Abstract

Extractive landscapes reading. Cultural heritage, creative approaches and operative protocols Cycle

The iconic example of Carrara carved landscape

1° Seminario internazionale di ricerca | 1st International Research Seminar

organizzato dal gruppo di ricerca | organised by

CARVEland. Culture, Art, Research for Heritage Values In Extractive Landscape

Introduzione | Introduction

Geografie estrattive. Letture culturali e strategie di tutela del patrimonio estrattivo del marmo. Il caso studio del Bacino estrattivo di Carrara

Emanuela Sorbo, Università Iuav di Venezia

Sofia Tonello, Università Iuav di Venezia

Lo studio ha preso in considerazione i siti estrattivi come luoghi in cui il desiderio dell’uomo di costruire città in pietra, durature nella storia (Portoghesi, 2010), ha plasmato il paesaggio naturale in modo involontario (Clement, 2016) ma dando luogo a degli scenari unici e spettacolari. L’analisi storico-critica di questi luoghi ha cercato di proporre una lettura ed interpretazione delle tracce materiali presenti nel territorio delle cave di marmo di Carrara.

Attraverso la segnalazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa-Carrara la ricerca si è concentrata sulla conoscenza ed interpretazione del distretto estrattivo di Carrara, Bacino 15 del PIT-Toscana.

L’attività si è sviluppata nella cornice della Scuola di Specializzazione Iuav e attraverso le esperienze formative all’estero proposte dalla Scuola si è arricchita delle esperienze e competenze di accademici e ricercatori a livello nazionale ed internazionale presso la Cattedra Unesco CREhAR dell’Università di Siviglia, la Direcciòn General de Bienes Culturales de Junta de Andalucìa e la Fondazione Benetton Studi e Ricerche.

La ricerca ha inoltre sviluppato attraverso il caso studio di Carrara la verifica del processo metodologico proposto per la definizione dei caratteri del luogo, per il riconoscimento delle categorie di patrimonio a cui appartengono le tracce materiali, e degli strumenti di tutela per il patrimonio materiale ad immateriale. Infine, il percorso di analisi e conoscenza ha permesso di sviluppare dei lineamenti progettuali alle diverse scale del paesaggio per la tutela. La ricerca suggerisce la definizione di un archivio geo-referenziato ed implementabile nel tempo per la conoscenza ed interpretazione delle fonti e delle tracce che caratterizzano il territorio. Infatti, i sistemi di database geo-referenziati (GIS) permettono di implementare i dati esistenti nel tempo e quindi di attivare protocolli operativi per la tutela del patrimonio.

Lo studio ha individuato, per le diverse aree del paesaggio, le indicazioni metodologiche di intervento e i lineamenti progettuali per alcune aree di particolare valore storico, culturale, etnoatropologico e paesaggistico con il fine di trasmettere alle generazioni future (Faro, 2005) questo patrimonio e di attivare una nuova percezione del paesaggio estrattivo permettendo al visitatore di analizzare ed interpretare le geografie e morfologia estrattive con una nuova consapevolezza.

(Cultural Extractive Landscape-CEL Network). Emergencias patrimoniales: PAISAJE EXTRACTIVOS – PATRIMONIO ACTIVO – Su especificidad. Los paisajes del mármol en la Comarca de Macael en red

Enrique Larive-López, UNESCO Chair CREhAR. Universidad de Sevilla

Mar Loren-Mendez, UNESCO Chair CREhAR. Universidad de Sevilla

CEL Network propone una aproximación a los Paisajes Culturales Extractivos desde su condición de patrimonio emergente, en el contexto de la trayectoria investigadora de patrimonio y paisaje contemporáneos y en el marco de la Cátedra UNESCO CREhAR (Creative Research and Education on heritage Assessment and regeneration). Desde lecturas innovadoras en el margen, partimos de una trayectoria experta en proyectos e investigaciones desarrollados en las últimas décadas, en el ámbito académico y profesional, donde se han experimentado con procesos, métodos e instrumentos sobre sistemas posindustriales en desuso, infraestructuras, y paisajes históricos de la producción, incidiendo en la singularidad patrimonial como paisajes en transformación.

En primer lugar, procedemos a identificar el objeto de estudio en distintos niveles de aproximación: los paisajes extractivos, canteras de piedra natural, fijándonos en las que están en uso, y finalmente centrándonos en las canteras de mármol. A continuación, ofrecemos una reflexión en torno a la especificidad de dichos paisajes extractivos como paisajes activos, detectando y caracterizando sus atributos y valores. En tercer lugar, nos centramos en el caso de estudio de las canteras en la Comarca de Macael, en el Valle andaluz de Almanzora, que arranca en las construcciones megalíticas, hasta la actualidad. Finalmente, ofrecemos y desarrollamos el marco conceptual normativo y operativo aplicable a este paisaje extractivo de Macael, en el contexto actualizado de los estudios patrimoniales. Sentamos así las bases de estrategias futuras capaces de atender a las necesidades generales y específicas de los paisajes culturales extractivos para su gestión activa.

História e Património dos Mármores do Alentejo (Vila Viçosa, Borba e Estremoz) – Estudo de Caso

Armando Quintas – Cidehus – Universidade de Évora / Centro de Estudos CECHAP

Ana Cardoso-de-Matos – Cidehus – Universidade de Évora

The municipalities of Estremoz, Borba and Vila Viçosa, in the Portuguese region of Alentejo, are home to the most important high-quality marble reserves in Portugal.

