Vienna 31/10 - 4/11/2018

Vienna (Informazioni turistiche da Wien.info), una città rispettosa delle regole e dell’ordine con ampi spazi e palazzi signorili, monumentali ed eleganti: nessun deposito di immondizia e nessun accattone per le strade. Gli stranieri sono accettati se hanno un ruolo nella società e lavorano: né una dimostrazione una zona in cui è possibile ritrovare, tutti concentrati, gelaterie (es Zanoni), pasticcerie, pizzerie e ristoranti italiani

Volo aereo diretto da Bari con Wizzair: ottimi gli orari per utilizzare, sia in Andata che in Ritorno, il massimo tempo disponibile arrivando a sera (si paga l’imbarco prioritario per evitare di far stipare, il 31 al gate, i bagagli a mano da 55 cm che infatti sono stati obbligatoriamente imbarcati alla pari di quelli da 10 kg. Dal 1 nov 18 anche quest’ultimi a pagamento; sono, invece, gratis quelli da 40 cm. ma di questa politica l’Antitrust si è subito opposta tanto da assistere a qualche malumore tra i passeggeri il 4 novembre. Andata: 45 min di ritardo: dalle 23 siamo arrivati alle 24.00 tuttavia alle 24.15 erano ancora disponibili i trasporti ma non conoscendo bene la strada per raggiungere l’Hotel e soprattutto a quell’ora, abbiamo preferito utilizzare il taxi nonostante il costo di 42 eur rispetto ai 18,50 (tra metro e treno S7). Tempo di percorrenza: 20 min contro i 25 min del treno ma che è disponibile ogni mezz’ora oltre a quanto è necessario aspettare per le due fermate di metro dal nostro Hotel

Trasporti da e all’aeroporto: dall’aeroporto le possibilità per raggiungere il centro di Vienna sono sostanzialmente tre: Treno (Schnellbahn S7), Pullman o Taxi. Utilizzare il treno cittadino – in tedesco Schnellbahn – è il metodo migliore per qualità e prezzo. La linea S7 parte ogni 30 minuti dall’aeroporto e con un tempo di percorrenza di circa 25 minuti si raggiunge la stazione di Wien Mitte da cui poi e’ possibile comodamente utilizzare le linee della Metropolitana 3 e 4. Si sconsiglia invece di utilizzare il CAT (City Airporto Train). La Vienna Airport Lines ha 3 linee di pullman che partono dall’aeroporto ogni 30 minuti e fermano in vari punti della città.: Val 1,2 e 3. La Metropolitana, utilizzabile per raggiungere l’aeroporto e viceversa o per ritornare in centro se la Hop in Hop Off vi ha portato troppo lontano e una delle sue fermate non è immediatamente raggiungibile, costa eur 2,40 a persona (ma può essere usata anche per i mezzi di superficie) ed eur 1,20 per i cani e i bambini fino a 14/16 anni (fino a 6 e’ gratuito).

Hotel Royal sito al Singerstraße 3, anche se non economico, è centralissimo perché dislocato accanto al Duomo, alle due strade principali dello shopping, a due fermate della Metro, e vicina (20 min di strada a piedi) a quelle della linea rossa e gialla della Hop in Hop Off raggiungibili dietro al Tourist information Point (ubicata quest’ultima di fronte all’Albertina Museum). Accanto un Mac Donald’s in cui sfamarsi all’occorrenza se, stanchi dopo una faticosa giornata di tour, non si ha tempo o voglia di fare la fila in bar o ristoranti sempre affollati (uno ha persino rifiutato di accoglierci perché non avevano prenotato) . Il ristorante del Royal al piano terra dove si fa colazione è accogliente, costoso, invece, quello italiano del 7’ piano (appunto chiamato il “Settimo cielo”). La colazione, tipica dei Paesi del nord Europa,a buffet e’molto ricca e variegata: peccato l’assenza di dolci e di bacon (forse quest’ultima non molta in voga in Austria). Inoltre la frutta non è saporita come quella italiana

Ristoranti: si cena già a partire dalle 17.00/18.00 eppure i locali rimangono aperti fino a tarda notte. Siamo andati al Restaurant Führich: dove abbiano mangiato wurstel, (ma costano meno e sono anche più buoni quelli che si acquistano presso gli ambulanti, ormai divenuti fissi in pianta stabile). Cibo tipico austriaco l’abbiamo trovato al 3 Hacken Magazine: manzo bollito con patata guarnita, crema di spinaci saporitissima con uova e patatona condita. Famosissimo il Gulasch, spezzatino leggermente piccante di manzo o vitello, solitamente accompagnato dai peperoni. Al Cafe’ Landtmann: costa ma non si può non assaporare un caffè con un fetta di Sacher, (la famosa torta di cioccolato in tutto il mondo) in un’ atmosfera storica, sempre più economica e meno affollata (occorre fare la fila per entrare) rispetto a quella del Caffè Sacher, dove più di un secolo fa fu inventata. Tra i souvenir il più gettonato sono da sempre le famose “palle di Mozart” di cioccolato (Mozartkugel), presenti ovunque e a qualsiasi ora nelle vie del centro

