CATALOGO MOSTRA
Articolo su LA RIVIERA
L’unione fa la forza! As we would say in Italian.
L’unione fa la forza, is an ancient popular Italian saying that in this instance glorifies teamwork, the force of collaboration that builds community-muscle for bettering the relational with the each, and the other. Either close or afar, to expose and extend our awareness — our consciousness.
It takes a community to raise a child — this African proverb might be an better fit and more appropriate saying to describe the power of collectivity and of the Woman Scream platform. In fact, the theme of this year’s 15th Woman Scream global festival edition, focuses on the theme of child marriage. The title: It's not a Game, is a reminder that child marriage is still a reality. It reminds us that in many parts of the world, the word child describes a hard physical/psychological condition of suffering often forgotten. Children’s rights, their right to freedom, to choice, the right to their bodies, to their well being, to their lives — children’s rights are the basis and pillar of any healthy society.
It is around this theme that the town of Dolcedo, and the constellation of its surrounding villages, have gathered in solidarity with what the feminist writer Bernardine Evaristo refers to as girls, women, other. Community building events are vital for interconnecting new visions of justice and love towards which so much work is still required.
On 30th March, ending women’s month, Anja Steinhauer, Claudi Piripippi, Eva Onnen-Saelens, Eva Raabe-Lindenblatt, Giovanna Lupi, Ivana Lupi, Laura Maineri, MariaLaura Di Persio, Piera Benza, Pierangela Fierro, Rossana Rubino, Silvana Morano and Stefania Bosi exhibited their art. Some inspired because angered by the brutality children are still undergoing, some even creating theme-sensitive new works. A difficult theme this one, deeply touching the emotional, the consciousness of women’s imaginal of all ages.
Portraits of children, thorns and roses, Madonnas and brides of different kinds. All perfectly fitting the space as if the ancient oven was calling them, or viceversa, the artworks were longing the oven, to welcome them as they did for women baking their monthly bread supply back in time.
Watercolour, acrylics, charcoal, collage, papier-mâché, recycling, found objects, fabrics, time-based media, painting and writing, poetry and collage, sculpture and performance, video and installation, this time different genres, techniques, materials and mediums depicted different point of views, sensibilities and interpretations. Yet everybody was present, contributing with something. If not with art then with the creation of delicious home-made food, sweet and savoury: cakes, biscuits, brownies, pizza, focaccia, frittata. Improvised bar women prepared drinks and Spritz. Teenagers, middle agers, seniors, women setting up, decorating, offering a feast banquet.
Not to mention all the beautiful flowers gifted by the local farmers: bouquets of colourful buttercups, of calla lilies, compositions of wild onion and borage flowers with bay leaves and rosemary.
This year even DJ Nilo came with all his gear and equipment making the event even more memorable with music, while photographer Angelo offered his skills as paparazzi, and Franco with Natalino and Giorgio as technicians. Everything was lovingly supervised by Monica Orengo (president of Dolcedo’s cultural association U Casô Növu) who gave a beautiful introductory speech, all along making sure every aspect was cared for.
Anticipating the day, the whole town was plastered with WS promoting flyers that Michel so generously printed out. Every corner of the valley of Val Prino displayed one, with restaurant and bars wanting more to support the event in their own way.
So we started meeting at 3pm, sun and spring air, the weather and the Earth holding the event with us. The inside and outside of the ancient communal bread oven of Dolcedo was livened up by activities, people contributing with something, forming community, coming to celebrate, to meet, to support, to learn but also to benefit from the cause.
The afternoon continued with a video performance (Claudi Piripippi), followed by the reading of a story narrating a young girl’s heartbreaking child marriage (text written by Ivana Lupi and artfully read by Giovanna di Bellissimi), then followed by Rete Interattiva, a participatory installation entailing the weaving of a poetic net of symbols (Anja Steinhauer and Eva Onnen-Saelens). The buzz lasted until 7:30 pm.
The exhibition will be extended for another weekend.
Thank you Woman Scream for this opportunity.
Claudi Piripippi
WS volunteer coordinator for Dolcedo 2025
L’unione fa la forza! Come diremmo in italiano.
L’unione fa la forza, è un antico detto popolare italiano che in questo caso glorifica il lavoro di squadra, la forza della collaborazione che costruisce la forza della comunità per migliorare la relazione con se stesso e con l’altro. Vicini o lontani, per esporre ed estendere la nostra consapevolezza, la nostra coscienza.
Ci vuole una comunità per crescere un bambino: questo proverbio africano potrebbe essere un detto ancora più appropriato e calzante per descrivere il potere della collettività e della piattaforma Woman Scream. Il tema della quindicesima edizione del festival globale Woman Scream di quest’anno si concentra infatti sul tema del matrimonio infantile. Il suo titolo: Non è un Gioco, ci ricorda che il matrimonio infantile è ancora una realtà. Ci ricorda che in molte parti del mondo la parola bambino descrive una dura condizione fisica/psicologica di sofferenza spesso dimenticata. I diritti dei bambini, il loro diritto alla libertà, alla scelta, il diritto al loro corpo, al loro benessere, alla loro vita: i diritti dei bambini sono la base e il pilastro di ogni società sana.
