di Francesco MeleSTORIE EUROPEE

L’OPERAZIONE DYNAMO

«Noi combatteremo in Francia, noi combatteremo sui mari e sugli oceani, noi combatteremo con crescente fiducia e crescente forza nell'aria. Noi difenderemo la nostra Isola, a qualunque costo. Noi combatteremo sulle spiagge, noi combatteremo nei luoghi di sbarco, noi combatteremo sui campi e sulle strade, noi combatteremo sulle colline; noi non ci arrenderemo mai».

(W. Churchill, 4 giugno 1940)

“Operazione Dynamo” è il nome con cui venne designata l’evacuazione di massa organizzata dal governo britannico e attuata nel periodo compreso tra il 26 Maggio e il 4 Giugno 1940. L’evacuazione permise il reimbarco e, dunque, il salvataggio del Corpo di Spedizione Britannico (BEF) e di alcuni contingenti francesi e belgi intrappolati sulle spiagge di Dunkerque, sulla sponda continentale della Manica. Tale operazione fu resa necessaria a causa dell’inarrestabile avanzata delle truppe tedesche in Francia, che, tra il 10 e il 23 Maggio, aggirarono la Linea Maginot, superarono l’area delle Ardenne e attraversarono il fiume Mosa, circondando i corpi d’élite dell’esercito francese, la I e la VII Armata ed il BEF e schiacciandoli con una manovra a tenaglia verso la costa.

La situazione per le truppe Alleate era già totalmente compromessa il 15 Maggio, anche a causa della grave disorganizzazione in cui versava il quartier generale francese. Il generale Gamelin si trovava in uno stato di confusione e immobilismo, incapace di reagire e di trovare una soluzione all’avanzata della Wermacht. Data l’estrema criticità della situazione, si rese necessario un incontro d’urgenza tra il Primo ministro britannico Winston Churchill ed il suo corrispettivo francese Paul Reynaud: quest’ultimo, il 20 maggio, sollevò Gamelin dai suoi incarichi e lo sostituì l’energico Maxime Weygand, sperando di ottenere un rapido cambio d’atteggiamento. Nemmeno questo cambio al vertice delle gerarchie riuscì a migliorare la situazione. Le truppe Alleate si trovavano completamente allo sbando, attaccate da ogni lato e ferme in attesa di nuovi ordini. Lord Gort, comandante in capo del BEF, decise di agire in maniera del tutto autonoma, rompendo lo stallo dello stato maggiore francese, e, approfittando dell’“Haltbefehl” (l’ordine di arresto) impartito da Hitler alle forze tedesche nella giornata del 23 Maggio, comunicò alle alte gerarchie militari britanniche e allo stesso Primo ministro Churchill che ormai il fronte francese era definitivamente compromesso e che l’unica via di salvezza per il BEF sarebbe stato dirigersi verso la Manica e, da lì, attendere il reimbarco in Inghilterra.

Il 26 Maggio 1940 l’Operazione Dynamo ebbe ufficialmente inizio. Il primo obiettivo per il BEF era raggiungere il porto francese di Dunkerque, unica struttura portuale sulla Manica ancora funzionante, dopo la caduta di Boulogne e Calais, dunque unico luogo possibile per un’evacuazione di tale portata. Per tale operazione il governo britannico sfruttò ogni tipo di imbarcazione disponibile, sia militare, sia civile: traghetti, yacht, pescherecci, scialuppe e barche a vela. Il ridotto pescaggio di questi natanti, infatti, permetteva di reimbarcare le truppe direttamente dalle spiagge, senza dover affrontare lente e pericolose manovre portuali. A causa della celerità con cui venne organizzata l’operazione Dynamo e data la situazione di emergenza, inizialmente si stimò di poter riportare in patria al massimo 50.000 uomini dei circa 300.000 che componevano il BEF, anche perché i tedeschi avevano ripreso la loro avanzata, e giorno dopo giorno, stringevano nella propria morsa le truppe Alleate intrappolate a Dunkerque. Oltre ogni più rosea aspettativa, durante i celeberrimi nove giorni di Dunkerque, 26 Maggio – 4 Giugno 1940, vennero tratti in salvo più di 200.000 soldati britannici e circa 100.000 francesi. Tali numeri consacrarono quindi l’operazione Dynamo come un vero e proprio trionfo, concretizzatosi anche grazie alla perfetta collaborazione tra Royal Air Force e Royal Navy, tanto da essere ricordato come “the Miracle of Dunkirk”.

L’ultima imbarcazione salpò da Dunkerque alle prime ore del 4 giugno 1940, chiudendo definitivamente con un insperato successo l’operazione di salvataggio. Qualche ora più tardi, davanti al Parlamento riunito, Winston Churchill commentò con queste parole il buon esito dell’operazione: «Dobbiamo stare molto attenti a non dare a questo risultato gli attributi di una vittoria. Le guerre non si vincono con le evacuazioni».


LETTURE E APPROFONDIMENTI

- F. Cardini e S. Valzina, “26 Maggio - 4 Giugno 1940: storia dell’Operazione Dynamo”, Mondadori, Milano 2017.

- "Dunkerque", regia di Christopher Nolan (2017).