Di Lorenzo Bonaguro

MEDIO ORIENTE E ORO NERO: OPEC E OAPEC

Fin dall’inizio del Novecento il libero accesso, la gestione e il commercio delle materie prime furono punti chiave dell’economia internazionale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, venendo a delinearsi un nuovo ordine economico mondiale basato su principi neoliberisti, sorsero numerose organizzazioni internazionali di varia natura - sia politica che economica - e con gli scopi più diversi; due di queste in particolare si occuparono e si occupano tuttora di influenzare il mercato del petrolio: l’Opec e l’Oapec.

Il primo nacque nell’immediato Dopoguerra dall’iniziativa di Venezuela e Iran che invitarono i paesi del Medioriente a coordinare le politiche petrolifere, fino ad arrivare al 1960 quando a Baghdad venne ufficialmente creata l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC), della quale oggi ne fanno parte 14 Stati che complessivamente controllano quasi la metà della produzione di greggio mondiale e i quattro quinti delle riserve conosciute, nonché il 50% delle riserve di gas naturale.

Lo scopo fondamentale di questa organizzazione è, sin dall’accordo istitutivo, quello di tutelare i diritti sulle risorse naturali presenti all’interno dei vari Stati membri dell’OPEC. Ciò ha portato spesso l’organizzazione a comportarsi come un vero e proprio cartello nel settore petrolifero. Il primo degli interessi è ovviamente la stabilità del mercato di greggio: per i paesi produttori un andamento costante dei prezzi garantisce introiti stabili, mentre fluttuazioni eccessive causano instabilità economica interna, che si ripercuote sulla stabilità sociale e la legittimazione dei governi nel caso di “rentier states”, come appunto i membri dell’Opec.

Nel corso dei decenni l’organizzazione ha avuto più volte un ruolo decisivo sul piano internazionale: un caso evidente fu la crisi petrolifera degli anni Settanta causata proprio dalla decisione dell’Opec di diminuire drasticamente la produzione di greggio, alzando di conseguenza i prezzi, come ritorsione nei confronti dei paesi occidentali che sostenevano Israele nella Guerra dello Yom Kippur.

Non mancarono anche occasioni di conflitto, non solo diplomatico, fra gli stessi membri: l’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein all'inizio degli anni Novanta fu la conseguenza della mancata decisione dell’organizzazione di alzare il prezzo della materia prima, mossa economica necessaria per impedire all’Iraq di costruire la sua potenza economica dopo la guerra all’Iran.

All’inizio del Ventunesimo l’Opec è in costante declino a causa del continuo calo del prezzo del greggio. Ciò è causato da vari fattori tra cui il principale è il tentativo del mondo più industrializzato di emanciparsi dalla dipendenza da petrolio tramite un uso più efficiente della materia e delle risorse rinnovabili.

L’Organizzazione dei Paesi Arabi Esportatori di Petrolio (OAPEC), al contrario della precedente è un organizzazione internazionale su base regionale e ha una connotazione marcatamente politica: essa infatti riunisce paese arabi accomunati dalla visione politica e dall'essere esportatori di petrolio. Dal punto di vista dell'impatto sulla scena internazionale ha avuto un ruolo minore rispetto a quello dell’Opec.

Benché il suo scopo sia quello di costruire solide relazioni fra i paesi che teoricamente hanno molte caratteristiche comuni, questo obiettivo non è mai stato raggiunto pienamente. Fino agli anni Settanta diversi paesi non sono stati ammessi a causa delle loro politiche interne e internazionali considerate troppo radicali, ma da allora non ci sono state spaccature profonde in seno all’organizzazione.

L’unica vera differenza tra le due organizzazioni sta nei membri: l’Oapec è “riservata” ai soli paesi arabi, mentre l’Opec è molto più eterogenea. Nonostante ciò, anche l’OAPEC ha conosciuto nella sua storia tensioni politiche interne, com’è il caso dell’espulsione dell’Egitto dopo la firma degli Accordi di Camp David con Israele e la successiva riammissione nel 1989.

LETTURE E APPROFONDIMENTI:

Statuto Opec https://www.opec.org/…/downlo…/publications/OPEC_Statute.pdf