Musica e Scuola 

Suoni da San Salvador

Autore: E.

Mi chiamo E. e ho 11 anni, vivo  a Priverno ma provengo da uno stato dell’America centrale da dove sono partito nove anni fa, con mia madre e mia sorella. Mio padre era già in Italia da qualche mese. 

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Quando sono arrivato avevo tre anni, ma ricordo molto bene dove sono nato, a San Salvador, la capitale e la città più grande di El Salvador.  Ricordo molto bene anche la mia casa. Si trovava nel distretto municipale chiamato “La Futura” e di essa ricordo tutto, l’esterno e l’interno. Una casa grande che intorno aveva tanto terreno dove c’era anche la casa di mio nonno, Miguel. Aveva il tetto di lamiera e i muri erano fatti di grandi mattoni; il giardino era grandissimo con tanti alberi tra cui quelli di mango, avocado e di altri frutti. 

L’interno della casa era “gigante”. La mia camera era molto spaziosa, con due letti,  uno per me e uno per mia sorella Pamela. Ricordo che intorno ai letti c’erano delle zanzariere che servivano a non essere disturbati dalle mosche o punti dalle zanzare durante il sonno. 


La mia casa di Priverno è molto diversa. Il tetto è fatto di tegole e soprattutto la mia casa si trova dentro un palazzo. In El Salvador, invece, vivevo in una casa tutta mia, costruita da mio padre. Dove vivevo io c’erano solo case singole e i palazzi si trovavano solo nel centro della città. A Priverno, intorno alla mia casa non c’è il terreno. Dove abito ora è completamente diverso.


Ogni tanto per sentirmi a casa ascolto la musica tradizionale del mio Paese d’origine, la musica latinoamericana. Per me è un modo per ricordarlo e stare vicino ai miei parenti, anche perché  è una musica molto allegra e “armoniosa” che mi fa stare bene.

 

A scuola, con la prof.ssa Marteddu, ho fatto una ricerca sulle origini della musica latinoamericana e ho scoperto che risalgono alla conquista spagnola e portoghese delle Americhe nel XVI secolo, quando gli Europei portarono la loro musica nelle terre che colonizzarono ed è per questo che essa viene eseguita in spagnolo, portoghese e, in misura minore, francese. 

Tornando al mio Paese d’origine, mi piacerebbe che i miei compagni di classe sapessero che in El Salvador sono presenti anche diverse culture e religioni e che, per quanto riguarda la musica tradizionale salvadoregna, comprende anche canti religiosi, soprattutto cattolici, che vengono usati per celebrare feste come  il Natale e altre feste per commemorare il Santo Patrono di ogni località. 

Questo avviene anche qui a Priverno con la festa di San Tommaso d’Aquino, Santo Patrono di Priverno ai cui è intitolata la mia scuola, dove frequento la classe seconda.

Oltre i canti religiosi ci sono canzoni popolari e poi anche la musica moderna: la cumbia, l’hip hop,  la salsa e il merengue. 

La maggior parte della musica popolare è eseguita con accompagnamento di tamburi e flauti e uno degli strumenti tradizionali più conosciuti è la marimba, uno strumento che è stato introdotto per la prima volta da schiavi africani. Sempre dalla mia ricerca ho saputo che ne esistono tre versioni: una a percussione con intonazione fissa, una versione ad arco e  infine la marimba criolla.

Sempre a scuola ho scoperto che nel mio Paese d’origine all’inizio del XX secolo, per motivi politici, la musica è stata spesso soppressa. 

Questa cosa non riesco proprio a capirla…la musica è bella e se a volte sei triste ti aiuta ad allontanare i brutti pensieri.