The exploitation, transformation and application of this resource dates back to Roman times. The work done with the marble from these quarries has produced over the centuries an immense material heritage (civil, religious and public works). Besides, the very particular way in which this material is handcrafted and the know-how associated with it, which is an important intangible heritage, also stand out.

For this reason, in 2012 was launched the study of History and Heritage of the Marble Industry ( https://www.marmore-cechap.pt/en.) It is a multidisciplinary and long-term research with the aim of understanding the evolution of this activity, its actors, the landscape changes, and the importance of its elements as a differentiating factor of cultural and tourist improvement.

Thus, the aim of this work is to present the evolution of the marble production based on historical study. The understanding of the political, economic and social conditions that favoured the major (or minor) marble extraction, allow us to understand the evolution of this activity and the landscape change in a more global context.

"This work is funded by national funds through the Foundation for Science and Technology, under the project UIDP/00057/2020 "

Panel 1. Accedemici | Panel 1. Academics

Marmo e patrimonio culturale: approcci e metodologie

Alessandro Poggio, Scuola IMT Alti Studi Lucca

Lo studio dei manufatti in marmo è diventato in anni recenti sempre più un lavoro di squadra: in aggiunta alle metodologie già consolidate, come l’indagine stilistica e contestuale, nuovo impulso è stato dato dalle analisi archeometriche e dagli studi sulla materialità. Si tratta dunque di un approccio integrato che approfondisce la conoscenza del patrimonio culturale materiale, ne consente la tutela e apre nuove strade alla valorizzazione. Queste ricerche, che partono per lo più da dati materiali, sconfinano nell’ambito di quel patrimonio di conoscenze legate al “saper fare” nel mondo del marmo, che si nutre di pratiche, gesti e consuetudini.

L’intervento intende contribuire alla discussione generale offrendo uno sguardo ampio sulla pluralità di approcci allo studio del marmo e del suo uso attraverso i secoli; si rifletterà sui vantaggi nel combinare i punti di vista archeologico e storico-artistico con le indagini archeometriche e altre metodologie. Si farà particolare riferimento al marmo di Carrara e alle ricerche degli anni recenti che ne hanno messo a fuoco i periodi di utilizzo, le attività legate all’estrazione, la circolazione e le tecniche di lavorazione, in un intreccio indissolubile tra patrimonio culturale materiale e immateriale.

Paesaggi di cave nella pianura veneta

Luigi Latini, Fondazione Benetton Studi e Ricerche

Simonetta Zanon, Fondazione Benetton Studi e Ricerche

Anche nel territorio veneto l’attività estrattiva ha origini molto antiche risalendo, in alcuni importanti ambiti estrattivi di materiali lapidei di montagna e collina, quali quelli dei Colli Euganei, del vicentino, del veronese, della Valcavasia e di Castellavazzo, nel bellunese, all’età romana.

La vasta pianura del Veneto centrale costituisce invece un ricchissimo giacimento di inerti dove l’attività estrattiva per lungo tempo si è limitata al prelievo di quantità relativamente modeste di materiali destinati a un consumo perlopiù locale (soprattutto argilla, dall’Ottocento in avanti in parallelo allo sviluppo dell’industria del laterizio), per poi assumere proporzioni smisurate, soprattutto per quanto concerne sabbia e ghiaia, l’oro grigio, solo a partire dalla metà del Novecento.

Il fenomeno cave, che ha segnato pesantemente questo territorio, oggi può rappresentare una straordinaria opportunità per il gran numero e l’estensione di siti di scavo dismessi dove è possibile mettere in campo operazioni di riqualificazione capaci di restituire alle comunità il territorio lungamente sottratto e di creare nuovi paesaggi nei quali le ragioni dell’ecologia e dell’estetica, il risanamento idrogeologico e ambientale, l’utilità sociale ed economica, possono convivere e dare risposte innovative a molte istanze irrisolte della contemporaneità.

Designing extractive landscapes - Progettare i paesaggi estrattivi

Mauro Marzo, Designing Heritage Tourism Landscapes - Università Iuav di Venezia

Viola Bertini, Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Architettura e Progetto

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Panel 2. Enti e pubblica amministrazione | Panel 2. Public Authorities

Il patrimonio archeologico delle cave di Carrara: caratteristiche, problematiche e strumenti di tutela e valorizzazione.

Giulia Picchi, SABAP-Lu, SEZIONE BENI ARCHEOLOGICI - Ufficio tutela Archeologica

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Il PIT con valenza di piano paesaggistico: il paesaggio delle cave - the landscape of the quarries

Manuela Germani, Tuscany Region - Landscape Protection, Rehabilitation And Enhancement Department

Daniela Capra, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara

Marco Chiuso, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara

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Còlere marmora. L'approccio interdisciplinare del Codice dei beni culturali e paesaggistici nel riconoscimento dell'interesse culturale

Daniela Capra, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara

Marco Chiuso, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara

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Políticas públicas de protección patrimonial en Andalucía

Juan Manuel Becerra García, Responsable del Servicio de protección del Patrimonio Histórico. Dirección General del Patrimonio Histórico y Documental. Consejería de Cultura y Patrimonio Histórico. Junta de Andalucía.

Fuensanta Plata García, Jefa del Departamento de Catalogación e Inventario. Servicio de protección del Patrimonio Histórico. Dirección General del Patrimonio Histórico y Documental. Consejería de Cultura y Patrimonio Histórico. Junta de Andalucía.

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Os Mármores como património e a revitalização do território

Ana Paula Amendoeira, Directora da Direcção Regional da Cultura do Alentejo

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