La Vittoria Alata di Antonio Ugo

L'avventura di una scultura a Palermo

Le vicende del monumento ai Caduti del Banco di Sicilia e la relativa statua della Vittoria Alata.

Maria Antonietta Spadaro

Il Palazzo delle reali finanze di Palermo sorto tra il 1840 e il 1844 sul Cassaro, nell’area precedentemente occupata dalle carceri della Vicaria, con un prospetto neoclassico dorico-siculo dell’architetto Emanuele Palazzotto (1798-1872), nei primi decenni del secolo scorso, fu anche Sede del Banco di Sicilia che, nel 1922, fece realizzare dallo scultore Antonio Ugo (Palermo 1870-1950) il monumento in memoria dei dipendenti del Banco Caduti nel corso della prima guerra mondiale. L’elegante composizione in stile Liberty del monumento ai Caduti del Banco, realizzato in marmo e di cui Ernesto Armò diresse i lavori, trovava, nella magnifica immagine bronzea della Vittoria alata che rinfodera la spada, un perfetto equilibrio compositivo, facendone uno dei più riusciti monumenti ai Caduti di Palermo. Le foto, scattate nel luglio 2012 dal Dott. Melchiorre Di Carlo dell’Associazione Antonio Ugo costituiscono le più recenti immagini dell’opera precedenti la vandalica distruzione del monumento.

A quell’epoca al secondo piano dell’edificio che ospitava il monumento, permanentemente chiuso, accedeva di tanto in tanto il personale della Commissione tributaria regionale per prelevare vari fascicoli che ancora vi si trovavano custoditi.

Il 20 febbraio 2013 dalla Segreteria della Commissione, è stato comunicato al Dott. Di Carlo, che la Vittoria alata era stata rubata; egli ha prontamente fornito le foto del monumento ai Carabinieri incaricati delle indagini.

Il 16 Aprile, constatato il perdurante silenzio calato sulla vicenda, insieme al Dott. Di Carlo abbiamo deciso di comunicare alla stampa l’episodio criminale, fornendo anche le foto in nostro possesso. Il 17 Aprile 2013 la notizia è apparsa sull’edizione palermitana del quotidiano La Repubblica.

Il 23 dello steso mese, insieme, siamo intervenuti ad un incontro organizzato dalla Casa editrice Kalòs a Palazzo Ziino per trattare l’argomento con studiosi, rappresentanti delle forze dell’ordine e magistrati.

Il 22 Maggio 2013, Francesco Paolo Marino, Presidente dell’Associazione Antonio Ugo, ha comunicato di esser stato chiamato in piena notte dall’equipaggio di una delle volanti della Polizia di Stato per segnalargli il ritrovamento della statua impacchettata in più pezzi in un magazzino di Via Danisinni e di averla sequestrata. Informata la stampa, il giorno seguente è stata data notizia del ritrovamento.

Il 24 Maggio 2014, a Palazzo Ajutamicristo, presso gli uffici della Soprintendenza ai monumenti ove i pezzi dell’opera erano stati depositati, su iniziativa dell’Associazione Settimana delle culture, nell’intento di contribuire al reperimento dei fondi occorrenti per il restauro dell’opera, si è svolta una vendita all’asta di foto di paesaggi e monumenti dell’estremo oriente - compreso tra questi Il grande Buddha di Bamyan recentemente distrutto dai Talebani Afgani - messe a disposizione dal compianto fotografo Franco Sersale. L’iniziativa ha fruttato la somma di circa cinquemila Euro. La notizia è stata segnalata anche da Il giornale dell’arte, Numero 350 del Febbraio 2015, p. 22.

