di Lorenzo Bonaguro

Kempeitai: la polizia militare giapponese

Nata nei decenni di sfrenata modernizzazione del Giappone su modello europeo, la Kempeitai fu una polizia militare ispirata alla Gendarmeria francese i cui compiti furono gradualmente ampliati nel corso dell’espansione nipponica nel Pacifico. Il suo compito principale fu inizialmente di far rispettare la leva obbligatoria, alla quale molti giapponesi erano renitenti, in particolar modo i contadini. Assunse sempre maggiori funzioni a partire dall’occupazione della Corea dove divenne famigerata per la brutalità con cui imponeva l’ordine ai nuovi sudditi: arresti e condanne arbitrarie, torture fisiche. Svolse un ruolo fondamentale nell’assassinio dell’imperatrice coreana Myeongseong. Nei territori occupati operò in maniera sempre più repressiva stroncando sul nascere ogni forma di contestazione del dominio giapponese. L’organico si allargò e diversificò su base regionale man mano che il fronte della guerra in Cina si spostava verso sud. Rimasero coinvolti anche molti soldati occidentali catturati. Con la crisi degli anni Trenta, la fazione militarista della politica giapponese non esitò a usare lo strapotere della Kempeitai nel reprimere i disordini interni e sostenere il primato dell’Esercito imperiale nella guida della nazione. Per questo motivo fu sempre in contrapposizione alla Marina militare alla sua polizia, la Tokeitai, che di fatto poco differiva dalla prima. La maggior parte dei membri dell’organizzazione non fu perseguita alla fine della guerra.