di Sara Eleonori

L’INVASIONE TURCA DI CIPRO

L’isola di Cipro è stata per secoli un territorio ambito per la sua posizione strategica nel Mediterraneo ed anche per questo motivo, nel corso della storia, l’isola ha subito sia influenze turche che greche, le quali spiegano la divisione della popolazione dell’isola tra turchi-ciprioti e greci-ciprioti.

Nel 1878 la Gran Bretagna ottiene l’isola di Cipro durante un Congresso tra grandi potenze organizzato da Bismark a Berlino. L’isola fu poi annessa dalla Gran Bretagna come colonia nel 1914, in conseguenza alla scelta dell’Impero Ottomano di allearsi con le potenze centrali nella prima guerra mondiale. Intanto, nacquero nella la popolazione delle spinte nazionalistiche, sia dal versante turco, sulla scia dal programma rivoluzionario di Mustafa Kemal Atatürk, che da quello greco, specialmente con la nascita dell’EOKA, Ethniki Organosis Kyprion Agoniston (l’Organizzazione Nazionale dei Combattenti Ciprioti), la quale mirava a rendere indipendente l’isola e successivamente annetterla alla Grecia.

L’isola ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1960 sulla base dei trattati di Zurigo e Londra. Tuttavia, lo stato nascente era tutt’altro che politicamente stabile. Tant’è che nel 1963, quando il Presidente della Repubblica di Cipro, Makarios, volle introdurre 13 emendamenti costituzionali ai Trattati di Zurigo e Londra, essi non furono accettati dalla componente turco-cipriota del governo, i deputati si dimisero e la costituzione venne disapplicata. Questo generò scontri in diverse parti del paese tra le due parti della popolazione.

Nel mentre, in Grecia saliva al potere una giunta militare con un colpo di stato avvenuto nel 1967. Il governo democraticamente eletto venne sostituito da un regime guidato da militari, anche conosciuto come Dittatura dei Colonnelli. A capo della giunta fu inizialmente Geōrgios Papadopoulos e poi dal 1973 Dīmītrios Iōannidīs. Nel contesto della questione di Cipro, Iōannidīs riconobbe Makarios come il problema e l’ostacolò all’Enōsis (cioè l’unificazione con la Grecia) organizzandone l’eliminazione. Si alleò al fianco dell’EOKA B, nata da Georgios Grivas, fondatore dell’EOKA, come reazione alle politiche di Makarios, sempre più distanti dal favorire l’annessione cipriota alla Grecia. Anche l’EOKA B era favorevole all’eliminazione di Makarios, la quale fu messa in atto il 15 Luglio 1974, quando venne organizzato il colpo di stato. Tuttavia, Makarios riuscì a fuggire e il golpe fallì.

I golpisti, disorientati, instaurano quindi un governo provvisorio guidato da un ex combattente dell’EOKA, Nicos Sampson. A fronte del problema, gli Stati Uniti, sotto la decisione del Segretario di Stato Henry Kissinger, inviarono un mediatore, Joseph Sisco, il quale però non riuscì ad instaurare una comunicazione con i golpisti e fallì nel poter soddisfare le richieste turche.

Cinque giorni dopo, la Turchia decise di intervenire militarmente, invadendo Cipro per tutelare la popolazione turca abitante dell’isola e rinstaurare ordine. Lo sbarco avvenne a Kyrenia (Girne) e successivamente le truppe turche, militarmente più forti, arrivarono fino a Nicosia. Intanto in Grecia la giunta si sciolse e venne richiamato nel paese Konstantinos Karamanlis, il quale ristabilì la democrazia nel paese. In modo analogo nell’isola di Cipro, Sampson dovette abbandonare la guida del governo, che venne presa provvisoriamente da Glafcos Clerides. Un tentativo di restaurare la pace avvenne prima dalle Nazioni Uniti che il 22 Luglio dichiararono il cessate il fuoco e poi con il primo turno di trattative che ebbe luogo a Ginevra dal 25 al 30 Luglio 1974. Sorta l’impossibilità di trovare un accordo fu convocato un secondo giro di trattative il 14 agosto dello stesso anno, il quale ebbe un esito analogo. La situazione dunque rimane quella di una spartizione dell’isola, che vige ancora oggi ed è simboleggiata dalla così detta linea verde, che divide la Repubblica di Cipro dalla Repubblica Turca del Nord di Cipro. Quest’ultima è contestata dalle Nazioni Unite e non è riconosciuta dalla comunità internazionale.

LETTURE E APPROFONDIMENTI:

- Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto - Il mondo contemporaneo Dal 1848 a oggi, Laterza, 2008.

- Dimitri Deliolanes, La questione di Cipro tra storia e politica Il Politico, Università di Pavia, 2014

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