È attorno a questo tema che la città di Dolcedo e la costellazione dei suoi villaggi circostanti si sono riuniti in solidarietà con ciò che la scrittrice femminista Bernardine Evaristo definisce ragazze, donne, altro. Gli eventi di comunità sono essenziali per interconnettere nuove visioni di giustizia e amore verso cui c'è ancora molto lavoro da fare.
Il 30 marzo, in chiusura del mese delle donne, Anja Steinhauer, Claudi Piripippi, Eva Onnen-Saelens, Eva Raabe-Lindenblatt, Giovanna Lupi, Ivana Lupi, Laura Maineri, MariaLaura Di Persio, Piera Benza, Pierangela Fierro, Rossana Rubino, Silvana Morano e Stefania Bosi hanno esposto le loro opere. Alcune ispirate perché arrabbiate per la brutalità che i bambini subiscono ancora, altre persino creando nuove opere sensibili al tema. Un tema difficile questo, che tocca profondamente l'emotività, la coscienza dell'immaginario femminile di tutte le età.
Ritratti di bambini, spine e rose, Madonne e spose di diverso genere. Tutte perfettamente inserite nello spazio, come se l'antico forno le chiamasse, o viceversa, le opere aspirassero al forno, per accoglierle come avveniva con le donne che un tempo cuocevano la scorta mensile di pane.
Acquarello, acrilici, carboncino, collage, cartapesta, riciclaggio, oggetti trovati, tessuti, pittura e scrittura, poesia e collage, scultura e performance, video e installazione, Tecniche e materiali diversi hanno rappresentato diversi punti di vista, sensibilità e interpretazioni. Eppure tutti erano presenti e contribuivano con qualcosa.Se non con l'arte, allora con la creazione di deliziosi cibi fatti in casa, dolci e salati: torte, biscotti, brownies, pizza, focaccia, frittata. Bariste improvvisate preparavano drink e Spritz. Adolescenti, di mezza età, anziane— donne, che allestivano, decoravano, offrivano un banchetto festoso ma consapevole.
Per non parlare di tutti i bellissimi fiori donati dai produttori agricoli locali: bouquet di ranuncoli colorati, di calle, composizioni di fiori di Cipolle e Boragine selvatiche con foglie di alloro e rosmarino.
Quest'anno anche il DJ Nilo è venuto con tutta la sua attrezzatura rendendo l'evento ancora più memorabile con la musica, mentre il fotografo Angelo ha offerto le sue abilità come paparazzo, e Franco con Natalino e Giorgio come tecnici. Tutto è stato amorevolmente supervisionato da Monica Orengo (presidentessa dell'associazione culturale di Dolcedo U Casô Növu) che ha tenuto un bellissimo discorso introduttivo, assicurandosi che ogni aspetto fosse curato.
In attesa del giorno, l'intera città era tappezzata di volantini promozionali di WS che Michel ha così generosamente stampato. Ogni angolo della Val Prino ne esponeva uno, con ristoranti e bar che ne volevano di più per sostenere l'evento a modo loro.
Così abbiamo iniziato a incontrarci alle ore 15:00, sole e aria primaverile, il tempo e la Terra che tenevano l'evento insieme a noi. L'interno e l'esterno dell'antico forno del pane comunale di Dolcedo erano animati da attività, persone che contribuivano con qualcosa, formavano comunità, venendo a festeggiare, ad incontrarsi, per sostenere, per imparare ma anche per trarre beneficio dalla causa.
Il pomeriggio è proseguito con una video performance (Claudi Piripippi), seguita dalla lettura di una storia che racconta il matrimonio straziante di una bambina (testo scritto da Ivana Lupi e magistralmente letto da Giovanna di Bellissimi), seguita da Rete Interattiva, un'installazione partecipata che prevede la tessitura di una rete poetica di simboli (Anja Steinhauer ed Eva Onnen-Saelens). Il brusio è durato fino alle 19:30.
La mostra sarà estesa per un altro weekend.
Grazie Woman Scream per questa opportunità.
Claudi Piripippi
Coordinatrice volontaria WS Dolcedo 2025
Anja Steinhauer
Eva Onnen
Anja Steinhauer
Eva Onnen
Anja Steinhauer
Eva Onnen
Anja Steinhauer
Eva Onnen
Anja Steinhauer
Eva Onnen
Anja Steinhauer
Eva Onnen
Anja Steinhauer
Eva Onnen
Anja Steinhauer
Eva Onnen
Spose della Vita
Silvana Morano
Silvana Morano
Silvana Morano
Silvana Morano
Silvana Morano
Silvana Morano
MariaLaura Di Persio
Giovanna Lupi
Eva Raabe-Lindenblatt
Eva Raabe-Lindenblatt
foto: Angelo Gentile
Rossana Rubino
Rossana Rubino
Rossana Rubino
Stefania Bosi
Stefania Bosi
Laura Maineri
Laura Maineri
Pierangela Fierro
Pierangela Fierro
Piera Angela Benza
Piera Angela Benza
Claudi Piripippi
foto: Angelo Gentile
Claudi Piripippi
foto: Angelo Gentile
Claudi Piripippi
foto: Angelo Gentile
Ivana Lupi
foto di Laura Maineri