Danzar Gratioso

Danza antica

Paola Cassella, Patrizia Sarzi, Daniela Zappa, Giulio D’Amore, Fabio De Bardi

Sono disponibili alcuni filmati di danza: su http://www.youtube.com/ ( digitare Danzar gratioso ) e su https://vimeo.com/ondemand/princeps

Filmati: 2013 (Alta mendoza, So ben, Spagnoletta nuova, Carola),

Galleria fotografica: 2010, 2011, 2012

E’ un gruppo di Roma appassionato di danza storica, cioè di quelle danze in voga nei secoli passati e via via soppiantate da nuove mode e gusti ma giunte fino a noi grazie ai trattati e manuali dei “maestri di ballare” ed al recente lodevole lavoro di ricostruzione da parte di alcuni maestri.

Si sono esibiti in diverse occasioni interpretando le coreografie dei trattati e ultimamente si sono cimentati nella ricostruzione diretta delle danze rinascimentali e nella ideazione di coreografie originali.

L’esordio del gruppo è stato nel 2007 in occasione della Notte Bianca di Roma, nella splendida cornice di Palazzo Venezia nell’ambito dell’allestimento curato dall’associazione “Arcodeltempo”.

Nel 2008 ha partecipato alla rassegna “Mantovadanza” e si è segnalato nella “Settimana della Cultura“ allietando i visitatori di Palazzo Montalto a Civita Castellana.

Per la manifestazione “Giochi d’acqua e di verde” 2008, organizzata da Colline Romane, hanno scritto di loro: “...davvero suggestivo lo scenario per i visitatori di Villa Falconieri a Frascati immersi in un’atmosfera d’altri tempi grazie al gruppo Danzar Gratioso che in preziosi costumi dell’epoca si è esibito in splendide danze rinascimentali...” Visto il positivo riscontro sono stati riproposti con successo nell'edizione 2009.

Nello stesso anno il gruppo ha danzato durante la mostra “Arte e parole” organizzata a Roma dall’associazione “Incontri e eventi” indossando gli abiti del ‘500 della costumista Angela Aquilini (su You Tube digitando Danzar Gratioso).

Ha partecipato all’allestimento dello spettacolo “Sonatemi un balletto” ad Ardea nell’ambito della seconda edizione della “Rassegna polifonica Internazionale Arteincanto – omaggio a Giacomo Manzù” organizzata dal Coro Polifonico Rutuli Cantores diretto dal M° Costantino Savelloni, ballando con musica dal vivo.

Nella ricorrenza della giornata mondiale dell’alimentazione 2009 ha presenziato alla presentazione del volume “Il cuoco segreto dei papi” di June di Schino e Furio Luccichenti – premio Bancarella 2008 - tenutasi alla biblioteca di storia moderna e contemporanea in Roma, intrattenendo il pubblico convenuto con uno spettacolo di danze in costume attinte dai coevi manuali.

Nel giugno 2010 hanno dato vita allo spettacolo "Una volta...a palazzo - danze italiane e francesi tra Cinquecento e Seicento dai trattati di Fabritio Caroso, Cesare Negri e Thoinot Arbeau", costituito da danze, canti, musica e brani recitati attinti dai manuali dei maestri di danza del XVI e XVII sec. L'evento si è svolto presso la biblioteca di storia moderna e contemporanea in Roma entusiasmando un vasto pubblico.

Nel 2011, è nata una collaborazione tra il gruppo di musica antica “La Fontegara” diretto da Augusto Mastrantoni e il “Danzar Gratioso che nel maggio hanno presentato alla Chiesa Scozzese in Roma “Nobile vago diletto... legato in sì bel nodo”, spettacolo di musica e danze del XVI secolo, riproposto a settembre presso la parrocchia S. Matteo con il simpatico debutto delle piccole Anna Cerisola e Margherita Cinquegranelli.

Chiamati dal M.° Michele Gasbarro in occasione di un congresso, a maggio alla Galleria Corsini in Roma, hanno danzando al suon del liuto di Simone Colavecchi, della viola da gamba di Luigi Polsini e della voce di Valeria Villeggia.

Hanno avuto l’onore e il piacere di inaugurare il 2012 esibendosi in due prestigiose sedi: il 2 gennaio e il 7 aprile [vedi le foto] alla galleria Doria Pamphilj in Roma accompagnati dalla cantante e dai musicisti e della “Schola Romana Ensemble” diretta dal M° Stefano Sabene, ricreando e rivivendo l’atmosfera dell’epoca in cui il palazzo ebbe i suoi più alti fasti; il 5 gennaio al castello baronale di Maenza nello spettacolo "Giulia Gonzaga, l'amor sacro e l'amor profano", insieme all’'Ensemble vocale e strumentale Jucundus Cantus, coordinato dal Maestro Anna D'Acunto.

Nel novembre 2012 il gruppo in formazione ridotta ha partecipato alla Prima Rassegna di Danza Rinascimentale, Omaggio a Domenico da Piacenza, tenutasi nel Salone degli Stemmi del Castello Estense di Ferrara, esibendosi di fronte a una giuria formata da B. Gondoni, M Bendoni, e L.P. Testi e a un folto pubblico, ottenendo il secondo posto.

Nel dicembre 2013 hanno realizzato “Cher Monsieur Arbeau”, spettacolo di danze ricostruite dal trattato francese “Orchesographie” con canti e musiche coeve eseguite col gruppo Fontegara e con la presenza dell’attore Mario Mariotti nei panni dell’autore dell’opera. Il ricavato è stato interamente devoluto all’associazione Natoy-Ngue Roaldje Onlus per il sostegno della comunità di Manda in Ciad.

