Art.1

FILIPPO FRIGERIO - GIACOMO TOMMASI

ART. 1

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione.”

L’articolo 1 fissa innanzitutto in modo solenne il risultato del referendum del 2 giugno 1946: l'Italia è una Repubblica democratica, in cui i cittadini esercitano la propria sovranità eleggendo, in forma diretta o indiretta, tutte le cariche pubbliche.

Viene, inoltre, sottolineato come lo Stato sia fondato sul lavoro, inteso come fondamento dell'idea e dell'architettura costituzionale, principio ispiratore della vita repubblicana, diritto che rende l'uomo pienamente "cittadino". Il lavoro costituisce, infatti, il fondamento sociale e un vero e proprio principio distintivo della Repubblica, collocando così tutti coloro che esercitano un’attività lavorativa al centro della vita politica, economica e sociale del Paese.

Il secondo comma dal canto suo sancisce il principio secondo il quale la sovranità appartiene al popolo, non allo Stato né alla Nazione. Questo assunto porta con sé tre concetti chiave: l’irrinunciabilità della sovranità, ciò significa che il popolo non può delegare la propria sovranità a favore di un solo uomo o di un gruppo ristretto di persone; la proprietà della sovranità, la quale appartiene in senso giuridico al popolo che, quindi, deve esercitarla secondo i principi stabiliti dalle norme costituzionali e dalle leggi; il possesso della sovranità, che spetta al popolo per diritto naturale, assegnatale da quelle norme di comportamento che, discendendo direttamente dalla «natura», non possono essere modificate dalle leggi.

Il secondo comma in seguito si conclude precisando come la sovranità del popolo non si possa tuttavia considerare assoluta, ma debba essere esercitata “nelle forme e nei limiti stabiliti dalla costituzione”; non in maniera arbitraria, quindi, ma solamente nel quadro di uno stato di diritto, nel rispetto della Costituzione e delle leggi ordinarie.

L’art.1 intende dunque, come abbiamo visto, mettere in evidenza i due pilastri sui quali i padri costituenti hanno inteso poggiare le fondamenta della Repubblica italiana: il principio democratico e il principio lavorista. E anche la sua collocazione all’interno del documento costituzionale non è sicuramente una casualità bensì frutto di una ragionata e consapevole scelta ideologico-politica attuata dall’Assemblea costituente nella redazione del testo.

Nel periodo storico che il nostro Paese sta attraversando, urgente dovrebbe dunque essere la riflessione e frequente il richiamo al dettato dell’art. 1, ricordandosi così, ogni giorno di più, quali sono i principi sui quali questo Paese ha costruito la propria Storia recente e quali sono parimenti i diritti che ogni cittadino italiano dovrebbe vedersi garantire dalle Istituzioni nazionali.