di Gabriele Moretti

L'imam che salvava gli ebrei di Parigi

Durante la seconda guerra mondiale alcuni musulmani rischiarono la vita per salvare gli ebrei, eppure i loro atti coraggiosi sono stati a lungo dimenticati e tutt'ora non ricevono le attenzioni e le onorificenze che probabilmente meriterebbero. Un caso esemplare è quello di Si Kaddour Benghabrit (1868-1954), Imam della Grande Moschea di Parigi durante l'occupazione nazista, il quale - nonostante abbia messo a repentaglio se stesso e la propria comunità per dare riparo a perseguitati e partigiani - non ha ancora trovato spazio nel Giardino dei Giusti di Yad Vashem.

La "Grande Mosquée de Paris" fu aperta nel 1926 come gesto di gratitudine a quei musulmani che hanno combattuto contro i tedeschi nella prima guerra mondiale come membri dei "fucilieri", le truppe ausiliarie coloniali tra le quali vi erano circa 70.000 musulmani, ed è ancora considerata uno dei più bei luoghi di culto islamici di tutta Europa. Dopo l'invasione tedesca della Francia nel 1940, gli ebrei del paese si trovarono in pericolo di vita. A quel tempo, Si Kaddour Benghabrit, algerino francese, era il rettore e capo Imam della moschea di Parigi. Molti ebrei orientali, chiamati "mizrahim", si rivolsero a lui per chiedere protezione dai rastrellamenti delle SS. Benghabrit accolse migliaia di mizrahim all'interno della moschea, offrendo loro rifugio immediato e poi - grazie alla sua rete di contatti - false identità che documentavano presunte antiche radici musulmane e salvandoli così dalla deportazione in un campo di concentramento e permettendo loro di lasciare la Francia in sicurezza. Per Benghabrit Ingannare le autorità tedesche non fu particolarmente complesso, poiché queste non erano in grado di distinguere gli ebrei orientali dai musulmani, dal momento che parlavano la stessa lingua e avevano nomi molto simili.

Il numero esatto delle persone salvate dall'Imam Si Kaddour Benghabrit è tutt'ora sconosciuto, ma gli storici hanno stimato che abbia dato il proprio aiuto ad oltre duemila ebrei parigini, oltre che a decine di musulmani arruolati nella resistenza anti-nazista francese e a centinaia di donne e bambini in difficoltà.