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Nuove intercettazioni sul settimanale Espresso in edicola venerdì relative ai rapporti tra il premier Silvio Berlusconi, allora capo dell'opposizione, e l'ex direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà.

BORDON - In particolare il settimanale porta alla luce i rapporti tra Berlusconi e un componente dell'Autorità delle Comunicazioni, Giancarlo Innocenzi, e le pressioni su «Tex Willer» (soprannome del senatore Willer Bordon) che ha una moglie attrice, perché lasciasse la maggioranza. Ci sono inoltre alcuni brani di conversazioni che riguardano la possibilità di far lavorare in Rai alcune soubrette.

CONFALONIERI - Tra le persone che contattano Saccà c'è Fedele Confalonieri, nel settembre 2007: «Mi dicono che la società Albatross di Alessandro Jacchia stia facendo per voi la fiction "Il bene e il male". Per la parte del magistrato donna ci starebbe bene Simona Borioni (attrice di 'Vivere') e siccome sia l'agente dell'attrice, Pellegrini, che il regista ne hanno parlato con Jacchia, insomma "le chiedevo se poteva interessarsene"».

LETIZIA MORATTI - Secondo i documenti in mano all'Espresso il sindaco di Milano Letizia Moratti avrebbe raccomandato a Saccà la moglie del suo braccio destro, Paolo Glisenti. Ma il provino va male. Saccà dice di avercela messa tutta ma che non decide da solo.

GIANNI LETTA - Il 4 ottobre 2007 chiama Saccà per raccomandare Giuditta Saltarini, la vedova dell'amico Renato Rascel, per un provino a 'Un posto al sole'. Quattro giorni dopo Saccà chiama il produttore della fiction, Roberto Sessa, e chiede della Saltarini. Il 12 ottobre Francesco Nardella, capostruttura fiction, chiama Saccà e gli dice: «Ma quanto tieni a Giuditta Saltarini?». Saccà risponde: «Tanto, perché è segnalata da Letta». Ma la Saltarini non ottiene la parte. Letta ci riprova il primo ottobre quando raccomanda Ruggiero Marino, ex redattore de Il Tempo, che vorrebbe scrivere sceneggiature. Saccà si impegna a farlo lavorare come consulente. Detto fatto. Due settimane dopo, Saccà chiede al produttore se può inserire il giornalista come consulente della sceneggiatura del 'Terremoto di Messina'. Venti minuti dopo Saccà chiama al telefono Letta e gli dice che sta con Marino e che per la sceneggiatura del 'Terremoto di Messina' è tutto a posto.

Fonte - La Repubblica

Noi ingenui ci chiedevamo come mai Berlusconi se la prendesse tanto calda per vietare l'uso e la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche. Ecco il motivo! C'è sempre una ragione in quello che fa. Quello che fa lo fa solo e sempre per tutelarsi da tutto il marciume che produce e nel quale è immerso fino al collo.