di Lorenzo Bonaguro

LA REPUBBLICA ARABA UNITA

«Lo Stato arabo unito è una repubblica democratica, sovrana e indipendente, e il suo popolo è parte della Nazione Araba»

L’idea di un grande stato che abbracci tutte le popolazioni arabe è un sogno che circola in molti ambienti intellettuali mediorientali fin dall’inizio del Novecento e che ebbe particolare fortuna durante la fase di decolonizzazione. Il più grande successo, ma anche il più grande fallimento del panarabismo fu la Repubblica Araba Unita, un embrione di stato nato nel 1958 e che durò formalmente fino al 1971, quando venne creata la Federazione delle Repubbliche Arabe, a cui aderì, insieme ad Egitto e Siria, la Libia di Gheddafi. La RAU comprendeva l’Egitto, la Siria, alcuni territori palestinesi e lo Yemen del Nord, il quale però si associò con una formula istituzionale più blanda. Dagli anni Settanta, l’influenza della corrente ideologica del panarabismo è andata declinando fino a divenire completamente marginale nel pensiero politico arabo d’oggi.

L’iniziativa di creazione di un unico grande stato arabo fu presa da un gruppo di militari e politici siriani, i quali proposero l’idea di unire Egitto e Siria al presidente egiziano Nasser, che dopo la Crisi di Suez del ’56 era diventato un eroe del mondo arabo. Però, le posizioni iniziali dei paesi coinvolti divergevano: il presidente egiziano desiderava un’unione federale, mentre i suoi omologhi siriani proponevano la creazione di un legame più stretto, soprattutto a causa di tensioni politiche interne. All’epoca, la minaccia comunista era molto sentita a Damasco, e un potere centrale forte come quello esercitato dal carismatico leader egiziano pareva l’unica soluzione possibile. Durante le trattative vi furono molti momenti critici, principalmente causati dalle rivalità interne all’élite siriana – in particolare fra il generale Afif al-Bizri, in odore di comunismo, ed il presidente Shukri sl Quwatli, che insieme al primo ministro Khaled al Azem, si mostrava poco incline alla cessione di troppo potere. Alla fine, Nasser accettò la proposta siriana, ma al patto di porre due condizioni che piacquero ben poco ai siriani: la dissoluzione di tutti i partiti, Ba’th – partito socialista e panarabo – compreso, e l’esclusione dei militari dalla politica. L’Egitto uscì molto rafforzato dalla stesura della costituzione provvisoria del 1958, mentre la Siria venne marginalizzata.

La fondazione della Repubblica Araba Unita provocò un terremoto geopolitico nella regione: Libano e Giordania in particolare si sentivano ormai messe con le spalle al muro da Nasser, e non vedevano di buon occhio la sua politica di egemonia. Il presidente libanese Chamoun fu uno dei più forti oppositori di Nasser e si vide costretto a incontrarlo di persona per calmare le acque. In Giordania il leader egiziano era malvisto non soltanto per questioni politiche, ma perché si spese in difesa della neonata Repubblica d’Iraq, ostile al regno di Hussein. La leadership irachena sperava inoltre di potersi unire alla grande repubblica di Nasser: un’entità statuale di tale dimensioni avrebbe stravolto irreversibilmente gli equilibri regionali.

In ogni caso anche all’interno della neonata Repubblica le tensioni furono chiare fin dall’inizio: Nasser cercò di allineare l’economia siriana al modello egiziano, basato sulle nazionalizzazioni, minando il potere di molti gruppi di interesse locali, anche legati all’esercito ormai escluso dalla vita politica. L’egemonia egiziana inoltre creò vasto malcontento anche tra la classe dirigente siriana civile, tanto che persino il Ba’th, escluso forzatamente, negò il proprio sostegno al potere di Nasser. I militari siriani ebbero dunque gioco facile ad attuare il colpo di stato del 28 settembre 1961 che pose fine alla breve storia della Repubblica Araba Unita. L’ideologia panaraba non fu abbastanza forte da saldare i particolarismi nazionali né riuscì a mascherare del tutto l’enorme ambizione personale di Nasser e dell’Egitto di quegli anni.

LETTURE ED APPROFONDIMENTI:

- http://www.worldstatesmen.org/UAR_const1958.pdf

- Podeh, Elie The Decline of Arab Unity: The Rise And Fall of the United Arab Republic, 1999

- Aburish, Said K., Nasser, the Last Arab, New York: St. Martin's Press, 2004