teatrando

SUNSHINE volta COMPANY

Liceo scientifico a. volta

FOGGIA

Dirigente Scolastica Gabriella Grilli

Rappresentazione teatrale: "Donne? Non solo in Parlamento!"

Che cosa succederebbe se, all’improvviso, le regole della società subissero un ribaltamento? Si creerebbe una nuova società, con nuove regole, nuovi comportamenti.

Che cosa succederebbe se, nell’Atene del V secolo, le donne, normalmente relegate ad un ruolo subalterno e del tutto prive di ogni possibilità di prendere parte alla vita politica, improvvisamente decidessero di prendere le parti dei loro mariti e si facessero autoproclamare nuove governanti dello Stato?

Probabilmente ne nascerebbe una nuova realtà, una nuova organizzazione, anche economica, al fine di garantire tutto a tutti, i beni, le ricchezze e, finanche, il sesso. Una realtà “comunista” ante litteram quella immaginata dal poeta Aristofane nelle sue Ecclesiazuse, un’utopia in grado di “reggere” solo per il tempo della commedia.

Ed è proprio questo mondo alla rovescia che noi, del progetto Teatrando, abbiamo voluto mettere in scena, con tutte le conseguenze del caso.

Il lavoro di elaborazione della messa in scena ha previsto diverse fasi: la prima è stata quella dell’adattamento del testo e della sua attualizzazione. Forse la fase più stimolante e divertente. Noi docenti, un po' boomer, e i ragazzi, creativi e all’avanguardia, abbiamo lavorato insieme alla creazione di un copione che fosse, nello stesso tempo, fedele al testo di partenza, ma anche snello, comprensibile e pieno di riferimenti all’attualità. 

Aristofane, nel rivolgersi ai suoi concittadini, li prendeva in giro, per nome; noi abbiamo voluto, ed è stata una scelta vincente, fare nome e cognome dei nostri politici e citare i provvedimenti o gli episodi che li hanno resi più noti al grande pubblico.

E così, anche i nostri beni, quelli da mettere in comune per il bene dello Stato, sono divenuti lo smartphone, la playstation, il rolex, il telecomando della Tv e, ovviamente, l’automobile. Chi di noi se ne priverebbe con facilità?

La fedeltà al testo ci ha anche imposto i riferimenti, un po' spinti, alle nuove regole del “piacere”: tutto per tutti, per i belli e per i brutti!!!

Poi, una volta elaborato il copione, è venuto il tempo di fare laboratorio teatrale, di stimolare gli allievi all’acquisizione dell’espressività vocale e corporea. E molti esercizi sono stati alla base della successiva messa in scena.

La messa in scena: come non pensare a quella componente essenziale della commedia, rappresentativa della polis? Come non pensare al coro? E, per riprodurne la musicalità, abbiamo voluto “regalare” al coro di donne musiche, balli, movimento e coreografie.

Così, dopo tanto lavoro ed esercizio, è nato lo spettacolo, un meccanismo perfetto, nella cui realizzazione, i ragazzi sono in grado di meravigliarti ogni volta.

Solo uno spettacolo? Solo divertimento e comicità? No: la tematica della partecipazione alla vita politica e il nuovo ruolo dato alle donne nella commedia di Aristofane hanno evocato in noi la triste e deprecabile realtà dei nostri tempi. Non potevamo che concludere lo spettacolo con un richiamo “serio” alle esigenze di libertà, rispetto, considerazione che le donne meritano, insieme alla lotta, altrettanto giusta, contro ogni forma di violenza.

Il resto è esperienza: la partecipazione al Festival Internazionale dei giovani di Palazzolo Acreide, la messa in scena al parco Città di Foggia sono e rimarranno esperienze indimenticabili per i ragazzi tutti e per noi docenti.


Il teatro: una magia!!!

LO SPETTACOLO