli interventi di Dewey Dell e Kinkaleri proveranno a trovare una risposta, mentre all’Opificio Telecom musicisti, dj e un esperimento sonoro degli Ortographe lasceranno respirare la notte. Per vedere dove si può arrivare, spingendo Roma e il nostro sguardo più in là. (Marco Fagnocchi - roma.zero.eu) Extract from Bestiario ‘09 (videoclip) Collocare BESTIARIo, l’evento pensato e diretto dal gruppo Keramik Papier (produzione teatrAria), nel limbo dei festival autunnali che caratterizzano la vita teatrale romana, sarebbe sbagliato. Il termine festival sta stretto a quest’evento che chiama pubblico, operatori e artisti a mettersi in gioco, a riflettere e confrontarsi non solo sull’arte ma anche sulle sue modalità di fruizione. Non un evento focalizzato sull’arte teatrale ma sulla malleabilità dei confini delle diverse arti che qui si incontrano, scontrano e collidono come in un montaggio di piccole scene cinematografiche, distanti una dall’altra, ma unite dalla volontà di mettersi in discussione, trovare territori in comune. Dalle performance musicali a quelle prettamente visive, dalle performance di danza a quelle teatrali, ogni artista affronta un luogo non convenzionale in cui esibirsi, in cui creare o riadattare il proprio lavoro, costruire il proprio site-specific, uno spettacolo unico in sinergia con gli spazi della città. (…) Nel caos delle attuali politiche culturali, tra restrizioni, orizzonti poco godibili, dubbi e incertezze, l’edizione 2009 di BESTIARIo diviene una festa. “Fast, Cheap and Out of Control” recita lo slogan scelto dai Keramik Papier che focalizzano la loro attenzione sul rapporto arte/contemporaneità e sul ruolo che l’arte svolge nella vita sociale. Così, il 19 Settembre del 2009, presso l’Opificio Telecom Italia, nell’ex area industriale Ostiense di Roma, Bestiario si svolge come un’unica performance, o un happening, che rifiuta qualsiasi tipo di convenzione, di distinzione tra i generi artistici e re-inventa gli spazi di un Garage e di un’Autocarrozzeria. (…) Il tessuto connettivo che unisce una performance all’altra è invece costituito dai dj set, vj set e istallazioni che riempiono lo spazio dell’Opificio Telecom Italia. Qui si alternano le performance di KEIN, Cobol Pongide, Iqbit, affiancati dai vj Sara Taigher e XX+XY Visuals. (…) (Matteo Antonaci)

IO Project 2009: Investigation about Ontology. Women of Molise. Macchiagodena 1-6 Settembre 2009. - ioproject.eu Può un intero paese diventare immortale? […] Workshop, Interviste, spettacoli, performances, seminari, artisti, musicisti, ricercatori lavoreranno insieme con la formula della residenza. [leggi il programma completo] Poi tutto potrà accadere a Macchiagodena – il paese dove non si muore mai. Progetto a cura di Agapito Di Pilla prodotto dal Comune di Macchiagodena. (September 2009) macchiagodena.com | primapaginamolise: “Al via oggi “IO PROJECT” 2009, manifestazione culturale prodotta dal Comune di Macchiagodena.” | altromolise: “Parte a Macchiagodena ‘Io Project” | primapaginamolise: “IO PROJECT, una fucina di idee e progetti”. | molisenotizie.it | movoloco | viaggiomolise.it

Helvet Underground: “Fondle Ep” is a fantastic crop of minimalist electronic music with lots of melodic ambient additons. This is the new work by –KEIN-, an electronic music producer who’s always looking for experimental solutions through low drum beats and soft atmospheres. (helvetunderground.net - August 2009)