A marzo 2014 sono stati convocati a Dragona per il Comenius Roma Meeting dove, di fronte alle delegazioni presenti, hanno eseguito ed illustrato alcune danze italiane del ‘500 e ‘600

A maggio 2015 hanno allestito lo spettacolo "I cavallier, le danze, gli amori" a Frascati, presso le Scuderie Aldobrandini.

A settembre 2016 hanno ballato nel teatro de L'Aquila e successivamente hanno allietato con danze i visitatori del Museo Nazionale Romano presso le Terme di Diocleziano.

Nel febbraio 2017 hanno presentato presso la biblioteca Vallicelliana in Roma “Danze Nobili e intrecci amorosi tra ‘500 e ‘600".

Spettacoli 2018: Frascati

Spettacoli 2019: Pago del Vallo di Lauro

La loro formazione avviene attraverso corsi e stages di approfondimento tenuti da alcuni dei massimi esperti della danza “Rinascimentale”: Barbara Sparti, Véronique Daniels, Gloria Giordano, Bruna Gondoni, Marco Bendoni, Alessandro Pontremoli.

La direzione artistica del "Danzar Gratioso" è affidata a Daniela Zappa, che insegna danza antica in Roma e che nell'anno 2009/2010 è stata docente degli allievi principianti del corso "Corti in festa - incontri con la danza antica" tenuto a Roma da Barbara Sparti e Gloria Giordano.

In qualità di allievi avanzati del suddetto corso hanno preso parte alla registrazione del film “Palestrina - princeps musicae” , coreografia di Gloria Giordano, realizzato dal regista tedesco Georg Brintrup per il canale tematico televisivo Artè (cfr. il filmato su www.brintrup.com ) trasmesso anche su Rai 3.

Dal 2010 partecipano agli stages di danza barocca spagnola che vengono tenuti a Roma da Ana Yepes.

Si dilettano altresì nella danza di società dell’Ottocento seguendo i corsi di Fabio Móllica, fondatore della Società di Danza di Modena, partecipando ai numerosi Gran Balli organizzati in tutta Italia.

Le danze, eseguite in abiti d’epoca, sono attinte dai principali testi coevi ponendo particolare cura alla loro coerenza filologica.

Le principali fonti

Mentre la tradizione popolare non è scritta ma segue i canali della trasmissione orale e delle consuetudini, le danze antiche delle quali ci occupiamo, sono di pertinenza dei ceti elevati e anche se attingono in parte alla tradizione popolare intendono però da essa distinguersi.

Per il XV secolo le principali fonti sono costituite dai manoscritti di Domenico da Piacenza/da Ferrara e Guglielmo Ebreo/ Giovanni Ambrosio da Pesaro, maestri di danza attivi nelle corti italiane dell’epoca. In essi si fa distinzione tra bassedanze - la danza nobile per eccellenza con un suo specifico ritmo - e balli, in cui si vede la combinazione di vari ritmi musicali: il saltarello, la piva, la quaternaria e la stessa bassadanza. Codificate “per sale signorile e da esser sol dançati per dignissime Madonne, et non plebeie” (come scrive il cortigiano Antonio Cornazano nel XV secolo

nel suo trattato), presentano alcuni elementi di chiara origine popolare come il saltarello, la piva, il cerchio, l’arco, la catena, il muoversi libero nello spazio, anche se eseguiti con raffinata compostezza.

Grazie anche all’operato di questi maestri la danza si nobilitò ad arte, al pari di altre discipline, tanto da essere sempre più richiesti dai principi per l’insegnamento della tecnica coreutica. Era il signore stesso a ballare, con la sua famiglia ed i suoi cortigiani e, all’interno delle feste rinascimentali, la danza diventò uno degli indispensabili elementi dell’apparire.

Uno stile differente ci riportano i successivi manuali di

Fabritio Caroso da Sermoneta (1526/1535 - c. 1605) che ha il pregio di essere l’autore del primo manuale di danza a stampa, “Il Ballarino” del 1581, seguito da “Nobiltà di Dame” (1600), arricchito di nuove danze e spiegazioni, ristampato nel 1605 e ancora nel 1630.


Cesare Negri (c.1536-1604) di Milano, “Le Gratie d’Amore” (1602, ristampato nel 1604 col titolo “Nuove Invenzioni di Balli”, tradotto in spagnolo nel 1630 – allora Milano era sotto il dominio della Spagna). Famosissimo “professore di ballare”, detto “il Trombone”, che danzò davanti alle massime autorità europee dell’epoca e allestì spettacoli per le più svariate e importanti occasioni.

Thoinot Arbeau (1519-1595) , pseudonimo di Jehan Tabourot, canonico di Lengres – Parigi,con “Orchésographie” (1589).

In essi sono contenute la descrizione dei passi e le coreografie dei balli in voga nelle sale dell’epoca (la pavana, la gagliarda, il canario, la cascarda, il pass’e mezzo, la nizzarda, la volta, la battaglia, il branle) e le relative musiche, permettendo così a posteriori un lavoro di ricostruzione di un patrimonio che sarebbe diversamente andato perduto.

“The English Dancing Master” (1651-1728) ed. John Playford. E’ una raccolta di Country Dances, forma di danza inglese già nota alla metà del 1500 nella quale si dilettò anche la regina Elisabetta I.

per contatti:

infodanzargratioso@alice.it

3336332785 Daniela Zappa