La brigata Gurkha

GIORDANO PIGNA

LA BRIGATA GURKHA

«Kaphar hunnu bhanda marnu ramro» (Meglio morire che vivere da codardo)

Motto della Brigata Gurkha

I Gurkha (anche Gorkha, o Gurkhali ) sono una popolazione del Nepal e dell'India Settentrionale. In origine pastori, secondo la leggenda il fondatore di quel popolo fu Bappa Rawal, un principe indiano che aveva incontrato il santo guerriero della tradizione indiana: Guru Gorkhanath. Sempre secondo la leggenda sarebbe stato proprio quest'ultimo a dare il nome a queste genti. La semi divinità avrebbe anche donato agli antenati il Kukri, leggendario pugnale divenuto simbolo dei Gurkha.

I Gurkha si erano così trasformati in un popolo di guerrieri. Dai loro territori originari ampliarono la loro influenza su tutto il Nepal moderno, fino ad arrivare a scontrarsi con la Compagnia Britannica delle Indie Orientali. Durante quella che è comunemente conosciuta come 'Guerra anglo-nepalese', si distinsero agli occhi degli inglesi per le spiccate attitudini al combattimento: in una fortezza sul Monte Kalunga circa 600 Gurkha asserragliati resistettero sotto il fuoco dell' artiglieria britannica fino all'ultimo uomo. Gli impressionati vincitori posero una lapide celebrativa sul luogo del tragico scontro: «Hanno combattuto per il loro onore pur senza avere speranza di vincere. Ci hanno combattuto da uomini e nelle pause della guerra ci hanno dimostrato una cortesia liberale». La guerra terminò nel 1816 con il trattato di Sugauli, con il quale circa un terzo del territorio nepalese venne ceduto ai britannici, ma il Regno riuscì a mantenere l'indipendenza. Sotto i termini del trattato di pace ad un gran numero di Gurkha è stato concesso di prestare volontariamente servizio nella Compagnia Britannica delle Indie Orientali.

Negli anni seguenti le unità Gurkha si distinsero per disciplina e aggressività in numerose guerre coloniali combattute dall'Impero britannico, e soprattutto rimasero fedeli anche durante la grande rivolta indiana del 1857. Dopo la rivolta, i Gurkha furono inquadrati come fucilieri nell’esercito inglese e sotto le insegne di Sua Maestà combatterono in tutto il mondo, comprese entrambe le Guerre Mondiali. Dopo l’indipendenza indiana del 1947 i dieci battaglioni formati da soldati nepalesi vennero divisi fra i due eserciti: sei restarono all’ex colonia e quattro alla Gran Bretagna. I fucilieri Gurkha sono così stimati che spesso hanno anche montato la guardia a Buckingham Palace al posto delle tradizionali guardie; hanno inoltre combattuto con ferocia e disciplina durante tutti i maggiori conflitti sostenuti dall'esercito britannico, dalle Falkland e il Kosovo alle recenti guerre in Afghanistan e Iraq.

Oggi la Brigata Gurkha è ritenuta tra i migliori reparti di fanteria d'assalto al mondo, i combattenti ideali per le situazioni più critiche. Comprende prevalentemente unità di fanteria, ma si compone anche di reparti ingegneria, logistica, addestramento e supporto. Di corporatura forte e robusta e da sempre legati al territorio di origine, i Gurkha nel 2015 furono scelti per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del Nepal che uccise oltre 8 mila persone. Il 12 Giugno scorso si sono invece occupati della sicurezza del presidente americano Donald Trump e di Kim Jong-un, in occasione del summit tra i due leader a Singapore.

Lungo la superstrada che da Rimini conduce a San Marino, è possibile ammirare il Rimini Gurkha War Cemetery. Il cimitero custodisce i corpi di 618 giovani soldati qui seppelliti, ai quali si aggiungono i resti cremati di altri 172 combattenti i cui nomi si possono leggere incisi sul monumento funebre edificato al centro del cimitero stesso, tutti morti tra il 1939 ed il 1945 per combattere le truppe nazifasciste nel nostro paese.