di Gabriele Moretti

Il (quasi) colonialismo italiano in Asia

Nei primi due decenni dopo l’Unità, le mire espansionistiche italiane non erano dirette all’Africa ma, sorprendentemente, guardavano al sudest asiatico: Thailandia, Birmania, Aceh e Andamane-Nicobare erano territori ricchi di risorse e ancora liberi dall’influenza delle grandi potenze. Tuttavia, a parte un misero tentativo di acquistare le Nicobare dalla Danimarca (sì, la Danimarca aveva possedimenti in India e nell’oceano Indiano!), il neonato regno d’Italia non si mosse mai concretamente per ampliare la propria influenza in questi territori, ma arrivò molto vicino all’ottenere possedimenti e concessioni in Borneo e Nuova Guinea.

Nel 1880 il Barone von Overbeck, console Austro-Ungarico ad Hong Kong, dopo che il governo di Vienna rifiutò di appoggiarlo nelle sue trattative per ottenere dei territori nel Borneo settentrionale, nell'attuale stato di Sabah della Malaysia, propose al regno dei Savoia di comprare la concessione per creare la prima colonia italiana in Asia. L’idea di Oberbeck era di creare una colonia penale sul modello della Guyana francese, dove lo Stato italiano avrebbe potuto inviare i peggiori criminali e, in particolare, i briganti meridionali. Effettivamente già dieci anni prima il ligure Giovanni Emilio Cerruti, già residente in Indonesia e Singapore, venne mandato in Nuova Guinea proprio a quello scopo. Il Cerruti riuscì a costruire buoni rapporti con i potentati locali e tornò in Italia nel 1870 con bozze di contratti per concessioni firmati dai sultani degli arcipelaghi di Aru, Blscicu e Kai nelle Molucche meridionali, i quali dichiaravano di accettare la sovranità italiana.

Entrambi i progetti alla fine furono abbandonati per motivi di costi e di politica estera: in primo luogo quei territori erano molto lontani e sebbene esistesse già un collegamento navale tra Italia e Asia insulare, il mantenimento sarebbe stato complesso e costoso; inoltre, quei territori erano troppo vicini all’area di influenza della Gran Bretagna, che infatti successivamente occupò Andamane e Nicobare, annettendole all’India, e Borneo settentrionale, annettendolo alla Malesia.