commedia brillante in due atti
di Samy Fayad
Teatro dei Dioscuri, per festeggiare i suoi 30 anni di attività, riprende uno dei suoi vecchi “cavalli di battaglia”, appunto “Come si rapina una banca”, famosissima commedia di Samy Fayad.
Brillante e a tratti surrealista, il testo narra le vicende di una povera famiglia napoletana, il cui capofamiglia, Agostino Capece, per riscattare il proprio destino, che non gli ha consentito di fare centro nella vita, mettendogli “in mano un metro di 90 centimetri, anziché di 100”, decide di rapinare una banca.
Caso, imbroglio e intreccio sono alla base dei testi di Fayad, ma lo sono in maniera crudele anche nella vita dei napoletani, trattenuti ai margini della storia europea e affidati al caso fin dalla nascita. Sembrano quasi creature pulcinellesche che battono alle porte di questo mondo per entrarvi da uomini.
Così appaiono sulla scena la rassegnata e realistica consorte di Agostino, Regina, il sempliciotto figlio Tonino, la sedotta e abbandonata figlia Giuliana, l’anziano padre Gaspare che condivide con Agostino un passato di avventure e disavventure scenografiche e teatrali, la stravagante e quanto mai provvidenziale vedova Altavilla, infine il Direttore della Banca, vero e proprio “deus ex machina”.
Una storia, quella dei protagonisti di “Come si rapina una banca”, all’inizio a pezzi, sconquassata, scombinata, ma che alla fine si rivela come un lavoro d’incastro di incredibile perfezione, come la vita che non spreca nulla. Nuova scenografia, nuove musiche, nuovi costumi, nuovo cast, nuovo modo di vivere e di relazionarsi al testo e alla messinscena.
Durata 1h 30' – Cast 10 persone (7 attori, 3 tecnici)