Le sette gioie di Maria
PRIMA GIOIA - L’Annunciazione
SECONDA GIOIA - La Natività di Gesù
TERZA GIOIA - L’Adorazione dei Magi
QUARTA GIOIA-Gesù appare alla Madonna
SESTA GIOIA - La Pentecoste
SETTIMA GIOIA - L’Assunzione
Filippo il Cancelliere (sec. XIII) ha un opuscolo dedicato alle sette gioie della Beata Vergine. In realtà, si tratta di sette invocazioni a Maria, madre e maestra della nostra gioia e della nostra speranza. Queste sono:
1. Ave, Maria, piena di grazia, tempio della Trinità, ornamento della suprema bontà e misericordia. Per questa tua gioia noi ti preghiamo di meritare che Dio Trinità abiti sempre nel nostro cuore e ci accolga nella terra dei viventi.
2. Ave, Maria, Stella del mare. Come il fiore non perde la bellezza a causa del profumo che emana, così tu non perdi il candore della verginità per la nascita del Creatore. O Madre pia, per questa tua seconda gioia, sii nostra maestra nell’accogliere Gesù nella nostra vita.
3. Ave, Maria, la stella che vedi fermarsi sul bambino Gesù ti invita a rallegrarti perché tutte le genti adorano il tuo Figlio. O stella del mondo, fa’ che anche noi possiamo offrire a Gesù l’oro della purezza della nostra mente, la mirra della castità della nostra carne, l’incenso della preghiera e dell’adorazione continua.
4. Ave, Maria, una quarta gioia ti é concessa: la risurrezione di Gesù il terzo giorno. Questo evento rafforza la fede, fa rinascere la speranza, concede la grazia. O Vergine, madre del Risorto, effondi preghiere a tutte le ore affinché, grazie a questa gioia, al termine della nostra vita, siamo riuniti ai cori beati dei cittadini del cielo.
5. Ave, Maria, hai ricevuto una quinta gioia, quando hai visto il Figlio salire alla gloria. Attraverso questa gioia imploriamo di non sottometterci alle potenze del demonio, ma di salire al cielo, dove finalmente possiamo godere con te e con il Figlio tuo.
6. Ave, Maria, piena di grazia. La sesta gioia te la dona lo Spirito Santo Paraclito, quando discende dall’alto a Pentecoste sotto forma di lingue di fuoco. Per questa tua gioia noi speriamo che il Santo Spirito bruci col suo fuoco di grazia i peccati causati dalla nostra cattiva lingua.
7. Ave, Maria, piena di grazia, il Signore é con te. Alla settima gioia Cristo ti ha invitato quando ti ha chiamato da questo mondo al cielo, innalzandoti al di sopra di tutti i cori celesti. O Madre e Maestra, intercedi per noi affinché anche noi siamo innalzati al sommo delle virtù della fede, della speranza, della carità per poter un giorno essere uniti ai cori dei beati nella gioia eterna.
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La devozione delle sette beatitudini di Maria, si pensa, che abbia avuto inizio nel XV secolo ad Assisi, allorquando si diffuse la notizia di un’apparizione della Madonna ad un novizio Francescano chiamato Giacomo delle Corone da Portaria. Costui sin da bambino, aveva l'abitudine di offrire alla Madonna una corona di rose. Quando decise di entrare nel convento francescano di Cesi, in provincia di Terni, non poté più continuare la sua abitudine e fu preso da tristezza interiore. Allora la Vergine gli sarebbe apparsa per consolarlo indicandogli un'altra offerta che avrebbe potuto donarle in cambio: pregare ogni giorno sette decine di Ave Maria intercalate dalla meditazione dei "sette misteri gaudiosi" che ella visse. Giacomo iniziò questa devozione e, mentre un giorno pregava, il Superiore dei Novizi lo avrebbe visto con un angelo che tesseva una corona di rose mano a mano che il novizio pregava, e dopo ogni decina di rose, vi univa un giglio dorato: finito di pregare, l'angelo avrebbe collocato la corona sulla testa del novizio. Il superiore gli chiese il significato di questa visione e, sentita la risposta, la raccontò a tutti i frati. In poco tempo molti altri Francescani cominciarono a pregare la corona e velocemente questa devozione si diffuse in tutta la famiglia francescana, fu ufficialmente riconosciuta nel 1422 col nome di Corona delle sette gioie.
