La nascita degli Emirati Arabi Uniti

ANDREA BERNABALE

LA NASCITA DEGLI EMIRATI ARABI UNITI

«Le generazioni future vivranno in un mondo molto diverso da quello a cui noi siamo abituati. È indispensabile preparare noi stessi e i nostri figli a questo nuovo mondo»

(Zayed bin Sultan Al Nahyan, primo Presidente degli Emirati Arabi Uniti e “Padre della Nazione”)

Prima dell’indipendenza nel 1971, gli Emirati Arabi Uniti erano noti come “Stati della Tregua”, una serie di emirati situati nel Golfo Persico nella parte orientale dello stretto di Hormuz.

Per secoli la regione fu soggetta a scontri e rivalità tra gli emirati locali, la cui attività si basava principalmente su atti di pirateria, tanto che l’area in questione era anche nota come “Costa dei Pirati”. Fu solo con l’intervento britannico che si iniziò a prospettare un’unione federale. I britannici infatti, per tutelare il proprio commercio con la loro preziosissima colonia indiana, si posero la necessità di rendere sicura la rotta commerciale eludendo gli attacchi di pirateria. Fu così che iniziarono i primi contatti tra il governo britannico e gli sceicchi, che furono presto costretti ad abbandonare le ostilità e a stipulare trattati di pace sotto la supervisione britannica. Ve ne fu un primo nel 1820 e un secondo nel 1853. Per tale motivo furono riconosciuti come “Stati della Tregua”, in virtù del fatto che la supervisione britannica imponeva una pace tra i vari emirati. La Gran Bretagna, in cambio, garantiva la protezione da ogni tipo di aggressione, esterna o interna, agli emirati.

Questa sorta di protettorato britannico rimase in piedi fino al 1968, anno in cui gli inglesi annunciarono la loro volontà di disimpegnarsi dall’area ritirando le proprie truppe e manifestando l’intenzione di costituire nell’area un’entità autonoma composta dall’unione dei sette “Stati della Tregua”, il Bahrain e il Qatar. Tuttavia, risultò impossibile riconciliare le differenze tra i vari emirati e Bahrain e Qatar optarono per la costituzione di due Stati autonomi e indipendenti.

I sei “Stati della Tregua” (escluso l’emirato Ra’s al-Khaimah) furono invece d’accordo per la costituzione di un nuovo Stato, gli Emirati Arabi Uniti (EAU).

Il nuovo Stato, indipendente e sovrano, fu ufficialmente proclamato il 2 dicembre 1971, mentre l’emirato Ra’s al-Khaimah si unì successivamente nel 1972 agli altri sei emirati: Abu Dhabi, Dubai, Ajman, Al Fujayrah, Sharjah e Quwayn.

I rapporti con la Gran Bretagna, invece, furono regolati da un trattato d’amicizia.

Subito, gli Emirati Arabi Uniti si trovarono in una difficile condizione geopolitica di dispute territoriali con l’Arabia Saudita e l’Iran, le due maggiori potenze dell’area mediorientale. L’Arabia Saudita rivendicava il controllo di un gruppo di oasi nella zona meridionale degli EAU, mentre l’Iran il controllo delle isole di Abu Musa e Tumb. La disputa con i sauditi si risolse nel 1974 con un trattato (anche se non pienamente riconosciuto dai due Stati), mentre quella con l’Iran fu più aspra, tanto che l’Iran occupò militarmente le isole di Abu Musa e Tumb, entrambe di interesse strategico in quanto situate nello stretto di Hormuz che fa da accesso al Golfo Persico. Nel 1996, l’Iran rifiutò di porre la disputa dinnanzi alla Corte Internazionale di Giustizia e, seppur gli EAU abbiano avuto il sostegno di Stati Uniti e ONU, l’Iran controlla ancora oggi le isole contese.