LA SETTA AUM SHINRIKYO

TERRORE A TOKYO


STORIE D'ORIENTEGABRIELE PATO


Il 6 luglio 2018, nelle prigioni di Tokyo e Matsumoto, sette condannati a morte vengono giustiziati tramite impiccagione, come previsto dalla legge giapponese. Uno di questi era Shōkō Asahara, leader della setta religiosa Aum Shinrikyō, mentre i restanti sei erano alcuni dei suoi discepoli. Questi, insieme ad altri cinque imputati, erano stati giudicati mandanti, organizzatori ed esecutori dei più gravi attentati terroristici nella storia del Giappone, quello che colpì la città di Matsumoto nel giugno 1994 e, soprattutto, quello alla metropolitana di Tokyo del 20 marzo 1995. La peculiarità di questi attacchi, che provocarono 20 vittime ed il ferimento-intossicazione di oltre 6500 persone, fu l’utilizzo del gas sarin, un tipo di gas nervino pressoché incolore, inodore, vietato in ambito bellico, capace di attraversare la pelle e gli indumenti, rendendo inefficaci precauzioni quali le maschere antigas.

Aum Shinrikyō, ovvero “Suprema Verità” era un nuovo movimento religioso, sincretista e apocalittico, fondato nel 1987 dal Shōkō Asahara. Quest'ultimo nacque nel 1955 da una famiglia povera di Yatsushiro, non distante da Nagasaki, nel sud dell’arcipelago. Costretto ad una cecità quasi completa fin dalla nascita, una volta finite le scuole si dedicò, come molti giapponesi non vedenti, alla medicina tradizionale, all’agopuntura e alla metafisica cinese. Nel 1981 ricevette una pesante multa a causa di pratiche farmaceutiche illegali e decise di concentrarsi completamente allo studio delle religioni e dell’esoterismo. Proprio per questi motivi, in seguito ad anni di letture che lo avvicinarono allo yoga e al misticismo, in particolare buddhista e cristiano, decise di viaggiare per il Tibet al fine di trovare “la via”. Una volta tornato in patria, nel 1987, decise che era giunto il momento di organizzare una nuova fede che potesse colmare il vuoto spirituale del mondo nipponico. Il suo culto metteva insieme elementi della tradizione giapponese, del monachesimo mistico buddhista e induista e dall’occultismo cristiano. Nella dottrina di Aum Shinrikyō le citazioni dalla Bibbia si mescolavano con i Sutra Hindu, i testi taoisti con il culto di Shiva e le profezie di Nostradamus con la ginnastica cinese e lo yoga. Inizialmente, Asahara si limitò solamente ad aprire una palestra cercando di acquisire proseliti. Grazie alla sua abilità retorica e al suo carisma, nel giro di pochi anni il gruppo arrivò a contare più di diecimila adepti in Giappone ed altri trentamila in Russia, i quali, grazie a laute donazioni, arricchirono a tal punto la setta da permetterle di gestire scuole, ospedali e un istituto di ricerca scientifica. L’organizzazione del gruppo era marcatamente gerarchica e divisa tra laici e monaci, i quali vivevano una vita ascetica, distante dalla società. Nel frattempo, la figura di Shōkō Asahara, per quanto considerata controversa in Giappone, ricevette una grande eco mediatica nel mondo buddhista grazie alla sua proposta di un buddhismo “pop”, i cui valori potessero essere trasmessi attraverso il linguaggio dei moderni mezzi di comunicazione. Per questo ricevette onori dai governi del Bhutan, dello Sri Lanka e persino dal Dalai Lama in persona.

Nel 1990 Asahara tentò la via della politica, candidandosi alle elezioni parlamentari senza riuscire ad essere eletto. Da questo momento terminò la fase più marcatamente spirituale ed ebbe inizio la mutazione di Aum Shinrikyō da movimento religioso a gruppo terroristico. Mentre le casse della setta si gonfiavano di yen, rubli, dollari e marchi frutto di donazioni da parte dei fedeli sparsi per il mondo, i toni del leader si fecero sempre più cupi. I suoi discorsi si infittirono di complotti orditi da ebrei, massoni, olandesi, dalla famiglia reale inglese o dal Papa. Nelle interviste pubbliche, affermazioni forti e controverse ed una feroce opposizione a qualsiasi critica entrarono a far parte dello stile di questa religione. Successivamente, Asahara pubblicò un libro in cui si identificava con Gesù Cristo, convincendosi di diffondere il proprio spirito nelle anime dei discepoli attraverso una sorta di copricapo con degli elettrodi. Arrivò a profetizzare persino l’apocalisse per l’anno 1997, causata da un conflitto nucleare. All’interno della setta, i fedeli erano costretti a pagare per rituali di innalzamento spirituale, che potevano costare anche diverse migliaia di dollari.

Al culmine della fama e della ricchezza di Aum Shinrikyō, il gruppo possedeva beni per oltre 400 miliardi di lire e Asahara congiuntamente ai vertici del movimento decisero che era giunto il momento di passare all’azione e dare il via al piano che, secondo quanto rivelato dal New York Times tre anni dopo, doveva portare ad una vasta serie di attacchi terroristici su scala internazionale con uso di armi chimiche e biologiche, allo scopo di causare una terza guerra mondiale che avrebbe purificato il mondo, come previsto dalle profezie. Così, la mattina del 20 marzo 1995, all’ora di punta, diversi sacchetti di plastica contenenti gas sarin furono piazzati nei vagoni ed in punti strategici della metropolitana di Tokyo. Gli attentatori si limitarono ad appoggiare i sacchetti e a forarli con la punta di un ombrello, in modo che la sostanza letale si disperdesse lentamente negli ambienti. Tredici persone morirono avvelenate nel giro di poche ore. Tra queste, merita una menzione particolare il capostazione Kazumasa Tayashi, che intuendo la fonte dei vapori mortali tamponò il liquido fuoriuscito con della carta di giornale, salvando così numerose altre persone grazie al proprio sacrificio. In poco tempo le indagini individuarono Aum Shinrikyō come responsabile dell’attentato e, dopo due mesi di latitanza, Shōkō Asahara venne arrestato insieme ad altri 50 dirigenti. Durante le indagini, si scoprì che il gruppo era responsabile anche del misterioso attacco avvenuto l’anno precedente a Matsumoto, nonché di numerosi altri crimini ed omicidi interni all’organizzazione. In seguito alle condanne, il movimento religioso si è formalmente sciolto ma un piccolo gruppo di adepti, circa un migliaio, dopo aver preso le distanze da Shōkō Asahara ha fondato un nuovo gruppo, chiamato Aleph, concentrato sul sincretismo tra buddhismo e cristianesimo.


LETTURE E APPROFONDIMENTI:

- H. Murakami, “Underground. Racconto a più voci dell’attentato alla metropolitana di Tokyo”, Einaudi, 2003.

- Documentario BBC sull’attentato: https://bit.ly/2CezixS