Attrazioni: non tutti i musei sono gratis la prima domenica del mese. Per ognuno è sempre disponibile (tuttavia non sempre gratis) un audio guida anche in lingua italiana senza della quale la visita di ogni pezzo d’arte, di storia o ambiente sarebbe inutile. Tutto è molto organizzato e codificato tramite la Vienna Pass e la sua comoda App (se non si acquista sul web non sarà possibile evitare di portarsi al seguito la tessera cartacea) che permette di scegliere le attrazioni a colpo d’occhio e di rilevarne posizione geolocalizzata direttamente con la mappa online a corredo e sovrapponibile alle diverse linee con possibilità di individuare fermate e orari. La Vienna Pass infatti include la Hop in Hop Off (ma non la Vienna City Card per i mezzi pubblici acquistabile assieme ma non sul web) e permette di visitare tutti i musei con una validità di 1,2,3 e 6 giorni. Ovviamente quella di 6 giorni (26 eur al giorno) ha il risparmio più notevole ma anche quella da 3 giorni acquistata da noi è stata comunque conveniente tenendo conto che in media un museo costa 20 eur. (per i bambini i costi sono ridotti) . Nella maggior parte dei casi la Vienna Pass permette di superare le file ma non fa risparmiare il costo degli audio e del guardaroba non sempre gratuito.

La Hop in Hop Off, a differenza della alternativa concorrente, (solito tour turistico) permette di girare per tutta Vienna con 6 linee diverse. Le 2 principali sono la rossa e la gialla: attenzione alle file che si creano all’improvviso a Wiener Staatsopera: se si fa la coda alla fila sbagliata poi occorre ripeterla per la linea giusta con possibilità di perdere de tempo prezioso visto che i musei chiudono alle 17.00. Altre linee interessanti sono la verde (quartiere del Grinzing) e la blu (Danubio e treni) che partono invece alle 11.00. Ogni linea si interseca con le altre e quindi ci sono dei punti (pochi) in comune. La Hop in Hop Off include anche un tour a piedi in pieno centro in lingua inglese e tedesca che non abbiamo potuto fare per mancanza di tempo. Dalle cuffie in lingua anche italiana e dal piano superiore scoperto del bus è possibile conoscere, volta per volta, man mano che si visita, dettagli storici e aneddoti di edifici, attrazioni e musei che si incontrano durante il tour.

Linea rossa: Ringstraße (giro tra edifici storici e importanti come il Parlamento) poi visita all’Hundertwasser che essendo in comune con la linea blu ha permesso di raggiungere a piedi il Prater dove abbiamo potuto godere del panorama di Vienna dalla Ruota Panoramica. E’ possibile visitare il panorama anche dall’altra parte della città.

Il giorno stesso passeggiata per josefplatz e visita all’Albertina Museum. Il giorno dopo visita al Castello di Schönbrun: (parco, labirinto per adulti e bambini, Gloriette) e il giardino dell’Orangerie: parzialmente chiuso ma interessante per i concerti delle 20.00). Non abbiamo visitato il museo delle carrozze, dei bambini, quello privato, e lo Zoo, mentre il Train tour è disponibile fino al 31 ottobre. Bellissima è stata la giornata di sole per visitare tutto: peccato che l’arrivo alle 11.30 non ci ha consentito di vedere il Castello Belvedere e il Museo militare che si trovano sulla strada del ritorno della linea gialla (lungo il tragitto periferico abbiamo visto dal bus il luogo dove si suona il famoso concerto di fine anno).

