La guerra delle Falkland - Malvinas

FRANCESCO MELE

LA GUERRA DELLE FALKLAND - MALVINAS

La guerra delle isole Falkland contrappose Regno Unito ed Argentina, protraendosi per poco più di due mesi, tra il 2 Aprile 1982 ed il 14 giugno dello stesso anno. L’oggetto del contendere era il possesso delle isole Falkland (chiamate in spagnolo Malvinas), della Georgia del Sud e delle isole Sandwich meridionali - Territori d'oltremare britannici dalla fine del XVII secolo - ma rivendicate con forza dall'Argentina.

L’importanza delle isole in questione era dettata in primis dai diritti di pesca e dai giacimenti petroliferi presenti sul territorio, a cui si aggiungevano i vantaggi di natura geopolitica; Falkland, Georgia del Sud ed isole Sandwich godono di una posizione strategica, tra Atlantico e Pacifico, capace di controllare lo stretto di Magellano. Inoltre, dal punto di vista argentino, le isole Malvinas possedevano un valore simbolico - certamente accentuato dalla dittatura - essendo queste ritenute parte integrante della madrepatria, occupata con la forza da uno Stato straniero.

La guerra fu fortemente voluta dalla Junta Militar e dal presidente Leopoldo Galtieri, i quali cercarono astutamente di spostare l’attenzione dell'opinione pubblica dalle disastrose condizioni economiche del paese, ormai ad un passo dalla bancarotta, all'impresa patriottica di riconquista. Il conflitto, grazie alla rapida vittoria, ebbe importanti ripercussioni politiche anche in Gran Bretagna, dove diede un forte impulso al primo governo di Margaret Thatcher, ricompattato e rafforzato dalla vittoria nelle Falkland dopo l'emorragia di consenso dovuta alle sue politiche economiche.

Le operazioni militari ebbero il via il 2 Aprile 1982, quando l'Argentina lanciò l’Operazione Rosario, una serie di azioni militari a sorpresa, volte ad occupare le isole, che si concluse con successo e con la conquista di tutti gli obiettivi prefissati in meno di ventiquattro ore. Gli occupanti cominciarono immediatamente un'opera di "debritannizzazione": il capoluogo Port Stanley fu rinominato Puerto Argentino; lo spagnolo divenne la lingua ufficiale e venne invertito il senso di marcia delle automobili. Tali provvedimenti incontrarono però una forte resistenza tra la popolazione locale, britannica da diversi secoli. I preparativi per la risposta della Gran Bretagna furono accompagnati da un acceso dibattito e da vaste azioni diplomatiche; l’ONU infine appoggiò totalmente l'iniziativa di riconquista, in quanto considerata come un'operazione difensiva.

Il 5 aprile iniziava dunque l'Operation Corporate, che aveva un unico fine ben preciso: riconquistare le isole Falkland, Sandwich e Georgia del Sud. Il primo obiettivo dell’esercito britannico fu l’occupazione delle isole della Georgia australe, laddove i contingenti argentini si arresero in breve, dando inizio ad una graduale ma sbrigativa ritirata che avrebbe avuto come epilogo la resa finale. Dopo 74 giorni di guerra i britannici misero fine al conflitto riottenendo il pieno possesso delle Falkland e costringendo alla resa le truppe nemiche. La guerra perduta ed i numerosi caduti e prigionieri non furono sufficienti a far cambiare la posizione dell’Argentina in merito alle isole, ancora oggi ritenute dagli Argentini parte della propria nazione.