Il Bene Comune: “Coltivare insieme lo spirito pubblico dei luoghi”… All’interno - Vodkatronik & Movoloco (Movoloco Contest). “Lo spirito dell’iniziativa è stato quello di dare voce ad una necessità avvertita all’interno del circuito Movoloco. […] La mancanza di spazi e di opportunità di espressione ha spinto Movoloco e Vodkatronik a promuovere un evento in cui ogni artista potesse proporsi e confrontarsi su contenuti e idee. Ci siamo così ritrovati a dialogare, lavorare e costruire contenuti nuovi e diversi rispetto a quelli realizzati in modo individuale e fini a loro stessi. […] Nuove interessanti collaborazioni sono sorte dall’esito del contest, ponendo così le basi per una crescita culturale, musicale e artistica del territorio molisano. Sul palco del contest si sono alternati gruppi come La Pingra di Isernia, i FunkLab da Napoli, gli On the Road, Restless; una successione di dj set e performance video, tra cui Vj Raster e Kein; artisti come Annika Pannitto, Barbara Esposito, Irene Ragusa, Luciano Parisi, l’associazione Postoesposto, i Malatesta, Fare Verde etc.. Il Movoloco Contest nasce dall’esigenza di offrire uno spazio a tutti quegli artisti e quelle associazioni da tempo impegnati sul territorio, che rivendicano mancanza di opportunità o sostegno delle istituzioni, facendolo attraverso iniziative di carattere culturale, ambientale e ricreativo.” [leggi l’articolo completo] - (August 2009)

Movoloco Contest: “Vodkatronik & Movoloco presentano: Movoloco_Contest_09… Contest di musica, arte e tutela del territorio (Camping - Concerti - Arte - Dj Set - VJ Set - Cineforum - Fotografia - Mountain Bike - Trekking archeologico e ambientale - Dibattiti - Artigianato - Mercatini - Punti Informativi - e molto altro…) [leggi il programma completo] - Manifestazione autogestita a cura del circuito degli artisti molisani” (July 2009)

[SUONI NUOVI_]: “Vodkatronik in collaborazione con Movoloco presenta: Suoni nuovi . Spazio aperto dedicato alla musica elettronica… Concerti, videoproiezioni, mostre, dj set. [leggi il programma completo] “Via a “Suoni Nuovi”: Elettronica Protagonista… Tre serate in cui il tema dominante è l’elettronica: concerti, mostre, videoiezioni, dj set. L’idea è quella di “diffondere l’ascolto della musica elettronica, ma anche di far diventare il locale un contenitore di idee e proposte, un luogo di incontro per artisti di tutte le discipline e di tutte le età, dove potersi confrontare e magari interagire”, spiega Hinobe dei Vodkatronik. Un evento artistico che coinvolge non solo i musicisti, ma anche fotografi, designer e pittori. Dai dj set che faranno da sottofondo alle videoproiezioni, sino ai live di artisti riconducibili alla scena elettronica underground italiana. “Elettronica nel senso più ampio del termine: suoneranno band dal sound più tradizionale, ma anche artisti che fanno esclusivamente live set con computer e macchine”, sottolinea KEIN dei Vodkatronik. Tra gli artisti provenienti da fuori regione si esibiranno: Fabryka (Bari), Denise (Salerno), Caffeine e Micro (Roma). L’intento di “Suoni Nuovi” è quello di portare la cultura, l’arte in senso lato, all’interno dei club, superando anche il luogo comune che vuole classificare la musica elettronica come un prodotto di nicchia di difficile comprensione.” (Alessia Mendozzi - primonumero.it - March 2009)

Gazzetta del Molise: “Vodkatronik nel futuro. Progetto musicale tra i più innovativi in Molise. Kein e Hinobe, un dj e un musicista che si librano tra effetti e tecnica. Sonorità minimali, innovative, d’atmosfera: è il mondo dei Vodkatronik ovvero Kein e Hinobe. Il duo campobassano mixa la scena elettronica berlinese che influenza Kein alle sonorità corpose e decise di Hinobe che si districa tra synth e groovebox (…). Con un live di non facile presa ma di gran effetto, il duo/trio si posiziona come il progetto musicale tra i più innovativi nella regione… KEIN e Hinobe hanno esperienze diverse. Il primo si innamora della minimale e dell’elettronica in Inghilterra, a Londra. Il secondo vanta un passato da dj (Electro), con Elastik fonda i Cymatic e poi nel 2007 l’incontro con Kein…” (Charles Papa - 23rd January 2009) - [leggi l’articolo completo]

