di Sara Eleonori

IL PARLAMENTO EUROPEO


Il Parlamento Europeo (PE) è l’organo legislativo dell’Unione Europea nonché una delle sette istituzioni dell’Unione secondo l’articolo 13 Trattato sull’Unione Europea (TUE). I suoi membri vengono eletti direttamente dai cittadini europei con scadenza quinquennale. Esso rappresenta il fulcro della democrazia europea ed il principale luogo di dibattito riguardo le modifiche legislative e, più in generale, le grandi questioni riguardanti l'Unione Europea.

Il Parlamento è composto da 751 membri rappresentativi dei 28 stati membri. Il numero di seggi assegnati ad ogni paese è stabilito in base al criterio della proporzionalità degressiva, che tiene conto della popolazione dei diversi stati membri (il numero minimo di eurodeputati che un paese può è 6 e il massimo è 96). Nel momento in cui la Gran Bretagna completerà il percorso di uscita dall’Unione Europea i seggi a lei assegnati verranno ridistribuiti tra i vari stati membri ma il numero totale di parlamentari si ridurrà a 705.

Nel corso dei decenni, il Parlamento Europeo si è evoluto profondamente, mutando nella composizione e nelle funzioni rispetto a quello che era il progetto originale. L’istituzione, così come la vediamo oggi, è frutto del lungo processo d’integrazione che l’UE ha attraversato durante l'ultimo settantennio. Sebbene nella dichiarazione Schuman non vi sia alcun cenno ad un’assemblea parlamentare, nel successivo trattato istitutivo della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio è già presente l’organo da cui il parlamento europeo trova la sua origine: l’Assemblea Comune della Comunità Europea del Carbone. L’assemblea, composta da rappresentanti parlamentari degli stati membri, non aveva funzioni legislative, ma solo consultive. Tuttavia, nell’art 20 del trattato è già presente un elemento che prevede la trasformazione dell'ACCEC in un organo rappresentativo e democratico. L’assemblea è descritta come un organo “rappresentativo delle persone” per sottolineare un carattere di specialità rispetto alle assemblee tradizionali delle organizzazioni internazionali fino a quel momento incontrate. Con la creazione della Comunità Economica Europea si decise di estendere l’organo dell’Assemblea Comune a tutte le comunità europee. La prima riunione avvenne dal 19 al 21 Marzo 1958, con il nome di Assemblea Parlamentare Europea e nella suddetta l’Assemblea si dotò del suo primo presidente, Robert Schuman. Nel 1962, l’istituzione prese il nome di Parlamento Europeo, successivamente venne introdotta l’elezione a suffragio universale.

Nel 1979 i cittadini europei vennero chiamati per la prima volta alle urne per eleggere i loro rappresentanti europei. Non fu istituita una procedura uniforme: le date scelte per le elezioni e l’età minima di voto variarono da paese a paese. La partecipazione fu mediamente alta, con un affluenza generale intorno al 92% (il Lussemburgo e Belgio registrarono tassi di affluenza più alti, principalmente dovuti all'obbligatorietà del voto, mentre in Inghilterra si ebbe la percentuale più bassa: solo il 32% degli elettori si recò alle urne. In Italia tasso di affluenza fu intorno all’85%. L'ultima tappa del percorso di modifica ed evoluzione del Parlamento Europeo è avvenuta con il Trattato di Lisbona, che modificò profondamente il Parlamento ampliandone le funzioni.

I lavori del Parlamento si ripartiscono in due fasi principali: preparazione della legislazione e adozione della stessa. La prima fase è a cura delle commissioni: una ventina di gruppi di parlamentari, coadiuvati da tecnici e consulenti, alle quali sono assegnati specifici settori di intervento. La seconda fase invece consiste nella riunione generale degli Eurodeputati all'interno dell'emiciclo per votare le proposte legislative e gli emendamenti. Il parlamento ha tre sedi: Bruxelles, dove avviene il lavoro delle commissioni, Strasburgo, in cui gli eurodeputati si riuniscono ogni mese per la sessione plenaria e a Lussemburgo, dove sono presenti gli uffici amministrativi.

Il PE ha principalmente tre funzioni: una funzione legislativa, una di bilancio e infine una funzione di controllo. La prima è coordinata con le attività del Consiglio ed è mirata all'adozione della legislatura dell’UE, su proposta della Commissione, attraverso il sistema di co-decisione. Inoltre, il Parlamento ha potere decisionale sugli accordi internazionali, sulle politiche di allargamento e sul programma di lavoro della Commissione Europea, alla quale può anche fare esplicita richiesta di produrre nuovo materiale legislativo. La seconda funzione, legata al bilancio, consiste nell'elaborazione e nell'approvazione del bilancio annuale dell'Unione, in uno stretto dialogo con il Consiglio. Terza funzione, non meno importante, è quella di controllo sulle altre istituzioni dell’UE: elegge il presidente della Commissione e approva con voto la formazione del nuovo governo. Può votare mozioni di censura nei confronti della Commissione che, nel caso raggiungesse il numero necessario di voti, implica l’obbligo di dimissioni per i Commissari. Se ritenuto necessario, il parlamento può anche rivolgere interrogazioni tanto alla Commissione quanto al Consiglio. Il PE svolge anche un ruolo di controllo amministrativo tramite la figura del Mediatore Europeo, le indagini che può avviare e l’esame delle petizioni dei cittadini.