Il COLLOQUIO
Il Colloquio inter-dottorato intende presentare la “teoria mimetica” e il pensiero di René Girard, nelle sue molteplici implicazioni e ramificazioni, dalla filosofia politica alla sociologia, dall'economia agli studi culturali e alla critica letteraria.
Un approfondimento sarà dedicato all'esplorazione della fecondità della teoria per l’interpretazione dei processi di produzione sociale dello spazio e del paesaggio, tema del programma di ricerca di rilievo per gli studi urbani e la geografia, per il quale l'Università di Cagliari ospita Paul Dumouchel come professore in vista dal 29 aprile al 10 maggio 2019.
Oltre alle conferenze di Paul Dumouchel, il Colloquio prevede una serie di seminari per dottorandi e studenti, aperti al pubblico, sui temi del paesaggio, della geografia, del multiculturalismo nel contesto giudiziario e dell’intersoggettività in economia.
Il Colloquio chiude con la presentazione pubblica del libro di Luisa Damiano e Paul Dumouchel, Vivere con i robot. Saggio sull'empatia artificiale, in presenza dell’autrice e dell’autore.
Co-organizzato dai Dottorati di ricerca in Ingegneria Civile e Architettura – Filosofia, Epistemologia e Storia della Cultura – Scienze Giuridiche – Studi Filologico-letterari e torico-culturali – Storia, Beni culturali e Studi internazionali – Scienze Economiche ed Aziendali, nell'ambito del programma Visiting Professor/Scientist 2018, finanziato dalla LR 7/2007 della Regione Autonoma della Sardegna.
ABOUT The Colloquium
There have been many attempts to employ and apply the "mimetic theory", developed by René Girard, in literary criticism, political science, political philosophy, economics, psychology and sociology.
However, very little attention has until now been given to the Girardian perspective in the field of urban studies, political geography, and urbanism. Indeed, almost no attempts have been made to explore the possible implications and explanatory power of the hypothesis of mimetic desire and of its “microphysics” on the social production of space.
What if we suppose that (among other things) places, public spaces, landscape, territory, can also become objects of mimetic desire, and thus rivalry, violence and scapegoating? Does the distinction between needs and desires (which are mimetic) offer important insights to account, from both anthropological and politico-philosophical point of view, for phenomena such as rivalry, conflicts and violence around spatial objects and goods, attachment to territory, ethnogeographies, territorial rights, even landscape aesthetics? Can we find in some practices of production of spaces traces of mimetic rivalry, scapegoating (symbolic and real), and therefore the "mark of the sacred"?
These questions are at the basis of a research programme for which a group of scholars at the University of Cagliari are organising an inter-doctoral Colloquium from 29 April to 10 May 2019 with Paul Dumouchel as visiting professor.