S. Bernardino da Siena (+1444) fu il grande diffusione di questa Corona, che cominciò a portarla appesa al cordone, imitato poi da altri frati, i quali seguirono la sua riforma, e fra tutti in special modo da S. Giovanni da Capestrano (+1456), che diffuse la corona raccomandando le sette meditazioni e la genuflessione al nome di Gesù.
Dal XV secolo si cominciarono a rappresentare i frati con le corone tra le mani sia negli affreschi che nelle miniature.
Le Sette Gioie di Maria Santissima
1. Ci rallegriamo con Te, o Maria, Vergine Immacolata, per l'allegrezza che t'inondò il cuore quando, dopo l'annuncio dell'angelo Gabriele, il Verbo di Dio per opera dello Spirito Santo s'incarnò nel tuo purissimo seno, e si realizzò il disegno eterno a cui eri stata predestinata insieme con il Figlio prima della creazione del mondo.
2. Ci rallegriamo con Te, o Maria, piena di grazia, per la consolazione che hai provato nella visita alla cugina Elisabetta, quando essa, dopo aver udito il tuo saluto, divenne profetessa e ti riconobbe vera "Madre di Dio", e Giovanni, ancora nel grembo, veniva riempito del dono dello Spirito Santo.
3. Ci rallegriamo con Te, o Maria, Tuttasanta, per quel gaudio inesprimibile che hai provato a Betlemme, quando serbando illibato il giglio della tua verginità, partoristi senza dolore il tuo divin figlio Gesù, che era venuto a portare la pace e la redenzione al mondo, e lo vedesti adorato dai pastori.
4. Ci rallegriamo con Te, o Maria, regina della pace, per la somma letizia che sperimentò il tuo cuore, quando vedesti i Re Magi venire riverenti da terre lontane a prostarsi davanti al tuo divin figlio Gesù, e adorarlo come vero uomo-Dio, Redentore del mondo, e vedendo tu in loro l'omaggio di tutti i popoli.
5. Ci rallegriamo con Te, o Maria, via di salvezza, per il giubilo che provò il tuo cuore amoroso, quando cercato per tre giorni lo smarrito Gesù, lo trovasti nel tempio fra i dottori, che già spandeva i raggi della sua infinita sapienza a quanti lo cercano con cuore sincero.
6. Ci rallegriamo con Te, o Maria, madre della vita, per quella gioia che ti riempì il cuore quando vedesti il tuo figlio risorto da morte il giorno di pasqua.
7. Ci rallegriamo con Te, o Maria, porta del cielo, per l'esultanza del tuo cuore quando, dopo la morte, il Dio ti fece risorgere e fosti condotta in cielo, in anima e corpo, per regnare accanto al Figlio quale mediatrice di grazia e nostra avvocata.
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PRIMA GIOIA - L’Annunciazione:
Maria riceve dall’arcangelo Gabriele l’annunzio d’essere stata prescelta da Dio quale Madre del Verbo Eterno.
O Vergine, tempio della Trinità, il Dio di bontà e di misericordia, avendo visto la tua umiltà e purezza ha inviato un messaggero per indicarti la sua volontà di nascere da te. L'Angelo ti ha salutato; gli hai chiesto come si opererà tale meraviglia, l'Angelo te lo spiegò; hai acconsentito, e subito il Re di gloria si é incarnato in Te.
VANGELO
L’angelo disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. Allora Maria disse all’angelo: “Come é possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te. Su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito un figlio e questo é il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla é impossibile a Dio”. Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. (Lc 1,30-38)
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SECONDA GIOIA - La Natività di Gesù
Maria dà alla luce Gesù senza alcun dolore e conservando la sua completa verginità.
