Lawrence d'Arabia

GABRIELE PATO

LAWRENCE D'ARABIA

Thomas Edward Lawrence – agente segreto, cartografo, archeologo, scrittore e traduttore britannico – nacque come secondogenito da una relazione illegittima tra un baronetto e la sua governante, nacque a Tremadoc (Galles) il 16 agosto 1888.

Ad 11 anni si trasferì con la famiglia della madre – da cui prese il cognome – ad Oxford ivi si iscrisse alla scuola superiore. Il suo precoce interesse per la storia lo portò poi ad iscriversi presto all'università entrando nel prestigioso circolo del Round Table, un'organizzazione massonica e politica semi-clandestina. Ancor prima di laurearsi, tra 1907 e 1909, viaggiò in Francia e poi nel Vicino Oriente.

L'anno successivo presentò una tesi sulle fortificazioni crociate e ripartì alla volta del Kurdistan siriano per lavorare agli scavi archeologici di Karkemis, gestiti dal British Museum.

Allo scoppio della Grande Guerra venne arruolato come cartografo militare ed inviato in Egitto ma dopo soltanto due anni, nel 1916, fu promosso ufficiale e spostato dal servizio cartografico nell'intelligence politica.

La missione affidata al tenente colonnello Lawrence fu di promuovere ed incoraggiare la causa della rivolta araba contro l'oppressore turca, appoggiandosi sul leader hascemita al-Huseyn ibn 'Alī.

I primi contatti epistolari tra Londra e al-Husayn ibn 'Alī promisero, in cambio di una sollevazione armata, il riconoscimento di uno stato arabo di cui mai vennero precisati i confini. Se dal punto di vista dello sharīf si dava per certo dovessero corrispondere a tutto il territorio arabofono, inglesi (e francesi) furono sempre ben determinati a restare vaghi sperando di spartirsi i brandelli imperiali a guerra finita.

Gli anni che vanno dal 1916 al 1919 videro Lawrence, ormai intimo della famiglia di al-Husayn, come consigliere militare al fianco di Faysal ibn 'Alī, figlio di al-Husayn e capo militare della ribellione. Da semplice consigliere egli diventò vero e proprio capo banda e condottiero, si integrò completamente nel mondo arabo, entrò a far parte della cerchia più stretta di colui che diventerà, a guerra conclusa, primo Re d'Iraq.

Lawrence nutriva la speranza che, conquistata una posizione di prestigio negli equilibri militari della regione, gli alleati avrebbero riconosciuto allo sharīf ciò che gli era stato promesso.

Alla testa delle truppe beduine, questo anomalo archeologo inglese conquistò un obiettivo dopo l'altro, fino ad entrare vittorioso nella citadella di Damasco di fianco al generale Allenby, nel 1918.

Alla fine del conflitto, deluso per la sorte toccata agli arabi – a cui non venne riconosciuta alcuna reale indipendenza – dopo aver preso parte alla conferenza per la pace di Parigi del 1919, abbandonò la carica di consigliere politico e rifiutò quella di viceré delle Indie, respinse la Victoria Cross per il valore militare mentre gli veniva consegnata da Giorgio V in persona e si ritirò a vita privata dedicandosi alla scrittura de I sette pilastri della saggezza, un racconto storico-mistico-poetico della sua esperienza di guerra in Arabia.

Dal 1922 visse per anni sotto false identità come aviatore della RAF in India.

Durante gli anni '30, oltre a lavorare come aviere e meccanico, studiò, scrisse memorie – in The Mint raccontò la sua esperienza da aviatore semplice della RAF – e si cimentò nella traduzione dal greco dell'Odissea, pubblicata nel 1932.

Nel 1935 ottenne il congedo definitivo dall'esercito inglese e si ritirò nella residenza di Clouds Hill, nel Dorset. Pochi mesi dopo, il 13 maggio, durante una gita in motocicletta lungo le dolci strade della campagna inglese, rimase vittima di un incidente mai del tutto chiarito: cadde in coma profondo e sei giorni dopo morì in casa sua.

Venne commemorato con funerali di Stato, mentre la sua vita di intrepido avventuriero, archeologo, soldato, aviatore e viaggiatore si era già impressa nella leggenda.