Il giorno dopo visita al Palazzo Reale, l’Hofburg, la “casa” in cui vivevano i sovrani che hanno governato per 600 anni l’impero Austro-Ungarico. Nello stesso comprensorio, presso lo Schatzkammer abbiamo visitato i Tesori imperiali. Non abbiamo, invece, visto la Scuola spagnola d’equitazione, sempre nella stessa sede e la Biblioteca nazionale austriaca fuori dal complesso ma non molto lontano. Nello stesso giorno visita alla Casa di Mozart, il sorprendente compositore alla corte della regina Elisabetta già all’età di 6 anni che sperperava denaro per avere un esistenza agiata più di quello che gli poteva essere consentito (dettagli della vita e degli ultimi momenti prima di morire nel 1891, aneddoti, delle opere, dei rapporti con le corti di tutta europa, con altri artisti, spiegazione degli ambienti del suo appartamento) e alla Casa di Sigmund Freud (dal proprio smartphone digitare nella barra degli indirizzi di Safari mediaguide.app: studi e vita: non tutto si può ritrovare tutto, come la famosa poltrona introdotta nella psicanalisi, in quello che era del suo appartamento essendo stato costretto ad esiliare negli ultimi anni della sua vita a causa del Reich a cui dovette pagare quelli che oggi sarebbero stati 225 mila eur e nonostante fosse ammalato di cancro) .

Ultimo giorno visita al Duomo di Santo Stefano (non siamo riusciti a visitare la Cripta) e Giro sul Danubio. Un tour (58 eur per 2 persone e 1 bambina) alla quasi periferia della città e nella zona nuova non bellissimo tuttavia ricco di storia moderna come quella che parla della Karl Marx-Hof il più famoso Edificio Municipale di Vienna che sorge ad Heiligenstadt, un quartiere del XIX, il più lungo d’Europa con la possibilità di ospitare quasi 6.000 persone.

Tra lo Schönbrun e lo Hofburg (in parte quanto viene descritto è ripetuto) e’ stato interessante ascoltare la vita di Francesco Giuseppe e Sissi. L’imperatore che ha sempre sentito il suo dovere di primo funzionario dello Stato, era continuamente impegnato a prendere decisioni su un impero che riguardava 56 milioni di persone provenienti da numerose e diverse etnie, inizialmente non molto popolare tra la sue gente ma poi ammirato e rispettato, si alzava alle 4 di mattina e lavorava fino a tardi dovendo dare udienza nei due giorni alla settimana a 100 persone (dall’audio è possibile sentire la sua voce con la quale ringraziava della visita il suo interlocutore in conclusione di ogni udienza). Ha sempre amato la sua consorte come dimostrano le foto del suo studio.

Sissi, promessa in sposa già dell’età di 16 anni, ha sempre recriminato l’impossibilità di fare delle scelte, prima fra tutte il matrimonio, se non dettate dalle esigenze della patria che aveva la priorità assoluta. Le invenzioni cinematografiche quindi non dipingono perfettamente un amore che poi nella realtà non è stato poi così intenso tanto da farla allontanare dalla corte numerose volte, per lo più una scusa per stare lontano da quegli ambienti che tanto le negavano la libertà personale, giustificate dalla necessità di curarsi e soprattutto negli ultimi momenti della sua vita quando la depressione, come scriveva la sua figlia prediletta Valeria Maria, aveva preso il sopravvento definitivamente. Sissi amava viaggiare e conoscere luoghi lontani, curava la sua bellezza rimanendo buona parte della giornata nella sala dove si faceva pettinare la sua lunga chioma mentre era impegnata ad imparare nuove lingue tra cui il greco antico e fare ginnastica per tenersi in forma come dimostrano gli attrezzi che aveva fatto installare nella sua sala privata

Notizie più dettagliate sulle attrazioni visitate

l’Hofburg: ex appartamenti privati di Francesco Giuseppe e di Elisabetta in gran parte con gli arredi originali (particolarmente interessanti: la grande sala delle udienze, lo studio dell’imperatore, la sala da toeletta e da ginnastica e la camera da bagno dell’imperatrice, la sala da pranzo imperiale e le stanze affrescate da Bergl usate come spogliatoio); del Museo delle Argenterie di Corte con i suoi sontuosi servizi da tavola, le preziose raccolte di porcellane orientali, di Sèvres e di Meissen, le stoviglie d’argento massiccio; del Museo dedicato a Sissi che attraverso numerosi oggetti personali (abiti, gioielli, ritratti) racconta la storia della imperatrice d’Austria, una delle donne più belle e discusse della sua epoca, dalla gioventù in Baviera fino alla morte per mano di un anarchico italiano nel 1898.

