Vo Nguyen Giap

GABRIELE PATO

GIÁP - IL NAPOLEONE ROSSO

«Siate risoluti nel distruggere gli avversari, abbiate sempre presenti queste parole: attaccare sempre, avanzare sempre!»

(Proclama di Giáp alle truppe, Ðiện Biên Phủ, 1954)

Il 4 ottobre 2013 ad Hanoi, Vietnam, moriva all'età di 102 anni il generale Võ Nguyên Giáp. Condottiero carismatico e fine stratega, è tra i più famosi leader militari del Novecento nonché principale eroe nazionale vietnamita insieme al suo mentore politico Hồ Chí Minh.

Giáp venne al mondo nel piccolo villaggio fluviale di An Xá, nel Vietnam centrale, quando il paese era parte dell'Indocina francese, da una famiglia di contadini. Il padre, che aveva ben chiara l'importanza dell'educazione nel sistema coloniale, riuscì a mantenere gli studi del figlio in una scuola privata francese dove Giáp ottenne il diploma di liceo. Dotato di spirito ribelle fin dalla più tenera età, a soli quattordici anni si avvicinò a gruppi di resistenza clandestina presenti ad Hanoi ed entrò i contatto con i pamphlet scritti dal giovane Hồ Chí Minh. Questi testi sembravano ben più aderenti ai principi di libertà, uguaglianza e fraternità propinati come una formula magica, ma mai realmente applicati, dai professori francesi, ed esercitarono in lui un fascino immediato. Dopo il liceo si iscrisse alla facoltà di legge immergendosi nella lettura di Marx, Engels e nella storia della colonizzazione dell'Indocina da Napoleone in poi. Lavorò per qualche anno come giornalista e, nel 1938, si iscrisse al neonato Partito Comunista Indocinese. Questo fu messo al bando l'anno seguente e Giáp, costretto alla clandestinità, riparò in Cina poco prima dell'occupazione nipponica del Vietnam.

Durante le sue peregrinazioni nel sud ovest cinese conobbe Hồ Chí Minh, con il quale sviluppò una rapida affinità; il leader comunista gli affidò presto la costituzione e l'organizzazione del Việt Minh, esercito di resistenza anti coloniale. Così Giáp si mise rischiosamente in viaggio per il Vietnam settentrionale, reclutando capi villaggio ed istruendoli alla guerriglia. Dopo aver contribuito alla sconfitta degli occupanti giapponesi, sconfiggendoli nettamente ad Hanoi e liberando la città nel 1945, il Việt Minh decise di proseguire il cammino di liberazione nazionale combattendo le forze francesi. Dal '46 al '53 egli si dedicò allo studio di particolari tattiche e strategie di guerriglia. Nel 1954, ormai leader indiscusso dell'esercito, Giáp comprese che era giunto il momento dell'attacco decisivo: il 13 marzo 1954, dopo diversi mesi di preparativi da ambo le parti, i vietnamiti attaccarono la città Ðiện Biên Phủ. L'uso massiccio di artiglieria pesante – sessanta colpi al minuto nelle prime fasi della battaglia – continui assalti in massa ed, infine, un lungo e ben pianificato assedio di logoramento, permisero a Giáp di sconfiggere l'esercito francese nel giro di un paio di mesi. Conseguenza principale della vittoria fu quella di presentarsi ai colloqui di Ginevra 1954 in posizione di forza, ottenendo la divisione del Vietnam in un nord filo sovietico e in un sud filo occidentale.

In seguito alla suddivisione politica tra nord e sud, il generale Giáp condusse l'Esercito Regolare del Vietnam del Nord a numerose vittorie contro l'esercito meridionale e contro gli statunitensi: pianificò le importanti vittorie di Khe Sanh e dell'offensiva del Têt (1968) ma, soprattutto, diede uno straordinario contributo all'elaborazione dottrinale della guerriglia, fondendo tattica e propaganda e fondando i propri piani bellici sull'analisi dei problemi politici che muovevano la guerra.

Nella sua visione, oltre alle strategie e al processo dialettico su lungo periodo, era di importanza capitale saper cogliere «il momento favorevole» (thời cơ thuận lợi) che permettesse la buona riuscita dell'azione, dato in gran parte dal morale delle proprie truppe e di quelle nemiche.

In seguito alla morte de “lo zio Ho”, ossia Hồ Chí Minh, occorsa nel 1969, a Giáp venne offerto il ruolo di Presidente della Repubblica ma questi declinò, preferendo restare ministro della difesa. Durante la sua lunga carriera politica egli si batté per un comunismo non tirannico, contribuendo in larga parte alla caduta di Pol Pot in Cambogia e insistendo spesso per politiche riformiste in seno al Partito Comunista Vietnamita guidato da Lê Duẩn. Dal 1982 si ritirerà dalla politica attiva, pur mantenendo un forte ascendente sul Politburo. Oltre ad essere stato un grande generale, come gli altri leader comunisti vietnamiti Giáp fu un importante intellettuale e pubblicò numerosi libri e raccolte, sia riguardanti la tattica militare e la ricostruzioni delle sue principali campagne, sia appunti e riflessioni di natura puramente politica.