La tua seconda gioia é che quando hai generato il sole, Dio ti ha adornata di stelle; i raggi luminosi, ti rendono simile alla luna. Tale parto ti lasciò vergine. Come il fiore non perde il suo splendore spandendo il suo profumo intorno a lui, così la tua verginità non perde nulla del suo splendore nel momento in cui il Creatore si é degnato di nascere da Te.
VANGELO
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirino. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo. (Lc 2,1-7)
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TERZA GIOIA - L’Adorazione dei Magi
Maria riceve la visita dei Re Magi giunti a Betlemme per adorare suo Figlio Gesù.
Una stella ti annunciò la tua terza gioia; questa stella che tu vedi fermarsi sopra tuo Figlio nel momento, in cui i Magi lo adorano e gli presentano la ricchezza variegata dei beni della terra. In questa offerta, la stella richiama l’unità, i tre re la Trinità, l’oro la purezza dell’anima, la mirra la castità dei sensi, l’incenso l’adorazione.
VANGELO
Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dov’é il re dei Giudei che é nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”. All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così é scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele”. Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: “Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”. Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese. (Mt 2,1b-12)
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QUARTA GIOIA - Gesù Risorto appare a sua madre
Maria riceve per prima l’apparizione di Gesù risorto gloriosamente dalla morte.
La quarta gioia ti é donata, o Vergine, nel momento in cui Cristo risorto il terzo giorno risuscitò dai morti,. Attraverso questo mistero, la fede si fortifica, la speranza rinasce, la morte é allontanata. Il nemico é vinto; l’uomo schiavo é liberato.
VANGELO
Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’agnello ha redento il suo gregge, l’innocente ha riconciliato noi peccatori al Padre. Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa. “Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?” . “La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, é risorto; e vi precede in Galilea”. Sì, ne siamo certi: Cristo é davvero risorto. Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza. (Sequenza pasquale).
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QUINTA GIOIA - L’Ascensione
Feste Religiose a Castellammare del Golfo: L'Ascensione ←
Maria vede il proprio figlio ascendere al Cielo.
La tua quinta gioia fu, o Vergine, quando vedesti tuo Figlio salire al cielo. La gloria, di cui era circondato ti riempì allora più che mai, sapendo che colui del quale sei la madre era il tuo Creatore. Salendo così nei cieli, ci ha mostrato la via, attraverso la quale l’uomo si eleva alla gloria celeste.
VANGELO
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio………
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SESTA GIOIA - La Pentecoste
Maria riceve la lo Spirito Santo assieme agli Apostoli.
La sesta gioia l’avesti in dono, o Maria tutta pura, dallo Spirito Santo, che, come predetto da Gesù, scese su di te, e sugli Apostoli, in forma di lingue di fuoco. Per questa tua gioia speriamo che Lo Spirito Santo fortifichi, protegga, riempia, purifichi e infiammi i nostri animi..
VANGELO
"Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.
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SETTIMA GIOIA - L’Assunzione
Maria viene assunta in cielo ed incoronata Regina della terra e del paradiso nella gloria degli angeli e dei santi.
Il Cristo ti diede la tua settima gioia, quando ti ha chiamato da questo mondo al soggiorno celeste, e ti elevò sul trono dove ricevesti onori incomparabili. É dogma di fede: la Vergine Maria fu assunta in cielo in anima e corpo. Assumpta est Maria in coelum: gaudent Angeli! Maria é stata portata da Dio, in corpo e anima, in cielo: e gli Angeli gioiscono!
VANGELO
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio, al re piacerà la tua bellezza. Egli é il tuo Signore: pròstrati a lui. Da Tiro vengono portando doni, i più ricchi del popolo cercano il tuo volto. La figlia del re é tutta splendore, gemme e tessuto d’oro é il suo vestito. E’ presentata al re in preziosi ricami; con lei le vergini compagne a te sono condotte; guidate in gioia ed esultanza entrano insieme nel palazzo del re. Farò ricordare il tuo nome per tutte le generazioni, e i popoli ti loderanno in eterno, per sempre. (Sal 44, 11a.12-16.18)