Vodkatronik Radio Show: “Radio Hollywood ospita un nuovo appuntamento nel panorama radiofonico e musicale molisano. Direttamente dal progetto Vodkatronik, in consolle -KEIN- e Hinobe: ogni settimana uno sguardo attento sulla musica elettronica d’avanguardia proveniente dai movimenti underground del nord europa. -KEIN-, (già produttore di musica elettronica con Nuhar Records e Cinoci Records e diverse esperienze nel Regno Unito) e Hinobe (Dj e manipolatore di suoni ormai da diversi anni) ci accompagneranno in un viaggio attraverso i suoni più sotterranei e raffinati dell’ultimo millennio. radiohollywood.net“ (December 2008) primonumero.it: “Le atmosfere di Kein. Dal Molise a Londra, andata e ritorno… Intervista con Kein, artista di musica elettronica che si è fatto conoscere sui social network e che promuove e vende online i suoi progetti alternativi: - Con Internet si raggiunge il pubblico di tutto il mondo -. Da Campobasso, dove - ho suonato col mio gruppo sul palco dei Marlene Kuntz - a Londra - E’ stato amore a prima vista -. Storia di una passione che ha girato il mondo ed è tornata alla base: - Ora, qui in Molise, seguo il progetto Vodkatronik -” (Alessia Mendozzi - October 2008) - [leggi l’articolo completo]

London Glitch Night: 25th August 2008 ‘Fondle’ has been presented @ ‘Vibe Bar’, Brick Lane, London, UK - Glitch Night “Fondle” - London Glitch Night (videoclip)

Moliclick: ‘Vodkatronik Live @ ‘Manhattan’. (Moliclick.it - Campobasso, 26th October 2007)

Vodkatronik “was born on 2007 by the meeting of 2 different music styles: the electro-minimal melody by -KEIN- and the expressive power of machines proposed by Hinobe. An expressive meltin’ pot made with music and images who takes a look @ live performances. On 2009 Vodkatronik met Ilaria (voice and piano), so the project turned into the ElectroAcoustic style.” (Vodkatronik - October 2007)

Nuhar Records: “An intensive search of minimal sounds fusion with old atmosphere” (Nuhar Sweet - July 2007)

wiux radio: “If you like minimalist, experimental electronic music then give this album a listen. Kein combines the sounds of synthesizers, low drum beats, and sci-fi type effects creating a unique album perfect for experimental shows. In order to best decide if this album is for you, preview it beforehand or just give it a try! All songs are instrumental and, thus, FCC clean.” (Shannon Larson, wiux radio- June 2007)

taktalsmittel: “Kein ist unser neuer Künstler aus Italien. Er führt uns durch die Klick- und Klack-Musik seines Landes. Schön, denken wir und freuen uns auf den Urlaub am Meer.” “Unser neuer Künstler aus Italien…melodisches Beats pur.” (taktalsmittel.com - April 2007)

cinocirecords: “We are proud to welcome Italian bassist/DJ turned electronica producer -KEIN-! His release Suburban Turntablism (EP) is a fantastic blend of electronica, drum & bass, and hip hop.” “After playing bass in punk, blues and rock bands in his homeland of Italy, experiences in the UK introduced him to electronica, drum & bass, and the rave culture. Add a bit of Hip-hop to the mix and you have what -KEIN- is today. Download his great release Suburban Turntablism (EP)!” (cinocirecords.com - April 2007)

pinkpube: “Playful indie electronica from new Italian artist” (pinkpube.com - March 2007)

[ Press Kit ]

about ・ cv

press

#catalogue

#gallery

#dates

#projects