Catechesi della settimana

La catechesi della settimana

Tratto da Catechesi facili

L’ORFANELLA E LA MADONNA

Una mattina, mentre i bambini si dirigevano alla scuola, essa si ritirò in chiesa; andò all’altare della Madonna e pregò.

Con la testa tra le mani, pensò ai tanti bambini e alle tante bambine che avevano tutto in abbondanza.

Per sé e per i suoi piccoli fratelli, chiese alla Madonna un po’ di pane.

Mise nella cassettina delle offerte un pezzetto di carta con una bella scritta.

A questo punto le si avvicinò una signora ricca, vestita bene, che le chiese:

- bambina, chi sei? sei povera?

- sì.

- e tua mamma?

- è malata.

- e tuo padre?

- è morto.

- chi c’è in casa?

- due fratellini.

- se vuoi che la Madonna ti aiuti in fretta, scrivi su questa carta la strada dove abiti.

La signora le offrì la penna e la bambina scrisse la via e il numero della casa, o meglio della soffitta.

Mise il pezzo di carta nella cassettina delle elemosine e uscì.

La signora fece aprire la cassetta; vi lesse una bellissima preghiera; rimise la preghiera nella cassetta; si mise in tasca il biglietto su cui c’era la via e il numero della casa scritto dall’orfanella, e se ne andò a casa; chiamò la domestica che era piccola e grassa; le consegnò una borsa e la mandò alla bottega, per comprare: un chilogrammo di pasta, due di riso, tre di zucchero, caffè, salumi, cioccolato e altri generi.

La domestica si fermava spesso e diceva tra sé: <La mia padrona è cattiva, mi fa lavorare come un’asina>.

Giunta a casa si lamentò, ma la signora le disse: <Prendi quest’altra borsa e và al mercato a fare altri acquisti>.

La domestica andò e comperò due paia di scarpe piccole; due paia di calzoncini; una sottana piccola e una grande; maglie e magliette.

Per la strada camminava a fatica, zoppicava, e diceva: <La mia padrona è cattiva, mi fa lavorare come un’asina>.

Al ritorno la signora consegnò le due borse piene alla domestica; le mise in mano una lettera e un indirizzo; le disse di portare il tutto alla casa di cui aveva l’indirizzo.

Nel tragitto la domestica continuava a pensare che la sua padrona era cattiva, perché la faceva lavorare come un’asina.

Giunta al numero della via, salì una scala tutta rovinata; entrò in una soffitta; vide una donna a letto e due bambini seminudi; consegnò i pacchi e la lettera, e ritornò pensando: <Ma allora la mia padrona non è cattiva, ma generosa>.

E non si lamentò più.

Intanto la nostra orfanella si era portata in un altro paese.

Anche qui incontrò buoni e cattivi.

Aveva ricevuto molto poco; non aveva più forze; era pallida e sfinita; non voleva più tornare a casa; temeva i rimproveri della mamma e si sedette fuori casa, sulla strada.

Quando si rialzò, si fece coraggio ed entrò in casa.

Rimase meravigliata.

Il fratellino piccolo era vestito a nuovo: scarpe e calze, calzoncini e maglietta fiammante; saltellava con una gamba sola, e stava mangiando una grossa tavoletta di cioccolato; aveva le mani, la bocca, il naso, le guance sporche come un maialino.

Pure l’altro fratellino era vestito a festa; anch’egli con un grosso cioccolato in mano.

Essi ridevano e saltavano; Gabriella li guardava muta.

La mamma era seduta sul letto; il medico le aveva portato le medicine ed era migliorata.

La mamma chiamò la sua bambina: <Vieni, vieni>.

Gabriella non si moveva; estasiata, guardava i fratellini che non aveva mai visti così contenti.

<Vieni qua, chiamò ancora la mamma; devo chiederti una spiegazione>.

Gabriella si avvicinò.

La mamma le chiese:

- Dove sei stata oggi?

- In nessuna parte.

- Come?

- Non volevo più tornare a casa; i bambini mi picchiavano, le donne mi dicevano zingara:

- Dimmi dove sei stata; ho qui una lettera che non capisco.

Gabriella dovette dire che era entrata in una chiesa; incontrò una signora.

Allora la mamma comprese la lettera che diceva:

<Ho visto la sua bambina povera, pregare così bene la Madonna e sono rimasta commossa; penso io a mantenere la sua famiglia>.

La mamma, commossa, abbracciò la bambina… e le diede ventiquattromila baci.

Don Agostino, appena terminato il racconto, disse ai presenti:

<Chi avrà ispirato la signora ricca a compiere l’opera buona? Certamente la Madonna che la bambina ha pregato con fede.

La bambina potè tornare anche a scuola.

Cari ragazzi, capite che nel mondo ci sono certamente persone cattive che trattano male i poveri, ma ci sono anche tante persone buone, che sanno ascoltare le ispirazioni di Dio, il quale non cessa di parlare ai nostri cuori>.