Le guerre jugoslave

LE GUERRE JUGOSLAVE

“Noi non abbiamo paura. Non ci tireremo indietro dalla battaglia.”

Slobodan Milošević

Negli ultimi dieci anni del ventesimo secolo un tragico susseguirsi di guerre ha portato alla dissoluzione della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, composta da sei repubbliche e due provincie autonome. La Repubblica era nata nel 1945 al termine della seconda guerra mondiale, dopo aver subito l’invasione nazi-fascista. Protagonista prima della resistenza e poi della vita politica era stato il maresciallo Tito, inizialmente primo ministro e poi dal 1953 capo di Stato fino alla sua morte nel 1980. Nel giro di dieci anni la situazione precipitò fino ad arrivare alla totale disgregazione della Repubblica.

Il primo paese a proclamare l’indipendenza con un referendum fu la Slovenia nel 1991, immediatamente seguita dalla Croazia e dalla Macedonia nello stesso anno, mentre nel 1992 fu il turno della Bosnia. Il conflitto in Slovenia, conosciuto anche come “guerra dei dieci giorni”, non durò molto e si concluse con la conferma dell’indipendenza. Nessun conflitto avvenne al momento dell’indipendenza macedone, anche se vi furono scontri interni fra albanesi e macedoni terminati nel 2001. La storia fu sicuramente diversa per quanto riguarda la Croazia e Bosnia, dove il conflitto assunse contorni cruenti e tragicamente simili alla seconda guerra mondiale, per esempio per quanto successo a Vukovar e a Srebrenica. Soltanto gli accordi di Dayton nel 1995 posero fine ai conflitti, sancendo la nuova divisone territoriale dell’ormai ex Jugoslavia.

Un nuovo focolare si accese però l’anno successivo in Kosovo, con una guerra che terminò nel 1999 a seguito dell’intervento Nato. Il Kosovo era una provincia autonoma della Jugoslavia, caratterizzato, come tutti i Balcani, dalla coesistenza di etnie diverse e in particolar modo da una difficile convivenza fra albanesi e serbi. La situazione è precipitata quando nel 1989 il presidente serbo Slobodan Milosevic decise di rimuovere lo status di provincia autonoma al Kosovo. La contrapposizione fra serbi è albanesi divenne quindi totale ed estremamente violenta. L’intervento Nato nel 1999, durante il quale in particolar modo la Serbia subì tragici bombardamenti, pose fine al conflitto rendendo il Kosovo sotto un protettorato internazionale fino all’auto-proclamata indipendenza nel 2008.

La federazione Jugoslava è terminata ufficialmente nel 2006, con la divisione fra Montenegro e Serbia. Sulle ceneri della Jugoslavia sono sorte sette nuove nazioni, fra le quali solo Slovenia e Croazia membri dell’Unione Europea. Ma soprattutto a pesare e a rendere ancora oggi difficile la situazione sono i morti, i profughi, i reiterati episodi di pulizia etnica avvenuti nel decennio di conflitti. La guerra è finita, ma la pace non è ancora del tutto arrivata.