Intanto il Palazzo delle Finanze, divenuto terra di nessuno, continuava a essere meta di ripetute incursioni vandaliche nel corso di una delle quali è stato nuovamente preso di mira il monumento ai Caduti sottraendone e gravemente danneggiandone le componenti marmoree. Il restauro della Vittoria Alata è stato completato e presentato al pubblico il 18 dicembre 2018 alle ore 17.30 a Palazzo Ajutamicristo alla presenza di:

Sebastiano Tusa, Assessore Regionale BB. CC., Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, Lina Bellanca, Maria Antonietta Spadaro, Gabriella Filippone Renier, Gaetano Bongiovanni e Mauro Sebastianelli.


La scultura bronzea è stata esposta nella sede della Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo a Palazzo Ajutamicristo fino al 2020 quando la statua è stata assegnata al Comando Generale dell’Esercito che sta allestendo una sala per esporre l’opera nella sede di Piazza del Parlamento, prossima al Palazzo reale. Si spera poter presto ammirare di nuovo questa importante opera di Antonio Ugo, trafugata e ritrovata in pezzi, forse pronta per la fusione, per la mia tempestiva diffusione alla stampa della notizia del furto con relative foto della scultura.

Intanto l’ex Palazzo delle Finanze versa in un deprecabile inconcepibile stato di abbandono, pur trovandosi in un luogo storico di estrema importanza della città. L'edificio di proprietà demaniale, da tempo si attende venga assegnato alla Regione Siciliana, per poterne disporre adeguatamente.


Foto 1

La Vittoria Alata di Antonio Ugo (1922) prima del furto nel contesto del monumento ai Caduti del Banco di Sicilia nel 2012.

Foto 2

Il Monumento ai Caduti del Banco di Sicilia con la Vittoria Alata del 1922 in una foto d'epoca.


Foto 3

Particolare non più esistente del monumento ai Caduti del Banco di Sicilia

Foto 4

La Vittoria Alata, particolare


Foto 5

Uno dei pezzi della Vittoria Alata ritrovata dopo il furto e collocata provvisoriamente a Palazzo Ajutamicristo.


Foto 6

La statua in pezzi, particolare del volto


Foto 7

Ex Palazzo delle Finanze, il Monumento ai Caduti del Banco di Sicilia: la distruzione dopo il furto della Vittoria Alata nel 2013.


Foto 8

La statua nella fase conclusiva del restauro con la ricomposizione dei pezzi nel 2018


Foto 9

Palazzo Ajutamicristo, la Vittoria Alata restaurata, 2018.


Foto 10

Palazzo Ajutamicristo, la Vittoria Alata: il gesso preparatorio dello scultore Antonio Ugo esposto in occasione dell'inaugurazione del restauro nel 2018.



Foto 9

M. Di Carlo, M. A. Spadaro, Commemorare a Palermo. Le medaglie di Antonio Ugo, Ed. Kalòs, Palermo 2014



Foto 10

AA.VV., Lo scultore del sorriso. Antonio Ugo, catalogo della mostra di Bronzetti, Galleria Athena, Palermo 2020




Antonio Ugo (Palermo 1870-1950) è stato uno dei protagonisti della scultura siciliana del suo tempo. Lo studio più completo sull'artista, anche se datato, fu scritto da Filippo Pottino, Antonio Ugo – scultore, Palermo 1957. Ricordiamo le pubblicazioni più recenti:

  • M. Di Carlo, M. A. Spadaro, Commemorare a Palermo. Le medaglie di Antonio Ugo, Ed. Kalòs, Palermo 2014

  • AA.VV., Lo scultore del sorriso. Antonio Ugo, catalogo della mostra di Bronzetti, Galleria Athena, Palermo 2020 , organizzata per i 150 anni della nascita dello scultore.

  • M. A. Spadaro, Alla riscoperta dell'arte di Antonio Ugo. Lo scultore e il legame con Ernesto Basile, in Giornale di Sicilia del 15 nobembre 2020

Nelle foto vediamo lo scultore ancora giovane e più anziano e a destra la sua casa unifamiliare progettata dall'Arch. Ernesto Basile a Palermo, poi demolita. Lo scultore e l'architetto Basile collaborarono sin da giovani sia in arredi liberty che in importanti monumenti cittadini.

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