La criminalità organizzata in Oriente

GIORDANO PIGNA
STORIE D'ORIENTE

LA CRIMINALITà ORGANIZZATA IN ORIENTE

LE TRIADI CINESI - LA YAKUZA

LE TRIADI CINESI

«Io sono il più potente in Europa, non mi sto vantando di me stesso, puoi chiederlo a chiunque»

(Zhang Naizhong)

Le origini della malavita organizzata in Cina sono molto antiche e sfumate nella leggenda. Sembra che le Triadi abbiano avuto origine nel corso del XVIII secolo, durante la resistenza Ming all' insediamento della dinastia dei Qing; questi ultimi provenivano dal nord-est del paese (la Manciuria) e spesso venivano percepiti dalla maggioranza della popolazione cinese di etnia Han come invasori e usurpatori del legittimo potere imperiale. La storia cinese durante l'epoca dei Qing è dunque caratterizzata dalla nascita nel sud della Cina di potenti organizzazioni segrete, spesso coinvolte in attività contro i nuovi governanti e legate dalla leggenda al Tempio Shaolin (non il celebre tempio Shaolin della provincia dell' Henan, ma un non ben precisato santuario nel sud del paese, la cui collocazione è ancora oggi oggetto di ricerche). È piuttosto nota anche in Occidente la "Leggenda dei 5 Antenati", sprovvista tuttavia di realtà storica. Questa leggenda appare nei miti di fondazione di diverse società segrete cinesi quali la Tiandihui ("Società del cielo e della terra", fondata nel 1760) e la Hongmen (conosciuta per il ruolo centrale nella Rivolta dei Boxer).

Il simbolismo, i riti, i giuramenti, un linguaggio specifico, sono elementi ricorrenti in molte organizzazioni criminali del mondo, e consentono di garantire migliori condizioni di segretezza e un maggiore grado di adesione degli affiliati. L’elemento numerico, importantissimo nella cultura cinese ha, ancora oggi, un rilievo notevole per comprendere quelle organizzazioni criminali note come Triadi. Il termine stesso "Triade" (in cinese tradizionale: 三合會 Sānhéhuì, letteralmente "Società Triade") venne coniato dalle autorità britanniche di Hong Kong per indicare questo tipo di società segreta proprio per il frequente uso del triangolo nella loro simbologia. Al numero 3 nella semiologia cinese corrispondono gli elementi primordiali di Cielo, Terra e Uomo, ai quali devono essere ricondotte tutte le cose.

Quando il Partito Comunista Cinese prese il potere nel 1949, le Triadi si ingrandirono e si confusero con la nuova struttura statale. Il progressivo arricchimento di tali organizzazioni fu effetto soprattutto del traffico di eroina, nella versione "China White", che, per l'elevato grado di purezza e per le modalità di assunzione (per inalazione e per fumo) finirà per assorbire la quasi totalità del mercato statunitense. Ciò fornì lo strumento ai nuovi ricchi per avviare una vasta opera di corruzione dei funzionari dell'apparato statale e dello stesso partito comunista.

Le comunità cinesi in America, in Australia e in Europa finirono per essere tutte controllate dalle Triadi, che disciplinano tutt’ora l'emigrazione clandestina dalla Cina verso gli altri continenti, fornendo documenti contraffatti (talvolta utilizzando quelli di connazionali già emigrati, il cui decesso all' estero viene occultato). La tecnica di conquista del territorio, sperimentata recentemente anche in Italia, passa attraverso l'acquisizione di tutte le attività economiche del quartiere (anche ad un prezzo superiore rispetto a quello reale) fino alla costituzione di una vera e propria enclave, la così detta "Chinatown".

Le attività tradizionali e preponderanti della malavita cinese in Italia sono la gestione del traffico clandestino di immigrati cinesi e lo sfruttamento della forza lavoro, ma anche estorsioni, traffico di tabacchi ed eroina oltre alla contraffazione di marchi, dal settore tessile a quello elettronico. Si sono poi aggiunti il gioco d'azzardo, riciclaggio di denaro sporco, sfruttamento della prostituzione e la speculazione immobiliare.

Da notare che con le mafie italiane non vi sono mai stati scontri ma solo rapporti d'affari. Le relazioni più intense sono mantenute con la Camorra, soprattutto nel settore della contraffazione di marchi italiani.