Schatzkammer, ovvero la Camera del Tesoro Imperiale che raccoglie il tesoro sacro e profano degli Asburgo. Il Museo custodisce oggetti di inestimabile valore come: la corona imperiale di Rodolfo II in oro e zaffiri (1602), il mantello e la spada con elsa in oro, smalto, perle e rubini (XVIII sec.) dell’imperatore d’Austria, il globo imperiale e lo scettro (1612), la corona del sacro Romano Impero in oro, smalti e pietre preziose (962)

L’Albertina Museum custodisce una delle più complete e prestigiose collezioni al mondo d’arte grafica dal XIV sec. ai nostri giorni. La collezione conta 50.000 disegni ed acquarelli ed oltre un milione di stampe di artisti antichi e moderni, tra cui Michelangelo, Raffaello, Leonardo, Cranach il Vecchio, Dürer, Rubens, Klimt, Picasso, Goya, Chagall, Monet, Cézanne, Mirò, Kokoschka, Rothko, Warhol, Rauschenberg, Richter, Katz

Prater: la parte iniziale è occupata dal Volksprater anche detto “Würstelprater”(dal nome di una popolare maschera viennese), il grande parco dei divertimenti con oltre 250 attrazioni (si va dalle nostalgiche montagne russe all’ultramoderno simulatore di volo passando per il trenino dell’orrore, l’ottovolante coperto, l’intramontabile teatrino delle marionette, e persino un museo delle cere), sulle quali “svetta” la celebre Riesenrad, la ruota panoramica, inaugurata nel 1897 (e risistemata nel 2008) e divenuta uno dei simboli di Vienna, la quale permette di godere di una bella vista sulla città da un’altezza di quasi 65 metri.

Il Castello di Schönbrunn è il più famoso tra i palazzi imperiali austriaci, circondato da un vasto parco (120 ettari), ospita oltre agli Appartamenti reali, il Teatro del castello, il più antico teatro di Vienna (visitabile solo in occasione di concerti) e il Museo delle carrozze dove sono esposte molte delle vetture della Corte di Vienna, Delle 1441 stanze che compongono il castello, l’Imperial Tour dà la possibilità di visitarne 22 (tra queste gli appartamenti in cui vissero Giuseppe II e sua moglie Elisabetta e la “Grande Galleria”, lo sfarzoso salone delle feste), tutte arredate in stile rococò, mentre il Grand Tour prevede la vista di 40 sale tra cui i sontuosi appartamenti abitati un tempo da Maria Teresa (spiccano la “Stanza delle porcellane” anche noto come lo Studio dell’imperatrice, e la “Stanza del milione” rivestita con pregiatissimo legno di palissandro con incastonate miniature indo – persiane). Il parco è disseminato di statue, fontane (imponente quella di Nettuno), falsi ruderi di stile romanico (Rovina romana), ed è ricco di attrazioni (a pagamento) tra cui il labirinto (oltre a quello classico anche quello nuovo), la serra delle Palme, imponente costruzione in ferro e vetro, la più grande del suo genere in Europa, e il Tiergarten, il giardino zoologico più antico in Europa (1752). Per godere di una splendida vista sul parco e su Vienna è consigliabile salire sulla terrazza panoramica (anche questa a pagamento) del porticato neoclassico della Gloriette costruito in cima alla collina

Hundertwasser ha realizzato case asimmetriche, dai colori vivaci e ricche di verde. Quando si entrara’ nel folle microcosmo di Hundertwasser fatto di dossi, scale a chiocciola vertiginose e fontane che gettano acqua dal basso verso l’alto

La Ringstraße, o più comunemente Ring, strada circolare, è una strada di epoca ottocentesca che circonda il centro storico di Vienna, la Innere Stadt, ed è una delle più eleganti del mondo. Lungo la Ringstraße si trovano numerose grandi opere, tutte con stili diversi e tutti costruiti nella seconda metà del XIX secolo, come il Parlamento, il Municipio (gotico fiammingo), l'Opera di Stato (neorinascimentale), il Burgtheater (neobarocco), l'Università (neorinascimentale), il Museo di Arti Applicate, la Borsa di Vienna e la Votivkirche (neogotico) . Molto interessanti sono anche il Museo di Belle Arti e il Museo di Storia Naturale, in stile neorinascimentale che ospitano splendidi tesori artistici e naturali.

Quello (altro a quanto su citato) che non abbiamo visto per mancanza di tempo e che avremmo voluto vedere:

  • Prater: Treni e in miniatura, linea gialla e museo della scienza;
  • Museo dell’arte Modena, Arti applicate, di storia, e storia naturale, Casa della Musica;
  • Case di Schubert, Beethoven e Strauss visto che abbiamo già visto quella di Mozart e Freud;
  • Torre del Danubio (linea blu) ;
  • Concerti di Mozart, Strauss, Vivaldi

Hundert wasser

Hofburg

Hotel Royal Vienna e strade vicine del centro.

IL VIDEO

Castello di Schönbrunn

Wiener Staatsopera

Hop in Hop Off Mappa delle linee

Nei pressi della casa di Mozart

Dalla finestra della casa di Mozart

Il Duomo di Santo Stefano

Giro in barca sul Danubio

Schatzkammer Il Tesoro imperiale