Il 18 gennaio 2018 la Guardia di Finanza ha concluso l'operazione 2China Truck che ha portato all'arresto di 33 persone accusate di associazione mafiosa, spaccio di droga, estorsione e prostituzione a Prato, in Toscana, città con una cospicua comunità cinese. A Prato comandava un certo Lin che a sua volta prendeva ordini da Zhang Naizhong, residente a Roma ma originario del Fujian, vero "capo dei capi" delle Triadi europee.

LA YAKUZA

«La yakuza fa parte della nostra storia»

(Manabu Miyazaki)

La Yakuza è un’organizzazione criminale giapponese le cui origini risalgono al "Periodo Edo" (dal nome dalla capitale Edo, sede dello shōgun, ribattezzata Tokyo nel 1869), noto anche come "Periodo Tokugawa" (1603- 1868).

Gli affiliati della Yakuza, nel loro racconto mitico sulle origini, si ritengono i discendenti dei machi yakko (letteralmente "servitori, difensori dello Stato"), componenti di un gruppo gerarchizzato di natura stabile che contrastava le bande di kabukimono, guerrieri dall’aspetto eccentrico che scorazzavano per i villaggi terrorizzando i contadini.

A partire dal 1603, lo shōgun Toyotomi Hideyoshi e il successore Tokugawa Hideyoshi, assicurarono un lungo periodo di pace all’Impero giapponese. Durante questa lunga fase, molti guerrieri si trovarono senza lavoro, e chi non seppe trovare alternative, decadde nello stato di ronin (samurai senza padrone). I ronin talvolta, raggruppatisi, razziavano le comunità lungo il loro cammino per potersi mantenere. In contrapposizione a queste bande di guerrieri fuorilegge, i machi yakko assunsero una funzione simile a quella di una polizia privata.

Verosimilmente tuttavia, l’origine della Yakuza è da ricondurre a due gruppi malavitosi che si costituirono agli albori del XVIII secolo: i tekiya e i bakuto. I primi, oltre a spacciare merci illecite, rubate o scadenti, erano inoltre soliti imporre il pizzo ai commercianti dei territori sotto il loro controllo. Durante le fiere per le festività religiose shintoiste, esigevano persino il pagamento di una quota fissa da parte dei venditori ambulanti.

I bakuto erano invece specializzati nella gestione del gioco d'azzardo.

Secondo lo scrittore Atsushi Mizoguchi, il nome Yakuza deriva dall’unione di tre parole: ya (“otto”), ku (“nove”) e sa (“tre”), il punteggio perdente in un gioco di carte popolare (lo Hanafuda) nelle bische controllate dai mafiosi giapponesi di tre secoli fa. In origine yakuza significava infatti “meschino”, “marginale”.

L'organizzazione conobbe un periodo di crisi dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando il Giappone fu occupato dalle forze alleate guidate dagli Stati Uniti, ma riuscì a rimanere in attività e persino a guadagnarsi la stima della coalizione. Dopo la fine del conflitto, la Yakuza ottenne il compito di mantenere l'ordine pubblico in cambio di appalti nell'edilizia. Fu così che la mafia giapponese divenne ancora più influente di prima: si infiltrò nel Partito Liberal Democratico, fornì guardie del corpo ai più importanti politici, appoggiò campagne elettorali accaparrando voti attraverso minacce e intervenne spesso anche nel settore industriale.

Estorsione, riciclaggio di denaro, prostituzione, gioco d'azzardo, traffico di droga e armi, reati finanziari: oggi il campionario dei crimini è simile a quello delle altre mafie. La Yakuza, secondo alcuni osservatori, fornirebbe anche la manovalanza all’industria del nucleare giapponese; detiene inoltre il controllo degli “stampo”, i bollini governativi che attestano la disoccupazione e consentono di accedere ai sussidi governativi.

Un segno distintivo dei membri di questi gruppi sono i grandi (e meravigliosi) tatuaggi che tutti gli affiliati fanno eseguire sui propri corpi. L'associazione tra tatuaggi e Yakuza in Giappone è tale che questa pratica è quasi completamente sconosciuta nel resto della popolazione; in molte piscine e terme delle maggiori città giapponesi sono affissi cartelli che vietano l'ingresso a chi ha dei tatuaggi.

LETTURE E APPROFONDIMENTI:

- Miyazaki Manabu, "Toppamono: Outlaw, Radical, Suspect. My Life in Japan's Underworld"

- Giorgio Arduini, "Yakuza. Un'altra mafia"

- https://www.pinterest.it/janahollikova/yakuza-tattoo/ (tatuaggi yakuza)